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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 febbraio 2020
Norma Cossetto, studentessa italiana, istriana di un paese vicino Visignano, uccisa da partigiani jugoslavi nel 1943. In Italia al Box Office Red Land - Rosso Istria ha incassato 183 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Estate del 1943. Il 25 luglio Mussolini viene arrestato e l'8 settembre l'Italia firma quell'armistizio separato con gli angloamericani che condurrà al caos. L'esercito non sa più chi è il nemico e chi l'alleato. Il dramma si trasforma in tragedia per i soldati abbandonati a se stessi nei teatri di guerra ma anche e soprattutto per le popolazioni civili Istriane, Fiumane, Giuliane e Dalmate, che si trovano ad affrontare un nuovo nemico: i partigiani di Tito che avanzano in quelle terre, spinti da una furia anti-italiana. In questo drammatico contesto storico, avrà risalto la figura di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana, laureanda all'Università di Padova, barbaramente violentata e uccisa dai partigiani titini avndo la sola colpa di essere Italiana e figlia di un dirigente locale del partito fascista.
Ventun anni dopo il Porzus di Renzo Martinelli, che narrava vicende accadute in Friuli nello stesso periodo storico sollevando il velo su una pagina oscura della Resistenza, non era facile affrontare un tema come quello di quanto accaduto tra il 1943 e il 1945 agli italiani che vivevano in Istria senza alimentare polemiche di parte.
Maximiliano Hernando Bruno è riuscito a trovare in buona misura la chiave giusta per raccontare quei giorni e quelle vicende, cioè per adempiere ad uno dei molteplici compiti del cinema: fare memoria. Diciamo in buona misura perché qualche accentuazione melodrammatica non manca (il capobanda titino è il Male assoluto così come al comunista italiano vengono offerti i tratti del traditore della propria gente, anche per risentimento amoroso, con possibilità di riscatto finale come nell'opera lirica).
Nel complesso però la sceneggiatura sa mostrare con equilibrio sia la sensazione di smarrimento conseguente all'8 settembre, sia ciò che anima nell'intimo le varie parti in causa. Il generale Esposito espone tutte le perplessità dell'Esercito dinanzi a una guerra sbagliata voluta dal fascismo così come non viene taciuta l'italianizzazione forzata dell'area condotta negli anni dal regime.
Ci viene però anche mostrato come la convivenza tra le diverse etnie fosse stata possibile e quanto invece l'odio da parte dei rappresentanti degli avamposti delle forze comandate dal Tito abbia scardinato un esempio di civiltà. Attraverso la storia tragica di una giovane donna come Norma Cossetto (medaglia d'oro al merito civile) ci viene presentato un microcosmo che trova nel professore interpretato da Franco Nero una lettura 'alta' che ha la propria sintesi nella frase: "Se Satana crede di poter peggiorare l'uomo è davvero ingenuo".
Proprio per questo fare memoria non può essere un pretesto per riattizzare odi e rancori ma per avere presente l'obiettivo che quanto accaduto non debba più accadere. In un'epoca di tentazioni di nuovi nazionalismi questo è un film che, anche grazie alla sua qualità spettacolare, può contribuire a far riflettere come questi possano facilmente degenerare nell'odio più cieco, ricordando il passato per costruire un futuro diverso.
Ho avuto la fortuna di vedere il film in anteprima al lido di venezia lo scorso settembre. Attori eccezionali, fotografia pazzesca e ambientazioni che ti trasportano interamente all'interno della storia. Di film storici ne vedo tanti...è questo non mi ha deluso affatto, anzi erano molti anni che non vedevo un film italiano di guera con questa caratura da film internazionale.
Un'opera prima maestosa, girato benissimo e diretto con eleganza e buon gusto, ma anche con determinazione narrativa per andare fino in fondo alla crudezza dell'essere umano. Attori grandiosi che sanno farti immedesimare nei personaggi e farti piangere e soffrire con loro. Una fotogtrafia che delizia l'occhio, che esulta per le meravigliose ambientazioni e costumi.
