Titolo originale | Filles de joie |
Anno | 2019 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Belgio, Francia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Frédéric Fonteyne, Anne Paulicevich |
Attori | Sara Forestier, Noémie Lvovsky, Annabelle Lengronne, Nicolas Cazale, Jonas Bloquet Sergi López, Els Deceukelier, Matteo Lecuyer. |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento martedì 19 gennaio 2021
Un dramma femminista che porta lo spettatore nella vita quotidiana di tre prostitute, amiche, superdonne combattive e dignitose.
CONSIGLIATO SÌ
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Axelle, Conso e Dominique condividono un segreto. Tutte e tre si prostituiscono passando la frontiera tra Francia e Belgio per raggiungere una casa chiusa gestita da una maitresse dai modi manageriali. C'è chi lo fa per garantirsi uno stipendio e chi per sostenere la propria famiglia che è all'oscuro sulla provenienza del denaro. Pur se caratterialmente molto diverse sono pronte ad intervenire se l'una o l'altra si trova in difficoltà.
Anne Paulicevich (cui si deve anche la sceneggiatura) e Frédéric Fonteyne affrontano un tema che per il regista rappresenta l'elemento di una ricerca portata avanti di film in film: il rapporto tra la sessualità, la personalità dell'individuo e la sua quotidianità.
Una relazione privata, La donna di Gilles, Tango libre, pur con esiti diversi, ne costituiscono una testimonianza. Ciò che lo attrae è l'indagine socio-psicologica che ne può emergere senza però mai dimenticare il fare cinema. È per questo che lui e Paulicevich hanno raccolto le testimonianze di alcune prostitute prima di arrivare a scrivere e girare il film e che le stesse attrici hanno studiato da vicino la vita di una casa chiusa per comprendere meglio i propri personaggi che sono riuscite a portare sullo schermo con assoluta credibilità.
Il film si apre con una scena che troverà una spiegazione molto più avanti ma si tratta solo di un escamotage mirato a suscitare una maggiore attenzione; perché ciò cui veniamo messi di fronte, di fatto, è un micro universo femminile costretto quotidianamente a confrontarsi con dei maschi troppo convinti di essere uomini alfa per accettare il confronto oppure inseriti in una quotidianità in cui far prevalere il quieto vivere familiare piuttosto che rischiare di scoprire verità destabilizzanti.
Dinanzi a una così definita contrapposizione le accuse di manicheismo potrebbero trovare una giustificazione se non ci fosse una scena in cui il cliente di una di loro mostra un'umanità priva di difese pretestuose e attenta a chi ha di fronte esprimendo un aspetto differente della mascolinità.
Non mancano scene 'forti' ma anche una simulazione di orgasmo in grado di reggere il confronto con quella ormai cult di Harry ti presento Sally in un film che ci interroga, senza falsi pudori, su una condizione femminile che in tempi di pornografia diffusa via web sembrerebbe facilmente omologabile e che invece è e rimane una realtà su cui riflettere. Essere femmine e considerate come tali e non come pezzi di carne, come dice una di loro, è l'obiettivo da perseguire. Sempre e comunque.
Ancora Roubaix. Ancora desolazione, doppie vite, rabbia, vendetta e morte. Axelle, Dominque e Conso sono tre amiche e colleghe, nel senso che a insaputa di tutti ogni giorno varcano il vicino confine belga e vanno a prostituirsi in una casa d'appuntamenti. Una è divorziata, ha troppi figli e l'ex marito che incalza; una ha ancora la famiglia intatta ma rapporti conflittuali con la figlia; una si è [...] Vai alla recensione »
Atena, dea della guerra, Era, dea della collera, e Circe che trasforma gli uomini in porci. Hanno nomi mitologici Axelle (Sara Forestier), Dominique (Noémie Lvovsky) e Conso (Annabelle Lengronne) quando si trasformano in "donne di piacere". Per farlo lasciano le loro vite di tutti i giorni nel nord della Francia, attraversano la frontiera e si prostituiscono in un bordello in Belgio, dove la prostituzione [...] Vai alla recensione »