Una serie che vede una famiglia precipitare in un incubo quando il figlio tredicenne viene arrestato per l'omicidio di una sua compagna di scuola. Espandi ▽
È l'alba, e nella cittadina inglese dove vivono i Miller la polizia irrompe in casa, sconvolgendo la famiglia. Gli agenti non cercano il padre, Eddie, ma il figlio tredicenne Jamie, arrestato per omicidio. Portato in centrale, il ragazzo subisce un duro interrogatorio, via via scoprendo una serie di eventi impensabili, mentre una psicologa incaricata di valutarlo scopre i lati inquietanti della sua personalità e le influenze tossiche che ne hanno segnato la crescita, facendo emergere un quadro oscuro sull'adolescenza e sulle insidie digitali.
La serie affronta temi di grande rilevanza sociale e psicologica, ponendo interrogativi profondi sulla radicalizzazione maschile, sul potere pervasivo dei social media nella formazione dell'identità giovanile - a prescindere dal background e dalle stesse possibilità educative (buone di base) di una coppia di genitori allibiti - e sull'incapacità degli adulti di comprendere la nuova realtà generazionale.
Adolescence è una miniserie da vedere, forse da portare nelle scuole, ma non per gli studenti, bensì per i loro insegnanti. Così come il piano sequenza impedisce di distogliere lo sguardo dagli eventi, la miniserie costringe lo spettatore adulto (e soprattutto lo spettatore maschio) a confrontarsi con domande scomode e prive di risposte facili. Recensione ❯
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L'audace volo del primo film si risolve, al secondo tentativo, in una rovinosa caduta
nel territorio del volgare. Commedia, USA2025. Durata 120 Minuti.
L'attesissimo sequel di Un piccolo favore. Espandi ▽
Stephanie Smothers sta presentando il suo libro dedicato all’avventura con delitto che l’ha vista coinvolta con l’amica-nemica Emily Nelson, ora al sicuro dietro le sbarre, quando lo stivaletto tempestato di diamanti di Emily (altrimenti detta Hope) si fa strada nella stanza. Liberata da potenti avvocati, è venuta a chiedere a Stephanie “un altro piccolo favore”: farle da testimone di nozze, a Capri, dove sta per accasarsi con un facoltoso italiano coinvolto, ça va sans dire, in loschi affari di “famiglia”. Perché mai Emily (altrimenti detta Hope) dovrebbe volere, per il suo giorno più bello, la donna che l’ha fatta arrestare? Per vendicarsi gettandola giù dal salto di Tiberio? È possibile. E Stephanie, troppo curiosa di sapere se le cose stiano veramente così, accetta senza farsi attendere. Tutto è possibile, lo abbiamo visto nel primo film, dove Paul Feig ha mescolato thriller e commedia, crime e farsa, in una bulimica rincorsa del colpo di scena più inatteso e improbabile. Una cosa divertente da non rifare mai più. E invece il regista l’ha rifatto. Un altro piccolo favore è però un film volgare e increscioso. Lo spettatore di qualsiasi età di Un altro piccolo favore avrebbe ragione di sentirsi preso in giro da un film che, ponendosi apertamente come un’antologia di clichés da romanzetti di serie zeta, un divertissement di superficie senza profondità, non riesce però a trarre nessuno spettacolo da tutto ciò. Recensione ❯
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La conclusione della trilogia dedicata ad un amore impossibile. Tratto dalla trilogia di successo di Mercedes Ron. Espandi ▽
Il matrimonio di Jenna e Lion prepara il terreno per la tanto attesa reunion tra Noah e Nick, che avviene qualche tempo dopo la loro rottura. L'incapacità di Nick di perdonare Noah crea tra loro un muro apparentemente insormontabile. Lui, ormai erede dell'impero imprenditoriale del nonno, e lei, che ha appena dato inizio alla sua carriera, si rifiutano di riaccendere la fiamma che è ancora viva dentro di loro. Ma adesso che le loro strade si sono incrociate di nuovo, l'amore si rivelerà più forte del rancore? Recensione ❯
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Emily e Matt, ex spie della CIA, tornano a dedicarsi allo spionaggio dopo che le loro identità segrete vengono svelate. Espandi ▽
15 anni prima: Emily e Matt sono due agenti CIA impegnati in una missione in Europa volta a sottrare dalle mani di Balthazar Gor, ex-KGB e ora a capo dell'organizzazione terroristica Volka, la chiave ICS che dà accesso alle maggiori infrastrutture critiche del pianeta. I due hanno successo, ma durante la loro fuga un incidente fa credere a tutti che sono morti, lasciando la coppia libera di crearsi una nuova vita... 15 anni dopo: Emily e Matt sono due genitori che, come tutti i genitori, hanno difficoltà a relazionarsi con i loro due figli, la quindicenne Alice e il dodicenne Leo, quando la loro normale vita di tutti i giorni viene sconvolta dal fatto che sono costretti a tornare in azione.
