I 78 giorni dell'intervento NATO in Serbia del 1999 nella vita di una famiglia. Online grazie al Trieste Film Festival fino al 21 gennaio.
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di Giancarlo Zappoli
Tre sorelle amano giocare a riprendersi con una videocamera. Da quando il padre viene richiamato alle armi quei video diventano il modo per documentare una vita che cerca di rimanere negli argini della normalità nonostante tutto.
Emilija Gasic torna sul periodo che vide la Serbia coinvolta nell’Operazione Allied Force trovando una modalità di racconto originale.
Lo spettatore inizialmente viene indotto a credere che si tratti di riprese amatoriali recuperate dalla regista e proposte in forma di documentario. Ciò è dovuto alla bravura delle attrici e degli attori che sanno offrire al film una naturalezza più che assoluta.
Ci viene così offerto un ritratto dall’interno di una famiglia che viene lambita dalla guerra sul piano fisico mentre ne viene toccata direttamente sul versante della forzata assenza del marito/padre richiamato in servizio nell’esercito. Il passaggio di mano della telecamera dall’una all’altra delle sorelle crea un mosaico di interazioni che tornano a ricordarci la soggettività ma anche l’importanza degli sguardi con cui si affronta una realtà che altrimenti sarebbe incommensurabilmente difficile da decodificare.