Anno | 2020 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 77 minuti |
Regia di | Beppe Tufarulo |
Attori | Tiziano Ferro, Victor Allen, Fabrizio Giannini, Bianca Balti, Amadeus, Giuliana Ferro Sergio Ferro, Brigitte Nielsen. |
Tag | Da vedere 2020 |
MYmonetro | 3,00 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 6 novembre 2020
Un intenso e potente viaggio nella vita privata e professionale di Tiziano Ferro, uno dei più famosi cantanti italiani contemporanei.
CONSIGLIATO SÌ
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Dopo aver debuttato ventunenne con Rosso relativo e aver cavalcato il trionfo dei successivi tre lustri nel pop mondiale, Tiziano Ferro si prende una pausa di circa tre anni dalle scene. Un periodo in cui affronta la propria dipendenza dall’alcol aderendo al programma degli Alcolisti anonimi e diventandone orgoglioso sponsor. Ma soprattutto in cui incontra Victor Allen, imprenditore statunitense col quale nel 2019 celebrerà una doppia unione, a Los Angeles e a Sabaudia. Due eventi decisivi che il cantante decide di raccontare ai fan in un autoritratto che è anche un po’ film di matrimonio. Limato nella forma, molto studiato, sovraccarico di momenti emozionanti e lucido nell’elencare traumi infantili, passi falsi, insicurezze. Un regalo ai fan e a se stesso, per celebrare anche la gioia di una ritrovata libertà, una rinascita privata e una ripartenza professionale (dopo l’album Accetto miracoli, uscito a fine 2019, in sincrono con Ferro esce Accetto miracoli: l’esperienza degli altri, una riedizione più raccolta di cover italiane).
Scritto con l’autore tv Federico Giunta e il regista Beppe Tufarulo (al suo primo lungometraggio), Ferro si muove tra i (molti) piani ravvicinati di una confessione, diversi momenti privati e inediti del quotidiano californiano di Ferro e Allen e delle riunioni familiari in Lazio, gli incontri di terapia di gruppo.
L’ex ragazzo di provincia cresciuto troppo in fretta, oggi uomo maturo, si prende tutto lo spazio, come ogni vero one man show. La musica c’è ma stavolta non è l’unico motivo e le sole altre voci che contano sono quelle del compagno Victor e del manager Fabrizio Giannini.
Tra Milano, Latina e Los Angeles il film illumina un duro percorso di presa di consapevolezza e superamento di una crisi profonda, rovescia tenacemente ogni elemento negativo in positivo per lanciare a chi guarda un chiaro segnale di speranza, di forza. La convinzione che rialzarsi è sempre possibile. La prolungata negazione delle ferite lasciate dal bullismo e dai disturbi alimentari è sublimata dal monologo tv a Che tempo che fa (“le parole hanno un peso”).
La repressione della propria omosessualità è superata da un confronto con alcune studentesse americane che (complice una prof entusiasta) studiano l’italiano sulle sue canzoni, ma soprattutto dalle numerose situazioni di amorosa convivenza in coppia e in famiglia. La vergogna e lo stigma dell’alcolismo lasciano il posto all’impegno generoso verso i compagni di cammino. Il bruciante dispiacere di un’esibizione scomposta dall’emozione a Sanremo 2020 è temperato da una certa ridondanza sulla manifestazione e sull’orgoglio di esserne stato ospite d’onore, forse anche sulla scorta della nostalgia da apolide. Gli Stati Uniti per Ferro si rivelano infatti la salvezza, la fuga dalla notorietà, il recupero di una dimensione e di un ritmo finalmente più ordinari.
In questa struttura di caduta e riscatto che classicamente accompagna quasi ogni biografia musicale hanno un certo peso l’iconografia religiosa, il gesto rituale: la “preghiera della serenità”, alla base del programma dei dodici passi; Ferro seduto da solo tra i banchi vuoti di una chiesa, la visita a Cori alla tomba dell’amata nonna (che ritorna in "In mezzo a questo inverno"), lo scambio degli anelli accompagnato dalla promessa d’amore eterno. Come nelle canzoni di Ferro, omnia vincit amor e conquistano la forza del sentimento, l’emozione nella voce, il sorriso, l’altruismo e l’energia del quarantenne di oggi.
Il film è enfaticamente, completamente al suo servizio, altalena di flou e ralenti e compendio di massime di auto-aiuto, teso a catturare per sempre una vetta di verità e felicità insperate, da non dare mai per scontate. Ferro fa storia della costruzione di sé, in una favola luminosa e a lieto fine, un videoclip espanso e meditato di una vita in corsa perenne.
Ferro è un documentario sulla vita del noto cantante italiano Tiziano Ferro. Ha la forza di emozionare e di far riflettere anche chi non può propriamente definirsi un appassionato del cantautore. Durante il lungometraggio, infatti, il protagonista non perde occasione di mettere a nudo i suoi sentimenti più profondi e i suoi pensieri più nascosti ripercorrendo la sua vita, [...] Vai alla recensione »
Nei versi stracolmi di un'emotività generosa e spesso furibonda anche sul piano della metrica musicale, Tiziano Ferro ha incarnato più di qualsiasi altra star mainstream l'era del confessionale pubblico e della convergenza esplosiva tra persona e personaggio, di cui si nutrono sia l'estetica hip hop (una sua influenza) sia lo storytelling dell'era digitale, che si parli di musica, web o tv.
"Ferro" è il nuovo attesissimo documentario sulla vita di Tiziano Ferro. Lo show, prodotto da Banijay Italia e disponibile su Amazon Prime Video, è in grado di emozionare e far riflettere anche chi non può propriamente definirsi un appassionato del cantautore. Il documentario - diretto da Beppe Tufarello - non ha lo scopo di esaltare il cantante, al contrario, ma di raccontare la storia di un ragazzo [...] Vai alla recensione »
In occasione dell'uscita del suo primo album di cover, i fan di Tiziano Feroo potranno gustarsi, in esclusiva su Prime Video, il documentario che racconta, in maniera molto incisiva, i dolori che hanno attraversato la vita del cantautore. Gli episodi di bullismo quando, a scuola, era sovrappeso; la difficoltà, sempre per i chili di troppo, di essere considerato (agli inizi) nel mondo della canzone; [...] Vai alla recensione »
"Notizia è l'anagramma del mio nome, vedi" gli cucì addosso Ivano Fossati (maestro) e proprio quel verso di Indietro torna alla mente di fronte a Ferro. Non tanto perché in questo documentario prodotto da Banijay Italia (dal 6 novembre su Amazon Prime Video) ci siano particolari rivelazioni succulenti, notizie, insomma, che offrano del personaggio una visione se non divergente perlomeno alternativa, [...] Vai alla recensione »