renato volpone
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venerdì 13 luglio 2012
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l'uomo ragno temporalmente modificato
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Il reboot di Spiderman sicuramente non è facile e la sua ambientazione nel tempo attuale lo colloca fuori dai canoni del fumetto, infatti la sceneggiatura e la costruzione degli ambienti lascia molto a desiderare. Si può perdonare, invece, l'eccesso di moralismo e di buoni sentimenti, che stanno alla base di tutti i personaggi della MARVEL. Azzeccatissime, invece, le musiche, che come sempre portano alla commozione. Bella anche la fotografia e le vedute notturne della città, anche se qualche perplessità non manca nel 3D. E che dire degli attori che interpretano Peter Parker e Gwen Stacy: giovani, belli e fanno innamorare, personalità decisa con un fondo di timidezza che sicuramente piacerà ai giovanissimi.
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Il reboot di Spiderman sicuramente non è facile e la sua ambientazione nel tempo attuale lo colloca fuori dai canoni del fumetto, infatti la sceneggiatura e la costruzione degli ambienti lascia molto a desiderare. Si può perdonare, invece, l'eccesso di moralismo e di buoni sentimenti, che stanno alla base di tutti i personaggi della MARVEL. Azzeccatissime, invece, le musiche, che come sempre portano alla commozione. Bella anche la fotografia e le vedute notturne della città, anche se qualche perplessità non manca nel 3D. E che dire degli attori che interpretano Peter Parker e Gwen Stacy: giovani, belli e fanno innamorare, personalità decisa con un fondo di timidezza che sicuramente piacerà ai giovanissimi. In effetti il film, come i fumetti in genere, si rivolge ad un pubblico giovane, ma se si chiudono un po' gli occhi può piacere a tutti, proprio come le vignette dell'uomo ragno.
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didachos
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sabato 14 luglio 2012
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ho un dolore allo stan lee!
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Se Christopher Nolan ci ha insegnato qualcosa è che lui è sicuramente un buon regista, ma che con i supereoi non ha nulla a che fare, anzi, prende, stravolge e distrugge la mitologia dei personaggi fumettistici raccogliendone il nome soltanto e ignorando il passato editoriale dando il via ad un filone cinefumettistico nuovo ed errato, il cui ultimo figlio è AMAZING SPIDERMAN. Il film di Marc Webb infatti spacca il mio essere in assiduo lettore di fumetti (marvel principalmente) e cinefilo, ottenendo un risultato insoddisfacente: dal punto di vista registico niente da dire, un film di pregevole fattura (persino il 3D funziona finalmente alla grande), attori davvero bravi (perfetta la gwen Stacey di Emma Stone, e, nonostante la staticità facciale, anche il Peter Parker di Andrew Garfield, se la cava alla grande), riprese geniali come il volteggio in prima persona che regalano un senso di vuoto e adrenalina, e location perfette per l'arrampicamuri, ma dal punto di vista fumettistico (si tratta pur sempre di un film basato su un comic, e la cosa dovrebbe prevalere) non ci siamo proprio.
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Se Christopher Nolan ci ha insegnato qualcosa è che lui è sicuramente un buon regista, ma che con i supereoi non ha nulla a che fare, anzi, prende, stravolge e distrugge la mitologia dei personaggi fumettistici raccogliendone il nome soltanto e ignorando il passato editoriale dando il via ad un filone cinefumettistico nuovo ed errato, il cui ultimo figlio è AMAZING SPIDERMAN. Il film di Marc Webb infatti spacca il mio essere in assiduo lettore di fumetti (marvel principalmente) e cinefilo, ottenendo un risultato insoddisfacente: dal punto di vista registico niente da dire, un film di pregevole fattura (persino il 3D funziona finalmente alla grande), attori davvero bravi (perfetta la gwen Stacey di Emma Stone, e, nonostante la staticità facciale, anche il Peter Parker di Andrew Garfield, se la cava alla grande), riprese geniali come il volteggio in prima persona che regalano un senso di vuoto e adrenalina, e location perfette per l'arrampicamuri, ma dal punto di vista fumettistico (si tratta pur sempre di un film basato su un comic, e la cosa dovrebbe prevalere) non ci siamo proprio. Se un regista volesse realizzare un film sulla bibbia o narrazioni interne, non darebbe mai un interpretazione differente alle scritture, cosa analoga dovrebbe accadere per libri, eventi storici e fumetti, che invece vengono stravolti modificando origini, costumi e situazioni, ottenendo, come in questo caso, un film troppo lontano dall'idea originale di Stan Lee e Steve Dikto volendo cercare di portare il tutto in un troppo lontano realismo utilizzando ambientazioni notturne e dark per un quindicenne troppo poco nerd (l'idea iniziale dei due era quello di immedesimare il tipico lettore americano di comic nel personaggio Marvel) in calzamaglia rossa e blu morso da un ragno radioattivo che combatte contro un lucertolone gigante (da buon Spider fan, dico: rappresentato malissimo), azzeccata comunque l'oscurità della storia (che infatti appare anche tra le vignette molto scura e misteriosa); come ultima chicca: il film si intitola "AMAZING SPIDERMAN", riprendendo il nome originale della serie della casa delle idee, ma, sorpresa, di AMAZING non ha nulla o quasi niente, traendo molto invece dall'universo ULTIMATE.
