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Rassegna stampa di Kathleen Turner

Kathleen Turner (Mary Kathleen Turner) è un'attrice statunitense, produttrice esecutiva, è nata il 19 giugno 1954 a Springfield, Missouri (USA). Kathleen Turner ha oggi 69 anni ed è del segno zodiacale Gemelli.

ERIK PIEPENBURG
The New York Times

WHEN a recording at the Laura Pels Theater recently had Kathleen Turner asking audience members to turn off their cellphones, her mix of sex, gravel and good breeding actually made people turn off their phones. Ms. Turner is making her New York directing debut with a revival of Beth Henley’s Pulitzer Prize-winning play, “Crimes of the Heart.” The Off Broadway production, which opens on Feb. 14, ran last year at the Williamstown Theater Festival, with Ms. Turner directing and with much the same cast.
In addition Ms. Turner has an autobiography out this month called “Send Yourself Roses,” written with Gloria Feldt, the former president of the Planned Parenthood Federation of America. In the book Ms. Turner discusses her struggles with rheumatoid arthritis and alcoholism, dissects her most famous roles and calls out some of her co-stars. (Burt Reynolds? “Burt was just nasty,” she writes.)

BRUNELLA SCHISA
Il Venerdì di Repubblica

A cinquantatre anni Kathleen Turner si racconta in un'autobiografia. Dove ripercorre la sua carriera, ma soprattutto indulge sulle sue doti sexy. E mette in piazza le debolezze dei partner. Insomma, una diva si, ma una penna poco divina
«Sono stramaledettamente stanca» dice Kathleen Turner all'inizio di Send Yourself Roses (Mandati delle rose), l'autobiografia appena uscita in Inghilterra e Stati Uniti (pp. 256, euro 17,18 su amazon.com). Stanca di cosa? Verrebbe da chiedere al sex symbol degli anni Ottanta, sparita dal Duemila dal grande schermo, ma non dal teatro. Forse stanca dei problemi matrimoniali, di alcol, con tanto di ricoveri in cliniche specializzate. Adesso, comunque, la protagonista di Brivido Caldo, La guerra dei Roses e Turista per caso ha trovato la forza di scrivere la sua storia Il titolo giusto del memoir potrebbe essere Dio, quanto mi amo! perché l'attrice cinquantatreenne, ora anche scrittrice, nel ripercorrere i venticinque anni di carriera, indulge soprattutto sulle sue doti. Su quanto fosse sexy e su come lo sia ancora, nonostante le battaglie contro l'artrite reumatoide. «Posso essere sexy anche in un cartone animato di conigli, come ho dimostrato, dando la voce a Jessica Rabbit» scrive. Molte pagine sono dedicate al marito che le chiese di sposarla inginocchiandosi in strada sotto la pioggia e alla figlia ventenne Rachel. Troppo spazio per se stessa, secondo il Sunday Times, e poco per i suoi partner. Ci sono però la breve relazione con Michael Douglas in Messico, finita quando la (prima) moglie Diandra arrivò per riprenderselo. La rabbia di Dustin Hoffman quando mandò al diavolo il pubblico inglese che gli aveva negato la standing ovation per il Mercante di Venezia. E il cinismo di Nicolas Cage che rubò un chihuahua e se lo infilò in tasca. Divi molto poco divini.

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