Biopic su Marco Pantani, diventato una leggenda dopo aver vinto sia il Giro d'Italia che il Tour de France - un'impresa mai realizzata. Espandi ▽
Marco Pantani è diventato una leggenda del ciclismo dopo aver vinto sia il Giro d'Italia che il Tour de France - un'impresa mai realizzata. Appena sei anni dopo, fu trovato morto in una stanza d'albergo. Questo film racconta la sua rapida ascesa verso la cima del suo sport e il lato più oscuro del ciclismo, che ha portato alla tragica fine di un campione. Recensione ❯
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I migliori "riders" del mondo mettono in scena spettacolari performance tra sci, snowboard, extreme surfing, speed riding e wingsuit flying. Espandi ▽
Un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti degli sport estremi: i migliori "riders" del mondo mettono infatti in scena spettacolari performance tra sci, snowboard, extreme surfing, speed riding e wingsuit flying nella cornice di paesaggi mozzafiato. Azioni ad alta velocità, imprese prodigiose ad altezze ogni volta più elevate, riprese e inquadrature stupefacenti; ma anche momenti intimi in cui emergono la paura e l'esitazione profondamente umana dei "riders": tutto questo è Imagine - Una vita al limite, il film diretto da Thierry Donard appositamente realizzato per il grande schermo. L'occhio della telecamera si spinge così oltre il limite di osservazione per cavalcare assieme allo spettatore istanti mozzafiato. Uomini e donne con la loro eccezionale passione per i boardsport estremi sono i protagonisti di Imagine - Una vita al limite, realizzato grazie alle nuove tecnologie di ripresa applicate allo sport e trasmesso ora nei cinema di tutto il mondo. 95 minuti di passione ad alto rischio per emozioni uniche. Recensione ❯
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Che cosa significa difendere le proprie credenze anche a costo di rischiare la vita per esse?Fino a che punto cinque uomini si possono spingere pur di proteggerle? Espandi ▽
Gennaio 2011. La piazza Tahrir del Cairo si trasforma nel cuore pulsante di una speranza collettiva. Cristiani e musulmani la affollano fino all'inverosimile per ottenere un risultato che ormai è a portata di mano: l'uscita di scena del dittatore Mubarak e l'avvento della democrazia. Il giovane entusiasta Ahmed Hassan, l'attore angloegiziano Khalid Abdalla e l'aderente alla Fratellanza Musulmana Magdy Ashour sono tre tra le figure che emergono in un documentario che segue le vicende del popolo egiziano che passa dal trionfo alla disillusione, dall'esultanza allo sconforto senza però mai perdere la speranza in un futuro di reale condivisione delle scelte fondamentali. Recensione ❯
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Il primo documentario italiano sul legame e l'influenza reciproca tra il creatore dell'incantato universo d'animazione e il nostro paese. Espandi ▽
Nato per accompagnare l'uscita in sala di Saving Mr. Banks, il documentario di Marco Spagnoli sulla relazione che lega Walt Disney e l'Italia è l'occasione di una piacevole passeggiata attraverso più generazioni di personaggi nostrani, riunite sotto l'egida della comune passione per i fumetti di zio Walt. E non sono solo differenti generazioni a sfilare davanti alla videocamera, ma anche personalità dalla provenienza culturale assolutamente diversa e materiali di repertorio preziosi e poco noti o comunque dimenticati. Recensione ❯
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La più famosa "tragedia giapponese" dedicata alla regina d'Italia Elena di Montenegro. Espandi ▽
Nel Giappone della fine del secolo scorso, Butterfly, geisha quindicenne, va in sposa ad un ufficiale della marina americana, Pinkerton; ma la loro unione è di breve durata poiché ben presto l'ufficiale riparte per gli Stati Uniti lasciando senza nessun rimorso la ragazza che invece continua a pensarlo e ad amarlo soprattutto adesso che dalla loro unione è nato un figlio. Recensione ❯
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Raccontando la crisi e i suicidi legati a situazioni di sofferenza economica, il regista tenta di offrire un punto di vista innovativo sugli aspetti più intimi della figura imprenditoriale e su una generazione di giovani rassegnata al peggio. Espandi ▽
Sullo sfondo della crisi, questo documentario racconta la storia recente del nostro paese dal punto di vista socio-economico. Partendo dagli avvenimenti che riguardano la crisi e le morti per suicidio legate a situazioni di sofferenza economica, il regista tenta di offrire un punto di vista nuovo sugli aspetti più intimi della figura imprenditoriale. Questo ritratto è composto - spesso con l'utilizzo di un fuoricampo soprattutto acustico - grazie alle interviste al sociologo Francesco Alberoni, ai giornalisti Franco Di Mare e Sergio Luciano e alla moglie di un imprenditore suicida, Tiziana Marrone, e tenendo la telecamera sempre accesa su un imprenditore che opera nel settore degli accumulatori di energia da oltre trent'anni. Recensione ❯
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Una visita guidata d'eccezione nel tempio del lusso, dove l'allestimento delle vetrine è da solo un film nel film. Documentario, USA2013. Durata 93 Minuti.
