Anno | 2018 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 71 minuti |
Regia di | Leonardo Tiberi |
Attori | Andrea Sartoretti, Marta Zoffoli, Ralph Palka, Ricardo Angelini, Rike Schmid Pietro Genuardi, Ricardo Angelini, Marco Brandizi, Davide Strava. |
Uscita | lunedì 3 dicembre 2018 |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,04 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 10 gennaio 2019
La storia dell'Eroe dei Mari, Luigi Rizzo: antimilitarista e di idee democratiche, indossò la divisa solo durante la guerra. In Italia al Box Office Il destino degli uomini ha incassato 4,7 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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1916 - La Regia Marina Militare affida a Luigi Rizzo un delicato incarico: comandare una squadriglia di M.A.S., i motoscafi armati siluranti che costituirono una vera novità bellica in quanto imbarcazioni piccole, veloci e maneggevoli in grado di contrapporsi alle immense (ma impacciate) corazzate tedesche.
1944 - L'ammiraglio Rizzo è detenuto in una prigione militare austriaca e interrogato ripetutamente affinché riveli i nomi dei capi partigiani che, soprattutto dopo l'8 settembre, sono i principali rivali degli occupanti teutonici in Italia. Ma Rizzo sa che il vero motivo per cui è tenuto prigioniero è l'eroismo con cui, durante la Prima Guerra Mondiale, ha capitanato l'Impresa di Premuda, culminata nell'affondamento della corazzata Santo Stefano: una sconfitta umiliante per la Marina Militare austroungarica, e uno dei prodromi della sua sconfitta, di cui Rizzo è la memoria incarnata.
Leonardo Tiberi prosegue nella sua rievocazione del conflitto '15-'18 completando la trilogia iniziata con Fango e gloria e proseguita con Noi eravamo, che ha adottato la strategia creativa - ben prima di Peter Jackson e del suo They Shall Not Grow Old - di utilizzare immagini di repertorio, restaurate e colorizzate, per riportare in vita un periodo storico in gran parte relegato alle fotografie in bianco e nero dei nonni.
La squadra è sempre la stessa: Salvatore Di Mola alla sceneggiatura, insieme a Tiberi e a Sabina Fiorenzi, Marco Kuveiller e la sua Human Touch Production al restauro e colorizzazione dei materiali d'archivio provenienti dall'Istituto Luce, che produce insieme a Maurizio e Manuel Tedesco.
Questa volta però le ambizioni sono più alte, sia perché la componente fiction è più ampia e raffinata che negli "episodi" precedenti (ottima l'interpretazione di Andrea Sartoretti nei panni di Rizzo) e più fluidamente mescolata alle immagini di repertorio, sia perché Tiberi ha la felice intuizione di contrapporre a quelle immagini colorizzate gli spezzoni dei Cinegiornali del Luce e del Die Deutsche Wochenschau, che rimangono in bianco e nero, ad indicare la loro versione distorta e obsoleta dei fatti.
Anche la vicenda di Luigi Rizzo, l'eroe dei Mas, è stata distorta da quella storia che cambia di segno a seconda di chi si succede al potere: uomo integerrimo e onesto, al ritorno dalla prigionia Rizzo fu accusato di connivenza con il regime fascista. Uscì indenne dalle accuse, ma la sua reputazione (e le sue finanze) ne furono pesantemente colpite. Tiberi ne riabilita la memoria, ricordando anche i suoi tentativi di rallentare la produzione di armi dei Cantieri Riuniti dell'Adriatico, dei quali era diventato alto dirigente, per ostacolare un'iniziativa bellica che non condivideva più. Nella sua operazione di testimonianza storica depurata da ogni faziosità di parte, Tiberi recupera anche l'impresa di Gabriele D'Annunzio a Fiume, senza entrare nel merito della sua affiliazione politica (anche se lo sentiamo chiaramente inneggiare "Eia eia alalà") ma evidenziandone l'impegno patriottico.
Il destino degli uomini diventa così una riflessione su quanto sia difficile (e ingiusto) ragionare in termini manichei dichiarando "guai ai vinti", e dimenticando che, in tempo di guerra, anche le persone perbene come Luigi Rizzo sono state messe a dura prova e hanno dovuto confrontarsi con la propria deontologia professionale e la propria coscienza a fronte delle decisioni discutibili del loro governo e della loro Arma. Prosegue così l'impegno di Tiberi nello stanare figure storiche italiane poco celebrate come Rizzo, "il marinaio più decorato della Storia d'Italia", la cui Impresa a Premuda è stata scelta come Giornata della Marina Militare Italiana, ma il cui ricordo è poi stato cancellato da chi ha preferito dimenticare gli esempi di rigore e integrità per celebrare gli opportunismi di convenienza.
IL DESTINO DEGLI UOMINI disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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Gran bel film ! Docufilm fatto molto bene , i 70 minuti passano veloci senza annoiarti e ti lasciano molta storia tra le mani. Complimenti a chi ha allestito e vestito i militari . Mezzi tedeschi rigorosi e filologici. Bravi
Bellissimo! Mi sono molto divertita ! Bravi gli attori ! Belli i motociclisti tedeschi !!!