Cobra non è

Film 2020 | Commedia, 86 min.

Regia di Mauro Russo. Un film con Denise Capezza, Roberto Zibetti, Yoon C. Joyce, Gianluca Di Gennaro, Scott Harrison. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2020, durata 86 minuti. distribuito da 102 Distribution. - MYmonetro 2,17 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 11 dicembre 2023

Una crime comedy con elementi pulp, che si sviluppa in una notte folle di un rapper e il suo manager.

Consigliato no!
2,17/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,50
PUBBLICO 1,50
CONSIGLIATO NÌ
Un omaggio al cinema di genere anni '70, con un occhio a Tarantino e un altro a Jeeg Robot.
Recensione di Paola Casella
giovedì 30 aprile 2020
Recensione di Paola Casella
giovedì 30 aprile 2020

Cobra è un rapper che ha fatto il suo tempo, dopo un transitorio momento di fama. Sarebbe pronto ad appendere il cappello al chiodo, ma il suo manager e amico di sempre, Sonny, gli offre la possibilità di firmare un contratto con una rinomata etichetta, grazie anche alla partecipazione del DJ producer Lazy B. Ma all'ultimo momento Lazy B aumenta vertiginosamente il suo cachet, e per procurarsi i soldi Sonny chiede aiuto ad una vecchia conoscenza, un criminale psicopatico soprannominato l'Americano. Da quel momento per Cobra e Sony inizia un'odissea in cui compariranno zingari, clown, ex nazisti devoti alla spiritualità indiana e una bella ragazza che ha avuto un ruolo importante nel passato del rapper senza (più) pubblico.

Cobra non è è l'opera prima di Mauro Russo, affermato regista di videoclip: questo spiega le comparsate nel suo film di esordio di Clementino, Elisa, Max Pezzali e Tonino Carotone.

Nel cast figurano anche attori di esperienza come Nicola Nocella e Roberto Zibetti e molte facce nuove. Al centro, nel ruolo di Cobra, c'è Gianluca Di Gennaro, terza generazione della famiglia artistica dei Gallo (il nonno era il cantante Nunzio, gli zii sono gli attori Gianfranco e Massimiliano), che qui oltre a recitare canta e compone i testi della colonna sonora. Gianluca era "'o zingariello" nella seconda stagione di Gomorra e ha avuto ruoli in Lo chiamavano Jeeg Robot e Zeta, due film cui chiaramente il regista Mauro Russo si ispira.

Di Jeeg Robot ci sono i colori, le atmosfere allucinate e la predilezione per il pulp, evidente in una sequenza animata girata dal leggendario Ruggero Deodato, che Russo ringrazia nei titoli di coda per la "consulenza artistica". Di Zeta ci sono invece le ambientazioni della scena musicale rap e una certa sensibilità off. Anche gli omaggi a Quentin Tarantino si sprecano, con la scena nel trailer park, quella girata in animazione da Deodato, che richiama C'era una volta... a Hollywood. In generale Cobra non è rende omaggio al cinema di genere anni '70, del quale riprende stilemi e sensibilità estetiche.

E fin quando ci si limita alla forma è accattivante: il senso della messinscena e le inquadrature fumettistiche di Russo, la fotografia di Simone Zampagni (già dop dei fratelli Taviani), il montaggio veloce di Marcello Saurino, la color correction di Sergio Di Marco, e soprattutto le scenografie di Pigi Bosna e Michele Lisi intrattengono piacevolmente lo sguardo dello spettatore. Ma non è vero ciò che l'Americano, interpretato da Nicola Nocella, afferma ad un certo punto della storia, ovvero che "la forma è più importante della sostanza".

Quel che manca a Cobra non è, infatti, è una trama convincente e ben strutturata (la sceneggiatura è di Alessandro Giglio, anche coordinatore artistico, Ivan Specchio e Angelo Petrella), così come la disinvoltura recitativa di buona parte del cast: i due elementi che hanno fatto la differenza in una storia altrettanto sopra le righe come Lo chiamavano Jeeg Robot. Qui gli snodi sono privi di una loro logica interna, ancorché aberrante, le interpretazioni caricate senza creare maschere memorabili, i dialoghi retorici: molto meglio i testi di Di Gennaro. Manca soprattutto quella tensione narrativa che è requisito fondamentale del cinema di genere, dunque un film sotto la canonica ora e mezza rischia di sembrare interminabile.

