Una serie tratta dagli omonimi romanzi di Massimo Carlotto. Espandi ▽
Dopo sette anni di galera patiti ingiustamente, Marco Buratti, ex cantante detto l'Alligatore, vuole riprendersi la sua vita, bersela anche e non essere indifferente. È per questo che appena uscito dal carcere accetta d'indagare sui guai dell'ex compagno di cella, Alberto Magagnin, e per farlo chiede aiuto a un altro ex compagno di cella, Beniamino Rossini. Marco comincia la sua nuova vita consapevole che fare i conti con il passato è inutile e doloroso, ma prova lo stesso a riacciuffare l'amore impossibile per Greta riuscendo però solo a farsi male. Lei non lo perdona, lo accusa di aver tradito la sua fiducia e di aver distrutto il loro sodalizio musicale e sentimentale. Finisce allora nelle braccia di Virna, una falena che gli volteggia intorno, affascinata dalla sua luce e dal suo buio. Nella sua nuova vita anfibia Alligatore deve tenere così insieme mondi opposti, quello sommerso e quello fuori dall'acqua, il vero e il falso delle cose, ciò che è giusto con ciò che è sbagliato. Recensione ❯
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Giovanni e Michele sono alla ricerca del terzo coinquilino per il proprio appartamento da studenti. Tra esami rimandati, discussioni ambiziose incurabili malinconie e troppi caffé, i protagonisti incedono verso un futuro incerto, Espandi ▽
Giovanni è uno studente di medicina che rimanda spesso gli esami da dare e preferisce occuparsi della messa in scena amatoriale del proprio spettacolo teatrale "Lavanderia da Sigmund" dove sono protagonisti i più importanti filosofi della storia. Ride poco, è spesso malinconico e si è da poco lasciato con la sua ragazza. Convive con Michele, che sta sempre con una ragazza diversa ed è alla ricerca di un terzo inquilino. Un giorno si presenta al loro appartamento Asia, una studentessa che si sta per laureare in economia che riesce ad entrare gradualmente in confidenza con Michele.
Quel che conta è il pensiero è un omaggio insistito a Nanni Moretti ma venuto male. Non c'è l'alba di Ecce bombo ma sono riprodotte le giornate che si consumano stancamente, i volti spenti e i tentativi di un'autoironia che cercano la carica di Io sono un autarchico ma poi mancano il bersaglio. In una scena Giovanni dice a una studentessa: "Ti prego, non piangere" proprio come Don Giulio alla madre in La messa è finita.
Poi, nel momento in cui il protagonista getta una radio nel cestino, c'è un'imitazione così forzata di Michele Apicella che rischia il plagio. A Zambianchi non manca la ricerca di uno sguardo personale e critico sulla realtà generazionale che lo circonda. Il suo film però non ha mai avuto la forza di camminare con le gambe sue. Recensione ❯
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L'amore è una terra straniera in questo dramma sentimentale dai contorni insoliti. Drammatico, Italia2020. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Maryam, una ragazza iraniana di 25 anni, sta facendo un documentario su Anna, quarantenne senzatetto che l'ha colpita per il suo modo di parlare per visioni e presagi. Espandi ▽
Maryam, ragazza iraniana che ha studiato a Roma per fare cinema, vuole girare un documentario sulla senzatetto Anna. Tramite il suo ex professore, che la guida nel progetto, conosce l'altro iraniano Hesam, che viene coinvolto come operatore. I due lavorano a stretto contatto riprendendo Anna per le strade di Roma e cercando di convincerla ad aprirsi sul trauma che la donna si tiene dentro. Nel frattempo iniziano a frequentarsi e poi si innamorano, ma la gelosia e le insicurezze di Hesam complicano la relazione.
È una love story inconsueta quella di Verso la notte, intrisa di una tristezza profonda e ritagliata nei pochi spazi lasciati liberi da pressanti circostanze lavorative e da personali incertezze.
