dado1987
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lunedì 16 luglio 2012
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useless remake
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Son passati ormai dieci anni da quando la coppia Raimi-Maguire, portò sul grande schermo il quinto film Marvel, Spiderman I, riscuotendo successi di critica e di incassi a livello mondiale. Con questo remake (ora si dice reboot perché fa figo), hanno cercato di bissare tali successi, ma senza riuscirvi e ora vi spiego il perché.
Iniziamo a parlare del cast, in SM I c’erano Maguire, Franco, Dunst, Simmons, Banks e Dafoe, dove per raro caso, avevano scelto di ingaggiare un protagonista che non fosse il solito belloccio palestrato, ma un brutto-normale capace di un’ottima interpretazione, infatti Maguire non solo è un bravo attore, ma per la parte di Peter si allenò fisicamente per oltre sei mesi, questo vuol dire impegno.
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Son passati ormai dieci anni da quando la coppia Raimi-Maguire, portò sul grande schermo il quinto film Marvel, Spiderman I, riscuotendo successi di critica e di incassi a livello mondiale. Con questo remake (ora si dice reboot perché fa figo), hanno cercato di bissare tali successi, ma senza riuscirvi e ora vi spiego il perché.
Iniziamo a parlare del cast, in SM I c’erano Maguire, Franco, Dunst, Simmons, Banks e Dafoe, dove per raro caso, avevano scelto di ingaggiare un protagonista che non fosse il solito belloccio palestrato, ma un brutto-normale capace di un’ottima interpretazione, infatti Maguire non solo è un bravo attore, ma per la parte di Peter si allenò fisicamente per oltre sei mesi, questo vuol dire impegno. Per quanto riguarda il cattivo, Dafoe è di sicuro molto più bravo di Ifans, anche se Goblin non diventa bello come Lizard che sembra un Hulk squamato con tanto di codazzo e artigli. In generale sembra che in The Amazing Sm, abbiano riunito un cast che attirasse, infatti Garfield e Stone sono attori che vanno particolarmente di moda in questo periodo, così come il regista, che però di sicuro non ha molte frecce nel proprio arco.
Per quanto riguarda la trama, sono stati apportati piccoli stravolgimenti che al momento sembrano inutili, tipo la storia della morte dei genitori di Peter, la mancanza del Bugle e di Mary Jane, cose che ci sarebbero potute anche stare, se le modifiche avessero portato migliorie narrative, che purtroppo sono assenti. Sembra semplicemente che abbiano voluto strafare copiando dalla DC dei nuovi Batman, dove però Garfield non vale nemmeno un unghia di Bale e Webb non è nemmeno all’altezza di sostituire la carta igienica di Nolan. La cosa strana è che in casa Marvel erano già riusciti a migliorare enormemente un personaggio con un remake, mi sto riferendo ad Hulk e L’incredibile Hulk, lì si che ha avuto senso reinventare un personaggio da zero per fare un film migliore del precedente di diverse spanne, al contrario di questi due Sm a confronto, dove l’unico miglioramento riguarda quello tecnico, e neanche di molto, personalmente mi aspettavo molte più scene d’azione e combattimenti (d’altronde se uno volesse un film melenso si affitterebbe l’uomo che se sussurrava ai cavalli, no?).
Le uniche innovazioni significative sono il favoloso cameo di Stan Lee ed il finale segreto dopo i titoli di coda.
Vorrei dire una cosa a produttori, sceneggiatori, regista e attori di questo The Amazing Spiderman poco Amazing:
Da grandi poteri derivano grandi responsabilità.
Avreste potuto fare un filmone, siete riusciti a stento ad arrivare allo stesso livello della vecchia pellicola.
Voto : 7
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(di micetta87)
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(di allucinato)
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caco_gioanina
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giovedì 5 luglio 2012
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il vero spider man è qui, amazing.
