laurence316
|
martedì 11 luglio 2017
|
l'era del reboot: ciao, ciao originalità
|
|
|
|
Nuova versione dell'ormai arcinota storia, dopo la trilogia di Raimi completata nel 2007, The Amazing Spider-Man cambia interprete (per forza di cose), alcuni particolari (come per esempio, l'introduzione di Gwen Stacy), ma nel complesso si mantiene fedele alla storia originale, raccontando ancora una volta delle origini di Spider-Man (nel caso che a qualcuno non fossero ancora abbastanza chiare), alias Peter Parker, spesso oggetto di bullismo al liceo.
Diretto da Webb (regista del melenso (500) giorni insieme), è un film che, per gli appassionati, mescola elementi dell'Universo classico con elementi di quello Ultimate, probabilmente per tentare di renderlo un minimo più moderno e diversificato e cercare di distanziarlo un poco dal film di Raimi.
[+]
Nuova versione dell'ormai arcinota storia, dopo la trilogia di Raimi completata nel 2007, The Amazing Spider-Man cambia interprete (per forza di cose), alcuni particolari (come per esempio, l'introduzione di Gwen Stacy), ma nel complesso si mantiene fedele alla storia originale, raccontando ancora una volta delle origini di Spider-Man (nel caso che a qualcuno non fossero ancora abbastanza chiare), alias Peter Parker, spesso oggetto di bullismo al liceo.
Diretto da Webb (regista del melenso (500) giorni insieme), è un film che, per gli appassionati, mescola elementi dell'Universo classico con elementi di quello Ultimate, probabilmente per tentare di renderlo un minimo più moderno e diversificato e cercare di distanziarlo un poco dal film di Raimi. Ma The Amazing Spider-Man, nonostante gli straordinari effetti speciali, fallisce nel tentativo di creare un qualcosa di nuovo, o quantomeno interessante, è troppo lungo (la materia narrativa si poteva condensare in un film di un'ora e mezza) e finisce per annoiare, soprattutto nello scontato rapporto fra Peter e Gwen.
Scritto a sei mani, da Vanderbilt, Sargent e Kloves, inizialmente inteso per essere un ulteriore seguito dell'ora trilogia di Raimi, è rappresentativo di un periodo in cui Hollywood, piuttosto che puntare sull'originalità, si rifugia sempre più spesso nella riproposizione e rivitalizzazione di vecchi franchise dal sicuro successo, con buona pace di sceneggiatura e qualità. The Amazing Spider-Man non fa eccezione e, anzi, lascia ben poco allo spettatore, a parte gli effetti speciali. Costato ben 230 milioni di dollari, non ottiene però il successo sperato e, dopo un’immensa campagna di marketing, incassa 757 milioni nel mondo, non riuscendo a superare in quanto ad incassi il precedessore di Raimi. Che il successo non sia poi così sicuro e garantito? Che gli spettatori cominciano a stancarsi, alla lunga, di vedere sempre le stesse storie?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a laurence316 »
[ - ] lascia un commento a laurence316 »
|
|
d'accordo? |
|
renato c.
|
domenica 4 dicembre 2016
|
buon remake!
|
|
|
|
Esattamente cinque anni fa (Dicembre 2011) avevo scritto la recensione del 1° "Spiderman" di Sam Raimi; ebbene il giudizio che do a questo è simile, la differenza è forse la maggior spettacolarità dovuta anche all' Imax-3D ed il carattere un po' più intraprendente del protagonista, che non ci impiega molto a dichiararsi alla sua ragazza! Qui la protagonista ha un nome diverso e anche Emma Stone è una brava e bella attrrice! Certo che Kirsten Dunst..........! Forse il paragone è dovuto a simpatie personali!
|
|
[+] lascia un commento a renato c. »
[ - ] lascia un commento a renato c. »
|
|
d'accordo? |
|
ciccio300791
|
giovedì 31 dicembre 2015
|
uno dei film più sottovalutati di sempre
|
|
|
|
A mio avviso, "The Amazing Spider Man" è stato troppo sottovalutato sia dalla critica che dal pubblico ed erroneamente scambiato per un banale remake di "Spider Man," girato nel 2002. Io ho preferito questa versione perché puntava più sulla psicologia dei personaggi rendendo il noto supereroe decisamente più umano e, poiché qui Peter Parker e Gwen erano interpretati da due fidanzati reali (cosa non avvenuta nel primo film della trilogia di Sam Raimi), le scene d'amore erano palesemente meno simulate e più coinvolgenti di quelle del film sopra citato. Inoltre, la presenza di Lizard come villain e la scena in cui Spider Man salva Manhattan dall'esplosione rendono il film simile a un vecchio videogioco per la PSX: "Spider Man 2: Enter Electro," che, al suo tempo, non godette di molta popolarità.
