Basato sul romanzo di Karen Kingsbury, autrice bestseller n. 1 del New York Times, "Someone Like You" è una storia d'amore dolorosamente bella. Dopo la tragica perdita del suo migliore amico, un giovane architetto in lutto si lancia alla ricerca della sua sorella gemella segreta. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un padre e una figlia investono un unicorno. Si rivolgono a una grande azienda farmaceutica per salvarlo. Espandi ▽
Elliot, dirigente vedovo di un'azienda farmaceutica, si reca con la figlia Ridley nella fastosa tenuta del suo capo, Odell Leopold. Guidando a gran velocità per il grave ritardo accumulato, Elliot finisce per investire un animale che si era fermato in mezzo alla strada: solo che non si tratta di un animale qualsiasi, ma di un unicorno. Quando la famiglia Leopold comprende che il sangue degli animali magici ha delle proprietà curative, pensa di sfruttare la scoperta a scopo commerciale. Nessuno però ha fatto i conti con l'ira di mamma e papà unicorno, assetati di vendetta.
Sull'avvenimento principale attorno a cui ruota il debutto di Alex Scharfman il titolo lascia pochi dubbi, forse consapevole che l'effetto sorpresa sia garantito in ogni caso dall'estrema singolarità del soggetto. Il film non è una commedia né un horror, bensì un ibrido dei due generi, di quelli cari alle produzioni A24.
Gli effetti cgi, discutibili ma volutamente camp, non aiutano ad alzare il livello di coinvolgimento, che si limita all'apprezzamento per un casting pregevole - Ortega sempre più goth queen, Poulter che riprende il ruolo di spregevole cafoncello di Midsommar (benedice Ari Aster tra i produttori) - seppur parzialmente sprecato. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La saga western di Costner conferma la vicinanza all'epica ed entra ancora più a fondo nelle contraddizioni della frontiera. Western, Drammatico - USA2024. Durata 190 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
1859. La vita di frontiera resta per tutti dura e spietata, anche se poco alla volta l'uomo bianco prende possesso di terre che sottrae a popolazioni sempre più impotenti. Espandi ▽
1859. La vita di frontiera resta per tutti dura e spietata, anche se poco alla volta l’uomo bianco prende possesso di terre che sottrae a popolazioni sempre più impotenti. Nonostante l’insuccesso del primo capitolo, la saga western di Kevin Costner prosegue e conferma la struttura narrativa più vicina all’epica che alla frammentazione del formato televisivo. La cosa che salta agli occhi di questo secondo capitolo è l’assenza ancora più marcata delle popolazioni native dalle tante storie raccontate. Un azzardo che Costner e il cosceneggiatore Jon Baird si prendono, non per escludere ancora una volta i nativi dalla storia americana, ma al contrario per rendere conto di una progressiva ma inesorabile invasione. Horizon Capitolo 2 entra in realtà più a fondo nelle contraddizioni della frontiera e in generale del genere western. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un ex detective della omicidi (Russell Crowe) affetto da perdita di memoria è costretto a risolvere un brutale omicidio, solo per scoprire agghiaccianti segreti del suo passato dimenticato. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La serie composta da 10 episodi è ambientata in Giappone nell'anno 1600, all'alba di una guerra civile che segnerà un secolo. Espandi ▽
Shogun segue le avventure di John Blackthorne, un navigatore inglese che naufraga in Giappone nel 1600. Catturato in un mondo sconosciuto, Blackthorne diventa un pedone nelle complesse lotte di potere tra i signori feudali giapponesi, e in particolare quelle che coinvolgono Lord Toranaga. Mentre cerca di adattarsi alla cultura giapponese, Blackthorne forma un legame con Lady Mariko, una nobildonna. Attraverso intrighi politici e personali, Blackthorne si trasforma da estraneo a giocatore chiave, influenzando le dinamiche di potere nel tumultuoso Giappone feudale.
FX ci propone un riadattamento dell'omonima miniserie degli Anni '80, Shogun, distaccandosene significativamente. La serie emerge per la sua produzione sontuosa e per un cast talentuoso, evitando sentimentalità o sensazionalismo.
