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Partendo dalpresupposto che è un film un po' furbetto, realizzato apposta per piacere sia agli adulti, che ai più giovani, in realtà riesce a fondere abbastanza bene l'aspetto commerciale con quello di denuncia e riflessivo, osando anche molto poco nelle scene di violenza, finendo con un finale aperto che manda a casa contenti gli spettatori. Il film si può dividere in due parti, la prima lenta, incentrata su tutta la preparazione agli Hunger Games del titolo (letteralmente i giochi della fame), in cui i prescelti devono far finta di sembrare quasi contenti di partecipare a questi giochi di sterminio, nella seconda, invece molto più d'azione, mostra lo svolgere degli Hunger Games.
Sicuramente coinvolge molto di più nella seconda metà, ed è sicuramente un film che non delude, e riesce a far passare più di due ore senza che lo spettatore se ne accorga. Incassi record in USA, dove ha sbancato il botteghino nel primo weekend di programmazione, guadagnando 152 milioni di dollari, e piazzandosi al terzo posto: sopra di lui solo Il Cavaliere Oscuro(158 milioni nel primo weekend) e Harry Potter e i Doni Della Morte Parte 2(con 170 milioni nel primo weekend di programmazione).
Girato quasi sempre con la cinepresa a spalla, mostra poco le scene di violenza, per evitare il divieto ai minori. Nel complesso lascia sodisfatti, anche senza essere il capolavoro, e neanche il film dell'anno.
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