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Vita da rapper.
Overview di a cura della redazione
martedì 14 aprile 2020

Una crime comedy con elementi pulp, che si sviluppa in una notte e racconta di Cobra e Sonny, rapper e manager cresciuti nel degrado di chissà quale periferia, che hanno trovato negli anni il loro riscatto attraverso la musica. Per risollevarsi da un imminente fallimento, dopo anni di successo, Sonny, all'insaputa del suo assistito, ottiene un appuntamento con un'importante casa discografica e riesce a convincere il capo della major di una fantomatica collaborazione di Cobra con uno dei DJ producer più richiesti: LAZY B. Questo, contattato dal manager, accetta di entrare in sala di registrazione, ma all'ultimo momento, dopo un incontro per definire il tutto, cambia idea, aumentando la propria richiesta economica. Cobra scopre che Sonny ha già contattato un vecchio amico d'infanzia, l'unico disposto a concedergli un prestito: l'Americano, divenuto ormai un criminale. Dopo le varie rimostranze del rapper, che ormai è a un bivio della propria vita, i due giungono nella villa dell'Americano. L'uomo accorda il prestito ai due, ma in cambio chiede un favore: consegnare una valigetta a un uomo. Dal momento in cui la valigetta è nelle mani di Cobra e Sonny, i due affronteranno una serie di peripezie, fatte di equivoci caratterizzati da eccentrici personaggi e un passato mai dimenticato, che tornerà in maniera inaspettata, nella vita del rapper.

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RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 1 maggio 2020
Maurizio Acerbi
Il Giornale

Cobra è un rapper, Sonny il suo manager. Per (ri)lanciare la carriera, chiedono aiuto a un DJ producer che, in cambio, vuole 50mila euro. I due si rivolgono, così, all'Americano, un amico criminale. Questi accetta di prestare la somma, a patto che il duo consegni, per suo conto, una valigetta. È l'inizio di una serie d idisavventure. Che bel pulp italiano, diretto, molto bene, dall'esordiente Mauro [...] Vai alla recensione »

martedì 19 maggio 2020
Rocco Moccagatta
Film TV

Rettore non c'entra. Ma ci sono, e non tra le righe, Guy Ritchie e, ovvio, Tarantino (tanto, tutto, troppo da Le iene a Kill Bill), tra notti folli, mosaici temporali, coloracci acidi, criminali, freak e psicotici di ogni foggia e misura. Più che il Mainetti di Lo chiamavano Jeeg Robot, forse, è più sensato evocare Cosimo Alemà, Zeta, i videoclip-film.

martedì 5 maggio 2020
Marcello Garofalo
Ciak

Disavventure, tutte in una notte, per un giovane rapper, un tempo noto con il nome di "Cobra", e il suo manager Sonny. Per il rilancio della carriera di Cobra, Sonny non esita a chiedere soldi a un vecchio amico d'infanzia, oggi divenuto un potente criminale. Il prestito viene concesso, ma a patto che i due consegnino una valigetta, con un'ingente somma di denaro a un misterioso malfattore.

sabato 25 aprile 2020
Valerio Caprara
Il Mattino

Tutt' altra strada imboccherà dal 30 aprile direttamente su Amazon Prime Video Cobra non è che segna l' esordio nel lungometraggio del trentanovenne brindisino (di San Pietro) Mauro Russo, maestro del videoclip, recordman delle visualizzazioni su You Tube e autore preferito di una schiera impressionante di prestigiosi gruppi e cantanti. Al polo opposto delle schermaglie consolatorie delle commedie [...] Vai alla recensione »

venerdì 8 maggio 2020
Mario Turco
Sentieri Selvaggi

La scrittura iper-sorvegliata di Cobra non è, sceneggiata a sei mani da Alessandro Giglio, Ivan Specchio ed Angelo Petrella, permette all'esordio cinematografico di Mauro Russo, regista salentino fin qui autore di numerosi videoclip per artisti come Clementino, Marracash ed Anastacia, di mostrare sì di sequenze formidabili, ma non si rivela in grado di sostenere quella potenza per un periodo così lungo [...] Vai alla recensione »

martedì 28 aprile 2020
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

Se il titolo ammicca al canzoniere italiano (ormai pare quasi una regola non scritta), il resto guarda ai fasti del nostro cinema di genere e non solo. Cobra non è: Rettore benedice ma c'entra solo sulla superficie dell'assonanza onomastica, perché questo Cobra è rapper cresciuto tra sogni e rogne alla periferia dell'impero. Per risollevarsi da un imminente fallimento, dopo anni di successo, il manager [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
lunedì 20 aprile 2020
 

Regia di Mauro Russo (II). Un film con Denise Capezza, Roberto Zibetti, Yoon C. Joyce, Gianluca Di Gennaro, Scott Harrison. Prossimamente al cinema. Dal 30 aprile su Amazon Prime Video.  Guarda il trailer »

POSTER
mercoledì 15 aprile 2020
 

Cobra e Sonny sono rapper e manager cresciuti nel degrado di chissà quale periferia, che hanno trovato negli anni il loro riscatto attraverso la musica. Per risollevarsi da un imminente fallimento, dopo anni di successo, Sonny, all'insaputa del suo assistito, [...]

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