È la più leggendaria di tutte le boutique americane. Ora, il pubblico ha la possibilità di sbirciare dietro le quinte del negozio. Espandi ▽
Ci sono cose e personaggi emblematici di un'epoca, di un genere, di un ambiente. Le chiamiamo icone. Bergdorf Goodman è un'icona. Lo store della Quinta Strada, fondato a fine '800 da Herman Bergdorf e poi acquisito da Edwin Goodman che lo ha passato al figlio Andrew, è l'emblema del lusso. Unico nel suo genere, è un morso della Grande Mela, una meta di pellegrinaggio, e il luogo dove ogni stilista sogna di vedere esposti i suoi abiti. Recensione ❯
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Basato sul romanzo di Balzac, Illusioni Perdute è una storia stuzzicante fatta di passioni, ambizioni e delusioni. Espandi ▽
Basato sul romanzo di Balzac, Illusioni Perdute è una storia stuzzicante fatta di passioni, ambizioni e delusioni. Il libro è un romanzo diviso in tre parti, dedicato a Victor Hugo e si inserisce nella produzione di Balzac che si occupa di studiare gli usi e i costumi della società francese. La storia è incentrata su un giovane ambizioso, Lucien de Rubempré, che percorre un percorso dissestato e deludente tipico dell'uomo di provincia, pieno di debolezze e che sa vestire i panni dell'eroe e dell'antieroe alla stesso momento. Recensione ❯
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La sublime tragicommedia di Mozart offre ai registi possibilità illimitate e Kasper Holten l'ha scelta dopo il debutto con Eugenio Onegin. L'orientamento della regia sposta l'enfasi della vita sessuale di Don Giovanni in luoghi oscuri dell'anima che spiegano le caratteristiche di donnaiolo di Don Giovanni come un tentativo di allontanare l'idea della propria mortalità. Ogni donna che seduce rappresenta una vita che avrebbe potuto avere. Anche se l'opera è fosca e tragica, Holten la gestisce con un tocco leggero. Recensione ❯
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Il melodramma romantico italiano per antonomasia. Espandi ▽
Donizetti la chiamò un "dramma tragico", ma per tutti Lucia è il melodramma romantico italiano per definizione, con un grande amore segreto annientato da un'ottusa rivalità familiare. Ad aggiungere il suo estro artistico alle innumerevoli "maledizioni" e "belle morti" del personaggio di Edgardo sarà uno dei più amati tenori italiani al mondo, l'aretino Vittorio Grigolo, mentre il soprano di coloratura russo Albina Shagimuratova sarà l'angelica eroina impazzita per l'accanimento antiamoroso dei suoi parenti. Recensione ❯
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Opera in quattro atti, cantata in italiano, dall'Arena di Verona. Espandi ▽
Aida, figlia del Re d'Etiopia, è schiava a Menfi, dopo essere stata catturata durante una spedizione militare degli Egizi, che ne ignorano la vera identità. Sin dal loro primo incontro Aida si è innamorata di Radamès, giovane guerriero dell'esercito nemico. Amonasro, re d'Etiopia, organizza un'incursione in Egitto per liberare sua figlia dalla prigionia. L'animo di Aida è combattuto fra la scelta di restare fedele alla propria patria e i suoi sentimenti per il valoroso Radamès che guiderà l'armata egizia contro l'avanzata dell'esercito etiope. La situazione si complica quando la pericolosa rivale in amore di Aida, Amneris, figlia del faraone d'Egitto, scopre la passione di Radamès per la bella schiava Etiope. Dalla sala del palazzo reale di Menfi al Tempio di Vulcano, dall'ingresso della città di Tebe alle rive del Nilo, la regia del collettivo catalano allestisce l'opera più rappresentata nel più grande teatro d'opera all'aperto del mondo, senza rinunciare alla chiave di lettura futuristica propria del teatro d'innovazione di cui La Fura dels Baus rappresenta l'eccellenza. Recensione ❯
