Titolo originale | Flora and Son |
Anno | 2023 |
Genere | Drammatico, Musicale |
Produzione | USA, Irlanda |
Durata | 97 minuti |
Regia di | John Carney |
Attori | Eve Hewson, Joseph Gordon-Levitt, Orén Kinlan, Jack Reynor, Amy Huberman Keith McErlean, Aislín McGuckin, Margarita Murphy (II), Marcella Plunkett, Paul Reid, Kelly Thornton, Sophie Vavasseur, Don Wycherley. |
Tag | Da vedere 2023 |
MYmonetro | 2,96 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 2 ottobre 2023
Dalla mente musicale di John Carney, un film che esplora il legame tra una madre e un figlio in un viaggio verso una nuova armonia. Il film è stato premiato a National Board,
CONSIGLIATO SÌ
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Dublino. Flora è una ragazza divenuta madre troppo presto: divorziata e costretta a sbarcare il lunario come meglio può, deve ogni giorno fronteggiare le ribellioni del figlio adolescente Max, pizzicato dalla polizia per la sua tendenza al furto. Dopo essersi dimenticata del compleanno di Max, Flora prova a riscattarsi regalandogli una chitarra, recuperata tra i rifiuti e rimessa a nuovo, ma al ragazzo non interessa affatto. Flora decide così di imparare da sola a suonare, attraverso un corso di lezioni online: il suo insegnante, Jeff, musicista un po' fallito ed essere umano ferito e vulnerabile, la impressiona subito per onestà e fragilità. Tra i due nasce un'intesa reciproca, che sembra restituire alla ragazza l'entusiasmo smarrito tra i disagi del quotidiano.
Con un occhio ai kitchen sink movies di Ken Loach e Mike Leigh e i piedi ben piantati nel sottogenere della romcom musicale che lui stesso ha contribuito a creare, John Carney (Tutto può cambiare, Sing Street) è una garanzia per la sua ristretta cerchia di fan.
Rispetto ai predecessori, Flora and Son aggiunge un quid di amarezza e disillusione, concentrandosi sulle vicende di una madre in difficoltà economiche: come un giunco dallo stelo spezzato, Flora, che per natura sarebbe appassionata e piena di energia, rischia di appassire troppo presto. Dramma e commedia procedono quindi di pari passo, con un linguaggio crudo e stradaiolo (il film si è preso un R dalla commissione di censura proprio per questo). La vicenda racconta le difficoltà del presente e di un nuovo proletariato, occultato dai media e camuffato dalla società liquida, ma non meno presente e sofferente che in passato.
Eve Hewson sorprende per l'interpretazione sincera e credibile di Flora, una protagonista che per una volta non insegue l'american dream di chi deve esaudire desideri di grandezza, ma nella sua umiltà crede comunque di meritare qualcosa in più di quel che le è toccato in sorte. Un matrimonio fallito, un figlio che pare più un fratello minore, difficile e ribelle, cleptomane e autolesionista. I ceppi che trattengono Flora nella prigione della sua vita sembrano troppo spessi da svellere per chiunque, ammesso che questo chiunque esista o si prenda la briga di farlo.
Ma c'è sempre la musica, ci ricorda John Carney, inguaribile ottimista che non smette di credere fermamente nel potere degli accordi di una chitarra, taumaturgico strumento di dannazione o redenzione. Nella scena di gran lunga più intensa e meglio girata del film, il maestro di chitarra assegna un compito a Flora, che consiste nell'ascolto di un'esibizione di Joni Mitchell facilmente reperibile su YouTube. Flora sembra poco interessata, la lascia in sottofondo mentre lava i piatti. Poi capisce che in quelle strofe piene di dolore e consapevolezza si nasconde l'universalità di un messaggio destinato a tutti, in grado di far vibrare all'unisono le corde interiori di ricchi e poveri, privilegiati e svantaggiati.
Una voce e una chitarra possono questo, sollevare il mondo e fermarlo per qualche minuto. Nel suo piccolo, nella sua dimensione di consapevole semplicità, anche Flora and Son può infondere un po' di speranza, divertendo e coinvolgendo durante il cammino.
Girato a Dublino, attendiamo il gradito ritorno di John Carney - almeno - sin dalla sua presentazione al Sundance Film Festival dello scorso gennaio e dopo il Toronto Film Festival e l'uscita in alcune sale selezionate degli States, Flora and Son è su Apple TV+ dal 29 settembre. All'inizio del film incontriamo la giovane Flora (Eve Hewson) divertirsi e ubriacarsi in un locale dove finirà col rimorchiare [...] Vai alla recensione »
John Carney si conferma il cineasta più cariogeno del momento, strappando la leadership a (me)Lasse Halstrom. Battutacce a parte, si tratta del più classico fautore del cinema riparativo, un'idea emolliente del film - meglio ancora se in streaming come questo - in grado di evitare qualsiasi granello di polvere nell'ingranaggio. Sia chiaro: una volta accettata questa funzione patemica, tutto funziona [...] Vai alla recensione »
La cosa più azzeccata di Flora and Son, nuova commedia sentimentale e musicale dello specialista John Carney (che si può dire abbia inventato un sottogenere, o quanto meno che se ne sia appropriato da Once a Tutto può cambiare a Sing Street), è che la protagonista del titolo, trentenne dei quartieri popolari di Dublino, separata dall'ex marito musicista fallito e mamma di un ragazzino cleptomane e [...] Vai alla recensione »
Si potrebbe partire dal video di Joni Mitchell che canta Both Sides Now. Flora resta incantata e poi si commuove mentre lo guarda. È questo uno dei momenti più emozionanti di Flora and Son in cui il film può ripartire, riprendere a correre dopo aver preso più volte fiato. Anche in questo suo nuovo lavoro, il cineasta irlandese riprende uno schema più volte collaudato nel suo cinema.