Anno | 2012 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Ivano De Matteo |
Attori | Valerio Mastandrea, Barbora Bobulova, Rosabell Laurenti Sellers, Grazia Schiavo, Antonio Gerardi Antonella Attili, Stefano Masciolini, Giorgio Gobbi, Francesca Antonelli, Damir Todorovic, Antonio Tallura, Daniele La Leggia, Pierluigi Misasi, Paola Tiziana Cruciani, Lupo De Matteo, Maurizio Casagrande, Rolando Ravello. |
Uscita | venerdì 14 settembre 2012 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 2,64 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 20 novembre 2017
Il tradimento di Giulio viene scoperto e lui si trova solo. Ma cosa accade ad una coppia che ai nostri giorni "osa" separarsi? Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Nastri d'Argento, 2 candidature e vinto un premio ai David di Donatello, In Italia al Box Office Gli equilibristi ha incassato 215 mila euro .
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Sui titoli di testa un amplesso clandestino, consumato in un archivio praticamente deserto, apre il film e introduce la trama. Per quel tradimento infatti si sfalda la famiglia al centro del racconto. Lui, impiegato del comune con 1.200Euro mensili, si trova a dover mantenere se stesso e la moglie che vive con i due figli. La situazione si fa di mese in mese sempre meno sostenibile e per non intaccare dignità e orgoglio con mancati pagamenti, a rimetterci è la qualità della vita che scende sempre di più fino ai limiti della tolleranza.
Quello che Ivano De Matteo fa compiere al suo protagonista è un viaggio dal benessere piccolo borghese fino alla povertà, intesa non solo come mancanza di denaro ma anche come perdita di umanità. Tutto avviene intorno alla maschera di Valerio Mastandrea, perfetta rappresentazione del tragicomico, attore di straordinario talento per la commedia e sguardo segnato da un'endemica e perenne tristezza. E su questi due registri si muove il film stesso, inizialmente appoggiato all'ironia del personaggio e del paesaggio (composto dall'umanità popolare romana) e con il procedere sempre più rassegnato al tragico. Il tono leggero e la possibilità di sdrammatizzare sono infatti caratteristiche che la storia volontariamente perde sempre di più a mano a mano che scema l'umanità stessa del suo protagonista, come se l'uno si accompagnasse all'altra.
Senza far nulla per nasconderlo, Gli equilibristi cerca di costruire il suo percorso di disidratazione economica e umana sul modello aureo di Umberto D., di cui riprende alcuni elementi nel finale e la più generale idea di un personaggio in bilico tra necessità e dignità. De Matteo, che ha anche scritto il film assieme alla moglie Valentina Ferlan, appare tuttavia innamorato della tragicità della propria storia, più che dedito a raccontare un mondo e le sue difficoltà. Lo sguardo su una vita apparentemente tranquilla, in un sistema in cui la dignità pare un diritto e invece è un lusso facilissimo da perdere, sembra quello di un aguzzino più che di un narratore. Come se non bastassero le difficoltà oggettive, il regista aggiunge amarezze soggettive (come l'ambientazione natalizia) e ad infierire sull'impoverimento materiale sceglie inequivocabilmente di accompagnarne uno umano e affettivo ancora più drastico.
Il problema quindi non pare il ritratto di una realtà dura e difficile (quello è un dovere), quanto l'averlo fatto senza adesione. Tanto che pure il pietismo estremo del finale risulta improvviso e stonato.
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Quanto siamo sempre pronti ad estasiarci per qualche film che viene da lontano, da paesi nel quale non siamo neppure stati, eppure pronti a giurare che quello che ci viene mostrato è vero, che ricalca una realtà con convincimento e adesione...altrettanto pronti però a denigrare un film che ci appartiene, che racconta una realtà che dovrebbe invece essere a noi nota.
Dopo aver letto alcune recensioni mi sono fatto un 'idea mia del film. Concordo con tutti sulla drammaticità della storia con alcuni risvolti tragico comici resi brillanti dalla straordinaria bravura di un grande Mastrandrea. Non sono d'accordo sulle critiche rivolte soprattutto sulla lentezza o sull'eccessivo pietismo del film.
