Titolo originale | Une belle équipe |
Titolo internazionale | Queens of the Field |
Anno | 2020 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Francia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Mohamed Hamidi |
Attori | Kad Merad, Alban Ivanov, Céline Sallette, Sabrina Ouazani, Laure Calamy Guillaume Gouix, Marion Mezadorian, Kristina Dogolich, Maëlle Genet, Myra Tyliann, Manika Auxire, Alexandra Roth, André Wilms, Frédéric Pellegeay, Oscar Copp, David Salles, Corine Petit, Valentine Thélier, Lina Chabane, Caroline Baude, Laurence Cordier, Karina Marimon, Régis Van Houtte, Vincent Jouan, Dan Herzberg, Martine Guillaud, Florian Didier, Justine Viotty, Agnès de Tyssandier, Adrien Lanoy, Romuald Contant. |
Uscita | giovedì 20 maggio 2021 |
Distribuzione | Academy Two |
MYmonetro | 2,69 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 18 maggio 2021
Le donne di una piccola città rurale uniscono le forze per formare una squadra di calcio per salvare i finanziamenti per il campo della loro città. In Italia al Box Office Regine del campo ha incassato 16,9 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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La squadra di calcio di Courrières, piccolo centro della Francia settentrionale, è l'orgoglio della città: tosta, battagliera, in passato in grado di insediare le serie che contano. Dopo una mega rissa nell'ultima partita, però, tutti i giocatori sono stati sospesi e per salvare il club da retrocessione e fallimento l'allenatore Marco, ex calciatore e star del luogo, ha una sola possibilità: far giocare le donne. La decisione provoca crisi coniugali, boicottaggi e pure l'ostruzionismo della Federazione, ma crea fra le partecipanti un senso di solidarietà e fierezza che alla lunga convincerà tutti.
Regine del campo è la classica commedia francese che celebra "la vie de province", tra luoghi comuni sul rapporto fra i sessi e grossolane riproduzioni di azioni di gioco.
Scrivere e girare un film su uno sport ignorandone più o meno consapevolmente la logica è un lusso che ci si può permettere solo con il calcio. Perché, si sa, il calcio è lo sport più praticato e amato al mondo, e proprio per questo si presta a diventare lo sfondo di storie dal chiaro significato, se non simbolico, quantomeno edificante.
Nel caso del film di Mohamed Hamidi, scrittore e regista specializzato in commedie un po' paradossali (ad esempio In viaggio con Jacqueline, storia di un contadino algerino, della sua mucca e del loro viaggio verso Parigi), il mondo del calcio non professionistico, con la sua virilità spaccona e il suo amore viscerale per il gioco, diventa la cornice ideale in cui far deflagrare i rapporti di genere ormai pronti a mutare nella cornice più ampia della società.
Niente di nuovo e rivoluzionario, né nell'intento (già nel 2019 Lascia che le ragazze giochino ricostruiva una vicenda che a fine anni '60 contribuì a radicare il calcio femminile in Francia), né nel racconto, che non va oltre il ribaltamento dei ruoli (i padri costretti a occuparsi di pappe e pannolini) e le rivendicazioni di genere (la moglie insoddisfatta in rivolta contro il marito pigro, la detenuta in libertà vigilata in cerca di riscatto), trovando solo ogni tanto, nella rappresentazione delle rappresaglie contro Marco e le sue giocatrici, una tensione in grado di disattendere il ritratto innocuo della provincia francese.
Per gli amanti della commedia il volto di Kad Merad (interprete di Marco) non è certo una novità, ed è proprio alla sua comicità da uomo comune e all'affiatamento dell'equipe di giocatrici-attrici che Hamidi affida il compito di dare ritmo al film. I duetti sulla nazionale fra Marco e il suo collega e assistente sono spassosi (nessuno dei due ha superato il trauma della sconfitta della Francia contro la Germania nella semifinale di Spagna '82, con la celebre entrata assassina di Schumacher su Battiston), mentre le esperte Céline Sallette, Sabrina Ouazani e Laure Calamy (nuovo astro nascente della commedia francese, dopo i successi della serie Chiami il mio agente! e soprattutto di Io, lui, lei e l'asino) formano con le compagne di squadra e set un gruppo affiatato che dispensa il classico repertorio di solidarietà femminile e battute su dimensioni e prestazioni a letto...
Il calcio, si diceva, resta un pretesto: qualche seduta d'allenamento, qualche scorcio di partita ripreso a filo d'erba, senza alcuna logica in quanto a durata delle azioni, credibilità delle situazioni, reale o anche solo ipotizzabile interazione fra marcantoni di due metri con piedi da muratori e gracili donne totalmente prive o quasi di esperienza in campo.
È una commedia, certo, e nessuno pretende il rispetto filologico delle regole o la soluzione del difficile rapporto fra calcio e cinema. Eppure Regine del campo, tanto nella rappresentazione del calcio quanto nel racconto dei rapporti fra donne e uomini, resta grossolanamente in superficie: gentile e buffo, ma anche prevedibile e in fine dei conti rassicurante.