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makiri
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martedì 17 luglio 2012
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il ragno fighetto non disturba
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In questo reboot troviamo Andrew Garfield alle prese con un Parker più fighetto, ma divertente nelle sue movenze epilettiche da scienzato pazzo. Emma Stone si rivela una Stacy certamente migliore della macchietta del terzo Spiderman firmato Raimi, ma comunque rimane un personaggio quasi superfluo, da commediola romanticha americana. C'è anche un Lizard ben costruito, ma poco credibile nei suoi monologhi interiori. Il doppiaggio italiano diventa una pesante zavorra per alcuni personaggi quali lo stesso Spiderman. Terribile, che una mia compagna di visione del film, ha definito: "Quando parla, sembra che scoreggi una gallina". Certo una critica molto rude, ma esprime la disapprovazione. Il dottor Connors è impersonato dalla voce del capacissimo Insegno, di cui timbro però non avvertiamo mai l'appartenenza al personaggio, che ci aspetteremmo invece dalla voce più enigmatica di Lodolo, assegnata ad un personaggio in secondo piano, brutto errore.
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In questo reboot troviamo Andrew Garfield alle prese con un Parker più fighetto, ma divertente nelle sue movenze epilettiche da scienzato pazzo. Emma Stone si rivela una Stacy certamente migliore della macchietta del terzo Spiderman firmato Raimi, ma comunque rimane un personaggio quasi superfluo, da commediola romanticha americana. C'è anche un Lizard ben costruito, ma poco credibile nei suoi monologhi interiori. Il doppiaggio italiano diventa una pesante zavorra per alcuni personaggi quali lo stesso Spiderman. Terribile, che una mia compagna di visione del film, ha definito: "Quando parla, sembra che scoreggi una gallina". Certo una critica molto rude, ma esprime la disapprovazione. Il dottor Connors è impersonato dalla voce del capacissimo Insegno, di cui timbro però non avvertiamo mai l'appartenenza al personaggio, che ci aspetteremmo invece dalla voce più enigmatica di Lodolo, assegnata ad un personaggio in secondo piano, brutto errore. Effetti straordinari, buona regia scorrevole e attori capaci rendono il film godibile, ma non efficace come il primo della trilogia di Raimi. Molto si è perso della magia iniziale, come la meravigliosa colonna sonora, in questo reboot stiracchiata, che non colpisce affatto ( strano, trattandosi di Horner ), e la dolce e saggia Zia May, qui storpiata in una donna fastidiosamente intrepida e soprattutto ringiovanita di una trentina d'anni. Ma molto si è anche acquisito: un Peter più adolescente, anche se a volte troppo crudele nella sua infantilità, l'ironia tipica dell'eroe posta in secondo piano da Raimi ( anche se forse nel suo caso è stata reintegrata dalle situazioni comiche di Peter ). Da qui in poi inserirò degli spoiler, quindi chi non volesse averne, non legga. Spiderman ha sempre tentato di nascondere la sua identità a tutti ( anche ai cari, per non metterli in pericolo, come sottolineava con forza Raimi nella sua trilogia ) ed in questo film Peter non si fa proprio problemi ad urlarla ai quattro venti, volontariamente o stupidamente: Lizard scopre l'identità segreta di Peter guardando l'etichetta sul retro della macchina fotografica da lui dimenticata nel luogo dello scontro. E' stupido, totalmente stupido, un espediente cretino per chi non ha idea di come risolvere la questione della reciproca consapevolezza di identità fra Connors e Parker. Oltre a ciò, Peter non esita a rivelare alla sua bella la sua identità segreta ( cosa che nel fumetto non scoprirà mai ). Sintomo anche questo di stupidità assoluta, trattandosi della figlia del capo della polizia, che odia e vuole Spiderman dietro le sbarre. Insomma, qualche cretinata c'è, ma in fin dei conti è un film godibilissimo, scorrevole, divertente e con la giusta quantità di azione, amore ( seppur da diabete ) e introspezione. Il tutto è grandemente ispirato alla serie Ultimate, quindi non aspettatevi lo Spiderman anni '60-70 di Raimi. Un buon lavoro, non ottimo, ma buono. Una nota dolente è il costume: il tessuto sembra ricavato da un pallone da basket, e le lenti arancioni non si possono vedere, anche se non ci si fa quasi caso nel film.
