Anno | 2023 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 104 minuti |
Regia di | Gianluca Mattei, Mario Sanzullo |
Attori | Francesco Paolantoni, Biagio Izzo, Paolo Conticini, Mario Porfito, Rosalia Porcaro Luigi Luciano, Carola Patini, Alena Seredova, Patrizio Rispo. |
MYmonetro | 3,45 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 11 gennaio 2024
Un trio di comici per una commedia che scorre sulle tappe di un'esilarante caccia al tesoro.
CONSIGLIATO SÌ
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Napoli. Biagio e Francesco sono due vicini di casa che non vanno mai d'accordo. Il primo, un imprenditore, organizza spesso festini di notte nel suo appartamento. L'altro, un pensionato statale rimasto vedovo, passa le sue serate a leggere sulla sedia a dondolo ad aspettare il ritorno della figlia Monica a casa dal pub dove lavora. I loro litigi coinvolgono spesso l'intero condominio, dove abitano pure una contessa, un notaio e il portiere dello stabile che viene chiamato per ogni tipo di lavoro, a cominciare dalla riparazione dell'ascensore che è spesso guasto.
Durante le riunioni, gestite controvoglia dall'amministratore Paolo che sognava di fare altro nella sua vita, i toni tra i due sono spesso accesi. Il conflitto si esaspera ulteriormente quando Biagio e Francesco scoprono che tra i loro due appartamenti c'è un vano segreto dove, dietro a un quadro, c'è una cassaforte. Per cercare di scoprire cosa si nasconde lì dentro saranno costretti a collaborare, coinvolgendo tutti i condomini in questa caccia al tesoro.
Lo spunto di Dobbiamo stare vicini potrebbe arrivare da La comunidad, un film di Álex de la Iglesia del 2000 dove i condomini cercano di farsi fuori a vicenda per impossessarsi di un tesoro nascosto.
In particolare nel finale si rintraccia un richiamo esplicito alla commedia nera diretta dal cineasta spagnolo. I registi Gianluca Mattei e Mario Sanzullo abbozzano la satira sociale, rendono grotteschi i loro protagonisti dove gli stessi Biagio Izzo e Francesco Paolantoni sono come caricature deformate.
L'idea di partenza è anche intrigante, almeno fino al momento della scoperta della cassaforte. Dino Risi e Carlo Vanzina, con i loro 'tesori nascosti' nel cuore di Napoli (Operazione San Gennaro e Caccia al tesoro) diventano un collegamento con la tradizione della commedia italiana ma in questo caso il centro dell'azione si disperde in più storie che allentano il ritmo e finiscono per renderlo blando, tranne forse in un finale più movimentato dove però l'effetto sorpresa rischia di svanire perché cerca troppi colpi di scena.
A parte i due protagonisti che appaiono affiatati, gli altri personaggi non appaiono adeguatamente messi a fuoco a cominciare da Paolo Conticini nei panni dell'amministratore desiderato da tutte le donne e un ragazzo del condominio, figura anche interessante a livello di scrittura che però non viene sufficientemente sviluppata. Così molti momenti, come le scene in cui Paolo suona il piano al pub, accennano solo marginalmente a una figura potenzialmente romantica che però rischia di restare evanescente. In più molte battute vanno a vuoto ("Mi avete rotto il tubo" - "Voi mi avete scassato la parete") ed è qui che emergono i limiti maggiori di un film che, pur partendo da un soggetto interessante, non riesce ad affondare i colpi e s'impantana in sketch di derivazione teatrale che gli fanno perdere soprattutto il respiro corale.
Non mancano delle illuminazioni improvvise e quella più riuscita è l'entrata in scena dello scassinatore Caianello che sembra arrivare da La casa di carta. Però sono apparizioni fugaci, estemporanee, come quella di Herbert Ballerina nel ruolo del direttore di banca. Anche in questo caso c'è il canovaccio alla base di un gioco comico fondato sul malinteso. Prendendo più volte questa strada, il film diventa ripetitivo e porta le gag verbali, come quella della segretaria del notaio, allo sfinimento. Così tutti i percorsi al di fuori della commedia tradizionale (il clima surreale, gli sfondi di Napoli con lo squarcio musical di un ballo sul lungomare) restano spesso dei vicoli ciechi.
Complimenti alla regia per le inquadrature spettacolari, il panorama della mia Napoli rende il tutto più affascinante! Risate e una bella storia! ????
La "neighborhood comedy " americana (Cattivi vicini, Duplex) incontra i toni concilianti della nostra fiction, in una farsa condominiale su fondale partenopeo, in cui Izzo e Paolantoni bisticciano per un'intercapedine. Sottotrame inclusive, flirt, conflitti generazionali e, a sgrassare un'intrattenimento già light, Conticini, a cui letteralmente ogni donna, compresa Valeria Fabrizi, si offre sognante. [...] Vai alla recensione »