Il regista italiano Vincenzo Lauria la racconta con un occhio intimista e una cura particolare per la cultura iraniana da cui i due ragazzi provengono; un elemento di diversità che arricchisce il film e gli dona interesse al di là della materia convenzionale. Recensione ❯
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Reinvenzione aperta di vita e opere di Pino Pascali, artista d'avanguardia premiato dalla Biennale d'Arte 1968
. Documentario, Italia2020. Durata 60 Minuti.
Una riflessione sull'artista Pino Pascali, scomparso nel 1968 e al quale oggi è dedicato un museo nella sua terra d'origine in Puglia. Espandi ▽
Roma, estate 1968. Pino Pascali, all'apice di un fulminante percorso artistico, muore giovanissimo in un incidente in motocicletta. Con lui scompare uno dei protagonisti di una straordinaria stagione creativa dell'arte italiana e internazionale.
Cinquant'anni dopo il Museo Pascali di Polignano a Mare, terra d'origine di Pino, compra ed espone la sua opera Cinque Bachi da Setola e un Bozzolo.
Il racconto del ritorno nei luoghi delle proprie origini è l'occasione per una riflessione su Pascali in una dimensione narrativa in cui spazio e tempo si piegano e si cancellano. Recensione ❯
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Nella regione più violenta d'Italia un giudice coraggioso lotta contro la 'ndrangheta allontanando i figli adolescenti dei boss dalle loro famiglie. Espandi ▽
Il giudice Roberto di Bella è il Presidente del Tribunale dei minori di Reggio Calabria. Nel corso della sua attività di magistrato, operando in una terra in cui la ‘ndrangheta continua ad acquisire nuove leve tra i giovani, ha deciso di offrire loro un’opportunità. La condanna dei reati è necessaria ma non è sufficiente se non si offre loro un’alternativa. Questo documentario ce la mostra all’opera. Recensione ❯
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Una storia ancestrale, antropologica, un film che illumina anche la nostra contemporaneità e che vuole essere denuncia. Espandi ▽
In una località tra Campania e Basilicata, la vita di una famiglia è punteggiata e sconvolta da crudi rituali di violenza domestica quotidiana. Giuseppe (Massimo Bonetti) è un padre padrone. Violento. Dispotico. Feroce. Nel paese nessuno vede. Nessuno sente. Nessuno parla. Ma tutti sanno. E così diventano tutti complici di quello squallore, della schiavitù imposta alle vittime degli abusi. L'indifferenza è più forte della loro coscienza. Quando Gerardo (Giordano Petri), giovane padre di famiglia emigra in Austria per guadagnare più denaro così da permettere una vita più agiata alla moglie e ai due figli, la donna e i bambini restano a vivere nella fattoria del suocero. Questa assenza sarà l'inizio di un incubo che porterà Maria (Anna Marcello) prima e sua figlia poi a subire gli abusi e gli orrori dell'orco. Recensione ❯
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Attraverso un incredibile video-diario di guerra il regista Fariborz Kamkari racconta il "segreto" dell'identità curda. Espandi ▽
La giornalista Berfin Kar con il fotografo Baran Yasak testimoniano con immagini e parole l'assedio da parte delle forze armate e paramilitari turche della città di Cizre nel sud della Turchia. Cizre rappresentava un modello di gestione definito "confederalismo democratico" (nato dalle lotte del popolo curdo) che il governo di Recep Tayyip Erdogan non poteva tollerare. Dopo un ultimatum al consiglio comunale affinché si sciogliesse si è proceduto all'assedio che ha devastato la città.
Il materiale girato da due coraggiosi free lance finiti quasi per caso nella tragedia vissuta dalla città curda nel 2015/16 diviene occasione di riflessione sulla tenacia di un popolo che non vuole farsi sottomettere.
