mark90
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giovedì 28 aprile 2016
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un film diverso, crudo, reale. generazionale.
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Ho visto il film all'anteprima di Napoli, a parte alcune imperfezioni stilistiche tecniche, l'ho trovato reale (anche troppo, nella scene violente), quello che sentiamo al telegiornale qui si vede dal vivo, dialoghi veri, situazioni che purtroppo si verificano.
Un film, unico nel suo genere, di denuncia e di informazione e riesce perfettamente nel suo intento di informare i giovani ed anche gli adulti sui pericoli della rete, un cast discreto.
Con alcuni piccoli accorgimenti sarebbe potuto essere un ottimo film.
Lo consiglio per vedere una cosa diversa.
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parsifal
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venerdì 6 luglio 2018
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dipendenza virtuale e violenza reale
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Ferlito, documentarista e regista di corti, affronta coraggiosamente in questo lungometraggio, la tematica riguardante la dipendenza creata dai mondi virtuali ed insidiosi che caratterizzano l'era corrente e l'uso compulsivo e distruttivo che se ne fa al giorno d'oggi. Un gruppo di bulli del Nord-est( il fiim è ambientato a Verona) dopo aver vessato più volte il compagno di classe Sandro ( L.Borgognoni) propone al suddetto di entrare in quella cerchia malsana e deviataq, avendo compreso le sue doti di hacker informatico. IL ragazzo accetterà e si troverà avivere situazioni inimmaginabili, sino a quel momento. IL Loro lugubre leader, Ludovico ( V.
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Ferlito, documentarista e regista di corti, affronta coraggiosamente in questo lungometraggio, la tematica riguardante la dipendenza creata dai mondi virtuali ed insidiosi che caratterizzano l'era corrente e l'uso compulsivo e distruttivo che se ne fa al giorno d'oggi. Un gruppo di bulli del Nord-est( il fiim è ambientato a Verona) dopo aver vessato più volte il compagno di classe Sandro ( L.Borgognoni) propone al suddetto di entrare in quella cerchia malsana e deviataq, avendo compreso le sue doti di hacker informatico. IL ragazzo accetterà e si troverà avivere situazioni inimmaginabili, sino a quel momento. IL Loro lugubre leader, Ludovico ( V.Mitu) è arrogante e violento, vive la vita in modo deviato è spesso preda di sadiche pulsioni nei confronti di tutti coloro che , secondo la sua malsana logica, non sono in linea con le sue preferenze. I ragazzi in questione picchiano, minacciano, ricattano, seza scrupoli di sorta e credendo di poter fare tutto ciò che desiderano, senza mai pagare lo scotto delle proprie azioni. SI incrociano altre storie , parallelamente alla loro; un attore apparentemente filantropo che si svelerà uno squallido seduttore di minorenni senza scrupoli, un trio di amiche snob e senza scrupoli che , nonostante la giovane età, mette in atto un piano criminale fondato su prostituzione e ricatto, un prete che viene accusato ingiustamente di pedifilia e quindi additato dall'intera città, ed inoltre un ricco imprenditore ( R.TOgnazzi) finito sul lastrico a causa del gioco, al quale la vita farà uno scherzo assai crudele. Sceneggiatura e soggetto molto interessanti, lo svolgimento presenmta qualche pecca di natura tecnica ed è evidente l'immaturità professionale alcuni interpreti, tra cui invece spicca il giovane Borgognoni, per sicurezza e capacità interpretativa. Tematica scomoda affrontatata con onestà intellettuale e coraggio.
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