[+]
A mio avviso, "The Amazing Spider Man" è stato troppo sottovalutato sia dalla critica che dal pubblico ed erroneamente scambiato per un banale remake di "Spider Man," girato nel 2002. Io ho preferito questa versione perché puntava più sulla psicologia dei personaggi rendendo il noto supereroe decisamente più umano e, poiché qui Peter Parker e Gwen erano interpretati da due fidanzati reali (cosa non avvenuta nel primo film della trilogia di Sam Raimi), le scene d'amore erano palesemente meno simulate e più coinvolgenti di quelle del film sopra citato. Inoltre, la presenza di Lizard come villain e la scena in cui Spider Man salva Manhattan dall'esplosione rendono il film simile a un vecchio videogioco per la PSX: "Spider Man 2: Enter Electro," che, al suo tempo, non godette di molta popolarità. A chi conosce il gioco sopra citato, consiglierei di concepire "The Amazing Spider Man" come sua trasposizione cinematografica. Alla fine, io credo che quasi nessuno abbia notato tutte le letture cui il film si presta.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ciccio300791 »
[ - ] lascia un commento a ciccio300791 »
|
|
d'accordo? |
|
aristoteles
|
sabato 8 agosto 2015
|
aspettando lo spiderman definitivo
|
|
|
|
Difficile commentare questo Spiderman dopo l'ottima trilogia precedente.
Qui si rispetta di più la storia del fumetto però ci sono delle "escursioni" tipo tutta la storia della Oscorp.
Anche il carattere di questo Spiderman è più realistico nel senso che è molto più ironico e frizzante del precedente.
In quanto a spessore invece la trilogia precedente ha qualcosa in più , qui ci sono troppe scene non convincono.
Sopratutto quando entra in scena Peter Parker ,sembra il ragazzo più intelligente del Pianeta e solo lui si accorge di tanti dettagli che guarda caso agli altri sfuggono ,poliziotti in primis.
[+]
Difficile commentare questo Spiderman dopo l'ottima trilogia precedente.
Qui si rispetta di più la storia del fumetto però ci sono delle "escursioni" tipo tutta la storia della Oscorp.
Anche il carattere di questo Spiderman è più realistico nel senso che è molto più ironico e frizzante del precedente.
In quanto a spessore invece la trilogia precedente ha qualcosa in più , qui ci sono troppe scene non convincono.
Sopratutto quando entra in scena Peter Parker ,sembra il ragazzo più intelligente del Pianeta e solo lui si accorge di tanti dettagli che guarda caso agli altri sfuggono ,poliziotti in primis.
La prima trilogia era troppo malinconica ,questa sembra partire con molta superficialità ,ed infatti anche il potere di Electro si porta appresso questo difetto.
Sono entrambi buoni prodotti e guardabili ma io aspetto ancora di vedere lo Spiderman "definitivo" .
[-]
|
|
[+] lascia un commento a aristoteles »
[ - ] lascia un commento a aristoteles »
|
|
d'accordo? |
|
giuseppetoro
|
mercoledì 20 maggio 2015
|
bel film!
|
|
|
|
Remake di spider man classico..adesso deve lottare xontro un lucertolone..bel film..come sempre!
|
|
[+] lascia un commento a giuseppetoro »
[ - ] lascia un commento a giuseppetoro »
|
|
d'accordo? |
|
julien
|
lunedì 30 marzo 2015
|
spiderman in veste dark, affascina ma non convince
|
|
|
|
Il reboot di Webb piace senza convincere fino in fondo. Discostandosi dal fumetto, seguendo (e un po' ricalcando) le orme di Nolan, Webb reinventa Spiderman: da nerd "sfigato" e ingenuo a "fighetto" ombroso e geniale; una versione sicuramente più audace e commerciale, resa credibile dall'approfondimento della mancata relazione coi genitori e da una New York che a tratti ricorda Gotham City.
La prima parte è magistrale: le psicologie dei personaggi sono essenziali ma profonde, l'interpretazione di Andrew Garfield da al protagonista lo spessore che gli era mancato nel film di Raimi. La seconda parte invece sacrifica un po' troppo alle aspettative del grande pubblico.