Grazie a un mix di materiale girato sul campo e a una grafica che focalizza alcuni momenti della storia del popolo curdo riesce ad informare anche chi non è a conoscenza di quello che si può definire un genocidio pianificato con determinazione del quale però il governo turco si vergogna. Recensione ❯
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Un intenso e potente viaggio nella vita privata e professionale di Tiziano Ferro, uno dei più famosi cantanti italiani contemporanei. Espandi ▽
Dopo aver debuttato ventunenne con Rosso relativo e aver cavalcato il trionfo dei successivi tre lustri nel pop mondiale, Tiziano Ferro si prende una pausa di circa tre anni dalle scene. Un periodo in cui affronta la propria dipendenza dall'alcol aderendo al programma degli Alcolisti anonimi e diventandone orgoglioso sponsor. Ma soprattutto in cui incontra Victor Allen, imprenditore statunitense col quale nel 2019 celebrerà una doppia unione, a Los Angeles e a Sabaudia. Due eventi decisivi che il cantante decide di raccontare ai fan in un autoritratto che è anche un po' film di matrimonio. Limato nella forma, molto studiato, sovraccarico di momenti emozionanti e lucido nell'elencare traumi infantili, passi falsi, insicurezze. Un regalo ai fan e a se stesso, per celebrare anche la gioia di una ritrovata libertà, una rinascita privata e una ripartenza professionale (dopo l'album Accetto miracoli, uscito a fine 2019, in sincrono con Ferro esce Accetto miracoli: l'esperienza degli altri, una riedizione più raccolta di cover italiane). Recensione ❯
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Un ritratto di Renato Casaro, uno dei più importanti illustratori ancora viventi. Espandi ▽
Un viaggio emozionante nel mondo di Renato Casaro, uno dei più importanti illustratori ancora viventi. "Attraverso i manifesti cinematografici di Casaro noi possiamo ripercorrere la storia del cinema, la storia dello spettatore cinematografico in particolare, la storia della promozione cinematografica, ma anche la storia della pubblicità, la storia dell'illustrazione e la storia dell'arte." (W. Bencini) Recensione ❯
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Il documentario racconta la storia, l'evoluzione e la trasformazione del clubbing a Milano. "clubbing" è un termine inglese traducibile con "andare per locali". In realtà c'è un significato molto più profondo e culturale nell'accezione anglosassone del termine. I club, le discoteche e la musica elettronica sono un punto di vista privilegiato per leggere la società e i suoi cambiamenti: artistici, sociali, culturali, politici, di costume. In particolare, una città come Milano, da sempre luogo cruciale nel panorama italiano e mondiale, se guardata e narrata dal punto di vista della Notte offre una prospettiva interessante dei cambiamenti del Paese: dagli anni '70 ai brillanti '80, dai confusi anni '90 fino al repentino mutamento dell'ultimo decennio. A Milano musica, moda, arte, contro cultura, televisione, e i personaggi anomali e speciali che orbitano intorno a questi mondi si trovano a convergere spesso proprio nel "porto franco" della discoteca, luogo di sospensione del giudizio e dove si anticipano le tendenze, anche sociali. Il documentario racconta tutto questo con una narrazione forte, profonda e pop allo stesso tempo, e con le testimonianze di dj promoter, proprietari di locali, organizzatori di serate, clubber "eccellenti" e protagonisti storici della notte milanese, dagli anni '70 ad oggi, e con uno sguardo rivolto anche al futuro. Recensione ❯
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Luca è un giovane imprenditore. Una grossa multinazionale, a cui sta rubando fette di mercato, si interessa alla sua azeinda e fa un'offerta per comprarla. Espandi ▽
Luca è un giovane imprenditore, direttore dell'azienda AlterEgo che si occupa di protezione reti e realtà aumentata.
Una grossa multinazionale, la Real Tech, a cui sta rubando fette di mercato, si interessa alla AlterEgo e fa un'offerta per comprarla. Luca rifiuta, e la Real Tech comincia a fare pressioni sempre più insistenti.
Minacciato dalla Real Tech, da attacchi informatici, e misteriosi incidenti, Luca incontra il suo "doppelgänger", Flavio, più abile, più coraggioso, e più determinato di lui.
