Titolo originale | Outlaw King |
Anno | 2018 |
Genere | Azione, Biografico, Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna, USA |
Durata | 117 minuti |
Regia di | David Mackenzie |
Attori | Chris Pine, Aaron Taylor-Johnson, Florence Pugh, Callan Mulvey, Steven Cree Billy Howle, Jamie Michie, Lorne MacFadyen, Kevin Mains, James Cosmo, Stephen Dillane, Tony Curran, Sam Spruell, Duncan Lacroix, Matt Stokoe. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 29 ottobre 2018
Nella Scozia del XIV secolo, Robert Bruce guida una fiera rivolta per sottrarre il paese al dominio inglese e conquistare la corona.
CONSIGLIATO N.D.
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Bruce the Bruce assiste alla tregua fermata tra suo padre e il Re d'Inghilterra, che del resto conclude l'incontro sfoggiando la potenza della sua nuova prodigiosa catapulta (per l'esattezza un trabucco dotato di contrappesi). Quando suo padre muore e il ribelle William Wallace viene catturato e brutalmente ucciso, Bruce decide di opporsi agli inglesi e si fa proclamare Re di Scozia, inoltre si sposa alla nobile irlandese Elizabeth de Burgh, che presto impara ad amare.
"Sono certo che se mi venisse voglia potrei trarre dal girato [il cui primo montaggio ammontava a ben quattro ore] una miniserie in tre parti. Perché ci sono molti personaggi, molta storia, ma al cinema si cerca di creare un film guidato da una narrazione che sia anche intrattenimento, con grandi interpretazioni. Quindi bisogna eliminare il superfluo, anche se è difficile quando si tratta di una ricca vicenda storica".
David Mackenzie
Il principale avversario di Bruce sarà Edward, Principe del Galles, figlio di Edward I Re d'Inghilterra. I due del resto non si vedono per niente di buon occhio, tanto che il principe sfiderà Bruce a duello quando i loro genitori sono ancora in vita. Tra gli alleati di Bruce spicca invece il feroce guerriero James Douglas, pronto a servirlo nella lotta contro gli inglesi, oltre che intenzionato a liberare e riprendersi le terre della sua famiglia. Meno propensi ad aiutare Bruce, anche per via della sua inesperienza in battaglia, sono gli altri nobili scozzesi, alcuni dei quali tentati di tradirlo dalla ricompensa offerta dagli inglesi.
Gli eventi raccontati in Outlaw King proseguono più o meno direttamente quelli visti in Braveheart, ma questa volta la storia prenderà una piega diversa. Per cercare di dare una costruzione drammatica compatta agli eventi, Mackenzie apre il film con un lungo piano sequenza intorno alla tenda del Re, dove ha luogo anche il primo duello tra i futuri rivali, che rimarrà sospeso e troverà un climax solo nella battaglia finale. Per gli scontri di massa invece il regista sceglierà uno stile più frenetico, calato nel mezzo dell'azione con impressionante sfoggio di violenza. I viaggi degli uomini di Bruce lungo la verde Scozia sono invece inquadrati dalla distanza, con gli uomini che formano una fila indiana in mezzo allo splendido paesaggio, come nella trilogia del Signore degli Anelli di Peter Jackson.
Il cast vede protagonista Chris Pine, che torna a lavorare con Mackenzie dopo Hell or High Water, mentre il suo miglior guerriero è interpretato da Aaron Taylor-Johnson, protagonista dei due Kick-Ass e viscido criminale in Animali notturni di Tom Ford. La moglie di Bruce ha il volto di Florence Pugh, attrice lanciatissima dopo i numerosi riconoscimenti ottenuti con Lady Macbeth e che presto rivedremo nella prestigiosa miniserie di Park Chan-wook The Little Drummer Girl.
Sempre sul fronte scozzese spicca poi Tony Curran, attore di Glasgow, nelle vesti di Angus Macdonald, braccio destro di Bruce, ed è originario della Scozia anche James Cosmo, che aveva già partecipato a Braveheart anche se gli spettatori lo riconosceranno più probabilmente per essere stato il capo dei Corvi nel Trono di Spade. Da qui viene anche Stephen Dillance, che interpretava Stannis Baratheon e si è recentemente visto su Netflix in uno dei migliori episodi di The Crown, nelle vesti del ritrattista di Churchill. Il principe del Galles ha il volto ancora poco noto di Billie Howle, apparso anche in Dunkirk, mentre il suo comandante sul campo è interpretato dall'inglese Sam Spruell, abituato a ruoli da villain e anche qui di impressionante presenza.
Dopo le reazioni critiche a Toronto per la sua versione di 137 minuti, il regista ha scelto di tornare in sala di montaggio per scorciare di Outlaw King eliminando alcune sequenze, in particolare dal primo e dal terzo atto. La più chiacchierata a Toronto è stata quella in cui Chris Pine sfoggia un nudo frontale, tanto che l'attore si è dichiarato rammaricato dell'infantilismo della stampa, che non si turba per decapitazioni e impiccagioni ma sta a guardare i genitali. Se sia rimasta o meno nella nuova versione però non possiamo rivelarlo.