Una ragazza diventa un figura salvifica per l'intera città dopo aver predetto una tragedia. Espandi ▽
La quindicenne Holly chiama la scuola dicendo che quel giorno restera` a casa. Poco dopo nell'istituto scoppia un incendio in cui muoiono diversi studenti. L'intera comunita`, colpita dalla tragedia, si riunisce per cercare consolazione.
Anna, una delle docenti, e` affascinata dalla strana premonizione di Holly e la invita a far parte del suo gruppo di volontari. La sola presenza di Holly trasmette tranquillita`, calore e speranza. Presto pero` tutti vogliono incontrarla e sentire l'energia catartica che emana da lei, chiedendo alla ragazza sempre di piu`. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un doc struggente che rende giustizia alle storie di tre donne italiane. Documentario, Italia2022. Durata 55 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
1941: l'Italia fascista precipitava nella guerra, ma le donne si affannavano per partecipare al concorso
ideato da Zavattini e raccontare la loro vita. Per farne un film: questo... Espandi ▽
Nel 1941 l'imprenditore Giuseppe Visconti di Modrone chiese ad un celebre pubblicitario, Dino Villari di concepire una campagna promozionale per una nuova cipria prodotta dalla sua azienda. Villari ingaggiò lo sceneggiatore Cesare Zavattini, e insieme lanciarono il concorso "I film della vostra vita", cui le italiane avrebbero potuto partecipare raccontando la loro vera storia. Le storie più belle sarebbero state pubblicate e radiosceneggiate, e la migliore sarebbe diventata addirittura un film.
La scelta dei volti femminili è particolarmente interessante, perché quei volti (e corpi) contengono un'idea di modernità, un principio di emancipazione. Attraverso di loro Cipria racconta una storia d'Italia in parte declinata al femminile
Cipria, come dice il sottotitolo del film, non è solo il racconto delle vite di tre donne che non ci sono più, ma il film della nostra vita di italiani e italiane, immortalata nella sua dimensione quotidiana da un'angolazione non assurta in precedenza all'onore della Storia. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
L'opera prima di Grazia Tricarico dimostra di aver fatto propria la lezione del grande cinema. E Jacqueline Fuchs offre tutta se stessa. Drammatico, Italia, Svizzera2023. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film sulla possibile separazione di corpo e pensiero. Un film sulla liberazione che ha come protagonista una bodybuilder. Espandi ▽
Mona è una body builder che ha superato i cinquant'anni ma ha ancora un corpo che le può permettere di essere ammessa al Concorso Miss Body Universo. L'allenamento a cui deve sottoporsi è molto duro ma altrettanto complesso è il rapporto con se stessa e le proprie pulsioni. In particolare dopo l'incontro con un ragazzo che ne è attratto.
Grazia Tricarico, in questa sua opera prima, dimostra di avere fatto propria la lezione del grande cinema. È un film complesso come può esserlo (vedi il titolo) un'odissea interiore in cui il mare da solcare diventa un lago svizzero in cui l'inquinamento può costituire un pericolo analogo all'abuso di steroidi non clinicamente controllati. Jacqueline Fuchs, body builder elvetica cinquantaduenne ancora in attività, ha offerto tutta se stessa alla macchina da presa.
Tricarico si assume l'impegno di entrare in questo mondo compiendo delle scelte estetiche estremamente consapevoli e raffinate. Ogni inquadratura, così come ogni location, è studiata nei minimi particolari al fine di creare un mood in cui, in alcune situazioni, anche lo sdoppiarsi con una voce interiore trova una propria collocazione significante. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un film che contempla la notte e racconta con cura la vita di un uomo refrattario ai media pervasivi. Documentario, Italia2023. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un pastore esasperato dalla burocrazia a causa della quale non riesce a fare quello che ha sempre fatto. Espandi ▽
Antonio è un pastore del Cilento che trova una reale comprensione solo dagli animali. Le leggi e la burocrazia sembrano agire di concerto contro di lui. Un regolamento comunale di recente emissione gli impone una tassa per portare le sue bestie al pascolo sulla montagna del Cervati che da sempre è stata dedicata a questa funzione. Il terreno di cui è proprietario non può usufruire dell'allacciamento dell'acqua impedendogli quindi l'allevamento delle sue amate capre. Ma Antonio non cede.
Vanina Lappa mette il suo sguardo in favore di un uomo che non si arrende dinanzi alla scomparsa delle tradizioni che avvicinano alla Natura.
Tenendosi a distanza di sicurezza da quei documentari naturalistici che sanno di artefatto, Lappa (che sa anche come mettersi quasi accanto ad animali che liberamente si accostano all'uomo, ci mostra un mondo che ancora resiste, nonostante un accerchiamento che si fa sempre più stringente. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un Korine estremo che mescola i codici visivi di domani, immergendoci in un'esperienza sensoriale unica e psichedelica. Drammatico, USA2023. Durata 80 Minuti.
