Eccolo! E' Lui!
Spider-Man, è lui! Quello dei fumetti!
Dopo dieci anni dalla prima apparizione del supereroe di quartiere sullo schermo vediamo, finalmente, la sua vera natura. Per carità, Raimi ha girato due capolavori-e mezzo, ma aveva un problema: Peter/Spidey, ovvero l' essenziale. Perciò dopo una trilogia che come cinematica era indiscutibile, ma dalla trama troppo stereotipata e un cast (per quanto di buon livello), inadatto, Mark Webb ridisegna il volto di Tobey McGuire ringiovanendolo e facendolo assomigliare il più possibile al personaggio cartaceo. ll risultato: Andrew Garfield, attore trentenne di fatto ma adoloscente per sembianze, mediamente conosciuto e destinato ad essere per sempre marchiato nelle nostre menti dal costume rossoblu.
Da amante dei fumetti Marvel la trama del film non mi ha fatto avere un benchè minimo rimorso, anzi, anche le piccole modifiche mi sono piaciute: Il costume, l' eliminazione del Wrestling e i capelli castani di Zia May.
Soprattutto ho amato il giusto compromesso tra la versione Ultimate e quella Originale (Amazing, appunto). Lo stesso Webb (ne approfitto per dire che è stato il suo primo film che ho visto e già mi ha segnato) aveva annunciato di volere la trama molto simile alle testate classe 2000. Se non fosse per Gwen Stacy al posto della collega Mary Jane, il film sarebbe stata la quasi perfetta adattazione dei fumetti di Michael Bendis.
Per esempio al posto della decrepita May Parker che dava venti dollari a McGuire c' è una vera ZIA e non più 'nonna' May, che fa battute e piange solo perchè ha paura di cosa stia succedendo al nipote, e accetta da brava cristiana la morte del marito per cui il vecchio personaggio portava la depressione per tutti i tre film. Altra scena Cluè per l' Ultimate SM è la scena del combattimento nella scuola, palesemente ispirata al primo combattimento di Peter contro Ultimate Goblin, poi si puo citare il fatto che Peter riveli alla sua ragazza il suo segreto prima di mettercisi (Stan Lee uccise Gwen prima che lei potesse scoprire l' identità di Peter).
In quanto all' aspetto tecnico però ho preferito in molti tratti la trilogia di Raimi, apparte la regia. Webb è alla pari o forse addirittura meglio del regista Horror), e il cast.
Per evitare troppo critiche negative riassumo il capitolo effetti spieciali esprimento il mio ribrezzo alla vista dell' esplosione causata dall' unione delle miscele che Lizard lancia a Peter nella scuola. Sembra fatta con Windows Media Player. Un 'altra assurdità per finire è la scena delle grù che mi è sembrata un pò troppo improbabile.
Tornando a quanto io abbia gradito il film:
Il Cast:
Andrew Garfield, più Peter Parker di così non si puo. La mimica facciale ricorda alla perfezione il protagonista dei fumetti, le sembianze sono più che azzeccate e la recitazione lo rende un adolescente perfetto. E' riuscito, insieme allo sceneggiatore, a farmi piacere per la prima volta un film che, a tratti, sembra una commedia adolescenziale (genere che ho sempre odiato in quanto non veritiero.). Soprattutto mi è piaciuto quanto il suo personaggio sia stato reinventato in modo da farlo apparire un ragazzo comune e non più il perfetto sfigato che nella reatà non esiste.
Emma Stone: E poi arriva Gwen. La ragazza ideale: bella, ricercata ma soprattutto dolce e semplice. Un personaggio talmente ben riuscito che già l' idea di una sua POSSIBILE morte nel sequel ti fa strano.
Rhys Ifans: Curt Connors esiste! altro che "...O ti dovrò bocciare..."! E poi (per chi non lo sapesse ha recitato anche come stunt per le parti di Lizard) è un ottimo lucertolone, che nella versione del film non ha il musone. Ma se Goblin è stato disegnato con una tuta verde ipertecnologica un Lizard senza muso ci va benissimo.
Per finire, comlimenti a Mark Webb, ottimo regista. La scena finale in cui crolla la torre è da Spielberg, da orgasmo.
Un ermetismo per descriverlo? AMAZING.
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