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steel 90
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giovedì 19 luglio 2012
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il buon ritorno di spider-man
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Dopo la trilogia di Sam Raimi, Hollywood ha deciso di fare un reboot (fenomeno molto frequente in questi ultimi anni) della saga dedicata all'amichevole Spider-Man di quartiere.
Ovviamente, visti i molti precedenti, l'idea di un reboot ha provocato molte reazioni (per lo più negative) da parte degli appassionati di Spider-Man.
Queste paure sono più che comprensibili in questo periodo, ma dopo aver visto il film posso dire che tali paure sono infondate.
Certamente non ci troviamo di fronte ad un capolavoro ma il film diretto da Marc Webb è un film molto godibile.
Partiamo col dire che, al contrario della trilogia diretta da Raimi, questo film si sofferma molto di più sui personaggi, caratterizzandoli meglio e dando loro più spessore, rendendoli veri comprimari e non solo semplici comparse.
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Dopo la trilogia di Sam Raimi, Hollywood ha deciso di fare un reboot (fenomeno molto frequente in questi ultimi anni) della saga dedicata all'amichevole Spider-Man di quartiere.
Ovviamente, visti i molti precedenti, l'idea di un reboot ha provocato molte reazioni (per lo più negative) da parte degli appassionati di Spider-Man.
Queste paure sono più che comprensibili in questo periodo, ma dopo aver visto il film posso dire che tali paure sono infondate.
Certamente non ci troviamo di fronte ad un capolavoro ma il film diretto da Marc Webb è un film molto godibile.
Partiamo col dire che, al contrario della trilogia diretta da Raimi, questo film si sofferma molto di più sui personaggi, caratterizzandoli meglio e dando loro più spessore, rendendoli veri comprimari e non solo semplici comparse.
Lodata la caratterizzazione dei personaggi bisogna però ricordarsi che ci si trova pur sempre davanti ad un film d'azione e anche su questo fronte il film non delude (almeno nella sua versione 2D), le scene di azione e gli effetti speciali sono di ottima qualità e riescono a soddisfare lo spettatore, tuttavia sia chiaro che non ci troviamo di fronte a qualcosa di innovativo.
Il cast riesce nell'arduo compito di non far rimpiangere il cast della vecchia trilogia, soprattutto i due attori principali (nonché i più giovani): Andrew Garfield, che non fa rimpiangere il vecchio Peter Parker/Spider-Man (Tobey Maguire) ed Emma Stone, la quale riesce a essere un’ottima Gwen Stacy (a differenza della Gwen Stacypresente in Spider-Man 3 di Raimi), riuscendo ad avvicinarsi al personaggio presente anche nel fumetto.
Come scritto più su in questo reboot molta importanza la hanno i protagonisti, purtroppo però questa scelta comporta anche un grande difetto, ossia che in alcuni punti il film rallenta troppo il ritmo, risultando in alcuni frangenti persino noioso.
Va comunque detto che Webb è riuscito a fare un reboot con coraggio, senza scopiazzare le idee che aveva avuto Raimi nella prima trilogia e, specie in questo periodo, questo coraggio va lodato.
In definitiva "The Amazing Spider-Man" è un film molto godibile, che si distacca dalla trilogia che lo ha preceduto puntando su altri aspetti, fra tutti la caratterizzazione più consistente dei personaggi che comporta però anche il suo più grande difetto, quello di rallentare spesso troppo il ritmo.
Un film sicuramente non per tutti (probabilmente anche alcuni fan dell'Uomo Ragno non apprezzeranno) ma sicuramente un film che, pur avendo dei difetti, risulta essere un reboot ben riuscito e godibile.