[+]
Il reboot di Webb piace senza convincere fino in fondo. Discostandosi dal fumetto, seguendo (e un po' ricalcando) le orme di Nolan, Webb reinventa Spiderman: da nerd "sfigato" e ingenuo a "fighetto" ombroso e geniale; una versione sicuramente più audace e commerciale, resa credibile dall'approfondimento della mancata relazione coi genitori e da una New York che a tratti ricorda Gotham City.
La prima parte è magistrale: le psicologie dei personaggi sono essenziali ma profonde, l'interpretazione di Andrew Garfield da al protagonista lo spessore che gli era mancato nel film di Raimi. La seconda parte invece sacrifica un po' troppo alle aspettative del grande pubblico. Le scene d'azione incalzano eccessivamente i personaggi, non lasciandogli il tempo necessario di svilupparsi, mantenendo sì alto il ritmo e mostrando tutta la bravura del regista (favolosa la scena di combattimento a suon di musica classica) ma riducendo l'ultima parte del film a un susseguirsi di trovate sceniche. Parlo della scena del salvataggio del ragazzino, utile solo affinché il padre del piccolo trasporti Spiderman con le gru dal nemico verso la fine del film. Necessità sorta dal ferimento del supereroe in un precedente scontro con la polizia. Ferita che comunque non gli impedisce di zompettare come un grillo durante lo scontro finale. Parlo del litigio finale tra Peter e Gwen, priva di effetto drammatico vista la repentina riconciliazione ma utile a chiudere il film con una battuta ad effetto. Forse non sarebbe stato meglio risparmiare qualche scena per dare maggiore coerenza al film? Si ha l'impressione che nella seconda parte succeda tutto troppo in fretta, come chi si accorge di essere rimasto indietro col lavoro e spinge sull'acceleratore per finire in tempo. Come se il regista avesse voluto (o dovuto?) inserire per forza delle scene, scene che spezzano il film in due, diminuiendone la credibilità.
Gli effetti speciali sono usati senza eccedere e questo aumenta il rimpianto per un film che parte col piede giusto, ma inciampa nelle esigenze commerciali.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a julien »
[ - ] lascia un commento a julien »
|
|
d'accordo? |
|
sim one
|
martedì 10 marzo 2015
|
mi sono ricreduto
|
|
|
|
Quando ho visto la pubblicità ho pensato: "Ma che diavolo? Un altro spiderman?". Eppure sono rimasto piacevolmente colpito e per niente annoiato. Diversamente bello rispetto a quello di Sam Raimi. Effetti speciali ovviamente ottimi, i due ragazzi sono adorabili e la scena con Stan Lee nella biblioteca della scuola è fantastica.
|
|
[+] lascia un commento a sim one »
[ - ] lascia un commento a sim one »
|
|
d'accordo? |
|
alex41
|
giovedì 26 giugno 2014
|
il film più immorale che abbia mai visto!
|
|
|
|
Una bestemmia unica. Mio Dio cosa hanno combinato??? Ok posso passare sul fatto della scelta del regsita di mettere il congegno spara ragnatele, anche per differenziare il film di Raimi e rendere Spiderman come tutti lo ricordano alle origini, però cazzo hanno defecato su tutto il resto. Prima cosa: Andrew Garfield?????? Ok sarà più adatto come Spiderman (??) ma che c'entra con Peter Parker? Già il fatto che va sullo skateboard fa perdere punti di credibilità, in più è troppo belloccio, e ciò ne fa perdere ancora. Il bello di Maguire è che col suo faccione non ti saresti mai aspettato che fosse lui Spiderman. Inoltre il film non sfrutta nemmeno un cattivo decente: Lizard nei fumetti è figo, qui è fatto coi piedi, e non c'è uno scontro che sia decente.
