Un invito a riflettere tra superstizioni antiche e contemporanee. Presentato a GdA, in streaming fino al 12 settembre.
GUARDA IL FILM IN STREAMING »
di Raffaella Giancristofaro
Verso il mare si dirigono e attraverso il mare s'incontrano culture e riti diversi, a volte sovrapponibili nel tempo, pur nelle loro apparenti differenze. In Sardegna, dal mare, è arrivata una principessa, che è il nome di una piccola barca di legno ma anche della misteriosa, silente, donna nigeriana protagonista di questo evocativo saggio basato sul riuso di pellicola affiancato a riprese recenti.
Una miscela di tempi, sguardi e generi il cui senso è parzialmente esplicitato dall’arrivo in campo di una suora italiana, che accompagna chi guarda sui luoghi della prostituzione di strada. Così l’enigma del film progressivamente si scioglie: un luogo di culto dedicato a Santa Giuseppina Bakhita proclamata santa nel 2000, fa da connessione tra schiavitù antiche e attualissime, mentre rituali di superstizione contadina si rinnovano nei riti juju di condizionamento dei corpi da parte degli sfruttatori del terzo millennio.
Saggio antropologico dall’accessibilità non immediata il film a riflettere su un’oppressione psicologica ed economica inaccettabile eppure attuale.
VAI ALLA RECENSIONE COMPLETA