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liuk!
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sabato 3 novembre 2012
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nuova versione
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Attenzione questo non è un sequel della precedente saga, quindi non siamo di fronte a Spiderman 4 con la coppia Wood - Dunst. Per qualche motivo a me sconosciuto il regista Marc Webb si è sentito in bisogno di dare una sua nuova interpretazione e lettura all' Uomo Ragno che, probabilmente, era il suo idolo adolescenziale. La Marvel accetta di prestargli il franchise dopo avere notato che non vi erano interessanti idee o budget per un sequel. Nessuno ne sentiva il bisogno ma per ragioni commerciali non si poteva rifiutare.
Questo nuovo Amazing Spiderman non aggiunge nulla di nuovo al mondo del cinema, non ha idee degne di nota e non è memorabile per nessun motivo ma, in fin dei conti, non fa male a nessuno.
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Attenzione questo non è un sequel della precedente saga, quindi non siamo di fronte a Spiderman 4 con la coppia Wood - Dunst. Per qualche motivo a me sconosciuto il regista Marc Webb si è sentito in bisogno di dare una sua nuova interpretazione e lettura all' Uomo Ragno che, probabilmente, era il suo idolo adolescenziale. La Marvel accetta di prestargli il franchise dopo avere notato che non vi erano interessanti idee o budget per un sequel. Nessuno ne sentiva il bisogno ma per ragioni commerciali non si poteva rifiutare.
Questo nuovo Amazing Spiderman non aggiunge nulla di nuovo al mondo del cinema, non ha idee degne di nota e non è memorabile per nessun motivo ma, in fin dei conti, non fa male a nessuno. Il film è banale e non troppo avvincente ma si lascia guardare, soprattutto per un pubblico molto giovane, la trama, infatti, è più banale della scorsa saga. Ne esce vincitrice la sola Emma Stone che stravince il confronto con Kirsten Dunst, precedente bella dell'uomo in calzamaglia rossa. La Stone è più brillante e seducente, con il suo fascino da lolita sbarazzina. Garfield, invece, non regge contro Wood, sono due attori con qualità e capacità troppo differenti.
Nel complesso si può guardare, merita la sufficienza ma non di più. Speriamo che il cinema sappia inventare qualcosa di nuovo.
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(di dragonia)
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kammo
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mercoledì 14 novembre 2012
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ultimate spider man
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credo che il titolo "the amazing spider-man" sia più adatto al film di Raimi, mentre per questo credo sia più adatto "ULTIMATE SPIDER-MAN " , infatti tralasciando quanto la storia di entrambi i film possa essere fedele al fumetto ( che poi penso che qualche modifica possa solo innovare la storia altrimenti troppo scontata ) bisogna vedere quello che trasmettono questi due tipi di spiderman cinematografici. Il primo (capolavoro) di raimi ci mostra una storia forse un po più "semplice" con uno spiderman più fedele al primissimo ragazzo "sempliciotto, studioso, bonaccione" con un costume identico all'originale ambientazioni e scenari che richiamano al classico fumetto e tutto questo accompagnato da scene divertenti, ottime interpretazioni, splendide scene d'azione insomma una grandissima trasposizione di spider man.
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credo che il titolo "the amazing spider-man" sia più adatto al film di Raimi, mentre per questo credo sia più adatto "ULTIMATE SPIDER-MAN " , infatti tralasciando quanto la storia di entrambi i film possa essere fedele al fumetto ( che poi penso che qualche modifica possa solo innovare la storia altrimenti troppo scontata ) bisogna vedere quello che trasmettono questi due tipi di spiderman cinematografici. Il primo (capolavoro) di raimi ci mostra una storia forse un po più "semplice" con uno spiderman più fedele al primissimo ragazzo "sempliciotto, studioso, bonaccione" con un costume identico all'originale ambientazioni e scenari che richiamano al classico fumetto e tutto questo accompagnato da scene divertenti, ottime interpretazioni, splendide scene d'azione insomma una grandissima trasposizione di spider man. Il film di marc webb invece deve (giustamente) proporci delle novità essendo un reboot uscito a pochi anni di distanza dal primo, e lo fa essendo più fedele alla storia in certi punti ma dandoci un ambiente e dei protagonisti che ricordano quelli del (non a caso) reboot fumettistico di spiderman: ULTIMATE SPIDERMAN. Il film è ambientato nella new york più futuristica di oggi i ragazzi ricordano gli adolescenti di oggi , il carattere di peter parker ed i suoi sentimenti sono più complicati ed elaborati, le ambientazioni sono più foturistiche e "notturne" ( quasi a ricordare il batman di nolan) così come il costume, il nemico anche è una novità ed è uno dei peggiori nemici di spiderman, LIZARD ridisegnato con sembianze che ricordano un hulk rettile. anche questo film e riuscito più che bene le scene di azione sono impeccabili, gli attori molto bravi con qualche scena più drammatica dei film precedenti ma anche scene divertenti. Inizialmente penso sia impossibile non fare paragoni con i precedenti film, ma credo che entrambi siano grandissime trasposizioni che ci regalano la storia del super eroe forse più amato,in modi diversi.