Alcuni svolazzi dei dialoghi strappano qua e là qualche sorriso, la giustapposizione delle bugie grigie degli adulti con quelle bianche dei ragazzi ha un suo centro, l'opera buffa tra la Diaz e Foxx funziona in diversi momenti (nonostante le vicissitudini di un set alquanto travagliato, con, tra le altre cose, il malore improvviso che ha colto Jamie Foxx allontanandolo dalle scene per quasi un anno). Eppure, insomma, il corpo, il sorriso, la testa di Cameron Diaz bramava ben altro meta- e post-. Magari senza il marchio della Grande N Rossa. Recensione ❯
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Lo scontro di culture, religione e tra le comunità mentre uomini e donne lottano e muoiono per mantenere e controllare le terre. Espandi ▽
1857. Nelle terre selvagge e in guerra dello Utah- un crocevia di conflitti territoriali, tensioni religiose e lotte per la sopravvivenza - si sviluppano le vicende di diversi personaggi impegnati a fronteggiare una realtà crudele e implacabile. Sara Rowell è una madre in fuga con il giovane figlio Devin e, per raggiungere la salvezza, si affida al solitario e tormentato Isaac Reed, che la guida in un pericoloso viaggio attraverso le montagne. Durante il cammino, Sara entra in contatto con gli altri protagonisti di un'epoca segnata da profonde contraddizioni.
American Primeval già dal titolo mira a trasmettere una rappresentazione cruda ma non del tutto nuova del mito della frontiera, sicuramente lontana anni luce dall'idealismo western, ma appartenente a un processo di autoanalisi già da tempo avviato. Un processo che porta gli Stati Uniti a confrontarsi con le sue origini violente e contraddittorie, smascherando la retorica della conquista come fondamento dell'identità nazionale.