Flavio lo aiuta ma al tempo stesso lo trascina verso un abisso di alcool e droga. Recensione ❯
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L'incontro tra una giovane donna e un anziano uomo cambierà il futuro di entrambi. Espandi ▽
In pieno lutto della sua donna, Antonio, è abitato dalle immagini della sua terra di origine, l'Italia. Léo, alla ricerca di un futuro fuori dal suo paese, incrocia la sua strada. Un gioco di specchi tra l'anziano e la giovane donna alla deriva ci permette di viaggiare nel tempo e di immaginare un futuro più sereno per tutti i due. Recensione ❯
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Una coraggiosa messa a nudo di timori, ansie, attese ma anche una riflessione sul senso profondo dell'amicizia. Documentario, Italia2020. Durata 80 Minuti.
MYMOVIES.IT 3.00
CRITICA 2.17
PUBBLICO N.D.
Un film di Elisa Fuksas. Con Elisa Fuksas, Alessia Correani, Michele Gallucci
Un racconto autobiografico nato in quarantena e girato con il solo telefono. Espandi ▽
Alla vigilia della pandemia, scopro di avere una malattia. Quasi contemporaneamente la mia più cara amica,
che pensavo persa e che invece ritroverò, a sua volta si ammala. Da una sequenza di eventi impensabili, in un mondo inedito e in quarantena, nasce questo film, interamente girato con il telefono: un'investigazione sul potere del "Racconto", che riesce a sconfiggere la paura di vivere e di morire e sul mistero di ogni amicizia e di ogni fede. Recensione ❯
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Celebrazione del mitico Teatro 5 di Cinecittà e di un modo artigianale, giocoso e grandioso di fare cinema. Documentario, Italia2020. Durata 79 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il grande Federico Fellini raccontato dalla voce dei suoi collaboratori. Espandi ▽
Tra il 1976 e il 1986 il regista Ferruccio Castronuovo è l'unico regista ammesso da Federico Fellini sui set di La città delle donne, E la nave va, Ginger e Fred: il girato servirà a produrre degli speciali promozionali. Conservati alla Cineteca Nazionale di Roma per quattro decenni e oggi digitalizzati, quei materiali rivedono la luce nel montaggio della direttrice della fotografia, regista e produttrice Silvia Giulietti. Già autrice dei documentari Gli angeli nascosti di Luchino Visconti (il maestro visto con gli occhi dei collaboratori, 2007) e La morte legale (co-diretto con Giotto Barbieri, sulla realizzazione di Sacco e Vanzetti di Giuliano Montaldo, 2017), Giulietti qui riassembla al montaggio, insieme ad Antonello Basso, il girato di Castronuovo, integrandolo con interviste ad alcuni colleghi e collaboratori del fantasioso riminese: la regista Lina Wertmüller, lo scenografo Dante Ferretti, il costumista Maurizio Millenotti, la segretaria di edizione Norma Giacchero, l'autore delle riprese "rubate" a quei set Ferruccio Castronuovo, il musicista Nicola Piovani. Recensione ❯
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La storia de Il Canzoniere delle Lame, gruppo bolognese di musica politica e impegno sociale viene ripercorsa in un tour scanzonato e nostalgico. Espandi ▽
La storia de "Il Canzoniere delle Lame", gruppo bolognese di musica politica e impegno sociale. Dall'epoca hippies e post '68 di Parigi fino a Bologna dove, in partenza verso una destinazione ignota, si ascoltano i primi dialoghi tra i giovani musicisti Jack (Le Altre di B), Albi (Lo Stato Sociale), Janna Carioli e gli altri ex componenti del Canzoniere delle Lame. Il racconto ci trasporta in piazza Nettuno a Bologna, poi al Palasport, in un teatro cittadino, lungo le strade di campagna e le Feste dell'Unità dell'Emilia-Romagna... Uno spazio occupa la stazione di servizio del Cantagallo di Sasso Marconi (Bologna) dove, nel 1971, l'onorevole Almirante ?venne contestato dai lavoratori. Su questo episodio il Canzoniere scrisse una canzone che divenne famosa. Recensione ❯
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