alex41
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giovedì 26 giugno 2014
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il film più immorale che abbia mai visto!
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Una bestemmia unica. Mio Dio cosa hanno combinato??? Ok posso passare sul fatto della scelta del regsita di mettere il congegno spara ragnatele, anche per differenziare il film di Raimi e rendere Spiderman come tutti lo ricordano alle origini, però cazzo hanno defecato su tutto il resto. Prima cosa: Andrew Garfield?????? Ok sarà più adatto come Spiderman (??) ma che c'entra con Peter Parker? Già il fatto che va sullo skateboard fa perdere punti di credibilità, in più è troppo belloccio, e ciò ne fa perdere ancora. Il bello di Maguire è che col suo faccione non ti saresti mai aspettato che fosse lui Spiderman. Inoltre il film non sfrutta nemmeno un cattivo decente: Lizard nei fumetti è figo, qui è fatto coi piedi, e non c'è uno scontro che sia decente.
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Una bestemmia unica. Mio Dio cosa hanno combinato??? Ok posso passare sul fatto della scelta del regsita di mettere il congegno spara ragnatele, anche per differenziare il film di Raimi e rendere Spiderman come tutti lo ricordano alle origini, però cazzo hanno defecato su tutto il resto. Prima cosa: Andrew Garfield?????? Ok sarà più adatto come Spiderman (??) ma che c'entra con Peter Parker? Già il fatto che va sullo skateboard fa perdere punti di credibilità, in più è troppo belloccio, e ciò ne fa perdere ancora. Il bello di Maguire è che col suo faccione non ti saresti mai aspettato che fosse lui Spiderman. Inoltre il film non sfrutta nemmeno un cattivo decente: Lizard nei fumetti è figo, qui è fatto coi piedi, e non c'è uno scontro che sia decente. La storia con Gwen Stacy è una rottura di palle unica, e quando compare non vedi l'ora che arrivi Lizard, peccato che quando arriva resti deluso. L'attore Rhys Ifans è molto bravo ed è l'unico che cerca di salvare questa pietosa monnezza cinematografica fatta solo di effetti speciali, un gran casino degno del peggior Michael Bay. Spiderman parla troppo, il costume è ridicolo, lo scontro nella scuola e nelle fogne è da film della Asylum (e non dite di no), l'avessero fatto loro avrei capito, ma qui dai. Webb si dimostra incapace nel dirigere una storia, creando un film senza ritmo, freddo, e con scene imbarazzanti. SPOILER: La scena delle gru....penso che insieme alla bat-carta di credito di "Batman & Robin" sia una delle scene che hanno ucciso il supereroe in questione. La stella è per Rhys Ifans, Martin Sheen, Sally Field e un punto in più per il finale sotto la pioggia, niente di che ma almeno in confronto all'altro è poesia. Il problema di questo Spiderman è che cerca in tutti i modi di somigliare a lui, di creare un fumetto rimbombante e rimoroso, ma il cinema dov'è???
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ultimoboyscout
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domenica 18 maggio 2014
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le origini del ragno.
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Il film rappresenta il punto di svolta della serie, a cominciare dal nuovo protagonista Andrew Garfield fino al subentrante regista Marc Webb che sostituisce il veterano Sam Raimi. In effetti Marvel osa l'inosabile assumendo Webb, regista con una sola commedia (di buon successo) alle spalle e Garfield, finora attore con sole parti da comprimario. Il tutto dopo i 2.5 miliardi di dollari incassati dalla trilogia con Tobey Maguire. L'attore inglese da un nuovo taglio a Peter Parker, più umano e fragile, ossessionato dalla scomparsa dei genitori, rinunciando a parte della fisicità per puntare sulla psicologia del personaggio. Il film funziona decisamente meglio nei rapporti interpersonali che nelle scene d'azione e Webb, esperto di commercial e videoclip, è bravissimo nell'aver azzeccato il cast: Garfield è espressivo in maniera quasi perfetta e la Stone è la Gwen ideale, la loro sintonia è grandiosa, tanto da averla proseguita anche fuori dal set.