E' come se il regista raccontasse una non storia: un tradimento che c'è ma che evapora immediatamente dopo insieme all'amante (amante che lo spettatore si ritrova davanti improvvisamente e dopo un bel po' come se fosse una semplice amica desiderosa di rendersi utile nel momento di difficoltà) e quindi senza nessuno tipo di strascico né sessuale, né [...] Vai alla recensione »
Giulio è sposato con Elena e ha due figli. Uno spettatore in ritardo di qualche minuto sull’inizio del film, vedrebbe una famiglia, una famiglia come tante, più o meno felice, più o meno affiatata, più o meno borghese, più o meno, con i suoi alti e i suoi bassi e rimarrebbe un po’ sorpreso quando tutto d’un tratto lei dice che non ce la fa [...] Vai alla recensione »
Un impiegato del comune di Roma ha una moglie, due figli e una piacevole casa di cui sta pagando il mutuo. L'uomo però ha una fugace storia con una collega d'ufficio e la moglie, una volta venutane a conoscenza, decide di divorziare. Improvvisamente l'uomo si trova a fare fronte alle spese per la moglie, a quelle dei figli, a parte del mutuo e alle spese per una abitazione e per [...] Vai alla recensione »
Bel cinema quello che una volta tanto scava e rappresenta adeguatamente la realtà senza assumere stili da fotoromanzo o fiction Rai/Mediaset. Mastandrea è un gigante e il suo volto e il suo fisico hanno saputo assumere in questo ruolo la disperazione dignitosa di milioni di persone che passano guai come quello del protagonista. Una Roma per niente oleografica ma dura e sporca, [...] Vai alla recensione »
La storia è il frutto dei nostri tempi, in cui non si sente altro che parlare di famiglie che non arrivano a fine del mese, di anziani che non hanno i soldi per fare la spesa, di giovani costretti ad emigrare perché le loro capacità non sono mai abbastanza, in una parola si parla di CRISI. Ma la crisi non è più solo questo, è come un virus che si diffonde [...] Vai alla recensione »
Una bella sorpresa. Non è facile andare oltre i soliti luoghi comuni sui problemi delle coppie in crisi. Qui invece De Matteo è riuscito a rappresentare, grazie al miglior Mastrandea che io ricordi, la tragedia di un uomo comune, sensibile, un pò goffo e incapace di reagire a ciò che sembra un destino crudele ma a suo modo meritato, scaturito dall'assoluta [...] Vai alla recensione »
Come ci si può ridurre se la vita ti presenta il conto e non hai abbastanza soldi per pagarlo. In sintesi estrema è questo il tema di questo bellissimo film. Un processo di erosione lenta ma continua, toglie qualsiasi possibilità di lotta ad un uomo, impiegato pubblico, che deve affrontare una separazione. La dignità e l'orgoglio a volte possono essere un forte freno [...] Vai alla recensione »
La storia c'è. L'intreccio è ben sviluppato, anche se la sceneggiatura non è proprio impeccabile, soprattutto nel primo tempo dove sarebbe stato opportuno vivacizzare un po' le situazioni in cui la famiglia si trova a vivere, evitando luoghi comuni. Qualche dubbio quindi anche per la colonna sonora di Cerasi, sempre e sottolineo sempre su un registro lento, dissonante [...] Vai alla recensione »
Giulio impiegato comunale e con due figli adolescenti, tradisce la bella moglie Elena con una sua collega. Dopo un periodo di amarezze e recriminazioni è costretto alla separazione ed a lasciare casa per trovarsi un nuovo alloggio. Inizia per lui un lento ed inesorabile declino economico e affettivo che lo fa scivolare verso una condizione irreversibile di solitudine e disperazione.
