Titolo originale | Lo and Behold, Reveries of the Connected World |
Titolo internazionale | Lo and Behold: Reveries of the Connected World |
Anno | 2016 |
Genere | Documentario, |
Produzione | USA |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Werner Herzog |
Attori | Werner Herzog, Leonard Kleinrock, Bob Kahn, Danny Hillis, Ted Nelson Adrien Treuille, Sebastian Thrun, Raj Rajkumar, Joydeep Biswas, Lesli Catsouras, Christos Catsouras, Christina Catsouras, Danielle Catsouras, Kira Catsouras, Felix James Lockman, Jennifer Wood (II), Diane Schou, Jay Locman, Hilarie Cash, Tom, Chloe (II), Lucianne Walkowicz, Lawrence Krauss, Jonathan Zittrain, Kevin Mitnick, Sam Curry, Shawn Carpenter, Elon Musk, Marcel Just, Tom Mitchell, J. Michael Vandeweghe, George W. Bush, Harry Houdini, Michael Hundeshagen. |
Uscita | giovedì 6 ottobre 2016 |
Tag | Da vedere 2016 |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,77 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 7 novembre 2017
La rivoluzione della vita umana dopo l'avvento di Internet: le conseguenze positive e negative di questo grande cambiamento. Al Box Office Usa Lo and Behold - Internet: il futuro è oggi ha incassato 114 mila dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Qual è il futuro della rete? Si può ancora immaginare un mondo senza connessione Internet? Quali sono i limiti dell'essere costantemente connessi? Siamo in grado di difenderci dalle minacce che si nascondono dietro all'utilizzo di questo mezzo così potente? Con lo sguardo disincantato, l'acume e l'ironia a cui questo straordinario cineasta ci ha abituato nel corso della sua lunga produzione di documentari, Lo and Behold (espressione che si potrebbe tradurre con "ammira!") tenta di riflettere su questi temi, esplorando anche le zone marginali, più controverse, che ne mettono in luce le contraddizioni. L'intento non è tanto quello dell'esaustività, quanto gettare delle basi per una riflessione più ampia sul mondo connesso in rete. Il regista lo fa suddividendo il documentario in 10 capitoli che si muovono tra la fascinazione, lo scetticismo e l'inquietudine derivante dall'utilizzo di questo mezzo che di fatto, come viene detto più volte nel film, è "fuori controllo".
Il documentario si apre con Leonard Kleinrock, professore di informatica all'UCLA di Los Angeles che ci guida alla scoperta della stanza 3420, il luogo a cui si fa risalire la nascita della rete. Tra le altre figure che incontriamo vi sono Kevin Mitnick, fra i più abili hacker al mondo; Elon Musk, cofondatore di PayPal, amministratore delegato di Tesla Motors, ma soprattutto conosciuto per la compagnia SpaceX, azienda che si occupa di rendere più accessibili i viaggi spaziali per l'essere umano e che lavora per il futuro approdo dell'uomo su Marte. Illuminante la sezione dedicata a Ted Nelson, colui che ha coniato il termine "ipertesto", che ci racconta come il linguaggio HTML abbia in realtà tradito la concezione originaria di ipertesto in rete, non sfruttandone appieno le potenzialità.
Chi conosce il regista tedesco sa che egli concepisce il fantascientifico in senso Carpenteriano, ovvero lo scenario post-apocalittico per cui la tecnologia regredisce e l'umanità ritorna a doversi confrontare con la tecnica, con la conoscenza pratica delle cose, per poter sopravvivere. Lo and Behold sembra a tratti muovere i passi proprio da queste premesse: cosa succederebbe se Internet smettesse di funzionare all'improvviso? l'essere umano sarà in grado di cavarsela quando Internet finirà?
Fra le trame intessute dal documentario si insinua l'idea che Internet sia diventato talmente pervasivo nelle relazioni umane da diventare indispensabile alla vita sulla Terra, tanto che c'è anche chi vede nella fine della rete il tramonto della civiltà. Interessantissima la questione riguardante le persone affette da sensibilità alle radiazioni elettromagnetiche causate dalle frequenze emesse, oltre che dalla radio e dagli smartphone, anche dalla rete e costrette all'isolamento. Anche quando tratta delle delicate questioni della dipendenza da videogiochi o della violenza che si espande online, Herzog riesce sempre a farlo senza moralismo, ma con umanità e interesse filantropico.
