Anno | 2024 |
Genere | Azione, Avventura, Drammatico |
Produzione | USA |
Regia di | Brad Peyton |
Attori | Jennifer Lopez, Sterling K. Brown, Simu Liu, Lana Parrilla, Mark Strong Abraham Popoola, Lesley Fera, Janis Ahern, Alfredo Tavares, Paul Ganus, Charlie Hewson, Vishesh Chachra, Sean Berube, Tracy Todd, Robert Dobson, Nicholas Walker, Patrick Millin, Rich Sands, Dawayne Jordan, Malachi Mutakabbir, Mel Powell, Molly Shaiken, Vaughn Johseph. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,75 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 29 maggio 2024
Atlas Shepherd è una brillante ma misantropa analista di dati con una profonda sfiducia nei confronti dell'intelligenza artificiale.
CONSIGLIATO SÌ
|
In un futuro lontano i robot a intelligenza artificiale hanno aggirato i protocolli di sicurezza e attaccano gli esseri umani. Colui che li ha riprogrammati a scopo omicida è Harlan, primo terrorista IA al mondo, che è si è rifugiato su un pianeta da dove conta di tornare sulla terra per sterminare l'umanità. Harlan era un robot domestico creato da una scienziata con una figlia cresciuta insieme a lui fin da bambina, ma che ora, trascorsi 28 anni, è diventata un'analista dell'antiterrorimo che vede Harlan come il suo peggior nemico. Il generale Jake Booth allestice una corazzata spaziale verso il pianeta dove è nascosto il bot terrorista, e poiché è stata Atlas Shepard a localizzarlo e lo conosce meglio di tutti, Booth acconsente a che la donna prenda parte alla missione. Peccato che Atlas non abbia mai combattuto in vita sua, a differenza del Colonnello Elias Banks che guiderà la pattuglia di combattenti composta da esseri umani ma anche da robot giganti dotati di intelligenza artificiale.
Atlas è un kolossal sci-fi costato oltre 100mila dollari e coprodotto da Jennifer Lopez, che incarna la protagonista con tutto il suo coté da diva dello schermo. Ma i problemi sono molti, a cominciare dalla caratterizzazione del personaggio di Atlas, che vorrebbe essere un esempio di femminilità assertiva e competente e invece si esibisce in piagnucolii e gridolini del tutto incoerenti con la sua figura di scienziata dura e pura.
Atlas Shepherd viene descritta ripetutamente come "narcisista", "rigida", "difficile da gestire" ed "emotivamente instabile": in pratica la classica rompicoglioni del più trito stereotipo, per di più tormentata da sensi di colpa, sfiducia nel prossimo e desiderio nascosto di essere protetta e "tenuta al sicuro" dall'equivalente tecnologico del maschio alfa (in questo caso un enorme robot chiamato Smith).
Il tema centrale del film corrisponde alla preoccupazione più contemporanea di tutte (dopo le guerre in corso), ovvero il rischio che l'intelligenza artificiale ci rimpiazzi e finisca per eliminarci dalla faccia della terra. E la risposta che ci danno gli sceneggiatori Aron Eli Colette e Leo Sardarianmk vorrebbe essere rassicurante: l'essere umano e l'intelligenza artificiale dovranno cooperare, imparando l'uno dall'altra, anche a livello emotivo e comportamentale. Ma non c'è niente di nuovo nel modo in cui Atlas veicola il suo messaggio, e il profluvio di effetti speciali utilizzato nella realizzazione del film non riesce a nascondere la scarsa originalità della trama.
Atlas Shepherd viene raccontata come analogica in conseguenza della sua sfiducia nelle alte tecnologie e in particolare nell'intelligenza artificiale, ma è il film stesso a rivelarsi retrò, a cominciare dal robot Smith che sembra un incrocio fra Jeeg, c3po e Big Hero 6. Anche la resa filmica degli effetti speciali sembra improntata ai videogame anni '80, il che potrebbe anche essere un interessante espediente estetico e narrativo (benché non particolarmente originale), ma non è supportato da un plot che giustifichi l'aspetto vintage della confezione. Persino l'umorismo è vecchio stile, punteggiato di parolacce e battute puerili. E lo sviluppo delle relazioni fra i personaggi è prevedibile perché aderisce a schemi cinematografici già visti spesso in passato.
Si salvano solo la "cazzimma" di Jennifer Lopez, disposta a lanciarsi nella mischia come un kamikaze, e alcuni momenti di regia muscolare firmati dal canadese Brad Peyton, che ha al suo attivo i film San Andreas, Rampage - Furia animale e Viaggio nell'isola misteriosa, tutti interpretati da con Dwayne Johnson, un prototipo di eroe con cui si trova forse più a suo agio.
Atlas è uno sci-fi derivativo sì, però con un pensiero dietro, con personaggi semplici, ma efficaci, ed ha soprattutto un sapore vintage che a me è piaciuto molto. Dentro c'è la bomba latina che invece di essere la classica strong woman di oggi, è una cacasotto emotivamente disturbata e misantropa, alle prese con una IA parecchio cattivella e una guerra [...] Vai alla recensione »
Ci sono due elementi apprezzabili in questo Sci-Fi. Il primo gli effetti speciali che trovo ben fatti e suggestivi. Ma l'aspetto più importante sono le considerazioni sulla A.I. che può essere buona e cattiva come tutte le conquiste scientifiche dai tempi del ferro, della polvere pirica, degli aerei e dell'energia atomica.
È facile (e giusto) amare i B movie, spesso proprio per i loro presunti "difetti": l'affidamento all'effetto speciale scarso presuppone un'accecante fiducia nel cinema, l'audacia di trame esagerate e inverosimili quella nel potere della sospensione dell'incredulità, l'abuso di cliché e di overacting sa spremere tutto il piacere del camp. E così, a un primo sguardo, Atlas sembra appartenere alla categoria: [...] Vai alla recensione »