House of the Dragon

Film 2022 | Azione, Avventura

Regia di Miguel Sapochnik, Clare Kilner, Geeta Patel, Greg Yaitanes. Una serie con Paddy Considine, Olivia Cooke, Emma D'Arcy, Matt Smith, Eve Best. Cast completo Genere Azione, Avventura - USA, 2022, Valutazione: 3 Stelle, sulla base di 1 recensione. STAGIONI: 2 - EPISODI: 18

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Ultimo aggiornamento mercoledì 6 dicembre 2023

Argomenti:  Il trono di spade

La serie tv ispirata al romanzo "Fire & Blood" di George R. R. Martin. La serie ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, 1 candidatura agli Emmy Awards, 3 candidature a Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards, ha vinto un premio ai CDG Awards, 4 candidature a Critics Choice Super,

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES
CRITICA
PUBBLICO 3,78
CONSIGLIATO N.D.
Il prequel de Il trono di spade.
Andrea Fornasiero
mercoledì 30 ottobre 2019
Andrea Fornasiero
mercoledì 30 ottobre 2019

L'atteso prequel del Trono di Spade racconta l'inizio della caduta di casa Targaryen, duecento anni prima della serie originale. Lo showrunner è Ryan J. Condal, che arriva dalla non proprio equivalente Colony, ma tra i producer garantiscono continuità George R.R. Martin e il regista Miguel Sapochnik, già veterano della serie madre. Notevole il cast con diversi grandi attori inglesi come da tradizione: Paddy Considine, Olivia Cook, Rhys Ifans, Matt Smith e pure l'anglonipponica Sonoya Mizuno. Tratta dal libro Fuoco e sangue del 2018, la serie HBO ha il difficilissimo compito di riconquistare i fan a una saga che, per la gran parte del pubblico, non si è conclusa nel migliore dei modi.

Sei d'accordo con Andrea Fornasiero?
Episodi: 8
Regia di Clare Kilner, Geeta Patel, Miguel Sapochnik, Greg Yaitanes, Alan Taylor, Andrij Parekh, Loni Peristere.

La seconda stagione della serie

Recensione di a cura della redazione

Torna con nuovi episodi il prequel della serie più premiata e vista di sempre, Il trono di spade.
Episodi: 10
Regia di Clare Kilner, Geeta Patel, Miguel Sapochnik, Greg Yaitanes, Alan Taylor, Andrij Parekh, Loni Peristere.

Dalla parte delle donne, una serie prequel dal notevole senso dello spettacolo. Con un finale che regala draghi in volo come non ne avevamo mai visti

Recensione di Andrea Fornasiero

Viserys della casata Targaryen è divenuto il Re dei Sette Regni quando suo nonno Jaehaerys ha imposto ai suoi sottoposti di scegliere tra lui e la sorella maggiore Rhaenys. Sogna di avere un figlio maschio ma la sua regina muore nel parto e suo fratello Daemon insulta la breve vita del neonato. Per questo oltraggio, Viserys decreta che il suo erede sarà sua figlia Rhaenyra. Anche quando successivamente si sposa con Alicent Hightower e ha finalmente figli maschi non cambia la propria decisione, che però sarà prevedibilmente poco apprezzata dagli altro nobili dei Sette Regni, che vorrebbero un uomo sul Trono. Crescono così i semi della futura guerra civile...

Il prequel de Il trono di spade, ambientato circa duecento anni prima, fa tutto il possibile per dimostrarsi femminista, ma il correttivo non compensa le molte lacune e la serie originale resta di ben altro livello, nonostante i draghi siano più presenti e spettacolari che mai.

Affidata a Ryan Condal, che nel curriculum vanta la tutt'altro che esaltante Colony, House of the Dragon è una serie prima di tutto dalla parte delle donne, in un chiarissimo tentativo di correggere la percezione maschilista che, soprattutto in America, si ha de Il trono di spade. L'intento è senz'altro nobile e in tempi in cui le leggi sull'aborto vengono ridiscusse è indubbiamente una presa di posizione politica mostrare il parto come un momento doloroso e rischioso, da non affrontare alla leggera.

D'altra parte nemmeno The Handmaid's Tale ha tanto insistito sulle doglie del parto, con tanto di aborto spontaneo splatter nell'ultimo episodio, e si sfonda così in una pedanteria di dubbio gusto. Impressione rafforzata dal continuo mostrare le donne della serie come costrette a navigare con difficoltà in un mondo di maschi dai comportamenti molto spesso "tossici". Il che è comprensibile quando le due sono giovani, ma diventa insistito e stucchevole quando Rhaenyra e Alicent arrivano al potere, tanto da far sembrare quest'ultima davvero poco perspicace pur di mostrarla raggirata dai maschi.

Di nuovo si pensi a The Handmaid's Tale (per non parlare delle donne in politica dei nostri giorni) e a come presenti anche donne di potere tutt'altro che tenere con le loro sorelle, mentre in House of the Dragon sembra si voglia mostrare a tutti i costi che senza i maschi saprebbero andare d'accordo in virtù di una sorellanza ideale, con una pedanteria da pamphlet che vuole propagandare un teorema cozzando non solo con la natura umana che conosciamo, ma pure dannosa per l'esito drammatico. È infatti tutt'altro che appassionante vedere personaggi al comando da entrambe le parti continuamente riluttanti rispetto al conflitto e si finisce ben presto per rimpiangere Cersei e Daenerys, entrambe di tutt'altra pasta, intente a pianificare il futuro anche quando gli capitava di dover sottostare a qualche uomo.

