Un infaticabile ambasciatore del cinema coreano nel mondo. Kim Dong-ho, classe 1937, ha debuttato dietro la macchina da presa alla veneranda età di 75 anni, ma il suo contributo all'universo creativo della regia coreana è andato ben al di là delle riprese. Ha, infatti, fondato nel 1996 il Busan International Film Festival (BIFF) e lo ha fatto crescere negli anni, fino a trasformarlo nell'appuntamento cinematografico di punta dell'Estremo Oriente. Un evento che oggi richiama l'attenzione anche dei media occidentali, che si scoprono sempre più appassionati di cinema e registi coreani. Il merito di questo fenomeno non va attribuito solo al talento di cineasti del calibro di Kim Ki-Duk, ma anche all'instancabile attività di Dong-ho come ambasciatore artistico della Corea del Sud in ambito internazionale. Lo storico direttore del Festival di Busan ha, infatti, diffuso in tutto il mondo il verbo creativo della sua terra, quando era ancora in gran parte sconosciuto agli occhi degli occidentali. Quest'azione costante, non a caso, ha coinciso con lo straordinario rinascimento del cinema coreano dalla fine degli anni Ottanta agli anni Novanta, poi culminato nella consacrazione di autentiche eccellenze, come i tre acclamatissimi registi Chan-wook Park, Kim Jee-woon e Bong Joon-ho.
Il debutto alla regia a 75 anni
Dopo aver frequentato per anni il mondo dei registi, Dong-ho ha deciso di passare all'azione nel 2012, debuttando alla regia con il cortometraggio Jury, ideato, e diretto a quattro mani con Zhang Lu, per celebrare il decimo anniversario dell'Asiana International Short Film Festival, la più importante rassegna coreana dedicata al cortometraggio. Jury è un documentario di 24 minuti che getta uno scorcio originale e ironico sul dietro le quinte del lavoro di una giuria cinematografica, universo che Dong-ho evidentemente ben conosce. Con umorismo e venature da satira, il regista svela i conflitti e le piccole guerre che si scatenano durante le deliberazioni delle giurie dei festival del cinema.
L'attività in giro per i festival del mondo
Dong-ho si è ritirato dalla direzione del Festival di Busan nel 2010, per diventarne direttore onorario e occuparsi dell'attività di direttore del corso di laurea in Contenuti cinematografici della Dankook University. Il suo obiettivo resta, quindi, tuttora quello di promuovere il cinema coreano, favorendo la formazione dei cineasti del futuro. Per lo stesso motivo, continua a frequentare i grandi circuiti internazionali dei festival di cinema, facendo spesso parte delle giurie. Il suo importante ruolo è riconosciuto anche in Italia. Non a caso, il Far East Film Festival lo ha omaggiato assegnandogli il Gelso d'Oro 2013, un simbolo di gratitudine e rispetto con cui il FEFF di Udine "ha voluto celebrare l'instancabile e inestimabile azione propulsiva di Kim Dong-ho".