Nonostante alcuni elementi possano essere visti come cliché di una fascinazione occidentale per il Giappone, Shogun riesce comunque a superare vari ostacoli narrativi e offre una storia coinvolgente e ricca di sfumature, rinnovando e trascendendo la sua eredità, e creando un efficace dramma epico e multiculturale Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un anno trascorso tra le mura del palazzo di un regime autoritario. Con una straordinaria Kate Winslet. Espandi ▽
Elena Vernham è una cancelliera che incarna l'archetipo del leader autoritario nell'immaginario collettivo dell'Europa centrale contemporanea. Ambientata in un paese senza nome, che ricorda le divisioni della Bosnia-Erzegovina o della Repubblica Ceca, la narrazione si svolge in un contesto di festeggiamenti per il "Victory Day", data-simbolo della vittoria autoritaria di Vernham. Il suo rapporto con Herbert Zubak, interpretato da Matthias Schoenaerts, un mercenario trasformato in consigliere, dipana la complessa trama di potere, violenza e lealtà, esponendo le fragilità e i pericoli insiti nelle dinamiche autoritarie.
Certamente funzionale alla narrazione è la scelta di una tavolozza di colori fortemente simbolica, mai lasciata al caso, che caratterizza i costumi, in un lavoro di rielaborazione del vestiario di alcune delle più importanti first ladies della storia, come Eva Perón, e di alcune prime ministre contemporanee - come affermato dalla stessa costumista (Consolata Boyle) - tra cui Giorgia Meloni.
Pur essendo intrisa di una satira mordace che mira a smascherare le pericolosità dell'autocrazia, in alcuni momenti rischia di scivolare in una rappresentazione troppo stereotipata, smorzando l'impatto potenziale di questa critica. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La nota scrittrice Greer Garrison Winbury (Nicole Kidman), non ha badato a spese per organizzare il matrimonio del figlio, che si preannuncia come il più importante della stagione. Espandi ▽
La ricca e influente famiglia Winbury si riunisce nella sontuosa dimora di Nantucket per il matrimonio del figlio Benji (Billy Howle), il secondo dei tre figli della nota scrittrice Greer e del marito Tag, con Amelia (Eve Hewson), una ragazza di umili origini. Tuttavia, i festeggiamenti vengono bruscamente interrotti dal ritrovamento di un cadavere. Da quel momento in poi, la situazione degenera: emergono segreti inconfessabili e ipocrisie nascoste, rivelando il lato oscuro della famiglia dietro il loro velo di perfezione.
Ambientata nel cuore dell'élite altoborghese di Nantucket, The Perfect Couple è un mix di giallo e satira sociale, supportato da un'impeccabile estetica visiva. Nonostante i suoi pregi produttivi, la serie scivola spesso in una prevedibilità esasperante. Ogni colpo di scena è intuibile con largo anticipo.
Visivamente, la serie è impeccabile. Le ambientazioni e i costumi sono ricchi di dettagli, catturando perfettamente l'opulenza del mondo altoborghese. Tuttavia, dietro questa facciata lussuosa, la serie manca di contenuto e di una critica sociale incisiva. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un kolossal sci-fi sull'intelligenza artificiale poco originale e con un umorismo vecchio stile. Azione, Avventura, Drammatico - USA2024. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Atlas Shepherd è una brillante ma misantropa analista di dati con una profonda sfiducia nei confronti dell'intelligenza artificiale. Espandi ▽
In un futuro lontano i robot a intelligenza artificiale hanno aggirato i protocolli di sicurezza e attaccano gli esseri umani. Colui che li ha riprogrammati a scopo omicida è Harlan, primo terrorista IA al mondo, che è si è rifugiato su un pianeta da dove conta di tornare sulla terra per sterminare l’umanità. Harlan era un robot domestico creato da una scienziata con una figlia cresciuta insieme a lui fin da bambina, ma che ora, trascorsi 28 anni, è diventata un’analista dell’antiterrorimo che vede Harlan come il suo peggior nemico. Il generale Jake Booth allestice una corazzata spaziale verso il pianeta dove è nascosto il bot terrorista, e poiché è stata Atlas Shepard a localizzarlo e lo conosce meglio di tutti, Booth acconsente a che la donna prenda parte alla missione. Peccato che Atlas non abbia mai combattuto in vita sua, a differenza del Colonnello Elias Banks che guiderà la pattuglia di combattenti composta da esseri umani ma anche da robot giganti dotati di intelligenza artificiale. Atlas è un kolossal sci-fi costato oltre 100mila dollari e coprodotto da Jennifer Lopez, che incarna la protagonista con tutto il suo coté da diva dello schermo. Ma i problemi sono molti. Non c’è niente di nuovo nel modo in cui Atlas veicola il suo messaggio, e il profluvio di effetti speciali utilizzato nella realizzazione del film non riesce a nascondere la scarsa originalità della trama. Persino l’umorismo è vecchio stile, punteggiato di parolacce e battute puerili. E lo sviluppo delle relazioni fra i personaggi è prevedibile perché aderisce a schemi cinematografici già visti spesso in passato. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un horror firmato da Lee Daniels, con protagonista una madre in difficoltà che deve proteggere i propri figli. Espandi ▽
Ebony trasloca per l'ennesima volta: questa volta, oltre a portare con sé i figli Shante, Nate e Andre, ospita anche la madre Alberta, malata terminale e unica bianca di un nucleo familiare di afroamericani. Il marito di Ebony è in missione in Iraq e non si sa quando e se farà ritorno. Nel frattempo Ebony deve farsi carico del mantenimento di tutti, pagare le spese mediche della madre e provare a portare avanti l'educazione dei figli tra mille difficoltà, di natura economica e comportamentale. In breve tempo accadono eventi inspiegabili, forse di natura soprannaturale, e il comportamento dei figli di Ebony diviene sempre più violento, verso se stessi e verso gli altri.