Un altro elemento che House of the Dragon ha voluto rettificare è la monocromia del cast della serie madre, interpretata quasi da soli bianchi. Qui la casata Velaryon è così di etnia nera, a differenza che nei libri da cui è tratta la storia, scelta encomiabile ma purtroppo anche controproducente. Nei libri infatti, riguardo i figli di Rhaenyra, era lecito dubitare ma difficile provare che non fossero di Laenor Velaryon, mentre nella versione televisiva è del tutto incontestabile. Se si ripensa a come Il trono di spade partiva con una indagine volta a dimostrare che, per via del colore dei soli capelli, i figli di Cersei non erano del Re, ci si rende conto di quanto le cose si siano fatte più grossolane.

Che i correttivi siano stati peggiori dei mali che volevano curare, non è poi nemmeno il peggiore dei problemi. Il vero guaio è che la nuova serie è claustrofobicamente chiusa a corte, rifugge gli spazi aperti e soprattutto non ha che un personaggio dalla prospettiva popolare, la "White Worm" interpretata da Sonoya Mizuno che però appare sporadicamente e ha pochissime battute. Quasi tutti gli altri sono nobili più o meno disprezzabili (salviamo Rhaenys e Lord Lyonel Strong). Non ci sono Stark per cui fare il tifo contro i prepotenti e arroganti Lannister, al punto che per ora chi prenderà il trono è solo una questione di meno peggio. E proprio nel scegliere la questione del Trono come linea narrativa principale la nuova serie chiama a gran voce il confronto con la precedente, dove perde schiettamente anche sul fronte del carisma e soprattutto dello humour. Tutti sono seriosi e spesso tristi, facendo amaramente rimpiangere non solo figure dall'eloquio sottile e prezioso come Varys e Ditocorto, ma pure il sarcasmo di Tyrion e persino quello di Jaime. Il solo Daemon, con la sua attitudine da "succeda quel che succeda" porta un po' di vitalità, ma è decisamente troppo poco.

A compensare tutto questo ci sono più draghi, molti più draghi, tanto che è impossibile ricordare i nomi di tutti loro. In alcuni episodi quasi non si vedono, ma con il procedere delle puntate è sempre più chiaro che saranno cruciali nella guerra a venire. Vediamo inoltre draghi dalle dimensioni enormemente diverse tra loro, al punto che nell'ultimo episodio la sola testa Vhagar appare grossa quanto l'intero corpo di un altro drago, quasi fosse una sorta di Godzilla volante. Per quanto assurda, già la battaglia del terzo episodio sfoggiava un notevole senso dello spettacolo e il finale regala draghi in volo come ancora non ne avevamo mai visti.

Non è probabilmente un caso che entrambi gli episodi siano diretti da Greg Yaitanes e in generale le puntate hanno spesso una buona regia, con un incipit ricercato per lo meno, ma dall'erede de Il trono di spade era lecito aspettarsi di meglio.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 2 marzo 2023
Lore64

E' un po' meno stupido de Il trono di spade, anche perché linea narrativa e numero dei personaggi sono più ristretti. Manca la bestialità dei personaggi buoni e cattivi, coi quali i poveri di spirito possano identificarsi instaurando dialettiche di tifo sportivo. Ho anche apprezzato il fatto che la maggior parte delle scene si svolgano al chiuso, l'atmosfera cupa e [...] Vai alla recensione »

martedì 1 novembre 2022
Massimo Roberti

La serie paga rispetto alla precedente eccessiva staticità delle situazioni. Asfittica, visto che di fatto si svolge quasi tutta ad approdo del re e quasi unicamente entro la famiglia Targarian, e statica, perché si svolge in un periodo di pace, senza quindi quella tensione continua che solo un contesto di conflitto può dare. Tutto è giocato sulle tensioni familiari, sulle [...] Vai alla recensione »

martedì 1 novembre 2022
Massimo Roberti

La serie paga rispetto alla precedente eccessiva staticità delle situazioni. Asfittica, visto che di fatto si svolge quasi tutta ad approdo del re e quasi unicamente entro la famiglia Targarian, e statica, perché si svolge in un periodo di pace, senza quindi quella tensione continua che solo un contesto di conflitto può dare. Tutto è giocato sulle tensioni familiari, sulle [...] Vai alla recensione »

NEWS
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mercoledì 6 dicembre 2023
 

Regia di Miguel Sapochnik, Clare Kilner, Geeta Patel. Una serie con Paddy Considine, Olivia Cooke, Emma D'Arcy, Matt Smith, Eve Best. Nell'estate 2024 su Sky e in streaming su NOW.  Guarda il trailer »

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giovedì 21 luglio 2022
 

La storia della Casa Targaryen ambientata 200 anni prima degli eventi de Il Trono di Spade. Dal 22 agosto su Sky e NOW. Guarda il trailer »

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giovedì 5 maggio 2022
 

Regia di Miguel Sapochnik, Clare Kilner, Geeta Patel. Una serie con Paddy Considine, Olivia Cooke, Emma D'Arcy. Dal 22 agosto su Sky e NOW. Guarda il trailer »

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giovedì 31 marzo 2022
 

La serie tv ispirata al romanzo "Fire & Blood" di George R. R. Martin. Vai all'articolo »

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L'attesissimo spin-off di Game of Thrones è composto da 10 episodi e debutterà su HBO nel 2022. Guarda il trailer »

winner
miglior serie televisiva drammatica
Golden Globes
2023
winner
miglior serie tv sci-fi/fantasy
CDG Awards
2023
Le serie e i progetti spin-off legati alla saga de Il trono di spade.
Nymeria Project Nymeria Project (2021)
di

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