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van bellaveglien
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giovedì 3 gennaio 2013
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uno spidey diverso, ma ai livelli del precedente.
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Messa da parte la triologia di Raimi che avuto alti (Spiderman), altissimi (Spiderman 2) e il baratro (Spiderman 3), è arrivato sugli schermi (ormai piccoli essendo uscito in estate) uno Spiderman ben diverso.
Personalmente, la prima volta che lo vidi, abituato alla triologia di Maguire, non fui elettrizzato dal film, lo ritenevo un bel film, ma non ai livelli dello Spiderman del 2002... rivedendolo, mi sono accorto che sbagliavo.
The Amazing Spiderman segue più fedelmente i fumetti; finalmente Peter Parker è affiancato dalla brillante Gwen (a mio avviso ottima Emma Stone) e non dalla piagnucolosa e irritante Mary Jane che avevo visto nel secondo e terzo film di Raimi (nel primo non era malaccio).
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Messa da parte la triologia di Raimi che avuto alti (Spiderman), altissimi (Spiderman 2) e il baratro (Spiderman 3), è arrivato sugli schermi (ormai piccoli essendo uscito in estate) uno Spiderman ben diverso.
Personalmente, la prima volta che lo vidi, abituato alla triologia di Maguire, non fui elettrizzato dal film, lo ritenevo un bel film, ma non ai livelli dello Spiderman del 2002... rivedendolo, mi sono accorto che sbagliavo.
The Amazing Spiderman segue più fedelmente i fumetti; finalmente Peter Parker è affiancato dalla brillante Gwen (a mio avviso ottima Emma Stone) e non dalla piagnucolosa e irritante Mary Jane che avevo visto nel secondo e terzo film di Raimi (nel primo non era malaccio).
Nota positivissima va a Andrew Garfield (che mi è piaciuto molto anche in "The social network"), che impersona un Peter Parker un po' più attuale: non è più un ragazzo timido e introverso, è solo uno sfigato che tenta di aiutare e sopravvivere alle sabbie mobili del liceo.
Rispetto alla precedente triologia il film è anche più divertente e meno pesante (mi sono sbellicato quando Spiderman affronta il tizio col coltello e quando appare Stan Lee!).
Allora il film non ha punti deboli?
Beh, si. Per l'esattezza tre, che dispongo in ordine di bruttura (o bruttezza?):
3) La caratterizzazione di Lizard, simile a quella di Octopus in Spiderman 2. (Anche se un personaggio del genere sarebbe stato difficile da caratterizzare altrimenti).
2) La zia May con i capelli scuri: ma schiarirle i capelli o metterle una parrucca era faticoso?
1) La rappresentazione di Lizard, che sembra la copia brutta e ristretta di Godzilla del 1954
Trovo comunque The Amazing Spiderman un grandissimo film, ai livelli dei precedenti (e mille gradini sopra Spiderman 3).
E, per chi si era affezionato a Tobey Maguire, non prendetevela, dopotutto questo rebot era necessario per vedere il nostro Spidey tra i vendicatori!
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dezio
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martedì 9 luglio 2013
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i presupposti per una buona saga ci sono
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«The Amazing Spiderman» è uno dei reboot più veloci della storia del cinema. La trilogia di Sam Raimi non è andata oltre l'insipido terzo film, così si è deciso di riavviare il franchise, con cast e team creativo completamente differenti. Buon film o operazione commerciale?