Il regista ci invita a osservare Internet alla distanza da cui lo guarderebbe uno scienziato, astraendolo, come un oggetto a sé stante, un organismo. Operazione non da poco, dal momento che ne siamo talmente immersi da darlo per scontato; un mondo in cui la rete è considerata il grado zero della socialità umana. La potenza visionaria dello sguardo del regista tedesco non ha limiti e si spinge oltre, fino al punto di chiedersi: Internet arriverà mai a pensare a se stesso?
Lo and Behold è un film che fa riflettere soprattutto sulla fragilità dell'uomo; vale a dire, sulla caratteristica che ci connota di più come creature, come esseri in qualche modo "gettati", direbbe Heidegger, nel mondo dell'essere insieme a tante altre creature, con le quali non possiamo non interagire, a partire dai nostri simili . Di questa fantastica debolezza, capace di creare salti inimmaginabili [...] Vai alla recensione »
LO and behold INTERNET IL FUTURO E'OGGI UN FILM di WERNER HERZOG USA 2016 Herzog, vecchio maestro del cinema tedesco , ci ha abituati ad una cinematografia visionaria ,dal racconto articolato su vari piani, dove il realismo si confonde nell'onirico, il piano naturalistico delle sue visioni si basa su sogni e fantasie.
Non ho molta familiarità con i lavori di Werner Herzog, anzi, credo che questo sia il primo che ho visto. Questo film documentario ha la curiosa caratteristica di intervistare persone molto diverse tra loro (e non appartenenti a schieramenti contrapposti, ma proprio facenti parte di mondi completamente differenti); la divisione in capitoli e la voce del regista, che accompagna la narrazione [...] Vai alla recensione »
Lo and Behold è un film che fa riflettere soprattutto sulla fragilità dell'uomo; vale a dire, sulla caratteristica che ci connota di più come creature, come esseri in qualche modo "gettati", direbbe Heidegger, nel mondo dell'essere insieme a tante altre creature, con le quali non possiamo non interagire, a partire dai nostri simili . Di questa fantastica debolezza, capace di creare salti inimmaginabili [...] Vai alla recensione »
Lo and Behold è un film che fa riflettere soprattutto sulla fragilità dell'uomo; vale a dire, sulla caratteristica che ci connota di più come creature, come esseri in qualche modo "gettati", direbbe Heidegger, nel mondo dell'essere insieme a tante altre creature, con le quali non possiamo non interagire, a partire dai nostri simili . Di questa fantastica debolezza, capace di creare salti inimmaginabili [...] Vai alla recensione »
In questo documentario diviso in 10 capitoli Herzog racconta la storia delle “macchine intelligenti” e della “rete” che ne è derivata; si interroga e ci interroga su internet partendo proprio dalle macchine di appena 47 anni fa e sulla rivoluzione tuttora in atto. Il regista svaga sulle dipendenze da videogame, intervistando alcune persone che si sono estraniate dalla vita reale dimenticando di mangiare [...] Vai alla recensione »
E' un documentario ben riuscito, diviso in 10 capitoli, con la voce narrante dal marcato accento tedesco .... Avvincente e visionario, da spazio sia alla storia con l'apertura sul monumento informatico da dove internet cominciò nel 1969 - e che spiega il titolo del film, sia al futuro con avveniristici robot pronti a sfidare gli umani nei mondiali del 1950.
E' un documentario ben riuscito, diviso in 10 capitoli, con la voce narrante dal marcato accento tedesco .... Avvincente e visionario, da spazio sia alla storia con l'apertura sul monumento informatico da dove internet cominciò nel 1969 - e che spiega il titolo del film, sia al futuro con avveniristici robot pronti a sfidare gli umani nei mondiali del 1950.
Quanto conosciamo il mondo di Internet? Al di là dell'uso quotidiano che ne facciamo, riusciamo ad immaginarci come cambierà, in futuro, ancora più drasticamente, la nostra vita? Siamo consapevoli, anche, dei rischi che comporta un uso sbagliato della rete? Partendo dalle origini del web, fino ad immaginare scenari nei quali la rete «potrebbe sostituirsi a Dio», Herzog confeziona un documentario esauriente, [...] Vai alla recensione »
I dieci capitoli del documentario di Werner Herzog, che sa rendere anche la più didascalica passerella di interviste un'avventura appassionante, sono un viaggio attraverso la storia di Internet. Le affascinanti testimonianze dei pionieri con le loro ammissioni di non aver previsto gli sviluppi di una cosa nata per una ristretta élite e ora tocca miliardi di esseri umani.