Bellissimo film che valorizza una volta di più il nostro tanto bistrattato cinema italiano.Tra le tante scene reali e commoventi vorrei segnalare quella della vigilia di natale dove il protagonista arriva in ritardo a cena nella sua ex casa. Strepitosa L'interpretazione di Mastrandrea ma anche quella della ragazzina Rosabell Laurenti Sellers (la figlia)
Dopo Carlo Verdone (Posti in piedi in paradiso) ecco un altro regista che ci parla delle problematiche della separazione di coppia ed in particolare dello stato di povertà in cui si può ritrovare l'uomo. La storia è realistica, molti uomini separati vivono in auto o dormono e mangiano alla casa dei poveri, ma la sceneggiatura calca l'acceleratore sul pietismo rendendo davvero [...] Vai alla recensione »
Ho visto questo film, e venendo da genitori separati ho visto in Valerio Mastandrea le tribolazioni di mio padre...è tutto vero,quotidiano..io da figlio capivo e non accettavo ...poi ho capito perchè la realtà di una famiglia separata è la sofferenza che si vive nel film...Strepitoso Valerio Mastandrea , conferma di un grandissimo attore...semplicemente gli americani vedendo questo bel film.
In Sala Grande le poltrone sono completamente occupate. C'è attesa per questo film di De Matteo ma forse e ancora di più per Valerio Mastrandrea , il cui nome, alla presentazione della proiezione, suscita un fragoroso applauso. "Gli Equilibristi " parte come la classica commedia all'italiana: la famiglia, i rapporti affettivi tra i vari componenti.
A mio avviso ottimo film. L’equilibrio è la parola d’ordine di questa pellicola. La regia e la bravura dei protagonisti la rendono credibile e non stucchevole. La scelta di sequenze e inquadrature che iniziano o terminano con primi piani di particolari urbani sono misurati e centellinati rendendo il tutto più ricco di sfumature.
Eccezionale Valerio,ottimo film che dovrebbero vedere tutte le donne.........fa riflettere!!!!!!!
E' tristissimo..ma anche Umberto D.era tristissimo... Ed e' una storia attuale e che puó capitare a molti di noi. Film cosí fotografano la realtá, forse sono troppo documentaristici ma ci volgiono. E soprattitto hanno un cuore.
Ho notato in più di una persona un plauso alla Bobulova e non ho capito il perché. Ma non avete avuto la percezione che fosse lei il perno debole della storia? Insomma, questa donna prima spignatta in cucina, poi piange in modo convulso in bagno, poi guarda con AFFETTO E TENEREZZA il marito giocare con i figli al parco mentra fa footing e poi sbotta davanti alle pizze e arriviamo [...] Vai alla recensione »
Bel film,attualissimo,amaro degna controrisposta drammatica al bel film comico dello scorso anno di Verdone. Realtà amara,tutto reale...bei dialoghi e silenzi...sceneggiatura ottima...Di Matteo scava bene e la storia fà male... Bobulova e comprimari da Casagrande in poi sono in parte...ma menzione speciale è il grande lavoro artistico di Valerio Mastandrea eccezionale nel dipingere con le sfumature [...] Vai alla recensione »
Film bellissimo Boubolova e Mastrandrea inncantevoli nella loto recitazione, i ragazzi impressionano per la veridicità della loro caratterzzazione. La storia e vera ed attuale un plauso anche allo sceneggiatore ed al regista De Matteo. Da vedere fa pensare.
Film che rappresenta il riscatto "distributivo" di Ivano DeMatteo dopo l'invisibile "La bella gente". Narra di Giulio, italico 40 enne medio di italica sorte. Lavora e paga le rate di auto e mutuo, ha due figli e una moglia...che tradisce. Lei se ne accorge e la coppia scoppia, come la vita di Giulio. Commedia e tragedia, in questo caso, sono indivisibili, lo sguardo del regista [...] Vai alla recensione »
Ho visto il film a Venezia e devo dire che in sala si sentiva una particolare emozione. Al di là degli applausi. Un'emozione che arriva quando un film riesce a trascinarti dentro. Quando senti che il regista aveva urgenza di raccontarti quella storia e tu avevi urgenza di starla a sentire. Una scossa. Mastandrea (bravissimo) è uno di noi.