[+]
Una bestemmia unica. Mio Dio cosa hanno combinato??? Ok posso passare sul fatto della scelta del regsita di mettere il congegno spara ragnatele, anche per differenziare il film di Raimi e rendere Spiderman come tutti lo ricordano alle origini, però cazzo hanno defecato su tutto il resto. Prima cosa: Andrew Garfield?????? Ok sarà più adatto come Spiderman (??) ma che c'entra con Peter Parker? Già il fatto che va sullo skateboard fa perdere punti di credibilità, in più è troppo belloccio, e ciò ne fa perdere ancora. Il bello di Maguire è che col suo faccione non ti saresti mai aspettato che fosse lui Spiderman. Inoltre il film non sfrutta nemmeno un cattivo decente: Lizard nei fumetti è figo, qui è fatto coi piedi, e non c'è uno scontro che sia decente. La storia con Gwen Stacy è una rottura di palle unica, e quando compare non vedi l'ora che arrivi Lizard, peccato che quando arriva resti deluso. L'attore Rhys Ifans è molto bravo ed è l'unico che cerca di salvare questa pietosa monnezza cinematografica fatta solo di effetti speciali, un gran casino degno del peggior Michael Bay. Spiderman parla troppo, il costume è ridicolo, lo scontro nella scuola e nelle fogne è da film della Asylum (e non dite di no), l'avessero fatto loro avrei capito, ma qui dai. Webb si dimostra incapace nel dirigere una storia, creando un film senza ritmo, freddo, e con scene imbarazzanti. SPOILER: La scena delle gru....penso che insieme alla bat-carta di credito di "Batman & Robin" sia una delle scene che hanno ucciso il supereroe in questione. La stella è per Rhys Ifans, Martin Sheen, Sally Field e un punto in più per il finale sotto la pioggia, niente di che ma almeno in confronto all'altro è poesia. Il problema di questo Spiderman è che cerca in tutti i modi di somigliare a lui, di creare un fumetto rimbombante e rimoroso, ma il cinema dov'è???
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alex41 »
[ - ] lascia un commento a alex41 »
|
|
d'accordo? |
|
ultimoboyscout
|
domenica 18 maggio 2014
|
le origini del ragno.
|
|
|
|
Il film rappresenta il punto di svolta della serie, a cominciare dal nuovo protagonista Andrew Garfield fino al subentrante regista Marc Webb che sostituisce il veterano Sam Raimi. In effetti Marvel osa l'inosabile assumendo Webb, regista con una sola commedia (di buon successo) alle spalle e Garfield, finora attore con sole parti da comprimario. Il tutto dopo i 2.5 miliardi di dollari incassati dalla trilogia con Tobey Maguire. L'attore inglese da un nuovo taglio a Peter Parker, più umano e fragile, ossessionato dalla scomparsa dei genitori, rinunciando a parte della fisicità per puntare sulla psicologia del personaggio. Il film funziona decisamente meglio nei rapporti interpersonali che nelle scene d'azione e Webb, esperto di commercial e videoclip, è bravissimo nell'aver azzeccato il cast: Garfield è espressivo in maniera quasi perfetta e la Stone è la Gwen ideale, la loro sintonia è grandiosa, tanto da averla proseguita anche fuori dal set.
[+]
Il film rappresenta il punto di svolta della serie, a cominciare dal nuovo protagonista Andrew Garfield fino al subentrante regista Marc Webb che sostituisce il veterano Sam Raimi. In effetti Marvel osa l'inosabile assumendo Webb, regista con una sola commedia (di buon successo) alle spalle e Garfield, finora attore con sole parti da comprimario. Il tutto dopo i 2.5 miliardi di dollari incassati dalla trilogia con Tobey Maguire. L'attore inglese da un nuovo taglio a Peter Parker, più umano e fragile, ossessionato dalla scomparsa dei genitori, rinunciando a parte della fisicità per puntare sulla psicologia del personaggio. Il film funziona decisamente meglio nei rapporti interpersonali che nelle scene d'azione e Webb, esperto di commercial e videoclip, è bravissimo nell'aver azzeccato il cast: Garfield è espressivo in maniera quasi perfetta e la Stone è la Gwen ideale, la loro sintonia è grandiosa, tanto da averla proseguita anche fuori dal set. Si tratta di un reboot molto fedele al fumetto originale, non solo nel titolo, una visione del supereroe del tutto inedita, un cambio di rotta netto che punta moltissimo sui sentimenti e sui problemi tipicamenti adolescenziali su uno sfondo decisamente dark, più sulle orme dell'Uomo Pipistrello di Nolan che su quelle dell'Uomo Ragno di Raimi o di qualsiasi altro cinecomic Marvel, col bambino che vive ancora dentro l'eroe e ha anche una parte fondamentale nella sua esistenza. Il film ricalca con forza anche la personalità dello Spider-Man del fumetto originale, molto