La storia di una forte amicizia al femminile che va oltre la morte. Espandi ▽
Stato dell'Oregon, ai giorni nostri. Merit Charles è una giovane meccanica specializzata dell'esercito statunitense che ha militato in Afghanistan nel 2016 e si ritrova a frequentare suo malgrado un gruppo terapeutico su ordine del tribunale, dopo aver causato per negligenza un grave incidente. Il suo trauma non è una conseguenza di quell'incidente, è il ricordo di una grande amica e commilitona, Zoe Ramirez, che ha perso la vita. Zoe è così presente nella memoria di Merit che la giovane donna la vede ovunque. La situazione si complica quando la madre di Merit chiede alla figlia di assistere suo nonno Dale, un ex tenente colonnello che mostra i primi sintomi dell'Alzheimer e vive da solo in una baita sul lago.
La mia amica Zoe è il lungometraggio di esordio alla regia e sceneggiatura di Kyle Hausmann-Stokes, un reduce di guerra che racconta, trasfigurandola creativamente, una storia realmente accaduta. Non si può non voler bene a un film con un’intenzione così genuina e un’urgenza testimoniale così sincera.
Il film ha un’altra freccia al suo arco, ed è a presenza di Ed Harris, che non solo interpreta il nonno Dale con tipica varierà di sfumature e profondità d’animo, ma smarca l'opera dal rischio di diventare un manifesto in quota MAGA.