Libertà, fucili e paternità: il ritorno di Paul Thomas Anderson con Di Caprio protagonista. Sognando il trionfo agli Oscar. Drammatico, Thriller - USA2025.
Quando il loro malvagio nemico ricompare dopo 16 anni, un gruppo di ex rivoluzionari si riunisce per salvare la figlia di uno di loro. Espandi ▽
Il film racconta di un gruppo di ex rivoluzionari che si riunisce quando un vecchio nemico, dopo sedici anni di silenzio, ricompare e minaccia la figlia di uno di loro. Il gruppo deve affrontare il pericolo e salvare la ragazza prima che sia troppo tardi. La trama si concentra sulla loro lotta per sopravvivere e proteggere chi gli è più caro, in un contesto di violenza e tensione. Recensione ❯
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L'adattamento di un'opera di George R.R. Martin, l'autore dei romanzi da cui è stata tratta la serie della HBO Il trono di spade. Espandi ▽
Una coproduzione canadese-tedesca che adatta per la prima volta per il grande schermo un'opera di George R.R. Martin, l'autore dei romanzi da cui è stata tratta la serie della HBO Il trono di spade. Il film adatterà tre racconti: in uno, la disperata regina di una città costruita in una montagna imponente ingaggia una maga (Jovovich) per viaggiare nello spettrale deserto delle Terre Perdute per ottenere il dono dei mutaforma e potersi trasformare in un lupo mannaro. In un'altra storia seguiamo una ragazza guerriera che deve combattere un drago, il custode dei sette mondi, per riunirsi al suo amante perduto. Il futuristico racconto "Bitterblooms" è incentrato su una giovane ragazza barbara che è affascinata da una strega solitaria in un veicolo spaziale. Recensione ❯
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Nella Germania del diciannovesimo secolo, il fuciliere Franz Woyzeck arrotonda la sua paga prestandosi agli esperimenti di un medico esaltato, per poter mantenere la ragazza a cui è legato e il figlio avuto da lei. Espandi ▽
A metà del XIX secolo in una guarnigione tedesca, il fuciliere "irrequieto come un ragno" Friedrich Johann Franz Woyzeck cerca come può di racimolare soldi per sostentare la moglie Maria e il figlioletto: rasa il capitano dell'esercito al mattino, si offre come cavia per un medico pazzoide, mangia per sei mesi solo piselli e acconsente anche ad altre bizzarrie. Ben presto, tuttavia, la sua stabilità mentale vacilla. Maria, intanto, lo tradisce con un aitante tamburo maggiore dell'esercito; Woyzeck sospetta prima, poi scopre la tresca e va ad affrontare il rivale che, però, lo umilia e lo malmena. Il protagonista, così sprofondando nella follia, trascina Maria ad un lago e la pugnala. Di ritorno in osteria, si accorge presto che più clienti cominciano a sospettare del suo misfatto.
Film dalla produzione lampo (appena concluso Nosferatu, il principe della notte, bastarono otto giorni di riprese e quattro di montaggio al regista per concluderlo) si lascia riscoprire oggi, al tempo della società del controllo, come un J'accuse sulle devastanti conseguenze della repressione - a Herzog raramente interessano le cause - di sistemi sociali libertari solo in apparenza, nei fatti spersonalizzanti e coercitivi. Recensione ❯
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Una commedia sognante su una donna in cerca di un nuovo amore. Espandi ▽
Agathe, una ragazza goffa ma allo stesso tempo affascinante e piena di contraddizioni, all'improvviso si ritrova disperatamente sola. Sogna l'amore in modo simile ai personaggi di un romanzo di Jane Austen e la sua massima aspirazione è diventare una scrittrice. Trascorre, invece, le sue giornate vendendo libri nella leggendaria libreria britannica Shakespeare & Co, a Parigi. Invitata alla residenza per scrittori di Jane Austen in Inghilterra, deve combattere con le sue insicurezze... fino a quando non accade qualcosa di inaspettato e la sua vita cambia magicamente. Recensione ❯
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Il primo concerto in 35mm coglie i Queen all'apice della popolarità e del repertorio. Musicale, USA2015. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Ideale seguito del premiato e fortunato Hungarian Rhapsody, Queen Rock Montreal rappresenta l'apoteosi dell'evento musicale sul grande schermo. Espandi ▽
I Queen dividono, forse più di qualunque altra band. Chi non sopporta l'atteggiamento istrionico di Freddie Mercury, chi il suo cantato da melomane, chi il flirt insistito con il kitsch di un gruppo che da sempre ha fatto del barocco una cifra stilistica. E, al contrario, chi adora la loro capacità di trasformare generi differenti in melodie immortali, di scrivere anthem pop destinati a durare nel tempo e a superare ogni steccato culturale e geografico. Chi non coglie il messaggio di We Are the Champions, inno all'eroismo dell'uomo comune?