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Il film rappresenta il punto di svolta della serie, a cominciare dal nuovo protagonista Andrew Garfield fino al subentrante regista Marc Webb che sostituisce il veterano Sam Raimi. In effetti Marvel osa l'inosabile assumendo Webb, regista con una sola commedia (di buon successo) alle spalle e Garfield, finora attore con sole parti da comprimario. Il tutto dopo i 2.5 miliardi di dollari incassati dalla trilogia con Tobey Maguire. L'attore inglese da un nuovo taglio a Peter Parker, più umano e fragile, ossessionato dalla scomparsa dei genitori, rinunciando a parte della fisicità per puntare sulla psicologia del personaggio. Il film funziona decisamente meglio nei rapporti interpersonali che nelle scene d'azione e Webb, esperto di commercial e videoclip, è bravissimo nell'aver azzeccato il cast: Garfield è espressivo in maniera quasi perfetta e la Stone è la Gwen ideale, la loro sintonia è grandiosa, tanto da averla proseguita anche fuori dal set. Si tratta di un reboot molto fedele al fumetto originale, non solo nel titolo, una visione del supereroe del tutto inedita, un cambio di rotta netto che punta moltissimo sui sentimenti e sui problemi tipicamenti adolescenziali su uno sfondo decisamente dark, più sulle orme dell'Uomo Pipistrello di Nolan che su quelle dell'Uomo Ragno di Raimi o di qualsiasi altro cinecomic Marvel, col bambino che vive ancora dentro l'eroe e ha anche una parte fondamentale nella sua esistenza. Il film ricalca con forza anche la personalità dello Spider-Man del fumetto originale, molto ironico al punto da prendere in giro i suoi avversari e trasformare alcune scene in vere gag da palcoscenico. E' un viaggio alla scoperta dell'oscuro passato di Peter Parker, non un blockbuster fatto solo di effetti speciali ma di sentimenti e contenuti importanti, purtroppo il cattivo di turno, Lizard, non ha spessore e la trama non funziona come dovrebbe e il lato action è molto trascurato, un peccato mortale in pellicole come questa, finendo per non brilalre per originalità. C'era da attendersi comunque di meglio, ne esce un ibrido che rimane impigliato ai suoi vorrei ma non posso e che non sa fino in fondo che strada prendere.
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andrea.bonino.97
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sabato 26 aprile 2014
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il reboot più riuscito degli ultimi tempi
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Si ricomincia d'accapo tutta la storia di Spiderman, azzerando completamente tutta la storia che Raimi con la sua triologia aveva raccontato. Questa scelta ha fatto storcere il naso a molte persone, soprattutto a coloro che si erano abituati allo stile della vecchia triologia, qui completamente stravolto. Premetto che anch'io ero diffidente da questa scelta, anche se riconoscevo che essa era stata causata in parte della fine di Spiderman 3, completamente insensata, e che quindi andare a fare un sequel dovendo tener conto del capitolo precedente diventava una vera impresa. Ma adesso concentriamoci sul nuovo capitolo. Peter Parker è un ragazzo intelligente, un po' "sfigato" che durante una visita alla Oscorp viene punto da un ragno, dopo poco si rende conto che è diverso, e la morte dello Zio lo costringerà a intraprendere la via del supereroe, per vendicarsi e per sventare una minaccia biologica, organizzata da uno scienziato trasformato in enorme lucertola.