Vedendo il film a venezia, ho sentito in sala una particolare simbiosi tra pubblico e film, come se tutti ci fossimo trovati immersi nel racconto. Come se avessimo seguito tutti quanti di nascosto il protagonista accanto alla cinepresa. L'emozione era palpabile, le problematiche fin troppo vicine a tutti noi. Finalmente qualcuno descrive la nostra vita così come la viviamo e non la sua parodia [...] Vai alla recensione »
Ho visto il film ieri sera, è un film purtroppo molto realistico. Racconta la triste realtà che sta attraversando la nostra società. Speriamo di tornare presto alla "vecchia normalità". Il film mi è piaciuto moltissimo. Mastandrea è un grande. Mi è piaciuto anche nel film di OZPTEC.
Valerio Mastrandrea eccellente nella sua interpretazione. Parlerei di neorealismo quando si parla della realtà delle storie e dei ruoli.
Questo film può essere capito in maniera piena solo da chi si è trovato in situazioni simili. Film che in maniera più che dignitosa, ha messo il dito in una piaga piuttosto purulenta che riguarda migliaia di casi simili. Il regista e la sceneggiatrice dimostrano di conoscere molto bene la sociologia dell'argomento, dirigendo in maniera magistrale gli attori e su tutti uno [...] Vai alla recensione »
Bel Film che racconta il problema delle separazioni di chi ha pochi soldi. Valerio Mastrandrea ha dato il meglio di se stesso con un'interpretazione intensa, la Barbora Boulava è una bravissima attrice anche se qui non è l'attrice principale, può passare da un personaggio all'altro con estrema disnvoltura, dl personaggio disinibito della Escort di lusso alla madre di famiglia frustrata da un tradimento; [...] Vai alla recensione »
All'inizio ci si diverte molto, poi si riflette, alla fine ci si commuove. Un film che fa attraversare tre stati d'animo vale il prezzo del biglietto! Attori perfetti, regia elegante ma sobria, per niente compiaciuta, da documentarista. Veramente bello.
Questo film riesce a costruire un mondo sensibile, non distante da quello reale nei sentimenti che lo animano. Un ottimo regista, da seguire in futuro, perchè capace di dirigere la macchina da presa rimanendo sempre all'altezza del protagonista, Valerio Mastandrea, che ci regala un'interpretazione magnifica, dimostrandosi, se ancora ce ne fosse bisogno, di essere un attore tra [...] Vai alla recensione »
il bravo Di Matteo, che da attore non eccelso si trasforma in ottimo regista, ci regala questa perla del cinema italiano premiata con il david di donatello e, come spesso accade, acclamata da tutti tranne che dai critici. la storia di un impiegato comunale che viene buttato fuori di casa dalla moglie dopo che quest'ultima ha scoperto il tradimento.
Mastrandrea interpreta un padre di famiglia in crisi con la moglie dopo che lei ha scoperto una sua relazione con una collega. La moglie non prova più niente per lui, quindi lui decide a malincuore di andar via da casa, per trovare un altra sistemazione. Nei primi giorni trova qualche stanza in coabitazione, ma dura poco. Alla fine si ritroverà a dormire in auto e a mangiare nelle mense [...] Vai alla recensione »
Un Mastrandrea in ottima forma colma le lacune di una Bobulova che appare inspiegabilmente un pò svogliata. La sceneggiatura è un pò lenta in parte centrale ma il finale compensa ampiamente. Il film vale ampiamente il biglietto e soprattutto vi impedirà di spendere soldi per vedere qualche altra americanata minchiata.
