The Room - La stanza del desiderio

La giovane coppia formata da Kate e Matt si trasferisce in una vecchia e grande casa in aperta campagna. La casa necessita di sistemazioni, ma i due sono pieni di buona volontà: lei fa la traduttrice, lui è un pittore in cerca di affermazione, ma con poca ispirazione. I soldi sono quindi pochi e i desideri tanti. Durante i lavori di riordino della casa, Matt scopre una stanza segreta che, sorprendentemente, è in grado di esaudire qualunque desiderio. È l'inizio di un'orgia di gioia e sfarzo che porta i due a desiderare opere d'arte, gioielli e soldi in grande quantità. Ma un elettricista chiamato per risolvere un problema all'impianto elettrico rivela a Matt che anni prima gli allora proprietari della casa erano stati assassinati da un uomo apparentemente senza identità, tuttora rinchiuso in manicomio. Come se non bastasse, Kate, ancora turbata da precedenti tentativi falliti di maternità, entra nella stanza magica e decide di desiderare un figlio.

Il film parte da una situazione molto tipica: una coppia arriva in una grande casa e trova qualcosa di strano. Questo qualcosa di strano ha a che fare con la soddisfazione dei desideri, circostanza che nell'horror, dai tempi del famoso racconto "La zampa di scimmia" di W.W. Jacobs, si presta sempre a risvolti inquietanti che anche in questo caso non mancano di certo.

Un personaggio secondario, ma decisivo - e anche un po' troppo "comodo" - ai fini narrativi infatti sottolinea come l'unica cosa più pericolosa di chi non può avere quello che vuole è proprio chi può avere tutto quello che vuole. Ma stabilita la premessa - una premessa come abbiamo visto molto comune - il film se ne distacca prendendo una direzione secondaria e concentrandosi su una sorta di riedizione del mito di Frankenstein mescolato con una buona dose di complesso di Edipo per intorbidare le acque.

Anche in questo caso si battono strade molto frequentate senza introdurre elementi di particolare novità: la creatura soffre per la propria natura di essere in qualche modo "artificiale" e cerca di trovare un senso alla propria esistenza, un po' come faceva il mostro di Frankenstein. Su tutto, aleggiano la vacuità e l'egoismo che permeano inevitabilmente i desideri degli esseri umani, come sempre incuranti delle conseguenze delle proprie azioni.

Ma se gli spunti non sono molto nuovi, si apprezzano del film il ritmo vivace, gli improvvisi cambiamenti di direzione, i colpi di scena, talvolta prevedibili, ma talaltra no, gli spiazzamenti anche spaziodimensionali che danno un'aura misteriosa e a tratti quasi lovecraftiana alla stanza segreta e, per traslato, all'intera casa, percorsa da un inestricabile e misterioso intrico di cavi e condutture scenograficamente incisivo.

Il tono resta inoltre quello di una sorta di episodio espanso di Ai confini della realtà e questo dona alla vicenda un clima sospeso e irreale di indubbio fascino, pur tra le notevoli richieste alla credulità dello spettatore.

Olga Kurylenko - che molti ricorderanno in uno 007 di successo (Quantum of Solace) - e Kevin Janssens devono sostenere il film praticamente da soli e se la cavano nel complesso bene, dando sufficiente credibilità ai loro personaggi. Christian Volckman, a molti anni dal film fantascientifico d'animazione (Renaissance) con cui si era fatto notare, conferma notevoli doti figurative e una buona capacità nel racconto. 

Kate e Matt sono una giovane coppia di trent'anni in cerca di una vita più autentica e sana. Lasciano la città per trasferirsi in una vecchia casa in mezzo al nulla. Presto scoprono una stanza segreta che ha lo straordinario potere di materializzare tutto ciò che desiderano. La loro nuova vita diventa una vera favola. Trascorrono giorni e notti assecondando ogni loro desiderio di possesso materiale, nuotando in denaro e champagne. Tuttavia, sotto questo apparente stato di felicità, si nasconde qualcosa di più oscuro: alcuni desideri possono avere conseguenze terribili. Quella stanza trasforma il loro sogno più grande in un incubo quando da a loro quello che stavano aspettando da sempre e che la natura gli stava negando.