Innanzitutto l'opera si discosta molto dallo stile della trilogia precedente: possiamo dire che i primi tre si spingevano più verso la fantasia, mentre questo è orientato verso il realismo, anche se non dark come il batman di Nolan. C'era il rischio che la storia delle origini dell'arrampicamuri diventasse ormai ridondante: pur senza stravolgerne i punti fondamentali, Webb riesce invece a fornire il suo tocco personale, costruendo delle scene di forte impatto emotivo sostenuto da un ottimo cast.
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«The Amazing Spiderman» è uno dei reboot più veloci della storia del cinema. La trilogia di Sam Raimi non è andata oltre l'insipido terzo film, così si è deciso di riavviare il franchise, con cast e team creativo completamente differenti. Buon film o operazione commerciale?
Innanzitutto l'opera si discosta molto dallo stile della trilogia precedente: possiamo dire che i primi tre si spingevano più verso la fantasia, mentre questo è orientato verso il realismo, anche se non dark come il batman di Nolan. C'era il rischio che la storia delle origini dell'arrampicamuri diventasse ormai ridondante: pur senza stravolgerne i punti fondamentali, Webb riesce invece a fornire il suo tocco personale, costruendo delle scene di forte impatto emotivo sostenuto da un ottimo cast. Garfield ci offre una splendida interpretazione di Peter Parker, meglio caratterizzato psicologicamente rispetto ai vecchi film, così come la Gwen Stacy di Emma Stone, perfetta l'intesa tra i due nelle scene più romantiche. Gli zii e sono adatti al loro ruolo, più vicini alla versione «ultimate» dei fumetti che non a quella tradizionale. Sottotono invece Rys Hifans nel ruolo del cattivo, Lizard, che non riesce a spiccare per la sua poco approfondità dualità, ma piuttosto per la pelle squamosa perfettamente riprodotta in CGI. Ottime le scene d'azione, in quanto si percepisce la volontà di rendere reale un personaggio come spiderman, fornendo alle oscillazioni anche una fisica degna di essere chiamata tale. Finalmente Spidey fa lo spaccone quando indossa la maschera, così come i fumetti ci hanno abituato, esilarante la scena con il ladro d'auto, speriamo che si lasci maggior spazio a queste scene nei sequel. Molti si sono lamentati dei buchi della trama, ma è ovvio che la storia lascia molti spunti per i seguiti, in quanto il film è chiaramente concepito come il primo episodio di una saga.
«The Amazing Spiderman» è un ottimo film. Meglio del precedente? Questione di gusti. Unica pecca il villain. Speriamo che la saga non si perda per strada, e un terzo film come quello di Raimi, che non avvenga mai più, una conclusione davvero pessima di due film fantastici.
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shiningeyes
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domenica 14 luglio 2013
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marvel succhiasoldi
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Oh, ecco la Marvel che ci riprova.
Non gli bastava farci le prolungatissime serie di Iron Man, Thor, Avengers e Capitan America?
No, evidentemente le casse della Marvel sono più avide di quanto si pensa; il riavvio di una serie come Spider-Man, la quale mi sembra che abbia già detto tutto con Raimi, mi sembra un fattore indicativo.
Ma parliamo meglio di questo reboot: è ben diverso dalla saga di Raimi, qua è ispirato al fumetto Ultimate Spider-Man, che ce lo presenta decisamente più moderno e più adolescenziale, prendendosi più libertà sulla vera storia (e qua già non mi va bene) e con un protagonista diverso (Andrew Garfield) che gli da' un tocco più giovanile e ribelle.
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Oh, ecco la Marvel che ci riprova.
Non gli bastava farci le prolungatissime serie di Iron Man, Thor, Avengers e Capitan America?
No, evidentemente le casse della Marvel sono più avide di quanto si pensa; il riavvio di una serie come Spider-Man, la quale mi sembra che abbia già detto tutto con Raimi, mi sembra un fattore indicativo.
Ma parliamo meglio di questo reboot: è ben diverso dalla saga di Raimi, qua è ispirato al fumetto Ultimate Spider-Man, che ce lo presenta decisamente più moderno e più adolescenziale, prendendosi più libertà sulla vera storia (e qua già non mi va bene) e con un protagonista diverso (Andrew Garfield) che gli da' un tocco più giovanile e ribelle.
Tecnicamente è fatto alla grande, non c'è nulla da dire, la fotografia è dinamica e iper-veloce, e sicuramente col 3D rende che è una bellezza.
