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Ultimo aggiornamento martedì 19 aprile 2016
Attraverso cinque storie di vita, il film affronta le problematiche relative ai social network e all'uso nefasto che oggi ne fanno soprattutto i giovani.
CONSIGLIATO N.D.
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Cinque storie si intersecano tra di loro come accade col meccanismo della rete: Don Luciano, un prete anticonvenzionale, moderno ed impegnato costantemente in campagne mediatiche a sostegno dei bambini immigrati, viene accusato di pedofilia; Claudio, un attore famoso che ha nel cuore le problematiche della gente comune, rivelera la sua vera natura; Sandro, spinto dalla voglia di sentirsi parte di un gruppo, si unisce ad una gang di ragazzini viziati appartenenti alla classe borghese, che si divertono a fare i bulli e a filmare le proprie bravate; Giorgio, un ricco imprenditore, distrugge la sua famiglia a causa del suo vizio per il gioco online e infine tre giovani amiche adolescenti, attratte dai soldi facili, decidono di prostituirsi filmando i loro clienti per poi ricattarli.
INFERNET disponibile in DVD o BluRay |
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Ho visto il film all'anteprima di Napoli, a parte alcune imperfezioni stilistiche tecniche, l'ho trovato reale (anche troppo, nella scene violente), quello che sentiamo al telegiornale qui si vede dal vivo, dialoghi veri, situazioni che purtroppo si verificano. Un film, unico nel suo genere, di denuncia e di informazione e riesce perfettamente nel suo intento di informare i giovani ed anche gli adulti [...] Vai alla recensione »
Ferlito, documentarista e regista di corti, affronta coraggiosamente in questo lungometraggio, la tematica riguardante la dipendenza creata dai mondi virtuali ed insidiosi che caratterizzano l'era corrente e l'uso compulsivo e distruttivo che se ne fa al giorno d'oggi. Un gruppo di bulli del Nord-est( il fiim è ambientato a Verona) dopo aver vessato più volte il [...] Vai alla recensione »
"Infernet" (azzeccato il neologismo!) appartiene a un genere cinematografico che farà sempre una discreta cassetta, perchè si focalizza sulle conseguenze più estreme del fenomeno collettivo più importante del XXI secolo, il web appunto. In questo film la tensione della storia si apprezza per due terzi del film, quando cerca di ritrarre contraddizioni e perversioni [...] Vai alla recensione »
Se fossi un regista o il produttore di sta roba mi vergognerei. Se poi fossi uno a scelta degli attori mi nasconderei. Povero Tognazzi, padre. Se vedesse il figlio penso che avrebbe da pentirsi di averlo indirizzato alla sua stessa professione.
Film crudo e diseducativo. Non lamentiamoci poi se si vede in giro sempre più violenza....scene violente come quelle di questo film trash, portano all'emulazione da parte dei più violenti, e sono quasi una palestra, una scuola dove apprendere cattiveria e violenza !!!
Tratta argomenti scottanti in modo piuttosto originale, la visione risulta piacevole ad un 44enne come me, ovviamente con una visione critica diversa da un ventenne.
Riflessione personale : Mi è piaciuto molto il film ,rappresenta parte della società in cui stiamo vivendo con molti punti di riflessione. Mette in risalto le più importanti dipendenze odierne e i rischi .A volte però bisogna chiederci perché si arriva ad aprire la porta alle dipendenze? Forse amici sbagliati ?Forse vuoti interiori accumulati nel tempo .