ironico al punto da prendere in giro i suoi avversari e trasformare alcune scene in vere gag da palcoscenico. E' un viaggio alla scoperta dell'oscuro passato di Peter Parker, non un blockbuster fatto solo di effetti speciali ma di sentimenti e contenuti importanti, purtroppo il cattivo di turno, Lizard, non ha spessore e la trama non funziona come dovrebbe e il lato action è molto trascurato, un peccato mortale in pellicole come questa, finendo per non brilalre per originalità. C'era da attendersi comunque di meglio, ne esce un ibrido che rimane impigliato ai suoi vorrei ma non posso e che non sa fino in fondo che strada prendere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ultimoboyscout »
[ - ] lascia un commento a ultimoboyscout »
|
|
d'accordo? |
|
andrea.bonino.97
|
sabato 26 aprile 2014
|
il reboot più riuscito degli ultimi tempi
|
|
|
|
Si ricomincia d'accapo tutta la storia di Spiderman, azzerando completamente tutta la storia che Raimi con la sua triologia aveva raccontato. Questa scelta ha fatto storcere il naso a molte persone, soprattutto a coloro che si erano abituati allo stile della vecchia triologia, qui completamente stravolto. Premetto che anch'io ero diffidente da questa scelta, anche se riconoscevo che essa era stata causata in parte della fine di Spiderman 3, completamente insensata, e che quindi andare a fare un sequel dovendo tener conto del capitolo precedente diventava una vera impresa. Ma adesso concentriamoci sul nuovo capitolo. Peter Parker è un ragazzo intelligente, un po' "sfigato" che durante una visita alla Oscorp viene punto da un ragno, dopo poco si rende conto che è diverso, e la morte dello Zio lo costringerà a intraprendere la via del supereroe, per vendicarsi e per sventare una minaccia biologica, organizzata da uno scienziato trasformato in enorme lucertola.
[+]
Si ricomincia d'accapo tutta la storia di Spiderman, azzerando completamente tutta la storia che Raimi con la sua triologia aveva raccontato. Questa scelta ha fatto storcere il naso a molte persone, soprattutto a coloro che si erano abituati allo stile della vecchia triologia, qui completamente stravolto. Premetto che anch'io ero diffidente da questa scelta, anche se riconoscevo che essa era stata causata in parte della fine di Spiderman 3, completamente insensata, e che quindi andare a fare un sequel dovendo tener conto del capitolo precedente diventava una vera impresa. Ma adesso concentriamoci sul nuovo capitolo. Peter Parker è un ragazzo intelligente, un po' "sfigato" che durante una visita alla Oscorp viene punto da un ragno, dopo poco si rende conto che è diverso, e la morte dello Zio lo costringerà a intraprendere la via del supereroe, per vendicarsi e per sventare una minaccia biologica, organizzata da uno scienziato trasformato in enorme lucertola. La storia che secondo alcuni, riprende in parte la sceneggiatura che era stata scritta per Spiderman 4, risulta interessante, non troppo semplice, come era stato per i primi due capitoli della saga originale, ne troppo caotica, e qua Spiderman 3 lo era molto. Con questo reboot, si cerca di andare alle origini di Spiderman e della morte dei suoi genitori, e si cambiano alcuni elementi che la saga precedente aveva usato, come le ragnatele che qui vengono fabbricate da lui stesso, proprio secondo la storia originale, e con la sostituzione del personaggio femminile da Mary Jeine a Gwen, anche qui una scelta per quanto riguarda la caratterizzazione del personaggio è molto più riuscita. Andando ad analizzare l'aspetto tecnico di questo nuovo film, non si può non dire che è stupefacente, inoltre lo stile molto più fumettistico del personaggio, permette delle animazioni veramente impressionanti e New York di notte non è mai stata così splendida. Detto questo, però c'è da notare che la fotografia non è però eccezionale, e più in particolare non è molto luminosa, con fasi diurne tendenti al grigio e di leggermente offuscate. Se la fine potrebbe non soddisfare molto lo spettatore per quanto riguarda la storia d'amore, è già in uscita un seguito. Quindi in conclusione, si può dire che la prova è stata superata ampiamente e se si è un fan dell'uomoragno o no, si potrà sicuramente apprezzare molto questo nuovo capitolo , molto più in linea con il cinema d'azione d'oggi ed è riuscita a svecchiare una saga che al terzo capitolo cominciava già a sentire alcuni acciacchi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a andrea.bonino.97 »
[ - ] lascia un commento a andrea.bonino.97 »
|
|
d'accordo? |
|
|