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Si ricomincia d'accapo tutta la storia di Spiderman, azzerando completamente tutta la storia che Raimi con la sua triologia aveva raccontato. Questa scelta ha fatto storcere il naso a molte persone, soprattutto a coloro che si erano abituati allo stile della vecchia triologia, qui completamente stravolto. Premetto che anch'io ero diffidente da questa scelta, anche se riconoscevo che essa era stata causata in parte della fine di Spiderman 3, completamente insensata, e che quindi andare a fare un sequel dovendo tener conto del capitolo precedente diventava una vera impresa. Ma adesso concentriamoci sul nuovo capitolo. Peter Parker è un ragazzo intelligente, un po' "sfigato" che durante una visita alla Oscorp viene punto da un ragno, dopo poco si rende conto che è diverso, e la morte dello Zio lo costringerà a intraprendere la via del supereroe, per vendicarsi e per sventare una minaccia biologica, organizzata da uno scienziato trasformato in enorme lucertola. La storia che secondo alcuni, riprende in parte la sceneggiatura che era stata scritta per Spiderman 4, risulta interessante, non troppo semplice, come era stato per i primi due capitoli della saga originale, ne troppo caotica, e qua Spiderman 3 lo era molto. Con questo reboot, si cerca di andare alle origini di Spiderman e della morte dei suoi genitori, e si cambiano alcuni elementi che la saga precedente aveva usato, come le ragnatele che qui vengono fabbricate da lui stesso, proprio secondo la storia originale, e con la sostituzione del personaggio femminile da Mary Jeine a Gwen, anche qui una scelta per quanto riguarda la caratterizzazione del personaggio è molto più riuscita. Andando ad analizzare l'aspetto tecnico di questo nuovo film, non si può non dire che è stupefacente, inoltre lo stile molto più fumettistico del personaggio, permette delle animazioni veramente impressionanti e New York di notte non è mai stata così splendida. Detto questo, però c'è da notare che la fotografia non è però eccezionale, e più in particolare non è molto luminosa, con fasi diurne tendenti al grigio e di leggermente offuscate. Se la fine potrebbe non soddisfare molto lo spettatore per quanto riguarda la storia d'amore, è già in uscita un seguito. Quindi in conclusione, si può dire che la prova è stata superata ampiamente e se si è un fan dell'uomoragno o no, si potrà sicuramente apprezzare molto questo nuovo capitolo , molto più in linea con il cinema d'azione d'oggi ed è riuscita a svecchiare una saga che al terzo capitolo cominciava già a sentire alcuni acciacchi.
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gepy7
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venerdì 4 aprile 2014
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poco amazing
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non i sentiva il bisogno di questo reebot, dopo la trilogia di Raimi, che (nonostante la scarsa riuscita del terzo episodio) nei primi due film ci regalò un mondo visionario e colorato in anitetesi ai Batman di Nolan, conquistandoci tutti per l mix di inventiva registica, umanizzazione caratteriale e sfondo sociale. Prodotto per teenager, accettabile, dalla regia piatta e senza suspence, con un villain- Lizard dal quale un genio come Cronenberg avrebbe tirato fuori una riflessione sullo sdoppiamento della personalità alla Jeckyll-Hyde, mentre qui abbiamo un lucertolone stile Godzilla offensivo per chi ha, come me, amato i fumetti disegnati da Dikto e Romita, verso i quali la regia di Webb non appare debitrice.
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non i sentiva il bisogno di questo reebot, dopo la trilogia di Raimi, che (nonostante la scarsa riuscita del terzo episodio) nei primi due film ci regalò un mondo visionario e colorato in anitetesi ai Batman di Nolan, conquistandoci tutti per l mix di inventiva registica, umanizzazione caratteriale e sfondo sociale. Prodotto per teenager, accettabile, dalla regia piatta e senza suspence, con un villain- Lizard dal quale un genio come Cronenberg avrebbe tirato fuori una riflessione sullo sdoppiamento della personalità alla Jeckyll-Hyde, mentre qui abbiamo un lucertolone stile Godzilla offensivo per chi ha, come me, amato i fumetti disegnati da Dikto e Romita, verso i quali la regia di Webb non appare debitrice.
Il nuovo Spider man si consuma nella prima visione e non va oltre, ennesima occasione sprecata di fare qualcosa aldilà degli ormai visti e stravisti effetti digitali che di speciale, sfortunatamente, hanno pochino.
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themovielover
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sabato 28 dicembre 2013
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noooooo!!!!!!!!!!!!
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Così no però!!!!
Non rovinatemi la miglior saga su un super eroe mai fatta( lasciate fare Spiderman 3, quello è colpa della produzione, ma comunque meglio di questo). Ok, iniziamo dal principio.
Peter Parker è il classico nerd che tutti noi conosciamo.... no, in realtà è un mezzo fighetto che per sistemarsi i capelli in quel modo ci mette 18 ore, non di certo un nerd.Ed iniziano i problemi già col protagonista.