La serie si concentra sull'idea di un'umanità al suo stato più brutale, mostrandone i pregiudizi, l'avidità e le paure, ma anche la resilienza, incarnata soprattutto dalla dinamica tra Sara e Isaac, che, inevitabilmente e un po' pedissequamente, evolve in relazione romantica. Recensione ❯
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Giallo nordico ispirato alla saga letteraria di Viveca Sten. Espandi ▽
Hanna Ahlander è stata sospesa dal servizio a Stoccolma e il suo compagno l'ha lasciata. In cerca di tranquillità si reca nella casa vacanze della sorella ad Are. Ma la sua serenità e quella dell'idilliaca località vengono interrotte dalla scomparsa di una giovane donna. Nonostante sia stata sospesa dal servizio Hanna non può fare a meno di indagare, così affianca l'agente locale Daniel Lindskog che però anche lui non sta attraversando un buon momento. Recensione ❯
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Dopo il successo mondiale del film spagnolo È colpa mia?, Asha Banks e Matthew Broome sono i protagonisti di un remake inglese, incentrato sul primo libro della trilogia best-seller Culpables di Mercedes Ron. Espandi ▽
Quando la madre di Noah, Ella, si innamora del ricchissimo William, i due si trasferiscono dall'America a Londra per vivere con William e suo figlio Nick. Al suo arrivo, la diciottenne Noah incontra il bad boy Nick e tra i due nasce un'attrazione immediata. Noah trascorre l'estate adattandosi alla sua nuova vita, facendosi nuovi amici tra i vari circoli frequentati da Nick, e provando a gestire una relazione complicata mentre i due lottano per tenere a bada l'attrazione che provano l'uno per l'altra. All'insaputa di Noah, inoltre, il padre di lei è stato rilasciato dal carcere, iniziando così a seguire ogni suo movimento. Noah sarà quindi costretta ad affrontare il proprio devastante passato e ad innamorarsi per la prima volta. Recensione ❯
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Una miniserie con un cast semplicemente straordinario e una trama ad orologeria. Al centro un terrificante attacco informatico che colpisce simultaneamente di portata globale. Espandi ▽
Un devastante cyberattacco paralizza gli Stati Uniti per un intero minuto. L'ex presidente George Mullen viene richiamato dalla presidente in carica Evelyn Mitchell per guidare la Commissione d'indagine sull'accaduto. Ma mentre il governo intensifica le proprie misure di sicurezza e restringe le libertà civili, la nazione sprofonda in una spirale di sospetti, teorie del complotto e polarizzazione politica, che mina innanzitutto la percezione della cittadinanza delle capacità psichiche dell'ex presidente, anziano e forse non più del tutto in grado di gestire una simile crisi nazionale.
Zero Day offre uno sguardo inquietante su un presente poco futuribile; i presidenti raccontati nella miniserie non trovano dei validi referenti nella realtà e, al contempo, la visione apocalittica di una tecnologia, tanto arma quanto minaccia, non tiene conto dei suoi benefici attuali. L'efficace regia di Linka Glatter, il cast di prim'ordine e la capacità di evocare un senso di angoscia collettiva la rendono una visione interessante.
Siamo di fronte ad un prodotto da tenere in considerazione per il suo tentativo di raccontare la realtà attraverso una narrazione che se ne distanzia, e per le incommensurabili doti del nostro Robert De Niro, che regge sulle spalle un personaggio costruito più come simbolo che come individuo a tutto tondo. Recensione ❯
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La serie, girata interamente in Puglia, è tratta dai romanzi di Giorgia Lepore editi da Edizioni E/O. Espandi ▽
A Trani, l'ispettore Gregorio Esposito, detto "Gerri", di origini rom e "buono con i buoni", è dotato di un intuito fuori dal comune. Quando una donna rom viene ritrovata brutalmente uccisa, Gerri è tormentato da immagini legate alla sua infanzia. Così si ritrova a indagare non solo sui casi che gli vengono affidati, ma anche sul proprio passato traumatico e sull'abbandono che ancora grava sulla sua identità.
La serie è tratta dai romanzi di Giorgia Lepore e si articola in quattro puntate della durata di circa 100 minuti ciascuna. La regia di Giuseppe Bonito incornicia un poliziesco classico, ambientato in location pugliesi ricercate, con Trani come scenario principale.
Tra i pregi della serie va evidenziata la scelta di location suggestive: grotte, chiese, scorci marini e urbani che valorizzano pienamente la bellezza della Puglia, offrendo una cornice visiva forte e riconoscibile. I dialoghi, infine, riescono a restituire una prospettiva "a misura di bambino", grazie anche all'interpretazione intensa e credibile di Giulio Beranek, sempre coerente nel tratteggiare un personaggio segnato ed empatico. Recensione ❯
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Le nozze cancellate. Una luna di miele non rimborsabile. Un posto libero. Espandi ▽
Un giovane abbandonato all'altare dalla fidanzata tornata con l'ex si vede costretto a partire per la sua romantica luna di miele insieme alla madre. Recensione ❯
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Tre donne unite da una forte passione per la musica e da un ancor più grande desiderio di rivalsa, fanno il loro ingresso nel mondo dell'Opera. Espandi ▽
La storia di Maria (Vittoria Puccini) e delle sue figlie, Antonia (Caterina Ferioli) e Carolina (Adriana Savarese), e della loro fuga da Napoli per liberarsi dall'oppressione del violento marito di Maria, Iginio (Antonio Gerardi), e inseguire il sogno del canto a Milano.