Film su di un uomo, padre di famiglia, che a seguito del divorzio dalla propria moglie giunge a toccare la soglia estrema della povertà. Estremamente crudo nel suo realismo questa pellicola riflette la condizione sociale ed economica di molte persone nell' ormai degradata società contemporanea dove purtroppo la precarietà e la susseguente mancanza di una qualsiasi certezza [...] Vai alla recensione »
Un grande Valerio Mastandrea...ottima Bobulova ,,,bel film con occhio attento di Di Matteo
Non vedo mai film di registi italiani, dopo diverse delusioni. ieri sera mi sono imbattuto in questo film su raimovie e devo dire che non era male. I regista descrive bene una realtà di povertà metropolitana, e i toni sono giusti. La recitazione di Mastrandrea è ottima le musiche ottime e perfettamente intonate alla storia. Ho apprezzato molto quei momenti crepuscolari, almeno così si diceva una volta [...] Vai alla recensione »
Non sempre in una coppia gli equilibri sono sicuri, specie quando intervengono elementi esterni di disturbo, come nel caso di un tradimento. Giulio e Elena sono una coppia sposata da diversi anni con una figlia nel pieno dell’adolescenza e un altro figlio più piccolo, una famiglia come tante, che lavora, ma la crisi del tradimento di Giulio pesa come un macigno a Elena che non riesce a perdonare il [...] Vai alla recensione »
La storia di questo film ci fa entrare nel mondo di una famiglia "felice" in cui tutto sembra perfetto. Ma già dalle prime scene si capisce che qualcosa di questa felicità è rotto. Giovanni , il padre, per una storia extraconiugale, è costrettoa lasciare la sua casa , sua moglie, che ha profondamente ferito, e i suoi figli che sono il suo mondo.
Lascia basiti, ci dimentichiamo quanto e' facile cadere in una vita drammatica, da incubo. Questo film ce lo ricorda, quanto sottile e' il filo che ci lega con la disperazione. Grande film, che ti fa riflettere sugli infami che ci governano e non solo i politici, di come , tante familglie sona alla canna del gas. Guardando questo film vorresti pagare tasse a go go e benificienza a piu' nn posso se [...] Vai alla recensione »
Leggo un libro o vado al cinema? Possibilmente tutti e due. Opera interessante ben realizzata non cade nel pietismo ma denuncia un problema vasto e poco discusso; quello dei separati. Manca una cosa nel racconto o poco approfondita, cosa ha infastidito nella moglie scoprire il marito padre adultero?. Rivisitiamo il racconto e se fosse stata lei l'adultera, anche occasionale come il nostro bravo Mastrandrea? [...] Vai alla recensione »
Che dire, gli attori saranno anche bravi (loro non hanno colpa), ma il film risulta decisamente lento, noioso e senza picchi, Si poteva trattare l'argomento in un modo più brillante nonostante la drammaticità del caso, ma da una regia italiana intrinsecamente retorica e melodrammatica, è una missione impossibile. Se volete arrivare alla fine (ma anche no), non dimenticatevi una bella dose di caffè. [...] Vai alla recensione »
Un film che documenta, in maniera realistica, attualissima e spietata, la "discesa agli inferi" di un impiegato a basso reddito che, a seguito di una separazione dalla moglie, si deve arrabattare a vivere con poche centinaia di euro al mese. Dalla ricerca dell'alloggio alla necessità di mangiare e trovarsi un secondo lavoro, un qualunque lavoro, per arrotondare sino all'incontro con tanti compagni [...] Vai alla recensione »
Quando si ha una famiglia con dei figli grandi in grado di giudicare il comportamento dei genitori,ci si comporta da uomini e nn da animali in calore!Se le cose nn funzionano tra i coniugi il rapporto va sicuramente salvaguardato con i figli.NN presentarsi al pranzo di Natale,nn avere i soldi x le giostre del figlio,nn avere la casa,neppure essere riconoscente a chi ti ha dato cmq un aiuto.