Non sono un fan del fumetto, ma so per certo che Peter Parker è un NERD e questo non lo è( lo evidenzio giusto perchè la gente dice che questo è fedele al fumetto).Un giorno trova una valigetta lasciatagli dal padre(misteriosamente scomparso) dove trova materiale riguardo la fusione tra specie.
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Così no però!!!!
Non rovinatemi la miglior saga su un super eroe mai fatta( lasciate fare Spiderman 3, quello è colpa della produzione, ma comunque meglio di questo). Ok, iniziamo dal principio.
Peter Parker è il classico nerd che tutti noi conosciamo.... no, in realtà è un mezzo fighetto che per sistemarsi i capelli in quel modo ci mette 18 ore, non di certo un nerd.Ed iniziano i problemi già col protagonista.
Non sono un fan del fumetto, ma so per certo che Peter Parker è un NERD e questo non lo è( lo evidenzio giusto perchè la gente dice che questo è fedele al fumetto).Un giorno trova una valigetta lasciatagli dal padre(misteriosamente scomparso) dove trova materiale riguardo la fusione tra specie. Interessato, si infiltra nei laboratori della oscorp dove viene morso da un ragno geneticamente modificato( colpo di scena!).
Zio Ben muore, da grandi poteri derivano grandi responsabilità, ecc... Nel frattempo collabora con il dottor Connors, che avea a sua volta collaborato con il padre anni prima, al quale manca un braccio, che spera di farsi ricrescere sfruttando le capacità rigenerative delle lucertole.Ci riesce ma qualcosa va storto....
Cosa c'è che non va in questo film, apparte il già citato protagonista? Un po' tutto direi: la storia è un incrocio di quelle dei primi due spider man: c'è la nascita di spider man, zio ben, la ragazza( la deliziosa Emma Stone), un uomo che lo odia( il padre della ragazza, nonchè poliziotto) ed il cattivo che in realtà non è cattivo. Il cattivo in particolare il cattivo è preso(copiato) da Spiderman 2: è Octopus, è OCTOPUS, è la brutta copia di octopus, perchè Alfred Molina non è acqua. è piatto, non ha profondità o complessità, se mi inietto quel siero mi trasformo in un lucertolone, va benissimo, non ha rimorso, nulla!!! Scialbo, come tutto il film del resto.
E poi è troppo disneano. Mi spiego meglio: non si vede un civile che muore!!! Ma ce lo ricordiamo il risveglio di octopus?!
E anche tutto il resto non è da meglio: la sceneggiatura mi ha spaventato(BRANZINO?MA BRANZINO COSA?), la regia ha degli esperimenti ridicoli: le riprese in prima persona sono orribili.
Ci sono addirittura alcune sequenze orribili dall'inizio alla fine, come quella delle gru. E poi il finale, il finale,il finale........-SPOILER ALERT-un film in cui un supereroe fa una promessa a un uomo in punto di morte e poi la infrange dopo 2 minuti di pellicola è un film brutto a prescindere.-END SPOILER ALERT-
Se volevano farne un altro, non potevano lasciare fare a Raimi i film che aveva in mente invece di farglieli comprimere in un solo film?
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evildevin87
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venerdì 6 dicembre 2013
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un barlume di speranza
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La domanda che tanti si sono posti è: c'era bisogno di un reboot di Spiderman a pochi anni dalla conclusione della saga diretta da Sam Raimi? A questa domanda io rispondo: assolutamente sì. La trilogia di Raimi è una saga che alla fine, specialmente a causa del mediocre terzo episodio, si chiude a metà, sminchiando totalmente il personaggio di Peter Parker/Spiderman rendendolo un coglionazzo sfigatissimo e senza palle e lasciando l'intera storia a balenare lì, incompleta. Con questo reboot il buon Marc Webb riporta in auge il suddetto personaggio stavolta rifacendosi all'universo ultimate. Risultato? Personaggi più credibili (anche se avrei gradito un po' più di caratterizzazione di alcuni, come zia May o Flash), una storia che rende più predisposto il protagonista al destino che tutti conosciamo e, soprattutto, finalmente vediamo sullo schermo il vero Spiderman: ironico, cinico e che sfotte i cattivi sparando battute a raffica.