Dopo aver visto tanti film scarsi italiani storici e di guerra finalmente una ventata d'aria fresca! Ero rimasto al film dei fratelli Taviani "Una Questione Privata"....noiso, scadente poco credibile e recitato malissimo. Invece questo Red Land mi ha meravigliato! Regia fanatastica, fotografia e attori da oscar! Una storia mai raccontata al cinema, cruda, violenta e che ti avvolge in [...] Vai alla recensione »
Film potente e dolorosissimo, senza un attimo di pace o con salti nel fantastico, come in Emir Kosturica, Red Land (Rosso d’Istria), di Maximiliano Hernando Bruno, argentino, che ha angosciosamente impresso nella memoria la storia di tutti i Desparecidos, gli “scomparsi”, milioni nel mondo, solo tenendo conto degli ultimi due secoli.
Poiché sull'argomento esistono pochissimi film questo cercava di dare un'idea di una situazione complicata e confusa come quella dell'Adriatico Orientale e in particolare dell'Istria, rappresentando dei personaggi tutti in preda a dilemmi tragici, paure estreme, scelte da fare senza le informazioni adeguate, illusioni, tante! E tutto in un quadro che ancora [...] Vai alla recensione »
A mio parere il film Rosso Istria non è un documentario che pretenda di stabilire una verità storica, ma la trasfigurazione cinematografica della dolorosa vicenda della popolazione istriana alla fine della seconda guerra mondiale. Sono un’istriana di sangue ed ideologia mista ben consapevole delle cause complesse, degli antefatti e dei post fatti di questa storia che [...] Vai alla recensione »
Da non professionista del ramo, mi astengo da giudizi tecnici sulla realizzazione del film. Posso però dire che l'interpretazione, la fotografia, il commento musicale, il garbo e la delicatezza con cui gli argomenti sono stati qui trattati mi hanno molto favorevolmente impressionato e mi hanno fatto passare le due ore e mezza di attenzione senza quasi che me ne accorgessi.
" Una storia vera, cruda e drammatica che non risparmia nulla allo spettatore, mai raccontata al cinema, attori grandiosi che sanno farti immedesimare nei personaggi e farti piangere e soffrire con loro...fotografia splendida e ambientazioni che ti trasportano interamente all'interno della vicenda "....A queste recensioni che condivido in pieno e sinceramente applaudo voglio aggiungere la mia personale [...] Vai alla recensione »
Dopo tanti sacrosanti film sull'Olocausto, finalmente il primo film sulla tragedia italiana delle foibe, che agli italiani è stata taciuta e negata per decenni fino all'istituzione del Giorno del Ricordo. L'orrore vissuto da Norma Cossetto, che è quello degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia, viene rivissuto dal giovane regista con profondo sentimento, delineando con onestà intellettuale la ragnatela [...] Vai alla recensione »
Sin dalle primissime immagini veniamo catapultati nelle viscere della storia. Gli echi degli spari nel bosco e lo sgomento di un branco di cervi, trasmettono allo spettatore il sentore di antiche paure. E' un 'Istria profonda quella che appare qua e là in diversi piani sequenza : dalla verdeggiante Valle del Quieto ad un'esile striscia di mare sullo sfondo, ma è una [...] Vai alla recensione »
Finalmente, dopo tanti anni, il velo si sta sollevando per rivelare una triste ed amara verità storica, negata ed occultata per troppo tempo perché ritenuta scomoda e "politicamente non corretta". Un riconoscimento doveroso alla memoria di tante vittime innocenti troppo a lungo dimenticate. Dopo Porzus, questo film mostra nella sua cruda realtà cosa è stato commesso dall' "altra parte".
Un film da vedere assolutamente, dopo una prima parte introduttiva, necessaria per poter comprendere il clima dell'epoca, si snoda tutto il dramma di Norma Cossetto. Un simbolo del martirio subito da migliaia di italiani come lei infoibati, con la sola colpa di essere italiani. Le prime scene nel bosco sono subito d'impatto e gli spari di sottofondo rimbombano in sala e nei cuori.
“RED LAND” = “ROSSO ISTRIA” film….. alla fine si rimane proprio impietriti sulle poltroncine della sala cinematografica, le luci si accendono ma la forza di alzarsi viene a mancare, le “ferite” nello stomaco e nel cuore ricevute lo impediscono. Ci si sente soli e sgomenti, senza parole. Si può solamente abbracciare il vicino di posto riconosciuto nel dolore per ritrovare un po’ di coraggio e solidarietà [...] Vai alla recensione »
Ho assistito ieri a Udine alla proiezione di Red Land. La sala era colma, nessun posto vuoto. Un silenzio assoluto mentre scorrono le incantevole riprese dei boschi istriani e dei cervi, tra gli alberi, dai grandi occhi, attoniti e fermi, quasi in aspettazione.Ancora occhi, grandi e lucidi di Geraldine Chaplin, spalancati nel terribile abisso di un dramma senza fine.