E' difficile restare in equilibrio guardando questo film, forse l'unico modo per rimanere in piedi è quello di ascoltarlo. Fatta eccezione per Mastrandrea, il cast è decisamente mediocre, a volte irritante. Se l'angoscia del personaggio maschile arriva allo spettatore, così non si può dire per il resto degli attori; sembrano recitare una serie di spot senza nessuna [...] Vai alla recensione »
Un film che parte quasi come una commedia e finisce nel melodramma più cupo. Un uomo che ha quasi tutto per essere felice e di colpo non ha più niente tranne l’orgoglio. L’immersione in una Roma ruvida e spiccia ma vera, esplorata con bel senso dei personaggi e qualche inciampo nel racconto da un regista romano fino al midollo. Dominato da un imploso e efficacissimo Valerio Mastandrea, Gli equilibristi [...] Vai alla recensione »
Giulio (Valerio Mastandrea). 40 anni, impiegato al Comune di Roma, casa in affitto, auto a rate, una figlia rockettara, un bambino limpido e una moglie (Barbora Bobulova). L’ha tradita, e se ne deve andare di casa: inizia il tracollo, che lo porterà alle notti in macchina e alla mensa della Comunità di Sant’Egidio. Agli Orizzonti, Ivano De Matteo racconta il divorzio ai tempi della crisi: Mastandrea [...] Vai alla recensione »
Si ritrova fuori di casa l’impiegato all’anagrafe di Roma Giulio. La moglie Elena, segretaria di un centro diagnostico, non riesce a digerire le corna. Così lui per mantenere i due ragazzi, le passa 600 euro al mese, metà dello stipendio. Troppo per poter sopravvivere dignitosamente. Acuto dramma social-familiare, che indaga, tra disincanto, ironia e qualche forzatura, sulla tragedia.
«Il divorzio è per i ricchi, non per gente come noi», è la battuta chiave de Gli equilibristi di Ivano De Matteo, in concorso nella sezione Orizzonti e in uscita nelle sale il 14 settembre. S’è tanto parlato di una Mostra del cinema in tempo di crisi e il nuovo film del regista quarantenne romano, con un passato da documentarista, prende di petto un tema abbastanza inedito nel nostro cinema contemporaneo, [...] Vai alla recensione »
È una tipica storia di oggi, dove la crisi economica può (basta un niente!) arrivare a incidere in modo devastante su una normale quotidianità. In Gli equilibristi Valerio Mastandrea è un affettuoso, tranquillo padre di famiglia, ma la scoperta di un suo occasionale tradimento sconvolge la moglie Barbara Bobulova che chiede la separazione. Con il cuore a pezzi lui lascia il tetto coniugale, senza pensare [...] Vai alla recensione »
Quello dei padri separati è un problema serio e finché la legge continuerà a proteggere esclusivamente il sesso "debole" sembra destinato a rimanere irrisolto. De Matteo racconta il rapido declino di Giulio in seguito alla sua serena e sorprendentemente amichevole uscita dalla casa coniugale. La sua storia è drammatica e dolorosa, ma non completamente credibile.
Qui il motivo scatenante è la separazione: sconvolta da un’infedeltà del marito, Barbara Bobulova lo invita ad andarsene, e lui con il cuore a pezzi (perché ama teneramente moglie e figli) lascia il tetto coniugale, scoprendo a sue spese che due menage - il mantenimento della famiglia e di se stesso - sono un lusso da ricchi. Al solito, Mastandrea si dimostra interprete sensibile, capace di conferire [...] Vai alla recensione »
In Orizzonti è passato ieri il primo film dei sei film italiani in selezione ufficiale, Gli equilibristi di Ivano De Matteo, cioè la gente «comune», quella classe media di mutuo e macchina a rate che riempie le statistiche e viene massacrata da spread e tagli, che basta il famoso «passo falso» per finire in strada. Giulio lo ha fatto, ha tradito la moglie con la bionda collega, lei non riesce a perdonare. [...] Vai alla recensione »
Storie di poveri cristi quarantenni, l’uno italiano, l’altro francese. Vengono da due film passati ieri alla Mostra, “Gli equilibristi” di Ivano De Matteo (Orizzonti) e “Superstar” di Xavier Giannoli (concorso), a dirci come questa modernità feroce e sconclusionata possa stritolare l’uomo comune, avviarlo nel baratro della povertà o della follia, che a volte coincidono, nel buco nero della desolazione [...] Vai alla recensione »
Gli equilibristi è un film estremamente più «reale», ma anch’esso rischia di sfuggire al tema dal quale parte. La storia inizia in medias res: l’impiegatuccio Valerio Mastandrea ha già tradito la moglie Barbora Bobulova, ed è costretto ad andarsene di casa. Prima lo ospita un amico bamboccione con madre invalida, poi trova una stanza in una pensione, ma alla fine le spese sono tali che l’uomo si riduce [...] Vai alla recensione »