Domino 23 - Gli ultimi non saranno i primi

Film 2023 | Satirico, 60 min.

Anno2023
GenereSatirico,
ProduzioneItalia
Durata60 minuti
Regia diIl Terzo segreto di Satira
Uscitagiovedì 26 gennaio 2023
DistribuzioneRamaya Productions srl
MYmonetro Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Regia di Il Terzo segreto di Satira. Un film Genere Satirico, - Italia, 2023, durata 60 minuti. Uscita cinema giovedì 26 gennaio 2023 distribuito da Ramaya Productions srl. Valutazione: 3 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

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Ultimo aggiornamento giovedì 26 gennaio 2023

Il nuovo progetto de "Il Terzo Segreto di Satira", uno special satirico, non a episodi, ma a intrecci. In Italia al Box Office Domino 23 - Gli ultimi non saranno i primi ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 22,3 mila euro e 9,5 mila euro nel primo weekend.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Un film a sketch sull'Italia di oggi. Un esperimento (riuscito) per chi lo ha realizzato e per chi lo deve guardare.
Recensione di Luigi Coluccio
giovedì 26 gennaio 2023
Recensione di Luigi Coluccio
giovedì 26 gennaio 2023

Dodici quadri, uno dentro l'altro. Migranti che arrivano sulle coste italiane; due imprenditori che parlano al bar di come le persone siano poco smart, green e open-minded; gli slogan della Happy Corp.; gli spot istituzionali del Ministero della Natalità; il servizio "Ai piedi del giornalismo" e via elencando. E poi in ogni quadro il suo opposto, il negativo satirico che ne ribalta la visione e il senso, così i migranti forse non sono tutti migranti, gli imprenditori non pensano e agiscono smart, green e open-minded, gli spot vogliono dire il contrario di quello che annunciano. Dodici pezzi facili di comicità su politica, lavoro, ambiente, diritti.

C'è tutto quello con il quale abbiamo imparato a conoscere il quintetto di autori, per un'ora scarsa di satira che scorre via veloce.

Domino 23 è un esperimento. Per chi lo ha realizzato, per chi lo deve proiettare e per chi lo deve guardare. Partito come una serie web nel 2021, dal minutaggio, gli ospiti e l'intento più grandi e più larghi rispetto al passato; arrivato ora in sala con la costola aggiornata 2023, per una distribuzione in cinema specializzati e (si spera) in crescita nel futuro; fruito da un pubblico che sta in mezzo alle piattaforme, la tv e la stand-up comedy.

Domino 23, dicevamo, è un esperimento che aggiorna le ambizioni del collettivo Il Terzo Segreto di Satira, sigla dietro la quale firmano video, scritture e regie il quintetto Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Davide Rossi, Andrea Fadenti e Andrea Mazzarella. Già, perché c'è sempre da esplorare e reinventare, soprattutto in un sistema audiovisivo alla caccia di contenuti cross-mediali, ibridi, da sfruttare più e più volte in modo esponenziale su differenti canali, formati, device.

Così a volte si tratta solo di posizionarsi e non di ricreare, di mettersi dall'altra parte senza realmente cambiare identità di linguaggio e forma. Di tutte le sigle e i personaggi nati sul web negli ultimi anni - The Pills, The Jackal, Tess Masazza, Le Coliche, Casa Surace, giù giù fino ai preistorici Frank Matano e Fabio Rovazzi -, Il Terzo Segreto di Satira è sempre stato il "brand" più consolidato, stabile, persino rassicurante.

Forse perché meno afflitti dai protagonismi e dai tic degli altri autori-attori; forse perché fin dall'inizio hanno costruito ogni loro lavoro su una compattezza cinematografica e televisiva frutto dei loro anni alle Scuole Civiche di Cinema, Televisione e Nuovi Media di Milano; forse perché, e più di tutto, la loro comicità si poggiava su un continuo e attento tentativo di far implodere dall'interno le incongruenze e i passaggi a vuoto della sinistra italiana post-Partito Democratico. Da YouTube a Piazzapulita, dalle collaborazioni con Il Milanese Imbruttito a Ballarò, il quintetto satirico ha saputo dare una mano di lifting ai suoi successi/salti multi-piattaforma, confermando sempre più i suoi elementi di forza.

E l'hanno fatto ancora adesso, dodici anni dopo Il favoloso mondo di Pisapie, con questo Domino 23. Qua non abbiamo uno special tv come quello andato in onda nel 2015 su LaEffe, Democrazia portami via; o il loro esordio cinematografico, Si muore tutti democristiani; o il film diretto per e scritto assieme al trio Tommaso Pozza, Marco De Crescenzio, Federico Marisio (quelli del Milanese Imbruttito), Mollo tutto e apro un chiringuito. No, qui c'è tutto questo e anche di più, a partire dalla volontà di presentarsi davanti al pubblico della sala con un prodotto che è un innesto di tutti i linguaggi attraversati precedentemente, tenuti dentro una cornice che è quella della commedia satirica a sketch, dove si passa da una situazione all'altra seguendo il filo dell'intuizione, del refrain, dell'accostamento.

C'è tutta la loro galleria attoriale (Walter Leonardi, Cecilia Campani, Marco Ripoldi, Alberto Astorri, Massimiliano Loizzi, Alessandro Betti, Renato Avallone, Germano Lanzoni ecc.), la passerella guest (tra gli altri, Luca Ravenna, Peter Gomez, Stefano Rapone), l'attualità, il mainstream, le ansie, i desideri di una generazione che non ha avuto molto e che non riesce a tenersi nemmeno quello.

Tra momenti alti e dolorosi (il segmento sui giornalisti), citazioni pop raffinate e non (Full Metal Jacket e Get Out), si va avanti veloci in questa ora fatta di pezzi più riusciti e altri meno efficaci, tutti comunque alla ricerca di un angolo fatale, letale, dal quale mostrare la realtà italiana di oggi. Che è quella, ci dice più e più volte il quintetto, che sta barattando la difesa dei sacrosanti diritti civili con l'erosione di quelli sociali, perché sull'altare del capitalismo va immolato solo quello che non intralcia l'accumulo di merce e l'estrazione del plusvalore. Cioè gli sghei prodotti dal fatturare nel capannone.

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RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 7 febbraio 2023
Alice Cucchetti
Film TV

Oggetto ibrido per definizione e premeditazione, Domino 23 è una collezione di sketch da web che assomiglia a uno special tv (magari britannico, alla Charlie Brooker), ma che viene distribuito in alcune sale, dove gli autori possono incontrare il pubblico, un po' come alla fine di uno spettacolo stand-up. Gli autori sono Il terzo segreto di satira, quintetto milanese, dal 2011 tra i più solidi collettivi [...] Vai alla recensione »

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