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La domanda che tanti si sono posti è: c'era bisogno di un reboot di Spiderman a pochi anni dalla conclusione della saga diretta da Sam Raimi? A questa domanda io rispondo: assolutamente sì. La trilogia di Raimi è una saga che alla fine, specialmente a causa del mediocre terzo episodio, si chiude a metà, sminchiando totalmente il personaggio di Peter Parker/Spiderman rendendolo un coglionazzo sfigatissimo e senza palle e lasciando l'intera storia a balenare lì, incompleta. Con questo reboot il buon Marc Webb riporta in auge il suddetto personaggio stavolta rifacendosi all'universo ultimate. Risultato? Personaggi più credibili (anche se avrei gradito un po' più di caratterizzazione di alcuni, come zia May o Flash), una storia che rende più predisposto il protagonista al destino che tutti conosciamo e, soprattutto, finalmente vediamo sullo schermo il vero Spiderman: ironico, cinico e che sfotte i cattivi sparando battute a raffica. Certo, l'americanata delle gru e come è stato reso esteticamente Lizard (che poi come personaggio ricorda un po' il Goblin del primo Spiderman di Raimi a mio parere) mi ha lasciato un po' perplesso ma alla fine non fa nulla. Il film è retto da un bel ritmo, l'introspezione c'è ed è resa abbastanza bene, le scene d'azione sono spettacolari e si presta a prevederne un seguito. Non resta che aspettare quest'ultimo. Io non vedo l'ora.
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connor hawk
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venerdì 8 novembre 2013
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quando i fan non capiscono
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Per capire cosa non vada in questo film bisogna partire dall'inizio (e intendo proprio l'inizio) quando nel lontano 1962 un giovane Stan Lee decise di rivoluzionare il fumetto americano con un idea tanto geniale quanto semplice: creare un personaggio con cui i lettori si potessero identificare. All'epoca il "nerdismo" non aveva ancora conquistato il mondo e gli appassionati di fumetti erano spesso ragazzi derisi e bistrattati dal resto della comunità giovanile, la trovata di Stan Lee fu quella di creare un personaggio come loro, un nerd odiato e maltrattato da tutti i suoi coetanei, oppresso dai problemi dell'adolescenza che però di notte si trasformava nello stupefacente Uomo Ragno, nacque così la figura del supereroe con super problemi.
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Per capire cosa non vada in questo film bisogna partire dall'inizio (e intendo proprio l'inizio) quando nel lontano 1962 un giovane Stan Lee decise di rivoluzionare il fumetto americano con un idea tanto geniale quanto semplice: creare un personaggio con cui i lettori si potessero identificare. All'epoca il "nerdismo" non aveva ancora conquistato il mondo e gli appassionati di fumetti erano spesso ragazzi derisi e bistrattati dal resto della comunità giovanile, la trovata di Stan Lee fu quella di creare un personaggio come loro, un nerd odiato e maltrattato da tutti i suoi coetanei, oppresso dai problemi dell'adolescenza che però di notte si trasformava nello stupefacente Uomo Ragno, nacque così la figura del supereroe con super problemi. Punto di forza del fumetto fu anche la sua morale, la famosa frase "Da un grande potere derivano grandi responsabilità", un messaggio tanto semplice quanto forte e profondo. Peter Parker infatti, pur possedendo straordinari poteri, rinuncia alla sua felicità personale, rinuncia a dare una lezione ai bulli che lo maltrattano, sopporta passivamente mille umiliazioni per proteggere la sua identità e i propri cari. Per trarre un buon film da questo fumetto era ESSENZIALE inserire questo concetto. Nel finale del primo Spiderman di Raimi, Tobey Macguire rinunciava alla sua amata Mary Jane, vorrebbe dirle quanto la ama, ma sa di avere delle responsabilità verso l'umanità e sa che queste responsabilità la potrebbero mettere in pericolo, così la rassicura, gli dice che per lei ci sarà sempre, che sarà sempre il suo migliore amico e se ne va, nell'ombra a testa china consapevole della sua scelta, una scena che METTE IN RISALTO l'intera poetica di Spiderman in 5 minuti. In questo film invece l'Uomo Ragno promette ad un padre morente che non metterà in pericolo la figlia e gli starà lontano, non si presenta al funerale e poi, come nulla fosse, nel finale fa capire che, nonostante