Titolo originale | Searching for Valentina-the world of Guido Crepax |
Titolo internazionale | Searching for Valentina: The World of Guido Crepax |
Anno | 2019 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 75 minuti |
Regia di | Giancarlo Soldi |
Attori | Tinto Brass, Milo Manara (II), Mario Martone, Jose Munoz (II), Riccardo Vianello . |
Uscita | mercoledì 12 febbraio 2020 |
Tag | Da vedere 2019 |
Distribuzione | Bizef Produzione |
MYmonetro | 3,03 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 21 febbraio 2020
Valentina è bella come Louise Brooks, disturbante come un taglio di Fontana, consapevole come una lirica di Bob Dylan e libera come la musica di Charlie Parker. In Italia al Box Office Cercando Valentina - Il mondo di Guido Crepax ha incassato 5,1 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Un viaggio alla scoperta del mondo visionario di Guido Crepax e della sua creatura più popolare. Frutto della Milano degli anni Sessanta e della creatività di un artista unico, che ne è oggi di Valentina? Attraverso un gruppo di studiosi, giornalisti, artisti, sceneggiatori e musicisti, il regista Giancarlo Soldi prova a ricostruire il significato di questa icona. Erano i favolosi anni Sessanta, quando Guido Crepax si unì alla geniale squadra raccolta attorno alla rivista Linus e creò la sua Valentina. Da quel momento la celeberrima ragazza col caschetto bruno divenne la perfetta incarnazione delle tensioni e dello spirito di un'epoca, dando voce a un diverso modo di intendere la sessualità e il piacere.
Il docufilm di Soldi, insaziabile esploratore della storia del fumetto italiano, riflette a livello formale l'indomita libertà e l'anticonformismo del personaggio.
La formula tradizionale dell'intervista viene infatti contaminata da altri linguaggi e sintassi narrative, che vanno dal found footage - con meravigliose immagini della Milano di ieri e di casa Crepax - alla fiction surrealista. La ricerca cui fa riferimento il titolo è dunque tanto quella dei "testimoni" reali, che partecipano con i loro tasselli all'enigma di Valentina, quanto quella del fidanzato Rembrandt, interpretato da un attore in suggestive sequenze in bianco e nero. Ma a parlare sono soprattutto le tavole di Crepax, che talvolta interagiscono con gli attori in carne ed ossa per raccontarci la qualità principale delle storie di Valentina: la loro capacità di esondare le pagine disegnate per farsi racconto universale di pulsioni inconsce. Trasformando, come giustamente evidenzia Francesco Casetti, la piccola esperienza individuale in epifania. Già, perché quello che emerge molto bene dalle interviste è quanto l'erotismo fosse la chiave, personalissima, attraverso cui Crepax interpretava il decennio della contestazione, certo che la nudità potesse avere un carattere rivoluzionario molto più dirompente di qualunque reclamo o gesto eclatante.
E così rivoluzionario fu il taglio alla Fontana rappresentato dal corpo desiderante di Valentina, che neppure i movimenti femministi, all'epoca, furono in grado di accoglierlo come il simbolo di una vittoria e di un'emancipazione reale. Perché il personaggio era slegato da qualunque forma di mercificazione di sé, puntando in maniera del tutto consapevole al raggiungimento del proprio piacere. Senza contare le altre caratteristiche di cui la dotò Crepax, come la dinamica vita professionale e il gusto letterario, aspetti del tutto inediti per un personaggio femminile dell'epoca. Il legame con il cinema, sublimato dalle immagini di Louise Brooks a cui lo stesso Crepax si era ispirato per definire le fattezze della sua eroina, in Cercando Valentina viene indagato attraverso presenze emblematiche come quella di Mario Martone. Perché l'intuizione geniale di Crepax non fu solo di creare un personaggio destabilizzante, una Lulu moderna e imprendibile, quanto di portare nel fumetto un'impaginazione innovativa, che rifletteva il montaggio sconnesso e i falsi raccordi con cui Godard stava rivoluzionando la settima arte. Ma dal racconto emergono anche dettagli d'archivio e frammenti luminosi che da soli basterebbero a far rimpiangere la Milano di Crepax. Che dire, ad esempio, degli splendidi giochi da tavolo che l'artista ideava e realizzava per invitare amici, tra cui un fedelissimo Claudio Abbado, e famigliari a giocare alla battaglia? È su queste parentesi leggere, più che sulla parte di fiction, che il lavoro di Soldi regala i momenti migliori, combinando il gusto della scoperta con la malinconia per il tempo e le storie perdute.
Valentina, personaggio dei fumetti ideato, nel 1965, da Guido Crepax, è un'icona. A lei e al suo creatore è dedicato questo interessante documentario che ripercorre non solo la storia della discinta fotografa, ma, soprattutto, quella del fumettista che le ha dato i natali. Un ritratto a due, che è anche un affresco di un'epoca. Dal suo esordio su Linus, nel quale doveva essere solo un personaggio secondario [...] Vai alla recensione »
Valentina ha una carta d'identità: è nata il giorno di Natale del 1942, nome completo Valentina Rosselli, è alta 1,72, ha capelli neri e occhi chiari. Stato civile nubile, professione fotografa. Valentina è matita su carta, ma come tutti gli esseri umani invecchia. E arrivata all'età di 53 anni, si ritira dalle scene. Della carica erotica e dell'indipendenza dell'eroina di Crepax, già si sa.
Presentato alle Giornate degli Autori di Venezia 76, il documentario parte dalla fine degli anni '60, quando Guido Crepax intercetta tutte le novità di una Milano in fermento e di una rivoluzione estetica, trasponendoli nel suo fumetto. Valentina è il suo alter ego, una fotografa sognatrice diventata poi un'icona di eleganza e di sofisticato erotismo amata da più generazioni, nonché simbolo d'indipendenza, [...] Vai alla recensione »
Vi sono espressione artistiche che possono darsi solo nel loro tempo storico. Una di questa è Valentina di Guido Crepax, un classico insuperabile dell'erotismo, di un genere che non ha trovato mai un nome, ma di cui si avverte drammaticamente la non riproducibilità, se non persino la non ricettività fuori dal suo tempo. L'unica parola che viene in mente è Libido, ma come connotazione politica e antropologic [...] Vai alla recensione »
«Ahi, Valentina, sogno fuori strada e fuori sintonia», per citare Ornella Vanoni. Parliamo della ragazza disegnata da Crepax in una Milano grafica e avventurosa, spesso nuda o amata, più spesso amante. Soldi, dopo Diabolik sono io, contamina ancora cinema a soggetto (la recherche del fidanzato Rembrandt in scene che si fondono con l'animazione dei fumetti), interviste (tra gli altri, Francesco Casetti [...] Vai alla recensione »
Riecco la favolosa Valentina, creata su ispirazione "domestica" dal precursore Crepax, il disegnato frutto sensualmente libero d'icona consapevolmente prefemminista, l'enigmatico personaggio di bellissima fotografa con leggendario taglio a caschetto (ispirato al look della diva del muto Louise Brooks) da donna naturalmente emancipata, incarnante lo spirito febbrile e il gusto del piacere della Milano [...] Vai alla recensione »
Oltre al cinema, Giancarlo Soldi nutre un'altra grande passione, quella per i fumetti italiani. Ciò lo ha portato a diventare un collezionista e a trasferire sullo schermo le storie dei suoi celebri protagonisti. Il regista lombardo continua il viaggio alla (ri)scoperta di chi questo "universo" ha contribuito a espanderlo, con strisce capaci di lasciare una traccia nell'immaginario.