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Per una buona parte di The Amazing Spider-Man, vi chiederete di continuo che fine abbia fatto, in effetti, Spider-Man. Marc Webb (500 giorni insieme), dalla verve potentemente indie, sceglie di farci sudare l’arrivo dell’eroe in costume sullo schermo. È una storia di origini, di nuovo, ma narrata questa volta grazie al carisma di un attore sicuramente più magnetico del pallidino Tobey Maguire. Andrew Garfield è lo Spider-Man come dovrebbe essere nel 2012: atletico, imbattibile nel parkour, ma il cui sguardo comunica intelligenza, rendendo piena giustizia a quella che è, del resto, l’alchimia muscoli/cervello alla base del personaggio. E così, ci appassioniamo alle vicende del liceale Peter Parker, un po’ nerd magari, ma anche tanto sveglio. Impacciato ai primi approcci con la bella Gwen Stacy (Emma Stone), ma credibile quando dà anima e corpo per salvarla. E decisamente tormentato: Webb riprende la poetica del “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”, dando però una nuova sfaccettatura all’evento che sancisce la nascita di Spider-Man, la morte di zio Ben.
Tramite tanti piccoli tocchi, Webb riesce a ricostruire fedelmente sul grande schermo l’umanità di Peter, in maniera ancora più viscerale rispetto a quanto aveva fatto Sam Raimi. Il nuovo Spider-Man è un supereroe credibile che, ancora prima di affrontare il super villain di turno, deve gestire la zia May, preoccupata dal vederlo tornare nel cuore della notte, tumefatto e lacero. È grazie a questa costruzione che, quando il film cambia di registro, sfoderando il suo taglio più action, ci appassioniamo alle vicende del protagonista. È qui che il film allestisce una sorprendente messinscena, copiando molte delle soluzioni vincenti già ideate da Raimi. Su tutte, le vertiginose inquadrature che ritraggono Spider-Man mentre si dondola sui grattacieli di Manhattan, sospeso dalle ragnatele. Ma Webb inventa anche nuovi e innovativi espedienti, come le visuali in soggettiva che tanto fanno Mirror’s Edge.
È la prestanza atletica del dinoccolato Garfield a rendere questi momenti ancora più verosimili, scacciando la fastidiosa sensazione di vedere un pupazzo che si agita sullo schermo. Un atteggiamento che ben si sposa, peraltro, con l’attitudine ironica di Spider-Man, il cui humour è stato recuperato nella nuova incarnazione del reboot. È sulle spalle di Peter Parker, insomma, che si regge il nuovo Spider-Man, e in quest’ottica si perdonano anche alcune cadute di stile, come il pupazzoso Lizard. Un nemico un po’ trash, che non rende giustizia alla sua controparte umana, il dottor Connors, personaggio mosso da una motivazione potente e tragica come può essere la perdita del suo braccio, che tenta di ricostruire grazie alla scienza. In definitiva, The Amazing Spider-Man sposa la new wave di supereroi iniziata da Batman. Ma, nel farlo non perde minimamente la sua anima di superhero flick. Il risultato, è un piccolo manuale del genere, senza pretese ma dallo spirito possente.
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gianmaria91
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mercoledì 4 luglio 2012
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finalmente lo spider-man di mamma marvel.
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Se permettete, faccio una premessa.
Prima di andare a guardare questo film, per piacere, riguardatevi la "vecchia" trilogia; riguardatevela e studiatevela ben bene, prendendo appunti. Trovate i punti forti e i punti deboli, e teneteli bene a mente.
Questo non è un reboot, è un inizio. Il vero inizio, secondo me. E' come sarebbe dovuta andare la prima volta, quando Hollywood ha detto di no e ha preferito "commercializzare la poesia"; è la storia di Peter Parker, il ragazzino ancora sedicenne che passa tutto il suo tempo a fotografare e a studiare scienza ("perché mi piace!"). Le sue cotte sono le stesse che abbiamo vissuto anche noi, alla sua età: tremando, balbettando e non sapendo bene che dire e che fare.
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Se permettete, faccio una premessa.
Prima di andare a guardare questo film, per piacere, riguardatevi la "vecchia" trilogia; riguardatevela e studiatevela ben bene, prendendo appunti. Trovate i punti forti e i punti deboli, e teneteli bene a mente.