Dalla vicenda di Latoya Ammons, madre single costretta a traslocare da una casa a suo dire infestata, Lee Daniels trae un horror, prodotto da Netflix, che attorno al fatto di cronaca costruisce una storia di esorcismo.
Da un lato, c'è l'inevitabile confronto con il film di Friedkin, che spesso passa dalla mimesi vera e propria di scene iconiche, e da cui The Deliverance esce schiacciato sotto ogni punto di vista. Dall'altro, emergono i limiti produttivi del film, che ricorre a effetti speciali di pessima fattura e inaccettabili per il 2024, sul piano tecnico ma soprattutto su quello stilistico, con sequenze risibili per come sono ideate. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
L'amicizia tra due ragazzi afroamericani all'interno di un difficile contesto scolastico. Espandi ▽
Florida, 1962. Elwood Curtis viene spedito alla Nickel Academy, un riformatorio dove i metodi educativi consistono nel riempire di botte chiunque non si sottometta alle regole del direttore. Per fortuna il ragazzo fa amicizia con Turner, un ragazzo di strada che sembra più adatto a gestire la situazione e che fornisce a Elwood piccole scappatoie.
Nickel Boys è il magnifico adattamento cinematografico di “I ragazzi della Nickel” dello scrittore afroamericano Colson Whitehead, che con questo romanzo ha conquistato il suo secondo premio Pulitzer.
Ed è un piccolo miracolo perché riesce a trasformare in grande cinema quella che era grande letteratura. Il dolore si trasforma in poesia, il Male in Arte, i corpi singoli dei ragazzi nel corpo collettivo afroamericano, senza pietismi o inutili sadismi, riproducendo esattamente la casualità con cui la giustizia americana decide (ancora oggi) del destino di una comunità sulla base del colore della pelle. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un triangolo fantascientifico dalle infinite varianti. C'è dell'ingegno ma manca una profondità autoriale. Thriller, Drammatico, Fantascienza - USA2024.
Thriller fantascientifico di nove episodi basato sul bestseller del New York Times di Blake Crouch, che è anche scrittore e produttore esecutivo della serie. Espandi ▽
Un fisico di Chicago, Jason Dessen, viene aggredito da... sé stesso! La misteriosa figura mascherata che lo assale rivelerà infatti molto presto di essere un suo doppio, intento a rubargli la vita, con l'idea che il primo Jason voglia a sua volta fare esperienza di un'esistenza diversa. Quest'ultimo si risveglia in un'altra dimensione, dove proprio il suo doppio ha portato a termine un esperimento sui mondi paralleli che lui invece aveva abbandonato in favore dell'amore per Daniela.
Ma la fascinazione per la scoperta non lo travolge e rimane invece fedelissimo alla moglie Daniela, e disposto a tutto per tornare da lei e dal figlio Charlie. Navigare tra le infinite possibili versioni che ha preso la nostra vita, ognuna con la sua dimensione, non si rivela però per nulla facile e solo con l'aiuto di Amanda Lucas, ossia la compagna del secondo Jason, il primo Jason avrà una speranza di cavarsela. Intanto il secondo Jason, che cerca di installarsi in una vita non sua, deve usare tutta la propria intelligenza e il suo autocontrollo per non scoprire il proprio gioco, cosa non facile perché il carattere dei due Jason è molto diverso...