La caccia di un sicario al suo prossimo obbiettivo. Un viaggio psichedelico in cui il limite tra predatore e preda quasi scompare. Espandi ▽
Nella Miami più decadente e intrisa di criminalità, Bo presta i suoi servigi a chiunque li richieda come assassino numero uno al mondo. Tormentato dai propri demoni, talvolta in senso letterale, tra una missione e l'altra l'uomo torna a casa dove ad aspettarlo ci sono la moglie e i due figli. L'idillio familiare non può mai durare a lungo però, perché per Bo c'è sempre un nuovo nemico da eliminare.
Estremo come ogni singola parte del suo nuovo Aggro Dr1ft, indescrivibile opera che si sistema in equilibrio all'incrocio tra proof of concept, demo e saggio multimediale, oggetto venuto da un futuro in cui il cinema completa la sua dissoluzione in qualcosa d'altro.
Impossibile trattare Aggro Dr1ft come un film tradizionale a sé stante ma - qualunque nome gli si voglia dare - si tratta di un'esperienza sensoriale unica e psichedelica. Il motivo più evidente sono le immagini completamente in termografia, riprese agli infrarossi che producono stralci di colore vividi e che in ogni frame fanno collassare in una singola entità il gusto pittorico di Korine, l'iconografia del thermal imaging militare dei first-person shooter, e vent'anni di avanzamento nella fotografia digitale per il cinema. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un uomo attraversa la malavita di Teheran con il suo cane. Spacciando droga e cura anime tormentate. Espandi ▽
Amir vive a Teheran ed è una creatura della notte. Quando si separa dal suo adorato cane, unica compagnia del quotidiano, si muove in auto per le strade deserte lavorando come spacciatore di droga e vendendo ai clienti più disparati. Ma per gli abitanti di questa vita che scorre parallela alla normale routine della capitale, Amir è molto di più: guaritore, punto di riferimento e sostegno spirituale. Ahmadzadeh realizza un prezioso documento storico-culturale: sempre in dialogo con la tradizione cinematografica del paese, ma rivelatorio di un Iran come raramente lo abbiamo visto. Tutto è filtrato nella visione del regista, dai toni della fotografia ai riverberi del sound design (di particolare eccellenza), corrispettivo dal forte impatto estetico di un rifugio cercato negli stupefacenti per smussare le frustrazioni e la rabbia. Amir Pousti dà vita a un protagonista-avatar e diventa simbolo della disconnessione tra il privato domestico e il tessuto sociale all’esterno, in una città deserta e ostaggio della notte che ci ricorda di essere in procinto di esplodere. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Von Trotta mette in scena una donna in cerca dei suoi desideri regalando così un altro specchio in cui tutte possono riflettersi. Biografico, Austria, Lussemburgo, Svizzera2023. Durata 110 Minuti.
La vita della scrittrice austriaca Ingeborg Bachmann, tra amori e viaggi in tutto il mondo. Espandi ▽
Nell'ampia filmografia di Margarethe von Trotta le donne famose non sono mancate e molto probabilmente Ingeborg Bachmann stava da tempo in stand by in attesa che una produttrice le proponesse il progetto. La poetessa tedesca l'attendeva perché si inserisce perfettamente nell'universo femminile di donne alla ricerca di se stesse che sono da sempre al centro del suo fare cinema. Senza uno sterile velleitarismo veterofemminista ma piuttosto con un lucido desiderio di ribellione a un mondo maschile che, seppure non descritto in modo manicheo, non può comunque sfuggire ad un severo giudizio. Ingeborg attraversa il deserto simbolico dell'aridità affettiva trovando però anche delle oasi che la faranno sentire pienamente donna libera di essere e di desiderare senza dover chiedere permessi o dare spiegazioni a nessuno. Cosa a cui tutte le donne nel mondo aspirano indipendentemente dal loro status sociale o culturale. Nel cinema di Margarethe von Trotta possono sempre trovare uno specchio sensibile in cui riflettersi. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un documentario originale, nella sua inquietudine e libertà, che segue il vissuto della regista. Documentario, Italia2023. Durata 77 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una ragazza inizia un percorso religioso che la porterà in un universo poetico. Espandi ▽
In occasione dell'esposizione della Sindone a Torino, la regista Irene Dorigotti torna a indossare la divisa da scout, che ha frequentato dagli otto ai vent'anni, prima di iniziare la formazione come antropologa. Da lì parte un nuovo viaggio fatto di incontri, rivelazioni, scoperte. È una ricerca che segue l'istinto e il destino nella realizzazione di un documentario sul concetto di 'sacro' che la porta tra le indistinte voci del Messico, la caotica quotidianità delle strade del Vietnam, i templi di Angkor Wat in Cambogia fino a una spiaggia della Sardegna.