Questo non è un reboot, è un inizio. Il vero inizio, secondo me. E' come sarebbe dovuta andare la prima volta, quando Hollywood ha detto di no e ha preferito "commercializzare la poesia"; è la storia di Peter Parker, il ragazzino ancora sedicenne che passa tutto il suo tempo a fotografare e a studiare scienza ("perché mi piace!"). Le sue cotte sono le stesse che abbiamo vissuto anche noi, alla sua età: tremando, balbettando e non sapendo bene che dire e che fare.
Quest'è il Peter Parker umano, dei fumetti: quello che almeno io speravo di vedere anni fa, al primo film del genere. Andrew Garfield è uno Spider-man semplicemente perfetto - magro, slanciato, tutto nervi, non un filo di muscoli; sveglio, ironico, molto, molto vero. E irresponsabilmente giovane.
Marc Webb costruisce bene la storia; fa il regista d'action movie, mettendoci anche un po' di rosa, come piace a lui, nato direttore di commedie romantiche. Inserisce Emma Stone e ne fa un'icona del gentil sesso: niente amore a prima vista; niente cottarella per il "neo" Parker, quello post morso. A lei, a questa Gwen, è sempre piaciuto. Sia prima, sia dopo.
Ed ottima la scelta di far vedere la polizia di NY: finalmente c'è realismo. Finalmente, non ci sono piedipiatti stupidi che si lasciano subito abbindolare da un tizio mascherato (siamo seri - i dubbi vengono a tutti!).
Si combatte, si distrugge. C'è sangue, c'è dolore. E tutto è nella normalità - negli standard della Marvel.
La storia scorre fludiamente - non ci sono punti morti. L'era post Avengers è inziata: i film sono Film, con la F maiuscola, di genere, pensati e studiati, non incoscienti ed adolescenziali.
La platea, forse, sarà tutta piccola, di bambini, ma v'assicuro: questo non è un film (solo) per loro.
C'è Lizard, il lucertolone cattivo, il prof. monco che decide di usare la "magia" della tecnologia per tornare a toccare il mondo con mano (...letteralmente!) e c'è un cattivo, dietro le quinte, che ricorda il Moriarty di Sherlock Holmes: uno di cui si parla; uno che si teme, uno che va evitato, uno che uccide (qualcuno doveva occuparsi dei genitori di Parker, no?), uno che comanda. Sto parlando di Norman Osbourn. Che alla fine, dopo i "primi" titoli di coda, serpeggia nell'ombra, sibila il suo avvertimento, e mostra (un po') della sua trama da villain.
Gli zii di Peter, poi, non sono moralisti. Non c'è la filosofia spicciola e un po' rindodante della trilogia. Qui c'è vita - vita vera, vissuta. Con un Peter che odia più i suoi genitori, per averlo abbandonato, che i suoi mamma e papà adottivi per averlo accolto.
E c'è un eroismo nuovo: quello fai-da-te, che permette a chiunque di diventare "hero(es) for one day".
Una delle scene più belle è sicuramente quella in cui tutti gli operai di NY mettono le gru in posizione per aiutare uno Spider-man ferito a scalare i grattacieli e a combattere Lizard.
Io non trovo che sia un film non riuscito o difficile. Trovo che, finalmente, sia stata data voce alla vera anima di Spider-man: quella dei comics inchiostro e pagine appiccicose; quella che io, e tanti altri, sognavamo ad ogni aperti da bambini.
Si rinizia, è vero. Ma si rinizia bene, e finalmente come papà Lee (di cui il cameo è semplicemente esilarante!) ha scritto.
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camillo
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venerdì 6 luglio 2012
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fantastico!
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Peter Parker è un ragazzo di diciassette anni che vive con gli zii May e Ben. Il ritrovamento di una valigia in cantina, appartenente a suo padre, lo porterà alla Oscorp, dove incontrerà il dottor Curt Connors, amico di famiglia e soprattutto socio di suo padre. Quest'ultimo, insieme alla moglie, ha fatto perdere le sue tracce dieci anni prima. Alla Oscorp Peter verrà morso da un ragno geneticamente modificato, che gli donerà poteri eccezionali e lo trasformerà in Spiderman. Ma anche il dottor Connors subirà una mutazione che lo trasformerà in Lizard: la lucertola gigante. Lo Spiderman di Mark Webb è un ribelle: acquista subito padronanza dei suoi poteri e non cede alle paure ed alle ingiustizie ancora prima di ottenere i suoi superpoteri.