Una pagina cruenta della nostra Storia, raccontata senza veli, senza indulgere in toni faziosi, con dedizione alla verità degli eventi. La popolazione italiana d'Istria ha antiche radici nella regione, conserva l'eredità e la cultura dell'epoca romana e della repubblica di Venezia, convive con gli slavi evitando turbamenti e scontri .
Fare un film storico che non fosse un documentario, che non fosse una fiction, che non fosse uno scimmiottare altre pellicole, non era davvero compito facile. Ma Red Land-Rosso Istria, non solo ci riesce, ma va ben oltre, supera lo stereotipo, accomuna scelte filmografiche originali, presenta una fotografia straordinaria, interpretazioni magistrali, tenendo alto il valore espressivo e comunicativo [...] Vai alla recensione »
Perché far partire dal 1919 la storia dei rapporti tra slavi e neolatini? Facciamola iniziare da quando, nel 640, in quei territori abitati da popoli (neo)latini arrivarono gli slavi e si annunciarono distruggendone quasi tutte le città e massacrandone gli abitanti. Le rovine di Salona, la capitale, non ci parlano dell'amore degli slavi ma della loro brutalità.
Film storico-drammatico, ambientato nell'Istria del 1943 dopo l'arresto di Mussolini. Descrive le barbarie perpetrate da parte dei partigiani comunisti jugoslavi ai danni dei civili italiani, abbandonati a se stessi dall'esercito italiano e tedesco sprofondati nel caos. Argomento a mio parere interessante, perché di solito ignorato dai film ambientati durante la seconda guerra mondiale, [...] Vai alla recensione »
Un tributo all'Italia che ha svoltato a destra, una ricostruzione faziosa che vorrebbe entrare nelle scuole, facendo dimenticare completamente le responsabilità italiane. Nessun cenno alla italianizzazione forzata, allo sputo in bocca ai bambini che parlavano sloveno, alle fucilazioni dei civili, agli incendi dei paesi da parte dell'esercito italiano.
Partiamo dalla tecnica;Fotografia inesistente, come se bastasse togliere un pó di saturazione per fare Cinema. Credo che faró causa al direttore della fotografia per avermi rovinato la cornea con certa luce sparata a mille nelle esterne. Per non parlare di quella grana che nemmeno mio zio negli anni '80 cpn la Phillips Explorer.Audio come sopra, con dialoghi appena bisbigliati accompagnati da urla [...] Vai alla recensione »
Non avendo seguito per mia ignoranza le vicende che hanno preceduto l'uscita del film, l'ho trovato mediocre già nella prima parte ancora poco connotata politicamente, che già anticipa la scarsa coerenza della narrazione (ad esempio la parte di Geraldine Chaplin nel magazzino è imbarazzante, soprattutto per unattrice del suo calibro).
La memoria è una cosa molto importante, andrebbe maneggiata con cura. Il problema di questo film non è quello che racconta, né il fatto che sia un film decisamente partigiano: personalmente da un regista non mi aspetto l'obiettività di uno storico, se voglio conoscere le cose per come sono state veramente leggo un libro di storia o guardo un documentario.
Il film Red Land è una “cagata pazzesca” per dirla con le parole del ragionier Fantozzi! Pura propaganda revisionista postfascista in salsa sovranista! Non c’è un cenno alle cause della violenza che ammorba il film, alla terribile ventennale repressione della dittatura fascista in quelle zone, se non un rapido accenno al divieto della lingua slava in pubblico.
Questo lungometraggio malgrado venga definito un film, a mio parere, assomiglia molto ad un docufilm. Esso ricostruisce un fatto storicamente avvenuto: la tragica vicenda di Norma Cossetto, figlia di un dirigente locale del Partito Nazionale Fascista che era stato anche podestà (sindaco) del comune di Visinada in Istria e che nel 1943 era un ufficiale delle camicie nere di stanza a Trieste. Vai alla recensione »
Due ore e mezza ad attendere una scena che il pubblico già conosce prima di entrare in sala, nel frattempo tocca sorbitrsi tutta una sequenza di inutili sciocchezze dal punto di vista storiografico (un esempio a caso: la scena in cui i carabinieri di un presunto comando istriano vanno in cerca di disertori subito dopo l'8 settembre è ridicola).