"Cosa stai facendo?". La richiesta del padre di Irene fa partire tutta una serie di domande senza risposte di Across, un documentario che segue prima di tutto lo sguardo, lo spirito della cineasta in questo lungometraggio che aveva vinto il Premio Solinas nel 2017.
Negli sguardi in macchina di Irene Dorigotti c'è un dialogo continuo, fatto di silenzi e di improvvise rivelazioni, quelle di un cinema che cerca la strada sotto gli occhi dello spettatore e, nella sua originalità, diventa di colpo aereo e composto essenzialmente di aria e di acqua. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un detective-movie affascinante che trascina lo spettatore a capofitto in una storia di violenze e misteri. Poliziesco, Australia2023. Durata 108 Minuti.
Un detective arriva nell'entroterra australiano per indagare sull'omicidio di una donna aborigena. Espandi ▽
A volte la redenzione passa attraverso una raccapricciante storia di delitto senza castigo. È quel che succede al detective Travis Hurley, che piomba sul luogo di un delitto accaduto più di vent'anni fa nell'Outback selvaggio australiano. Un femminicidio per ricostruire il quale dovrà scalfire il muro di diffidenza dei locali, per cui non rappresenta solo uno sconosciuto, per giunta poliziotto, ma un detestabile "bianco".
Il razzismo, come il rapporto tra australiani e aborigeni, è alla base del notevole noir firmato dal regista australiano indigeno Ivan Sen: un detective-movie che si rende affascinante grazie alla sua superlativa fotografia, alla raffinatezza del bianco e nero e alla suggestione dei paesaggi mozzafiato.
L'Australia, con i suoi spazi sconfinati e incontaminati, con le caverne, i crateri lunari, i dingo e le pietre preziose da scovare nel deserto, è la coprotagonista di un film la cui forza è saper trascinare lo spettatore a capofitto in una storia di violenze, misteri, depistaggi, segreti e verità taciute, bambini cresciuti con niente e auto bruciate. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La serie segue l'ex cavaliere Jedi Ahsoka Tano mentre indaga su una minaccia nascente in una galassia ormai vulnerabile. Espandi ▽
L'impero è stato sconfitto, ma le sue forze hanno ancora una grande speranza: il ritorno del Gran Ammiraglio Thrawn, genio strategico senza pari. Una mappa stellare potrebbe condurre fino a lui, in un'altra galassia, dove è finito senza modo di tornare anche Ezra Bridger, uno degli ultimi Jedi. La mappa viene recuperata da Ahsoka Tano proprio con questo intento, ma finisce malauguratamente nelle mani dei Sith e della loro alleata Morgan Elsbeth. Inizia così una corsa contro il tempo per salvare l'amico perduto e scongiurare il ritorno di Thrawn, il cui nome basterebbe a ricompattare le forze disperse dell'Impero.
Otto lussuosi episodi per la serie che ha l'ambizione di rilanciare la saga di George Lucas, a partire da un personaggio amato soprattutto dai più giovani, che sono cresciuti con le sue avventure nei titoli animati di Star Wars. E cose buone pure se ne trovano, per esempio il robot con la voce, in lingua originale, di David Tennant è un'ottima spalla per i protagonisti, custode com'è di tutto lo scibile sugli Jedi. Ancora meglio sono poi i villain.
D'altra parte il cast e la produzione sono di tale qualità che i difetti di Ahsoka sublimano in un generale guilty pleasure: si vede la serie per affetto verso Star Wars, pur sapendo che non è stata scritta solo per gli adulti. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un'opera cinematografica che spinge i confini della narrativa visiva, affrontando le complesse sfaccettature dell'amore e delle conseguenze emotive della violenza domestica. Espandi ▽
Tu cerchi l'Amore! Rachele ride allo sconosciuto col quale sta chattando su webcam. Lei all'amore
non crede. E ci accompagna a scoprire l'unico sentimento che conosce, il legame
fortissimo velenoso che unisce i suoi genitori. In pubblico si mostrano affettuosi e
innamorati, ma dietro porte chiuse, è tutto possesso sottomissione paura e dolore.
Rachele vuole essere diversa. Ma può veramente esserlo, se l'unica forma di amore che
conosce è violenza? Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un tributo sincero, indagatore, curioso su Anna Paparatti, un'artista anticonvenzionale. Documentario, Italia2023. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di una delle straordinarie figure che animarono la Roma delle avanguardie artistiche degli anni '60 e '70: Anna Paparatti. Espandi ▽
"Chi arriva qui ricomincia da capo. Se può". Questa frase è scritta in una delle tappe del "gioco dell'oca" di Anna Paparatti (Reggio Calabria, 1936). O, meglio, del gioco de La Pop Oca. Si tratta di uno dei dipinti che l'artista elaborò giovanissima, negli anni sessanta, poco più che ventenne, della serie dei "giochi". Il gioco del si e del no; Il gioco che non esiste; Il gioco del rosa; Il gioco del non-sense...