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Peter Parker è un ragazzo di diciassette anni che vive con gli zii May e Ben. Il ritrovamento di una valigia in cantina, appartenente a suo padre, lo porterà alla Oscorp, dove incontrerà il dottor Curt Connors, amico di famiglia e soprattutto socio di suo padre. Quest'ultimo, insieme alla moglie, ha fatto perdere le sue tracce dieci anni prima. Alla Oscorp Peter verrà morso da un ragno geneticamente modificato, che gli donerà poteri eccezionali e lo trasformerà in Spiderman. Ma anche il dottor Connors subirà una mutazione che lo trasformerà in Lizard: la lucertola gigante. Lo Spiderman di Mark Webb è un ribelle: acquista subito padronanza dei suoi poteri e non cede alle paure ed alle ingiustizie ancora prima di ottenere i suoi superpoteri. Il film ha come punto forte l'analisi introspettiva dei personaggi, soprattutto del protagonista e del dottore. L'azione c'è ed è tanta, come lo sono anche le scene malinconiche. La musica è buona, ma niente in confronto a quelle utilizzate nei tre film precedenti. La storia è ovviamente sempre la stessa, ma con alcune modifiche. Uno Spiderman che sembra molto più sofferente del suo predecessore e, per questo, forse è anche più umano. Mark Webb crea un reboot davvero bello per trama, analisi psicologica dei personaggi ed azione. Il suo merito più grande è stato sicuramente quello di mostrare a tutti uno Spiderman più sofferente ed umano rispetto al predecessore che, a tratti, sembrava addirittura invincibile. Insomma un film fantastico.
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andreyit
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domenica 8 luglio 2012
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hanno riucciso l'uomo ragno
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Zia May ha i capelli neri , Peter Parker non porta gli occhiali , i polsi dell'uomo ragno si illuminano nel tessere le ragnatele , Mary Jane ...... beh scusate lei non c'è. Come analizzare il film senza fare paragoni con i precedenti ? è impossibile non ricordare Tobey Maguire e tutti i colleghi della trilogia , come dimenticare il costume, le scene adrenaliniche e la psicologia che racchiudevano tutti i personaggi dello spiderman di sam raimi ? se il film di oggi avesse raccontato un altra storia e non la genesi sarebbe andata meglio ? difficile dirlo perchè a parte qualche momento ironico e qualche scena d'azione ben realizzata , la pellicola in molti tratti si arena , stenta , soffoca e si trascina.
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Zia May ha i capelli neri , Peter Parker non porta gli occhiali , i polsi dell'uomo ragno si illuminano nel tessere le ragnatele , Mary Jane ...... beh scusate lei non c'è. Come analizzare il film senza fare paragoni con i precedenti ? è impossibile non ricordare Tobey Maguire e tutti i colleghi della trilogia , come dimenticare il costume, le scene adrenaliniche e la psicologia che racchiudevano tutti i personaggi dello spiderman di sam raimi ? se il film di oggi avesse raccontato un altra storia e non la genesi sarebbe andata meglio ? difficile dirlo perchè a parte qualche momento ironico e qualche scena d'azione ben realizzata , la pellicola in molti tratti si arena , stenta , soffoca e si trascina.Non dico che annoi , ma non emoziona quanto dovrebbe , Peter sarà sbadato ma volete farlo passare per stupido ? " proprietà di Peter Parker" scritto sulla macchina fotografica. L'idea di fondo del film non è malvagia , investigare sui genitori di un supereroe predestinato e non fortuito come si poteva pensare può andare bene, ma è il complessivo che delude e non mi riferisco agli effetti speciali e all'interpretazione degli attori che è passabile , ma il tutto è un insieme che cerca di racchiudere più aspetti del mondo spiderman, frammentandoli ulteriormente.La missione dell'uomo ragno non si concretizza, si evince lo sforzo di vendicare lo zio Ben ma la rabbia cieca e la sete di giustizia si infrangono nella cattura beffa di un ladro d'auto. quanti di noi avrebbero deriso e scherzato con il probabile killer della persona che ci ha cresciuto ? in molti avrebbero strappato a morsi la stoffa che copriva il tatuaggio della nostra possibile preda sino a missione conclusa ........ cosa che non accade.Peter è strano, ama ma non è ossessionato e neanche dimostra tanto entusiasmo per i suoi poteri appena acquisiti.crede in un concetto di responsabilità anche se sembra forzato , dal protagonista non traspira l'essenza dell'eroe ma sembra trascinato dagli eventi sino a mutarsi in un attore di se stesso. spiderman vince ma non convince , anche ammettere di aver infranto la promessa fatta ad un uomo in punto di morte con un sorrisetto, lascia lo spettatore basito che non riconosce la lealtà di un supereroe che si è sciolto in un reboot pressochè scadente al quale l'inevitabile confronto col passato non farà mai raggiungere la mediocrità.