Joel Edgerton, Jennifer Connelly e Alice Braga sono i protagonisti di un triangolo fantascientifico dalle infinite varianti, ma se Blake Crouch si conferma uno scrittore e showrunner ingegnoso, continua a mancargli la profondità di un buon autore. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Si narra di un'antica e malefica creatura che si nasconde nell'oscurità, nutrendosi delle paure dei bambini e trascinandoli via per sempre. Espandi ▽
Il quarantenne Patrick, costretto per questioni economiche a tornare nella casa di famiglia e ad affiancare il fratello nella gestione dell'azienda avuta in eredità dal padre, si ritrova braccato dalla misteriosa e malefica creatura che ha terrorizzato la sua infanzia. Si tratta del "bagman" che si alimenta delle paure dei bambini e degli adolescenti che rapisce, uccide e poi meticolosamente rinchiude nella sua sacca, ed è tornato per perseguitare il bambino di Patrick. Per sconfiggerlo l'uomo dovrà affrontare il suo passato e rivivere il trauma nel suo presente.
Bagman dà letteralmente corpo alle paure di bambini e adolescenti (o degli adulti psicologicamente rimasti tali, come Patrick), lasciando resti tangibili del suo passaggio e costringendo il protagonista (interpretato dal poco espressivo Sam Claflin) a un ritorno al passato tanto fisico quanto mentale (e pure narrativo, con un uso estensivo del flashback).
La sola cosa che di norma un film di genere è chiamato a fare è trovare una formula nuova per ribadire dell'ovvio - e ciò che Bagman fa, a parte giocare con l'assonanza fra il titolo e il boogieman, cioè l'uomo nero, è inventarsi la faccenda della borsa come strumento dell'orrore. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una sorprendente relazione scatena conseguenze comiche per una giovane, sua madre e il suo capo. Espandi ▽
Zara è una giovane donna dinamica e intraprendente, con il sogno di diventare un giorno una stimata produttrice cinematografica. Per inserirsi nel mondo dello star system comincia a lavorare come assistente per Chris Cole, un gettonatissimo divo di Hollywood. Dopo la morte del padre, avvenuta undici anni prima, lei e la madre hanno vissuto da sole, con il supporto della nonna Leila, e la madre Brooke ha sempre fatto di tutto per sostenere e rendere felice Zara. Il loro rapporto rischia tuttavia di essere messo a rischio dalla nuova relazione della madre.
Sceneggiatore della commedia musical fantastica Come per disincanto e del dramma romantico I ponti di Madison County, Richard LaGravenese torna dietro la macchina da presa per dirigere una rom-com leggera e divertente. Ma A Family Affair è anche un film di formazione dedicato al percorso di crescita di una giovane donna, raccontato attraverso il suo rapporto con la madre.
Sebbene non possa dirsi un film particolarmente incisivo e destinato a rimanere impresso nella memoria, A Family Affair è una commedia delicata e ben recitata, capace di intrattenere per due ore grazie a una buona dose di comicità e a una narrazione serrata e coinvolgente. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un giovane agente della TSA cerca di battere in astuzia un misterioso passeggero che l'ha ricattato per introdurre un pericoloso pacchetto su un volo la vigilia di Natale. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La singolare e complicata relazione tra due donne coinvolte in un pericoloso gioco di verità e bugie, in un viaggio tra Istanbul, Parigi e Londra. Espandi ▽
L'agente dell'MI6 Imogen Salter deve scortare Adilah El Idrissi, sospettata comandante dell'ISIS, attraverso diverse località internazionali. Durante la missione, Imogen deve usare tutte le sue abilità per sventare un imminente attacco terroristico, affrontando una serie di tensioni e intrighi che coinvolgeranno varie agenzie di spionaggio internazionale.
La serie FX segna il ritorno di Elisabeth Moss con un ruolo diverso e, a primo acchito, affascinante. Creata da Steven Knight - che ben conosciamo per aver creato Peaky Blinders e il game show "Chi vuol essere milionario?" - The Veil promette una storia avvincente di spionaggio e intrighi internazionali, con una serie di scelte, però, poco funzionali.
Elisabeth Moss, in particolar modo, tenta di distaccarsi dalla sua memorabile partecipazione a The Handmaid's Tale interpretando Imogen Salter, un'agente dell'MI6. Questo nuovo personaggio le permette di esplorare una diversa gamma di emozioni e sfaccettature; tuttavia, nonostante l'evidente intenzione di differenziarsi e di non avere impresso sulla pelle l'iconico ruolo di Offred, l'operazione non è del tutto efficace. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.