Il concerto di tributo a Freddie Mercury, appena scomparso, nel 1991, fu un evento sensazionale, forse l'ultimo di portata universale nella storia del rock, al pari dei Live Aid e dei grandi festival dei Sessanta.
Non tutto funziona, a partire da una Jailhouse Rock poco ispirata, ma per i fan Queen Rock Montreal è una nuova occasione di rivivere la sensazione che i Queen siano ancora tra noi ed è questo a contare più di ogni altra cosa. Recensione ❯
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Un ritorno a Downton Abbey per il terzo film della saga. Espandi ▽
Il film segue la famiglia Crawley e il suo staff mentre entrano negli anni '30. Mentre l'amato cast di personaggi cerca di capire come condurre Downton Abbey verso il futuro, devono accettare il cambiamento e dare il benvenuto a un nuovo capitolo. Recensione ❯
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Ethan Coen mette in scena una commedia queer, con Margaret Qualley iper-sessualizzata e forzatamente canaglia. Commedia, USA, Gran Bretagna2025. Durata 90 Minuti.
Una dark comedy su Honey O'Donahue, investigatrice privata di una piccola città, che indaga su una serie di morti misteriose legate a una chiesa. Espandi ▽
L'incidente mortale (e affatto accidentale) di una coppia di Bakersfield (California), attira l'attenzione della detective Honey O'Donahue, che finisce per indagare su una setta devota a padre Dean, pastore carismatico e criminale, col vizio del sesso e della manipolazione. Nella vita di Honey, intanto, irrompono un vecchio padre, a cui non perdona un'infanzia di abusi, e una poliziotta, con cui comincia una torrida relazione. Tra ufficio, casa e chiesa, Honey avrà la meglio sui cattivi di turno senza alzare un dito, o quasi. Recensione ❯
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Una donna mette in discussione se stessa dopo aver cominciato una nuova vita in una casa di cura. Espandi ▽
L'anziana vedova Ruth si prepara nella sua grande casa per una cena con un giovane uomo che non conosce. Si tratta, in realtà, di suo figlio Steven, che lei non riconosce perché sta perdendo la memoria. Ruth sta per essere accolta in una casa di riposo per anziani, la Bella Vista, e Steven è lì per accompagnarla. Arrivata nella struttura, Ruth passa da momenti di lucidità ad altri di smarrimento, vivendo comunque liberamente la sua vita e i suoi desideri di donna anziana.
Il film ha vinto lo scorso anno il premio per la miglior regia nella sezione Orizzonti della Mostra di Venezia ed è una delle più delicate e toccanti rappresentazioni della vecchiaia viste al cinema negli ultimi anni.
Grazie alla straordinaria interpretazione di Kathleen Chalfant, attrice teatrale all'esordio nel cinema e anch'ella premiata a Venezia, Familiar Touch offre il ritratto di un corpo, di un volto, di una figura che mostrano le mille sfamuture di un essere umano, il suo presente, il suo passato, il suo nulla. Recensione ❯
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Tratto da una storia vera; un'incantevole avventura su un pinguino smarrito salvato da una fuoriuscita di petrolio, che trasforma la vita di un pescatore dal cuore spezzato. Ben presto diventano amici improbabili, così legati che nemmeno il vasto oceano riesce a dividerli. Recensione ❯
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Un racconto visionario e profondamente umano, che sfida le regole del genere per restituirci un'unica, semplice verità: ogni vita è un miracolo. Espandi ▽
Tre atti, tre frammenti apparentemente scollegati che, messi insieme, compongono il ritratto intimo e sorprendente di Charles Krantz, un uomo qualunque al centro di qualcosa di straordinario. Recensione ❯
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Una Napoli totalmente al di fuori delle convenzioni e degli stereotipi vista con
lo sguardo di chi ha al centro della propria indagine l'umanità. Documentario, Italia2025. Durata 115 Minuti.
Tra il Golfo e il Vesuvio, Napoli si racconta in bianco e nero: tra storia, archeologia e vita quotidiana, un viaggio nel tempo e nell'anima del territorio. Espandi ▽
La Napoli del Vesuvio. La Napoli dei Campi Flegrei con le scosse di terremoto. La Napoli dei tombaroli. La Napoli degli archeologi. La Napoli di chi fa doposcuola cercando di offrire il proprio sapere a chi più ne ha bisogno. La Napoli dei marinai siriani in rotta fissa: Odessa-Napoli e ritorno. La Napoli del centralino dei Vigili del Fuoco e della varia umanità che ne cerca l'aiuto. La Napoli dello sventramento. La Napoli com'era nella visione di un Maestro: Roberto Rossellini.