Ritengo che Red Land non sia un bel film perché alla qualità di un film concorrono più elementi: un film non è fatto solo di ottime location, di sfondo musicale, di bravi attori e primi piani in controluce. se è un film storico o è obiettivo o non rende giustizia a nessuno. Il regista Bruno fa un film sulla storia di Norma Cossetto togliendo gli avvenimenti [...] Vai alla recensione »
“Red land” (“Rosso Istria”) di Maximiliano Hernando Bruno è un film rosso come la bauxite, rosso come la terra d’Istria, rosso come i panorami giuliano-dalmati, rosso come il ciglio di una foiba, rosso come il vestito della “voce narrante”, rosso come il sangue delle giovani ragazze italiane stuprate dai comunisti, rosso come le ferite delle torture [...] Vai alla recensione »
Ho visto questo film ed un capolavoro, uno di quei film che non ti fanno scollare gli occhi dallo schermo, ho provato un mix di emozioni contrastanti, dalla gratitudine nei confronti del giovane regista per aver permesso a Norma di rivedere la luce e di sorridere ancora, alla tristezza e amarezza pensando che si è trattato di un'orribile pagina della storia italiana, che gli infami, vigliacchi hanno [...] Vai alla recensione »
Nel tuo commento, "Serenata" c'è tutto l'armamentario ideologico del vetero-comunista. Credevo che queste persone ormai non esistessero più, ma devo constatare che i complici ideologigi dei boia rossi esisteranno sempre come il male, nel loro squallore velenoso. I partigiani titini come tutti i comunisti sono effettivamente il male assoluto, in tutto il mondo, dall'estrem [...] Vai alla recensione »
Un film che offre l'opportunità di conoscere veramente la tragedia vissuta dagli Italiani in Istria e Dalmazia. Assolutamente da vedere e consigliare
Ho visto questo film ed un capolavoro, uno di quei film che non ti fanno scollare gli occhi dallo schermo, ho provato un mix di emozioni contrastanti, dalla gratitudine nei confronti del giovane regista per aver permesso a Norma di rivedere la luce e di sorridere ancora, alla tristezza e amarezza pensando che si è trattato di un'orribile pagina della storia italiana, che gli infami, vigliacchi hanno [...] Vai alla recensione »
Straordinario, per essere l'opera prima di un regista italo argentino, con il coraggio di aprire uno squarcio enorme su uno dei tanti silenzi italiani durato 75 anni, attraverso una costruzione filmica degna di ben più blasonate produzioni. Gli attori tutti fanno trasparire un realismo inattaccabile, un coinvoglimento emotivo che si trasmette con immediatezza alle persone in sala, trasportando [...] Vai alla recensione »
Un film bellissimo che merita di essere visto per la storia, che sa rendere bene quel senso di angoscia e paura nella popolazione istriana costretta ad andarsene per non subire ulteriori violenze. Un cast sorprendente, un grandissimo Franco Nero. Quanta angoscia, quanta violenza sa creare l'uomo!Merita il Max dei voti.
In Sardegna nessuna sala proietta questo film!!! Incredibile!!! Vorrei trovare un modo per ottenere una proiezione, non esiste neanche una piccola sala autonoma che abbia il buon gusto di andare contro corrente? Scrivete per favore se conoscete una sala in Sardegna che si distingue... Grazie!
finalmente un film che parla dell'Istria, con l'angoscia e il pugno nello stomaco che solo una grande regia e dei grandi attori possono trasmettere...davvero toccante e bellissimo.
Visto oggi pomeriggio ad UCI cinema VR! Complimenti al lavoro e al coraggio del regista e alla professionalità del cast! Mi ero già documentato sulla tragica vicenda ed avevo visto lo spettacolo di Cristicchi nonché il magazzino 18 ma il film mi ha coinvolto ancor più emotivamente suscitando sentimenti opposti ... che lascio immaginare ... Dopo la narrativa uscita .
Visto al lido di Venezia e sono stato travolto! Film capolavoro, travolgente, duro, crudo...un pugno allo stomaco. Non conoscevo nulla sui fatti narrati e sono stato contento di averlo visto. Attori eccezionali, sopratutto Romeo Gresembek nella parte del partigiano di tito "MATE"...se fosse un film americano sarebbe candidato all'oscar. Franco Nero, Geraldine Chaplin e Sandra Ceccarelli eccezionali! [...] Vai alla recensione »
L'ideologia comunista e l'odio etnico erano l'humus che nutriva i titini.