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Simon Rattle dirige i Berliner Philahrmoniker; le voci sono quelle del Rundfunkchor di Berlino (ad eccezione di Roderick Williams) che si erano già esibiti ne La Passione Secondo Matteo di Sellar. Espandi ▽
Le Passioni di Johann Sebastian Bach - con i loro recitativi, arie e cori - contengono in senso stretto le componenti centrali di un'opera drammatica. Alcuni contemporanei di Bach giudicarono in realtà i componimenti eccessivamente melodrammatici, come evidenziato dal pastore sassone Christian Gerber nel resoconto sull'esecuzione de La Passione secondo Matteo del 1732: "Quando la musica teatrale ebbe inizio ognuno fu immerso nel più grande smarrimento, tutti si guardavano domandandosi 'Cosa ne sarà?' e un'anziana vedova della nobiltà esclamò 'Dio ci salvi, ragazzi miei! È come fossimo all'opera comica'. La storia della passione con la propria azione drammatica è evocata negli spettatori dal paesaggio immaginario in cui Gesù, Pietro, Pilato, gli Apostoli e il resto dei personaggi sembrano recitare come su di un palcoscenico. Recensione ❯
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Alla bacchetta del grande maestro coreano è affidata la direzione di due capisaldi del repertorio sinfonico viennese. Espandi ▽
Myung-Whun Chung, allievo ed assistente di Carlo Maria Giulini, omaggia con questo classico impaginato il grande direttore italiano di cui ricorre il centenario della nascita. Beethoven intraprese la composizione della Sinfonia n. 6 nell'estate del 1807, e la condusse a termine nel maggio 1808. La sinfonia è insolitamente costituita da cinque movimenti, ciascuno dei quali reca un'indicazione programmatica: con la Sesta Beethoven rilegge e supera il descrittivismo settecentesco sostituendolo romanticamente con una rappresentazione della natura attraverso il sentimento dell'uomo. Scritta tra il 1884 e il 1885 la Sinfonia n. 4 di Brahms è la penultima opera sinfonica del compositore: costituisce un edificio sinfonico di inaudita complessità culminante nel grandioso finale, un succedersi di 35 variazioni su un tema derivato dalla Cantata BWV 150 "Nach dir, Herr" di Bach, che allude scopertamente alla musica preclassica, e in particolare alla forma della passacaglia. Recensione ❯
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Due dei giovani interpreti più in vista nel panorama musicale internazionale danno vita a due partiture che oggi costituiscono momenti imprescindibili del repertorio concertistico. Espandi ▽
Il concerto diretto da Daniel Harding unisce un caposaldo del repertorio romantico, il concerto di Brahms, all'opera rivoluzionaria che ha spalancato le porte dell'era moderna in musica: la Sagra della Primavera di Stravinskij, che ha appena compiuto 100 anni. La prima esecuzione del Concerto in re minore, il 22 gennaio 1859 a Hannover, con Brahms appena venticiquenne al pianoforte, naufragò nell'indifferenza e nell'incomprensione. Il celebre incipit è affidato alla sola orchestra che presenta un tema assertivo e drammatico prima dell'entrata del pianoforte, cui non sono richieste prove di virtuosismo spettacolare ma un'integrazione piena nel complesso discorso orchestrale: un deciso passo avanti rispetto al protagonismo solistico in voga fino ad allora. La sagra della primavera, che alla prima parigina nel 1913 suscitò una vera e propria rissa tra conservatori e progressisti, evoca i riti primaverili della Russia pagana, culminanti nel sacrificio di una fanciulla costretta a danzare fino alla morte. La partitura semplifica gli aspetti melodici e armonici a vantaggio di una straordinaria invenzione ritmica e coloristica, che costruisce un paesaggio sonoro "barbarico" assolutamente nuovo e ancora oggi impressionante. Recensione ❯
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