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[+] mai visto il cartone eh?
(di axel6630)
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(di gregamici)
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lulabel
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mercoledì 15 agosto 2012
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fantastico!!!!!
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meravigliosamente uomoragno. è questo il ragazzo che ho conosciuto nei fumetti qualche decennio fa. quelli sono i colori e i tagli delle sequenze, i volti e le sfumature dei sentimenti. ma soprattutto le belle parole educative e generose verso il dovere o gli affetti. ma grande livello nell'aver saputo trasportare egregiamente l'aria e lo spazio del tempo all'interno del fumetto degli anni 60 con la realtà contemporanea fatta di computer e cellulari, il tutto condito da un forte dinamismo che contraddistingue l'eroe. finalmente i veri passaggi tra le gru e i volteggi tipici di spider, che bello rivedere e questa volta nello schermo un ragazzo magrissimo e imbranato ma con un segreto stupefacente.
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meravigliosamente uomoragno. è questo il ragazzo che ho conosciuto nei fumetti qualche decennio fa. quelli sono i colori e i tagli delle sequenze, i volti e le sfumature dei sentimenti. ma soprattutto le belle parole educative e generose verso il dovere o gli affetti. ma grande livello nell'aver saputo trasportare egregiamente l'aria e lo spazio del tempo all'interno del fumetto degli anni 60 con la realtà contemporanea fatta di computer e cellulari, il tutto condito da un forte dinamismo che contraddistingue l'eroe. finalmente i veri passaggi tra le gru e i volteggi tipici di spider, che bello rivedere e questa volta nello schermo un ragazzo magrissimo e imbranato ma con un segreto stupefacente.... finalmente niente americanismo negli atteggiamenti e il cattivo viene risucchiato nella bontà dell'essere quando il mostro ritorna uomo. eccezionale. niente attoroni machos e pupone sensuali. gran film per un meraviglioso svago!!!! DA VEDERE assolutamente. voto 10
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luca capaccioli
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lunedì 6 maggio 2013
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un reboot soddisfacente!
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Sono passati anni, ormai, dalla trilogia di Sam Raimi, composta da due capitoli più che spettacolari, rovinati poi da un terzo, imbarazzante film. Più tardi, quella saga sarebbe dovuta continuare con un ulteriore episodio, ma tale progetto fu poi rimpiazzato da un remake, in favore di un riavvio della saga: The Amazing Spider-Man. Diretto da Mark Webb, questo film tratta nuovamente delle origini del protagonista, interpretato da Andrew Garfield, mettendone in luce degli aspetti trascurati dalla trilogia precedente, come la morte dei genitori di Peter Parker, mai citati nei film di Raimi, o i lanciaragnatele, dei veri e propri meccanismi artificiali da polso che producono ragnatele, mentre negli altri capitoli erano solo dei fori che producevano una tela organica.