La seria ironia di questa donna che, dalla sua casa romana, dove l'atmosfera legata a quella cura tipica di un'artista dalla densissima vita, e dai richiami attinti e mescolati da diverse culture - tra cui quella indiana, da sempre indagata, amata, assorbita - si racconta agli occhi della figlia, Fabiana Sargentini.
Un tributo sincero, indagatore, curioso, della figlia che ha intrapreso l'avventura di un film per delineare un percorso umano e artistico con delicatezza. Lo sguardo di una persona di famiglia, la più vicina, che tenta di dare un giudizio a una madre "non normale". Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Ritratto intimo e pubblico di Dario Bellezza che diventa il mosaico collettivo di una storia italiana irripetibile. Documentario, Italia2023. Durata 78 Minuti.
Il ritratto di un poeta "maledetto" e di una stagione culturale irripetibile, nell'Italia del secondo Novecento. Espandi ▽
Dario Bellezza, poeta italiano del secondo Novecento, morì di Aids il 31 marzo 1996. 27 anni dopo viene ricordato e celebrato in un documentario che, attraverso le testimonianze di amici, ammiratori ed esperti, ne racconta la vita, il lavoro e gli amori ricostruendo anche la straordinaria scena poetica e artistica della Roma anni '60 e '70, la tremenda stagione dell'Aids, la «Sodoma» notturna degli omosessuali spinti prima a nascondersi e poi via via a mostrarsi sempre più e a rivendicare il proprio piacere. A emergere dal film è un uomo orgoglioso e solo, capace di parole potenti e di sentimenti fragili, di impudicizia e di timidezza, autore di una vita tormentata, povera, triste. Bellissima.
Il ritratto di una grande figura della cultura italiana del secolo scorso diventa il mosaico collettivo di una storia italiana irripetibile, segnata dalla grandezza dei suoi protagonisti e perseguitata da un cupo sentimento di morte.
La figura stessa di Bellezza, vanitosa e tragica, resiste a ogni tentativo di santificazione, imprigionata, come si sente dire, in un «teatro dal quale era impossibile uscire» e condannata, come diceva lui stesso fin da giovane, da un sentimento di cupio dissolvi, di angoscia e di morte. «Credo che l'unica speranza sia Dio. Ma siccome non ci credo...». Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una panoramica di quello che devono vivere gli abitanti a nord di Siracusa, territorio sacrificato sull'altare del progresso. Espandi ▽
Nella costa est della Sicilia, si patiscono le conseguenze dovute alla presenza del polo petrolchimico siracusano che tanto lavoro ma anche tante conseguenze sul versante della salute ha portato agli abitanti.
Un regista francese e un fotografo palermitano uniscono le loro professionalità per dare voce a chi non ne ha o si è stancato di averne. Non ci sono solo le pur indispensabili e giuste proteste in questo film. C'è anche il ricordo di un mondo che è stato cancellato per fare posto ai fumi delle ciminiere. A rievocarlo è Nino, ora non vedente, che, accompagnato dalla moglie, percorre spazi ormai degradati facendo a sua volta spazio però alla memoria di ciò che un tempo li rendeva vivi e abitabili.
La testimonianza più toccante finisce così con l'essere quella di un bambino che alla richiesta della mamma se voglia andare a vedere dove lavora il papà (ovviamente al petrolchimico) risponde: "No. Perché posso anche morire". Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Neo Sora riprende l'ultimo concerto di Sakamoto prima della morte. Espandi ▽
Come si suona, quando chi si esibisce sa che quella sarà l’ultima esecuzione? È impossibile non pensarci costantemente, durante la visione e l'ascolto di Ryuichi Sakamoto | Opus. Un corpo a corpo tra uomo e pianoforte, quello messo in scena, girato tutto dentro il familiare studio di registrazione NHK Broadcasting Center di Tokyo, in un 4K bianco e nero serico e denso che riprende la continuità cromatica tra tasti, capelli, vestito. Con la disposizione d’animo di chi si appresta a congedarsi dal mondo, ogni esecuzione assume un carattere essenziale, radicale, inafferrabile e quasi soprannaturale. Il tocco è delicato, lieve, le mani si alzano tra un pezzo e l’altro, sospese a mezz’aria come se non ci fosse più gravità. Nemmeno la luce, è naturale, in questo set metafisico, e il film riproduce in meno di due ore lo scorrere del tempo nel corso di un’intera giornata. Film concerto sui generis, espressione della volontà di perpetuarsi attraverso la musica, lasciare un segno. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.