Un film da vedere assolutamente, un film da vedere almeno una volta nella vita…per poi non scordarlo più.Una esperienze cinematografica, la cui visione impressiona il telespettatore a tal punto che il film rimarrà nella memoria per molto, moltissimo tempo. Si tratta del meglio che il cinema possa offrire oggi,quì si parla di fatti realmente successi,Red land, Rosso Istria è un film dalla parte di [...] Vai alla recensione »
Un gran bel film. Ho avuto il privilegio di vederlo al Moderno, ma tornerò a vederlo al cinema, il 15 novembre, è una storia Italiana, una pagina di storia italiana sepolta sotto i tomi polverosi del conformismo ideologico e culturale, della vulgata storica, e consiglio a tutti di vederlo. In sala il film mi è sembrato a tratti lento.
A mio avviso uno dei migliori film visti intorno alla mostra del cinema di venezia. Una cura dei dettagli difficilmente riscontrabile in altri film storici, nulla è lasciato al caso. Una regia che riesce a coinvolgere lo spettatore sia visibilmente sia narrativamente con inquadrature che iniziano molto ampie e suggestive e che poi diventano man mano sempre più dinamiche e claustrofobiche quando la [...] Vai alla recensione »
Scrissi anni fa : FOIBE dagli abissi del Carso agli abissi della memoria. Ora grazie a questo film un po' alla volta la verità comincia a risalire da quegli abissi. Purtroppo c'è una diffusa ignoranza in materia, a lungo voluta e dai più subita, e questo film è un cammino verso la verità. Un film assolutamente da vedere e rivedere per un'opportuna [...] Vai alla recensione »
Film senza lancio pubblicitario nelle sale ma solo attraverso il passaparola. Ho visto l’atmosfera della vita istriana: prima normale e gioiosa, poi terribile è drammatica. Penso che interesserà perchè, finalmente, si sa chiaramente come hanno trattato gli ITALIANI d’Istria e il perché dell’ESODO dall’Istria,Fiume e Dalmazia. Film lento all’inizio ma poi 2 ore e 30 di drammatica tensione che preme [...] Vai alla recensione »
L'ho visto. È un film che tocca il cuore. In modo equilibrato si racconta la storia, purtroppo vera, di Norma Cossetto, studentessa dell'università di Padova. Sullo sfondo la situazione complicata e difficile del confine orientale italiano.Un gioiello che fa luce su una pagina di storia italiana occultata per decenni all'opinione pubblica. Assolutamente da vedere.
Eccellente film. In attesa che arrivi anche a Novara, per andare a rivederlo con gli amici, ho dovuto spostarmi e Milano. Ma ne è valsa la pena
Bellissimo film. attori divini. concordo con chi ha detto che se l'attore che interpreta Mate fosse stato americano avrebbe vinto l'oscar!!!! un fulm crudo, ansiogeno che ti tiene attacato allo schermo nonostante abbia contenuti storici e una durata di due ore e mezza. Solo un pazzo non andrebbe al cinema!!!!! Straconsigliato!!!!!!
Stupendo! Regia perfetta ,consigliatissimo!! Nonostante sia crudo e altamente drammatico Gli attori sono stati all'altezza della regia e credibili.
Il film è molto crudo e suscita emozioni forti. Abbastanza realista la rappresentazione del paese, forse poche scene degli episodi spiacevoli dell’esodo, tutto concentrato sulla vicenda di Norma, tragicamente scomparsa
La negazione della Storia da parte del pensiero unico dominante é a mio avviso la spiegazione dell’ostracismo decretato nei confronti di questo straordinario film. Per vederlo ho dovuto farlo fuori regione.
Film da mostrare in tutte le scuole, per riscoprire una verità storica scomoda e tenuta nascosta per molto tempo...
Norma Cossetto aveva 23 anni quando fu barbaramente uccisa. Dopo aver subito uno stupro di gruppo per una notte intera, venne gettata in una foiba dell'Istria. Le mani legate con il filo di ferro alla persona davanti a lei, freddata a sua volta con un colpo alla nuca dai partigiani titini. La tragedia di Norma Cossetto, e dei moltissimi altri sventurati come lei, è rimasta per troppi anni avvolta in [...] Vai alla recensione »