Ma ottimi elementi tecnici a parte, la sceneggiatura è degna del livello di un film targato Disney, la regia è troppo pompata e videoclippata, senza contare una traduzione dei dialoghi abbastanza scema, da parte nostra; aggiungo anche che, sebbene i protagonisti siano bravi, non danno quel tocco di qualità in più al film e, le scene di combattimento tra Spider-Man e il villain Lizard son troppo brevi e confusionarie. Aggiungo che anche se è abbastanza scorrevole e piacevole nella sua visione, pecca una mancanza di suspense, causata dall'eccessiva prevedibilità di molte scene.
E' chiaramente un'operazione araffa-soldi, ma tutto sommato è meno peggio di quanto si possa aspettare, che può sicuramente piacere anche ai fan più accesi di Spider-Man; ma per coloro che vogliono veramente vedere un ottimo film su questo eroe, rimettessero i primi due di Raimi.
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peppe2994
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domenica 8 luglio 2012
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finalmente è rinato lo spiderman targato marvel
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Ero ancora un bambino quando uscii il primo film di Raimi,ma oggi a distanza di anni non posso ritenermi soddisfatto di questo prodotto semplice e superficiale che non riesce a reggere il confronto con il bellissimo The Amazing Spiderman,diretto da un egregio Marc Webb.A quest'ultimo l'arduo compito di un reboot difficile ma non mancato,dominato con grande maestria ed eleganza Webb propone sullo schermo,l'intera evoluzione del personaggio di Peter Parker.Sinceramente temevo un "flop",ma alla fine si è rivelata una vera e propria sorpresa dal momento che non si tratta di un copia e incolla,ma di una trama strutturata con intelligenza che non ha niente a che fare con quella del primo film,persino i tratti comuni sono stati modificati come la morte dello Zio Ben,deceduto sul colpo senza troppi teatrini e il morso del ragno sul collo e non nella mano,questa volta radiottivo e geneticamente modificato e non normalmente per caso,una cosa che mi aspettavo era il bacio al contrario,peccato quella sì che era una bella scena,un bel bacio sotto la pioggia cosa ci può essere di meglio.
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Ero ancora un bambino quando uscii il primo film di Raimi,ma oggi a distanza di anni non posso ritenermi soddisfatto di questo prodotto semplice e superficiale che non riesce a reggere il confronto con il bellissimo The Amazing Spiderman,diretto da un egregio Marc Webb.A quest'ultimo l'arduo compito di un reboot difficile ma non mancato,dominato con grande maestria ed eleganza Webb propone sullo schermo,l'intera evoluzione del personaggio di Peter Parker.Sinceramente temevo un "flop",ma alla fine si è rivelata una vera e propria sorpresa dal momento che non si tratta di un copia e incolla,ma di una trama strutturata con intelligenza che non ha niente a che fare con quella del primo film,persino i tratti comuni sono stati modificati come la morte dello Zio Ben,deceduto sul colpo senza troppi teatrini e il morso del ragno sul collo e non nella mano,questa volta radiottivo e geneticamente modificato e non normalmente per caso,una cosa che mi aspettavo era il bacio al contrario,peccato quella sì che era una bella scena,un bel bacio sotto la pioggia cosa ci può essere di meglio.Comunque questo Spiderman è decisamente superiore,Andrew Garfield lo avevo sottovalutato,per il ruolo è perfetto,ribelle,scontroso,ironico e innamorato di una magnifica Gwen Stacy(Emma Stone),riesce a regalarci stupende emozioni tra i grattacieli di New York e in battaglia con Lizard,interpretato da un Rhis Ifans non perfettamente in forma,scene che riescono a dare un particolare rilievo a un 3D efficace ed efficente,visto persino gratuitamente grazie alla raccolta punti.Finalmente,è rinato lo Spiderman targato Marvel che tutti volevamo.Marc Webb è stato magnifico,non solo ha fatto il regista ma anche il psicologo,è incredibile come sia riuscito ad entrare nella mentalità degli attori.Veramente straordinario,penso proprio che la trilogia di Sam Raimi possa nascondersi insieme a Tobey Mcguire e la sua amata Mary Jane.Ah,un'altra cosa come fanno alcuni a reputare il primo film di Raimi superiore a questo?Personalmente,lo definirei un sacrilegio.
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[+] americanata pura
(di flaminia72)
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[+] flaminia 72 mi sorprendi
(di peppe2994)
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[+] mi spiego subito!
(di infognaman76)
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(di peppe2994)
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