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Sono passati anni, ormai, dalla trilogia di Sam Raimi, composta da due capitoli più che spettacolari, rovinati poi da un terzo, imbarazzante film. Più tardi, quella saga sarebbe dovuta continuare con un ulteriore episodio, ma tale progetto fu poi rimpiazzato da un remake, in favore di un riavvio della saga: The Amazing Spider-Man. Diretto da Mark Webb, questo film tratta nuovamente delle origini del protagonista, interpretato da Andrew Garfield, mettendone in luce degli aspetti trascurati dalla trilogia precedente, come la morte dei genitori di Peter Parker, mai citati nei film di Raimi, o i lanciaragnatele, dei veri e propri meccanismi artificiali da polso che producono ragnatele, mentre negli altri capitoli erano solo dei fori che producevano una tela organica. Rimasto senza i suoi genitori Richard e Mary Parker in tenera età e cresciuto con i suoi zii, Peter Parker è un timido studente del liceo, eccellente negli studi ma continuamente perseguitato dai bulli come Flash Thompson, oltre che perdutamente innamorato di Gwen Stacy (Emma Stone), sua compagna di classe. Durante una visita alla Oscorp Tower, con lo scopo di incontrare il Dottor Curtis "Curt" Connors (Rhys Ifans), scienziato interessato agli incroci tra specie, oltre che amico e collega di Richard Parker, Peter viene morso da un ragno geneticamente modificato all'interno di una sezione dei laboratori Oscorp, ottenendo così abilità sovrannaturali con cui ora protegge le persone innocenti nelle vesti del supereroe Spider-Man, il quale deve fare i conti con una pericolosa minaccia: il Dottor Connors, per mezzo di un siero sperimentale, è diventato Lizard, una creatura letale che terrorizza gli abitanti di Manhattan. Un buon film, che si basa sulle caratteristiche dell'Universo Classico e Ultimate della Marvel e con un'interpretazione più che buona da parte degli attori, specialmente nel caso di Andrew Garfield ed Emma Stone. La storia, inoltre, è caratterizzata da spettacolari scene d'azione e combattimenti, ma anche dal punto di vista romantico, in particolare nel rapporto fra Peter e Gwen, e da legami profondi fra i personaggi, anche se alcune scene nel film sono leggermente ridicole. Nel complesso, un buon film consigliato a un pubblico di tutte le età.
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nathandrake
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venerdì 6 luglio 2012
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il perfetto peter parker non è bastato...
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Il nuovo Spider-Man, lanciando il primo trailer quasi un anno fa, si è beccato il duro compito di affrontare tutti i supereroi Marvel usciti al cinema da luglio scorso (Thor, Capitan America e The Avengers) e dopo aver visto il risultato si può tranquillamente parlare di un knock-out. Anche il pretestuoso Capitan America sembra essere più curato sotto ogni aspetto e anche se è servito solo a dare visibilità ad un personaggio che altrimenti sarebbe stato invisibile in The Avengers, non lascia l'amaro in bocca quanto questo film che invece delude sotto tutti i punti di vista, di amazing in questo Spider-Man c'è solo Andrew Garfield, il perfetto Peter Parker, ma probabilmente nessuno ha spiegato a Marc Webb che i film non sono tanti video musicali da 4 minuti da attaccare uno dopo l'altro.
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Il nuovo Spider-Man, lanciando il primo trailer quasi un anno fa, si è beccato il duro compito di affrontare tutti i supereroi Marvel usciti al cinema da luglio scorso (Thor, Capitan America e The Avengers) e dopo aver visto il risultato si può tranquillamente parlare di un knock-out. Anche il pretestuoso Capitan America sembra essere più curato sotto ogni aspetto e anche se è servito solo a dare visibilità ad un personaggio che altrimenti sarebbe stato invisibile in The Avengers, non lascia l'amaro in bocca quanto questo film che invece delude sotto tutti i punti di vista, di amazing in questo Spider-Man c'è solo Andrew Garfield, il perfetto Peter Parker, ma probabilmente nessuno ha spiegato a Marc Webb che i film non sono tanti video musicali da 4 minuti da attaccare uno dopo l'altro... La continua impressione che si ha guardando il film è: NON C'E' TEMPO. Al pubblico non viene lasciato nemmeno un secondo per adattarsi ad una nuova situazione perchè Peter lo ha già fatto, scopro di avere una forza sovraumana: OK; mi accorgo di avere dei super-sensi: OK; posso arrampicarmi sulle pareti: OK, anzi quasi quasi comincio a studiare appeso al soffitto di casa... Quello che si comincia a sospettare dopo una mezz'ora di film è che Peter abbia visto la serie di Sam Raimi e sappia già tutto su come si diventa Spider-Man. Insomma, dopo 10 anni, nel tentativo di rendere cool Spider-Man, vista la triste scelta che fu fatta scegliendo Tobey Maguire (che di cool non ha nemmeno il frigorifero), la Marvel purtroppo ha fatto cilecca. I dialoghi stentati e spesso ad un millimetro dalla parodia di loro stessi mi hanno fatto rimpiangere il copione di Superhero Movie. Da sottolineare l'harakiri del doppiaggio in una delle scene finali con "il tuo boyfriend è uno dalle tante maschere" TARGET: fan di Justin Bieber & Co. Il perfetto Peter Parker non è bastato a salvare il film dal disasto: la totale mediocrità...
