Ma quella guerra del "1917" è un bluff buono solo per l'intrattenimento
di Beatrice Fiorentino Il Manifesto
Come in "Salvate il soldato Ryan" c'è una "missione impossibile" da portare a termine, un fratello da raggiungere, un ordine da consegnare al caro prezzo della vita. Come in "Orizzonti di gloria" e "Uomini contro" c'è la follia del comando, l'idea della guerra e della sua insensatezza, il senso di precarietà della vita umana. De "Gli anni spezzati" la storia di un'amicizia tragicamente interrotta e di "Dunkirk", invece, l'ambizione sfrenata di una forma di racconto "rivoluzionaria", un uso del dispositivo che vada oltre il concetto classico di "decoupage". [...]
di Beatrice Fiorentino, articolo completo (3506 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 25 gennaio 2020