tutto, ci tornerà insieme. Ora io chiedo: ma dov'è qui la responsabilità? dov'è il sacrificio? dov'è Spiderman? molti obbiettano che probabilmente tutto ciò verrà fuori nel prossimo film, ma se così fosse questa pellicola sarebbe completamente inutile. Il problema è che molti non capiscono quanto il linguaggio cinematografico e quello fumettistico siano diversi. Se fai un film devi inserire tutti gli elementi e soprattutto se fai un film di super eroi devi fare in modo che al pubblico arrivi un messaggio educativo. Ovviamente non è solo questo il problema, ma anche numerosi altri difetti, primo fra tutti il villain di turno, decisamente monotono e dimenticabile nella sua doppia personalità, tanto da sembrare quasi una parodia malfatta del fantastico Goblin interpretato da Willem Dafoe. Poi c'è ovviamente la scena imbarazzante delle gru, patetico tentativo di mostrare l'attaccamento di NY nei confronti del suo paladino, una scena che vorrebbe essere epica ma che risulta tutt'alpiù ridicola e irrealistica. Un film che fallisce sia come pellicola di supereroi, sia come adattamento cinematografico del fumetto
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lamas
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lunedì 21 ottobre 2013
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di amazing non ha proprio nulla...
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Mentre le scene scorrevano mi chiedevo quando sarebbe finito. Uno strazio. Film inutile per la vicinanza con la precedente trilogia di cui non si sentiva il bisogno. Personaggi veramente tristi e poco approfonditi. I superpoteri, come se si fosse bevuto acqua fresca...(entrando in un comparto super segreto come in gelateria)...Ahh bè ho i superpoteri cosa facciamo oggi? non c'è il phatos del dolore e della responsabilità del personaggio di Raimi, il turbamento interiore e nemmeno la piacevolezza delle scene di azione, poi Willem Defoe come "cattivo" era di un altro pianeta...oltretutto in questo per guadagnarsi la stima del professore gli scrive magicamente una formula ricavata da pochi appunti del padre! (Questo qui ci lavorava sopra da secoli e arriva lui.
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Mentre le scene scorrevano mi chiedevo quando sarebbe finito. Uno strazio. Film inutile per la vicinanza con la precedente trilogia di cui non si sentiva il bisogno. Personaggi veramente tristi e poco approfonditi. I superpoteri, come se si fosse bevuto acqua fresca...(entrando in un comparto super segreto come in gelateria)...Ahh bè ho i superpoteri cosa facciamo oggi? non c'è il phatos del dolore e della responsabilità del personaggio di Raimi, il turbamento interiore e nemmeno la piacevolezza delle scene di azione, poi Willem Defoe come "cattivo" era di un altro pianeta...oltretutto in questo per guadagnarsi la stima del professore gli scrive magicamente una formula ricavata da pochi appunti del padre! (Questo qui ci lavorava sopra da secoli e arriva lui...) insomma un film per far cassa e quasi ridicolo. La differenza tra Spider-Man e questo è che il primo è un film, questo un'operazione commerciale. Non che il primo l'abbiano fatto per l'opera pia ovviamente...ma aveva una colonna vertebrale, una storia dei personaggi...e coinvolgeva.
Forse dovremmo smettere di andare a vedere i film solo per gli effetti speciali così forse si sbatterebbero un po' di più nella sceneggiatura...
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simdiesel
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giovedì 3 ottobre 2013
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bello e completo
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Più coinvolgente della trilogia di Raimi, e anche più curato (i dettagli fanno appassionare lo spettatore perchè non c'è niente di scontato).
Le differenze con il precedente film sono mirate a far dimenticare quasi totalmente della storia già nota. (cosa che difficilmente si riesce a fare).
Un piccolo appunto che Marc Webb dovrebbe tener presente se vuole diventare un grande regista a largo spettro:
ci sono film comici e ci sono film di azione (in cui la troppa comicità rovina la suspance).
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nero wolfe
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domenica 22 settembre 2013
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molto buono
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