Le tre donne sono destinate a entrare nel mondo dorato e spietato dell'Opera di metà '800, ma dovranno scontrarsi con inganni, tradimenti e passioni travolgenti. Maria, segnata da un misterioso segreto che nasconde alle figlie, spinge Antonia verso il successo, ma la ribelle Carolina sembra possedere una forza e un carisma che nessuno aveva previsto. Sospese tra sogni di fama, gelosie e lotte di potere, si troveranno a confrontarsi con la durezza del mondo che hanno scelto.
Belcanto è una storia di lotta per la libertà, che spinge le protagoniste a sfidare non solo il destino, ma anche loro stesse. Recensione ❯
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Un uomo d'affari di successo (Scott Foley) arriva in Italia per impedire alla figlia sognatrice (Maia Reficco) di restaurare una villa in rovina. Ma il paese ha in serbo altri progetti per lui, e si rivela all'altezza della sua fama di bellezza, magia e romanticismo. Recensione ❯
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La Val di Susa e diversi comuni delle Alpi piemontesi sono protagonisti assoluti della storia che mette al centro la grande avventura partigiana di quattro giovani sul finire della Seconda Guerra Mondiale. Espandi ▽
1943, Alpi piemontesi. Marta e suo fratello Davide sono sfollati dai nonni, mentre il fratello maggiore Matteo si è unito ai partigiani su per le montagne. Anche il padre dei ragazzi aiuta di nascosto i partigiani. La madre, insegnante di musica svizzero-tedesca, è invece lontana, e i figli non sanno bene perché. Marta e Davide, che ha sviluppato un talento da Giovane Marmotta per la decodificazione dei messaggi criptati, decidono di aiutare la Resistenza insieme a Sara, la migliore amica di Marta, e a Marco, un ragazzo coraggioso di cui Marta si invaghisce, ricambiata.
Fuochi d'artificio si basa sul romanzo omonimo di Andrea Bouchard e racconta in modo inedito la Resistenza vista dalla parte dei ragazzini. Il dato più interessante - forse è nel romanzo, forse no - è che le idee più risolutive e le iniziative più impavide provengono quasi tutte da Marta, cosa non frequente nella letteratura e nel cinema per ragazzi, soprattutto nella fascia di età 12-13 anni.
Fuochi d'artificio è una serie vintage con molte ricadute sul presente, un "coming of age" che comporta un'acquisizione di consapevolezza anche politica da parte dei giovanissimi protagonisti, e un invito a decidere da che parte stare: possibilmente quella giusta della Storia. Recensione ❯
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La vera storia di Giulia Spizzichino interpretata da Elena Sofia Ricci. Espandi ▽
Il film ripercorre la storia esemplare di Giulia Spizzichino, ebrea romana segnata dallo sterminio nazista della sua famiglia. Mezzo secolo più tardi, quando Erich Priebke, esecutore materiale della strage delle Fosse Ardeatine, viene rintracciato in Argentina, Giulia si batterà per la sua estradizione e condanna, riaprendo le tante ferite del suo passato. Recensione ❯
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Basato su una storia vera, il film un omaggio sentito all'amore per il cibo, alla famiglia e a tutti gli ingredienti della vita. Espandi ▽
Dopo la perdita della madre, Joe Scaravella (interpretato da Vince Vaughn) rischia tutto per onorarla aprendo un ristorante italiano e assumendo come cuoche un gruppo di nonne del luogo. Recensione ❯
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