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lucblaks
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mercoledì 4 luglio 2012
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il ritorno dell'uomo ragno!
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Questo nuovo reboot di Spider Man, come tutti possiamo ben immaginare, essendo uno dei film più attesi dell'anno, a mio parere, è anche il film che detiene maggiori responsabilità ( proprio come le parole dell'amato zio dell'uomo ragno). Prima di tutto il publico,legato alla trilogia di Raimi, poteva essere scettico di fronte ad un nuovo film totalmente differente dai primi tre ed il cambio del cast ne è la prova.
Ma forse è proprio questo il punto di forza della pellicola. Cominciando dal protagonista posso solo dire che il sig. Garfield zitto zitto sta scalando la lunga quanto difficile salita di Hollywood, regalando al publico interpretazioni sempre più curiose nel loro genere. L'attore infatti a mio parere rispecchia brillantemente il personaggio dei fumetti ( più di quanto Maguire avesse fatto nella trilogia precedente) regalando a SpiderMan un tocco più drammatico, intenso ma allo stesso tempo anche molto spiritoso.
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Questo nuovo reboot di Spider Man, come tutti possiamo ben immaginare, essendo uno dei film più attesi dell'anno, a mio parere, è anche il film che detiene maggiori responsabilità ( proprio come le parole dell'amato zio dell'uomo ragno). Prima di tutto il publico,legato alla trilogia di Raimi, poteva essere scettico di fronte ad un nuovo film totalmente differente dai primi tre ed il cambio del cast ne è la prova.
Ma forse è proprio questo il punto di forza della pellicola. Cominciando dal protagonista posso solo dire che il sig. Garfield zitto zitto sta scalando la lunga quanto difficile salita di Hollywood, regalando al publico interpretazioni sempre più curiose nel loro genere. L'attore infatti a mio parere rispecchia brillantemente il personaggio dei fumetti ( più di quanto Maguire avesse fatto nella trilogia precedente) regalando a SpiderMan un tocco più drammatico, intenso ma allo stesso tempo anche molto spiritoso. Non è una sopresa invece la brillante interpretazione di Emma Stone, una Gwen Stacy innamorata e coraggiosa, che a sua volta convence di più della Mary Jane Parker della Dunst. Il resto del cast è ottimo a partire dal villain Lizard, per finire con i famosi zii di Parker interpretati da Martin Sheen e Sally Field.
Il risultato è più che ottimo con una trama tesa come le ragnatele del ragnetto ed effetti speciali molto ben fatti ( il 3D migliore dopo Avatar).
L'unica pecca invece è che nel primo tempo la love story tra Parker e la Stacy sembra essere più impressa rispetto alla storia in se, ma è pur sempre piacevole e l'alchimia tra i protagonisti è tale che è quasi impossibile non amarli.
Veramente un buon lavoro superiore alle mie aspettative.
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(di bcbhgcvc)
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marshall mathers
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giovedì 5 luglio 2012
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un peter diverso..una realtà più cruda.
