Titolo originale | The Burial |
Anno | 2023 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 126 minuti |
Regia di | Margaret Betts |
Attori | Jamie Foxx, Tommy Lee Jones, Jurnee Smollett-Bell, Alan Ruck, Mamoudou Athie Pamela Reed, Bill Camp, Amanda Warren, Dorian Missick, Lance E. Nichols, Keith Jefferson, Doug Spearman, Gralen Bryant Banks, David Maldonado, Billy Slaughter, Christopher Winchester, Erika Robel, Donna DuPlantier, David Alexander (II), Andrea Frankle, Sam Malone, Evan Brinkman, David Shae, Eric Mendenhall, George Ketsios, Kamille McCuin, Jason Bayle, Jesse Gavin, Jim Klock, Vince Pisani. |
MYmonetro | 3,30 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento lunedì 23 ottobre 2023
Quando un accordo per stretta di mano va storto, il proprietario di un'impresa di pompe funebri Jeremiah O'Keefe ingaggia il carismatico e persuasivo avvocato Willie E. Gary per salvare l'azienda di famiglia.
CONSIGLIATO SÌ
|
Mississippi, Anni Novanta. Trovandosi in difficoltà finanziarie, Jeremiah O'Keefe, anziano proprietario di un'impresa di pompe funebri, accetta di vendere parte delle proprie attività al gruppo Loewen, colosso del settore funerario. L'accordo per la cessione sembra essere raggiunto, tuttavia la compagnia guidata dal cinico magnate canadese Raymond Loewen temporeggia tentando di raggirare O'Keefe il quale decide coraggiosamente di fare causa alla multinazionale. Per tutelare la propria azienda e ottenere un cospicuo indennizzo, O'Keefe si rivolge all'estroso e brillante Willie Gary, avvocato afroamericano di successo.
Tratto da una storia vera, il processo tra il piccolo imprenditore e la multinazionale scorre in equilibrio tra affabulazione e valori morali, anche se in maniera un po' prevedibile.
Il film diretto da Maggie Betts per Amazon Prime Video, e ispirato a fatti realmente accaduti, racconta una storia profondamente americana, nel senso più positivo e classico del termine. Pur essendo molto diversi, infatti, i due protagonisti incarnano il volto migliore degli Stati Uniti.
L'ultrasettantenne bianco Jeremiah O'Keefe (Tommy Lee Jones) è un uomo di saldi principi, di vecchio stampo ma dalla mentalità aperta, è stato pilota della Marina durante il secondo conflitto mondiale, decorato di guerra (anche se, come ci tiene a precisare, la guerra non è materia di cui vantarsi). Oltre a servire con orgoglio il Paese, ha lavorato da imprenditore allargando l'attività di famiglia e prodigandosi per l'amata moglie, i tredici figli e i moltissimi nipoti. È stato anche sindaco di una città nel Sud del Mississippi negli anni Settanta, e durante il suo doppio mandato ha negato al Ku Klux Klan il permesso di organizzare una parata.
L'elemento antirazzista è uno degli anelli di congiunzione che lo lega all'esuberante Willie Gary (Jamie Foxx), figlio di mezzadri capace di realizzare il sogno americano, partendo da zero e raggiungendo fama e ricchezza come avvocato, con perseveranza e grazie alle proprie doti carismatiche.
Attorno a questa coppia di caratteri complementari e affini, valorizzata dalle interpretazioni dei due premi Oscar Jamie Foxx e Tommy Lee Jones, il film si sviluppa seguendo i meccanismi consolidati sia del buddy movie sia del legal drama. Per Gary un processo equivale a una battaglia senza esclusione di colpi, in cui ciò che conta è portare dalla propria parte la giuria, senza necessariamente entrare nel merito dei fatti e delle controversie. Lui stesso, specialista in risarcimenti per lesioni personali, non è un esperto di diritto contrattuale ma viene scelto per fare colpo sulla maggioranza black dei giurati e della popolazione della contea sede del processo. Per la medesima ragione, la difesa si affida a un'avvocatessa afroamericana che, in quanto donna, può sfoggiare un'ulteriore patente da underdog.
La teatralità gioca un ruolo decisivo in tribunale e fuori, come sottolineato anche dal riferimento al celebre caso O.J. Simpson, il primo processo mediatico con copertura televisiva, e svoltosi nello stesso anno, il 1995, di quello tra O'Keefe e Loewen.
In equilibrio precario tra affabulazione e valori morali, toni leggeri o enfatici, lo scontro legale prosegue con discreto ritmo ma anche in maniera prevedibile nei dialoghi e nello sviluppo narrativo, all'insegna dei buoni sentimenti: l'ennesima versione di Davide contro Golia, senza particolari guizzi né colpi di fionda.
The Burial - Il caso O'Keefe è un intenso legal-drama ispirato a una vicenda realmente accaduta, qui portata in scena con la giusta sobrietà, senza eccedere nella retorica, anzi riuscendo a parlare di questioni sociali con la giusta incisività, trovando un buon equilibrio tra le fasi esclusivamente processuali e le dinamiche personali.
Con due protagonisti del calibro di Jamie Foxx e Tommy Lee Jones anche un plot poco avvincente, come può essere quello basato sulla storia vera di una causa civile tra impresari di pompe funebri, e la regia scialba e convenzionale di Maggie Betts passano in secondo piano e diventano dettagli trascurabili, poco più importanti dello sfondo scenografico rispetto alla performance attoriale che si svolge [...] Vai alla recensione »
in Mississippi l’avvocato Will E. Gary, abituato a vincere con estrema regolarità ogni causa nella quale s’impegna, viene ingaggiato dall’impresario funebre Jeremiah O’Keefe che pur di salvare la propria attività decide di trascinare in tribunale un colosso del settore funebre. La regista Meggie Betts, già autrice della pellicola La Scelta [...] Vai alla recensione »
Si sa, il film processuale funziona sempre quando rispetta almeno due condizioni, cioè una coppia avvocato-cliente sufficientemente male assortita e un nemico quasi impossibile da battere. The Burial, in più, mette sul piatto un contesto curioso, quello delle piccole agenzie di servizi funebri aggredite con metodi poco trasparenti dalle multinazionali del settore.
Un piccolo impresario di pompe funebri che non se la passa tanto bene sul piano finanziario, un colosso dello stesso settore che vorrebbe «divorarlo» non rispettando accordi presi e approvati da entrambe le parti, un avvocato spavaldo ed esibizionista che non perde una causa da dodici anni ma che non sa nulla di diritto contrattuale. «The Burial - Il caso O'Keefe» (ispirato a fatti reali) ripropone [...] Vai alla recensione »