Napoli. Biagio e Francesco sono due vicini di casa che non vanno mai d'accordo. I loro litigi coinvolgono spesso l'intero condominio, dove abitano pure una contessa, un notaio e il portiere dello stabile che viene chiamato per ogni tipo di lavoro, a cominciare dalla riparazione dell'ascensore che è spesso guasto. Durante le riunioni, gestite controvoglia dall'amministratore Paolo che sognava di fare altro nella sua vita, i toni tra i due sono spesso accesi. Il conflitto si esaspera ulteriormente quando Biagio e Francesco scoprono che tra i loro due appartamenti c'è un vano segreto dove, dietro a un quadro, c'è una cassaforte.
L'idea di partenza è anche intrigante, almeno fino al momento della scoperta della cassaforte. In questo caso il centro dell'azione si disperde in più storie che allentano il ritmo e finiscono per renderlo blando, tranne forse in un finale più movimentato dove però l'effetto sorpresa rischia di svanire perché cerca troppi colpi di scena.
A parte i due protagonisti che appaiono affiatati, gli altri personaggi non appaiono adeguatamente messi a fuoco a cominciare da Paolo Conticini. Non mancano delle illuminazioni improvvise e quella più riuscita è l'entrata in scena dello scassinatore Caianello che sembra arrivare da La casa di carta.