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Ed eccoci qui,davanti all'ultima trasposizione cinematografica dell'eroe visto per la prima volta in Amazing Fantasy n 15,una testata che doveva chiudere,ma che nel suo ultimo numero presentò uno degli eroi più acclamati di tutti i tempi.Chi? Ma ovviamente il nostro amichevole Spider-Man di quartiere! Che in questo film verrà reso più vero e credibile che mai prima d'ora nelle sale dei nostri cinema.Conosceremo finalmente un Peter profondo,tormentato dalla voglia di sapere cosa è successo ai suoi genitori,a contatto con un mondo più crudo e reale di quello a cui eravamo abituati nella vecchia triologia.Insieme a lui l'immancabile Gwen e i suoi zii; Ben e May.Questi ultimi rappresentati in modo leggermente diverso da come ce li ricordiamo nel fumetto -non per questo meno credibili- ,ma più che essere un difetto riesce a diventare un pregio.
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Ed eccoci qui,davanti all'ultima trasposizione cinematografica dell'eroe visto per la prima volta in Amazing Fantasy n 15,una testata che doveva chiudere,ma che nel suo ultimo numero presentò uno degli eroi più acclamati di tutti i tempi.Chi? Ma ovviamente il nostro amichevole Spider-Man di quartiere! Che in questo film verrà reso più vero e credibile che mai prima d'ora nelle sale dei nostri cinema.Conosceremo finalmente un Peter profondo,tormentato dalla voglia di sapere cosa è successo ai suoi genitori,a contatto con un mondo più crudo e reale di quello a cui eravamo abituati nella vecchia triologia.Insieme a lui l'immancabile Gwen e i suoi zii; Ben e May.Questi ultimi rappresentati in modo leggermente diverso da come ce li ricordiamo nel fumetto -non per questo meno credibili- ,ma più che essere un difetto riesce a diventare un pregio.Anche l'antagonista di turno,il dottor Connor alias "Lizard",riesce a essere credibile nel suo ruolo,affascinante e anch'esso misterioso,visto che si scoprirà avere un ruolo abbastanza rilevante nella storia della famiglia Parker.Ma non voglio rivelarvi nulla.Il film è veramente godibile,sia per i fan del fumetto Marvel che per chi magari vuole solo farsi una serata tra amici.Per i primi citati,il film lascerà trasparire dettagli importanti anche inerenti al comic,ma manterrà comunque uno stile suo,trasformandoli a proprio piacimento.Per gli altri invece,è un ottimo film d'azione,curato e divertente nonché magistralmente girato e una computer grafica al top.Gli attori svolgono il proprio ruolo egregiamente,Andrew Garfield è un Peter Parker stupendo,nuovo e interessante.Il suo alter ego,L'Uomo Ragno è leggermente differente rispetto a come siamo abituati a ricordarlo.Lo troveremo infatti un pochino più serio,che lascia sì lo spazio alle battute,ma che si concentrerà molto di più sulle botte(soprattutto nella seconda parte del film).L'unica cosa che mi sento di criticare è la fretta che c'è ad un certo punto nel film per raccontare le cose.Specialmente nella parte della storia in cui lui comincia a farsi conoscere in città, che in questo film non è ben resa come invece accadde nei film di Raimi.Parte che tutti conoscono ma che secondo me andava un po più approfondita.Si sente la mancanza dello scorbutico Jonah Jameson e in generale del Daily Bugle,di cui si vedrà solo il giornale in un inquadratura del film.Come in tutti i film farà il suo solito Cameo uno dei creatori del ragno(Stan Lee),che sicuramente riconoscerete in una scena del film.Il film ha delle trovate geniali,un pizzico di ironia e serio al punto giusto.Un finale che io ho trovato triste,e molti capiranno perchè (SOLO chi conosce il fumetto,per gli altri sarà una cosa simpatica).In ogni caso,questo film sicuramente ha raddoppiato le possibilità che il nostro Spidey poteva avere sul grande schermo,rilanciandolo al meglio nel mondo cinematografico.Vale il prezzo del biglietto?Sì,lo vale tutto.Mi sento solo di avvisare le mamme con i bimbi piccoli: Una volta usciti dal cinema,proveranno a saltare ovunque e a tirare ragnatele.Senza dubbio il migliore film sull'aracnide mai uscito finora.Spero in un seguito,e intanto vi consiglio questa perla,sperando che piaccia anche a voi.
Leo.
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