L'ingresso di Netflix non snatura la soap opera col cuore a sinistra.
di Ilaria Ravarino
A due anni e mezzo dalla più grande rapina di Spagna il Professore si vede costretto a rimettere insieme la banda: a chiederglielo è Tokyo, disperata per l'arresto del suo compagno Rio, avvenuto anche per colpa sua. Torturato dal governo spagnolo in piena violazione dei diritti civili, Rio diventerà così il simbolo della nuova battaglia della banda di Dalí: quella contro il sistema.
Più grande, più ambiziosa, più globale. Il ritorno de La casa di carta, stavolta sotto l'egida di Netflix, non delude lo zoccolo duro delle tute rosse, accontenta gli scontenti della seconda stagione e irrita chi ha vissuto il fenomeno dei "Dalì" con il fastidio di chi si sente tagliato fuori da un entusiasmo collettivo di cui non comprende la ragione.