Gianfranco Rosi entra in una Napoli che è al contempo frutto di uno sguardo personale ma anche messa a disposizione delle diverse sensibilità di coloro che osservano. Recensione ❯
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Da seicento ore di girato, Albert Serra ricava uno straordinario documentario sulla psicologia di un torero, carpita attraverso il suo sguardo. Documentario, Francia, Portogallo, Spagna2024. Durata 125 Minuti.
Un documentario che segue il giovane e carismatico torero di origine peruviana Andrés Roca Rey. Espandi ▽
Il matador più famoso al mondo, l’ispano-peruviano Andrés Roca Rey, è immortalato durante alcune corride e nei momenti di pausa tra una e l’altra. Lo vediamo sfidare la morte e uscirne vincitore, mentre dai dialoghi del suo staff si percepisce l’aura che circonda ancor oggi la figura del torero. Regista geniale e intransigente, forte di una filmografia complessa e variegata, il catalano Albert Serra gira il suo primo documentario e sceglie nuovamente un soggetto controverso. Dopo il libertinaggio ritratto in Liberté e il dolente noir post-colonialista di Pacifiction – Un mondo sommerso, Serra si immerge nel lavoro sulla star della corrida Roca Rey. Al solito il punto di vista adottato da Serra sfugge a ogni catalogazione o prevedibile approdo: Pomeriggi di solitudine non è una celebrazione della corrida né un atto di denuncia verso la sua anacronistica violenza ai danni di esseri viventi. Al regista di Birdsong interessano il rito, la celebrazione di un corpo eroico e sacrificale, e il flusso di pensieri di Roca Rey, scandagliato in ogni suo gesto, per poi sottoporre il tutto - 600 ore di girato - a un massacrante lavoro di montaggio. Serra non sceglie mai il più ovvio degli approcci, non insegue il gesto spettacolare né tantomeno lo provoca, e applica la ricerca del vero a un tema che di vero non ha nulla. Recensione ❯
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Dramma e commedia, humour e austerità, grottesco e sublime si mescolano e si fondono in un'unica musica. Espandi ▽
Lissy Lunies ha grandi difficoltà nella gestione del marito affetto da demenza senile. Lei, a sua volta, ha problemi di salute non di poco conto. Il loro figlio Tom è direttore di un'orchestra di giovani e sta occupandosi della partitura scritta da un amico costantemente insoddisfatto del risultato. Al contempo si trova a gestire anche la maternità dell'ex compagna non essendo il padre della nascitura. Sua sorella Ellie, assistente di studio odontoiatrico, ha una forte tendenza all'alcol e non si fa sentire dai familiari da molto tempo.
Il film vincitore del premio alla migliore sceneggiatura alla Berlinale supera la prova della durata grazie alla credibilità dei personaggi.
Il punto di partenza del film è legato alla scomparsa in successione, in un breve arco di tempo, dei genitori del regista. Questa doppia perdita gli ha imposto una serie di riflessioni che ha poi trasferito nella finzione. Ne è nato un film suddiviso in capitoli che, nonostante qualche punto di cedimento, conserva una sua forza legata, oltre che alla scrittura, alla performance di tutto il complesso degli attori. Recensione ❯
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Un padre cerca l'aiuto della figlia adulta per allevare i suoi giovani gemelli dopo che la sua seconda moglie lo ha lasciato. Espandi ▽
Los Angeles. La moglie di Andy (la cui attività lavorativa non procede bene) lo lascia, dicendogli che è andata a ricoverarsi in una clinica per disintossicarsi dai medicinali che prendeva. Andy si ritrova a dover gestire i loro due gemelli di nove anni, Billie e Moses, senza essersene mai occupato prima, e chiede aiuto a Grace, la figlia trentaseienne del suo primo matrimonio, che al momento è incinta, e che nutre verso di lui un certo rancore.
La regista sa gestire il mix di dramma e commedia che è stata la cifra stilistica dei genitori, e Il padre dell'anno è un ottovolante emotivo che passa dal riso a quel pianto che il protagonista non si concede mai.
Hallie Meyers-Shyer fa una scelta supremamente intelligente nell'affidare a Michael Keaton il ruolo del protagonista, perché Keaton è uno dei migliori (e più sottoutilizzati) attori su piazza, e riesce a modulare le mille sfumature del suo personaggio con un'abilità prodigiosa e un pathos davvero irresistibile. Recensione ❯
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