Ballata dell'odio e dell'amore |
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Un film di Álex De la Iglesia.
Con Carlos Areces, Antonio de la Torre, Carolina Bang, Sancho Gracia, Juan Luis Galiardo.
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Titolo originale Balada triste de trompeta.
Drammatico,
durata 107 min.
- Spagna, Francia 2010.
- Lucky Red
uscita giovedì 8 novembre 2012.
- VM 14 -
MYMONETRO
Ballata dell'odio e dell'amore ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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BALADA TRISTE DE TROMPETA
di KillBillvol2Feedback: 361 | altri commenti e recensioni di KillBillvol2 |
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domenica 7 luglio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film grottesco oltre ogni dire, violento, a tratti divertente, crudele e soprattutto pessimista all'ennesima potenza. L'ultimo film di Iglesia, osannato da Quentin Tarantino alla Mostra del Cinema di Venezia, è un horror sotto le vesti di love story malata (molto peggio di Vertigo) che racchiude tutta la sua distorta essenza in una sequenza: uno dei due protagonisti/antagonisti, distrutto dalla vita, dall'amore e dalla crudeltà degli uomini è ridotto ad animale da riporto e quando qualcuno cerca di aiutarlo lui, invece di accettare la sua mano, gliela morde. Niente ci salva nella vita, neanche l'amore, anzi, è proprio essi che ci porta alla follia e alla crudeltà. Il film si apre con una grande sequenza nella quale il pagliaccio padre del protagonista, fa strage di ribelli con un machete. Poi il film diventa autoreferenziale e si ha l'impressione che conti solo la messa in scena, la sontuosità delle inquadrature, invece che la trama, fino al finale, dove sembra che il regista sia proprio sadico coi suoi personaggi (SPOILER era proprio necessario far morire il motociclista). La regia sontuosa e frenetica allo stesso tempo è funzionale al racconto, e non c'è niente da eccepire a riguardio, tranne un uso forse esagerato del digitale. Ma nonostante tutto è un film che non si dimentica, e il regista non fa altro che porre allo spettatore due semplici scelte : o ami il mio film o lo odi. Dimostra l'ingiustizia e la tristezza della vita, non a caso i protagonisti sono due pagliacci opposti: uno felice e l'altro triste. E nella seconda metà il pagliaccio triste diventa quello felice, sfigurandosi il viso, mentre quello felice rimane tale solamente fuori, ma triste dentro non riuscendo più a far ridere i bambini e non riuscendo a dare uno scopo alla sua vita, tranne che distruggere il sogno d'amore dell'altro. E quando ho visto che l'oggetto dell'amore è vittima delle sue passate cattiverie e della sua passata superficialità nei confronti dei due contendenti sono rimasto come se avessi ricevuto un gran pugno in pancia...e non ho proprio amato questo film sopravvalutato.
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