Clourrières è una piccola città nel nord della Francia, situata in una delle zone del paese dove la passione per il calcio è più forte e sentita. Dopo un'ennesima rissa in campo, però, la squadra locale viene esclusa dal campionato e squalificata fino al termine della stagione: al di là della questione sportiva, la punizione rischia di avere un effetto tragico su tutta la comunità perché il club era un mezzo per conservare il campo da gioco e garantire dei finanziamenti alla collettività. In fretta e furia, si decide di ovviare al problema mettendo in piedi una nuova squadra che possa completare il torneo al posto di quella vecchia: l'unica differenza è che, stavolta, la squadra sarà composta solo ed esclusivamente da donne. La reazione generale è ovviamente di incredulità, fastidio e, quando va bene, disinteresse: a Clourrières tutti infatti pensano che il calcio sia una questione da uomini e una squadra al femminile non è una soluzione contemplata dalla gran parte degli abitanti. Tuttavia, le speranze di poter salvaguardare i propri interessi passano proprio da queste ragazze e la data in cui dovranno scendere in campo per la prima volta è sempre più vicina.
Diretto da Mohamed Hamidi, cineasta franco-algerino dietro alla cinepresa anche per In viaggio con Jacqueline, Regine del campo è una commedia francese incentrata sugli equivoci e sul lato divertente dei paradossi che si generano a partire da una situazione inattesa che ribalta il corso normale e naturale degli eventi.
Produzione ambiziosa - per una commedia, naturalmente - che vanta un budget da oltre otto milioni di euro, è un film fondamentalmente corale che in Francia è uscito nelle sale a metà gennaio del 2020 e adesso debutta anche sul mercato internazionale.
Per quanto riguarda il cast, nel ruolo principale di Marco troviamo Kad Merad, diventato piuttosto noto anche da noi grazie a Giù al nord, dove interpreta uno dei due protagonisti. In generale, Merad è uno dei volti più riconosciuti e riconoscibili della commedia francese dell'ultimo decennio, visto il suo sodalizio artistico con Dany Boon. Al suo fianco troviamo diversi attori francesi poco noti da noi ma molto attivi in patria quali: Alban Ivanov, Céline Sallette, Sabrina Ouazani, Laure Calamy, Guillaume Gouix e André Wilms.
REGINE DEL CAMPO disponibile in DVD o BluRay |
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Clourrières, a 28 km da Lille, città della squadra di calcio neo-campione di Francia che ha battuto Neymar e Mbappè, i nababbi del Paris Saint-Germain. Qui ha ambientato il suo nuovo film, Regine del campo, quarta prova da regista/sceneggiatore, il 48enne franco algerino Mohamed Hamidi, scrittore e cineasta specializzato in commedie un po' paradossali.
Elogio nostalgico della provincia francese, abbastanza curioso perché diretto da un regista francoalgerino. Mohamed Hamidi qualche anno fa aveva girato "In viaggio con Jacqueline": un milione di spettatori in Francia (ora è su Amazon Prime). La storia di un allevatore algerino che corona il sogno di una vita: portare la sua mucca Jacqueline a un concorso di bellezza parigino.
La commedia francese ha un talento peculiare nell'unire la levità del tono a temi importanti, come la disabilità in "Quasi amici", le difficoltà relazionali in "Emotivi anonimi", il supporto ai genitori sordomuti in "La famiglia Bélier". In "Regine del campo", il regista Mohamed Hamidi sceglie di occuparsi della parità di genere, sul campo più maschile di sempre: quello da calcio.
A Clourrières, una piccola città nel Nord della Francia, dopo un'ennesima rissa in campo, la squadra locale viene esclusa dal campionato e squalificata fino al termine della stagione, una punizione che rischia di avere un tragico effetto su tutta la comunità. Si decide allora di mettere velocemente in piedi una nuova squadra che possa completare il torneo al posto di quella ufficiale, ma questa volta [...] Vai alla recensione »
È notizia recente che la KNVB, la federazione calcistica olandese, ha annunciato che dal prossimo anno le società amatoriali potranno partecipare al loro campionato con delle squadre miste, composte da calciatori e calciatrici. Eppure, guardando con più attenzione, il percorso sembra ancora molto lungo prima di poter parlare davvero di inclusività nel calcio.
Alla squadra di calcio di un piccolo paesino francese basta un punto per non retrocedere. Gli uomini, però, si fanno prendere il «gomito» e scatenano una rissa durante una partita, che li porta alla squalifica. Chi gioca a quel punto? All' allenatore (il sempre bravo Kad Merad) viene l' idea sorprendente di schierare mogli e fidanzate dei calciatori sospesi, sconvolgendo la quotidianità delle loro [...] Vai alla recensione »
Dopo l'adorabile In viaggio con Jacqueline (2016), Ha-midi torna agli eroi che non ti aspetti. Lì c'era un contadino algerino in viaggio con una mucca verso il Salone dell'agricoltura di Parigi, mentre con Regine del campo incontriamo una squadra di calcio femminile costretta a concludere il campionato di ultima divisione al posto degli uomini ex titolari, tutti espulsi dopo una gigantesca rissa.
Reduce dalle odissee franco-algerine di Homeland (2013) e In viaggio von Jacqueline (2016), il regista Mohamed Hamidi ritorna sul ring con un prodotto perfettamente confezionato per l'universo lezioso e politicamente (s)corretto su cui si muove la commedia odierna: Regine del campo (in originale: Une belle équipe) sembra accontentare le aspettative dell'osservatore medio, saziando gli appetiti di chi, [...] Vai alla recensione »
I "giallorossi" di Courrières, Francia del nordest, sono radiati dopo un'aggressione arbitrale. Per salvarsi dalla retrocessione (serve un punto nelle ultime tre partite) la squadra dilettante ricorre alle donne. La decisione scandalizza metà città. Mariti ingelositi si ritrovano mocciosi e appartamenti da curare e una virilità incrinata. Ma fa crescere l'altra metà in entusiasmo, forma atletica e [...] Vai alla recensione »