Un film che rivisita la Storia con eccessiva libertà e sacrifica l'attendibilità sull'altare del politicamente corretto. Recensione di Paola Casella, legge Veronica Bitto.
di A cura della redazione
Scozia, 1561. Maria Stuarda, rimasta vedova, decide di tornare nella nativa Scozia. Con il suo ritorno Maria rischia di contendere il ruolo di regina d'Inghilterra a sua cugina Elisabetta I. La prima è cattolica, la seconda protestante. E tanto l'Inghilterra quanto la Scozia temono che la Stuarda coltivi un legame con la Roma papalina. Il suo destino è così segnato.
La corte cinquecentesca d'Inghilterra diventa magicamente mutietnica e il racconto di una leggendaria rivalità si trasforma in una sorellanza mal gestita e ostacolata da uomini invidiosi. Se da un lato è interessante, dall'altro risulta inopportuno forzare sul passato una visione contemporanea edulcorata e utopistica.
A uscirne con onore sono le due interpreti: Saoirse Ronan e Margot Robbie.
In occasione dell'uscita al cinema di Maria Regina di Scozia (guarda la video recensione), in sala dal 17 gennaio, Veronica Bitto interpreta la recensione di Paola Casella.