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Comic-Con 2010: Battle: Los Angeles, se non è umano, uccidetelo

Poster, prime immagini e i fatti salienti del pannello.
di Marlen Vazzoler

Non dobbiamo perdere Los Angeles
Aaron Eckhart (Aaron E. Eckhart) (56 anni) 12 marzo 1968, Santa Clara (California - USA) - Pesci. Interpreta Il sergente Michael Nantz nel film di Jonathan Liebesman World Invasion.

lunedì 2 agosto 2010 - News

Non dobbiamo perdere Los Angeles
Descritto come un incrocio tra Independence Day, Transformers e Black Hawk Down, il film Battle: Los Angeles diretto da Jonathan Liebesman racconta in tempo reale di un'invasione aliena nella città di Los Angeles e il salvataggio di alcuni civili di un quartiere suburbano da parte di un battaglione di marine che combatte l'insormontabile attacco degli invasori. Nel cast Aaron Eckhart, Michelle Rodriguez, Bridget Moynahan, Joey King, Lucas Til, Michael Pena, Taylor Handley e Ramon Rodriguez.
Durante il panello della Sony al Comic-Con di San Diego il produttore Neil Moritz e il regista Jonathan Liebesman accompagnati da Michelle Rodriguez e Aaron Eckhart hanno presentato in anteprima del footage del film.
Il video inizia con un fatto realmente accaduto nel 1942 quando, diverse migliaia di persone hanno avvistato un UFO a Los Angeles, i militari gli hanno sparato contro migliaia di proiettili, 1500 per la precisione, ma non è accaduto nulla, nel video seguono altri riferimenti ad ipotetici attacchi extraterrestri avvenuti nel passato accompagnato dal testo “Questi eventi non sono mai stati spiegati... Fino ad ora”. Taglio all'interno di un elicottero, dei soldati sono in attesa di iniziare la battaglia. Arrivano in una devastata Los Angeles, che è ormai diventata un campo di battaglia. Spari e missili piovono sulla città. Gli edifici sono stati ridotti in macerie. Mentre altri stanno crollando una nave aliena atterra distruggendo l'intero paesaggio.
Più tardi ai soldati, tra i quali compare Aaron Eckhart, viene riportato in sintesi il loro obiettivo: "Se non è umano, uccidetelo".
Mentre camminano attraverso una nube di polvere nella città, che è stata abbandonata, sentono qualcosa e fra la polvere appare un cane, con ancora il suo guinzaglio. I soldati si rilassano brevemente per prendersene cura, quando una tempesta di proiettili stile laser viene scaricata sul gruppo. Degli alieni oscurati sparano da ogni direzione.
Incerto sulla provenienza del fuoco nemico, un soldato si ritira nella lavanderia di un complesso residenziale abbandonato. Mentre cerca di entrare in contatto con il resto del gruppo viene spaventato da un ombra aliena. Si lancia fuori con il fucile a portata di mano. Lentamente, avanza spostandosi nervosamente mentre si profila la minaccia dell'alieno. Poi guardando in alto vede un'alta creatura appena visibile che si lancia su di lui, e il soldato scompare.
Segue poi un veloce montaggio di scene d'azione ed esplosioni in cui si vede: Aaron Eckhart con un bambino in braccio mentre corre verso un elicottero che viene decimato da un missile; decine di navi aliene che fanno esplodere la città e dei cittadini che scappano da un intenso fuoco nemico.

Gli Alieni e l'addestramento
Durante il Q&A avvenuto dopo la presentazione del video di Battle: Los Angeles il regista Jonathan Liebesman ha spiegato cosa rende gli alieni del film così spaventosi. “Quello che volevamo fare era un alieno che non sembra né una creatura né un insetto. Penso che conosciate l'alieno di Ridley, è stato una sorta di pioniere di queste meravigliose creature. Avete visto in District 9 questi meravigliosi insetti alieni. Non volevamo fare qualcosa che fosse letteralmente Alien.
Conosco a Londra un tipo che si chiama Paul Gerite che disegna alieni ispirati a diversi insetti come Chris Cunningham, e cose del genere. Ha ideato queste immagini di alieni provenienti dall'oceano che non potevo descrivere come qualcosa di diverso da un alieno. Ed avevano degli accenni di biomeccanica, ma quello che ho amato è che non li avevo mai visti da nessuna parte. E mi ha molto emozionato. Li ho mostrati a Neal e penso che abbia risposto allo stesso modo”.
Eckhart ha parlato dell'addestramento a cui si è sottoposto per girare il film: “Abbiamo passato tre settimane in un campo di addestramento dei marine prima dell'inizio della produzione. Siamo andati in Louisiana, dove abbiamo girato il film... Abbiamo messo su una tenda, dove ci dormivamo, facevamo la doccia insieme, mangiavano insieme e ci chiamavamo con i nomi dei nostri personaggi. Abbiamo cercato di essere dei militari. Abbiamo avuto dei marine come istruttori, abbiamo imparato a conoscere le nostre armi e a pensare, a comportarci a bestemmiare e a bere come dei marine”.
Eckart rispondendo ad una domanda del pubblico ha piegato come il regista l'ha convinto a partecipare al film: “Nel mio primo incontro con Jonathan mi ha fatto vedere una presentazione. Ha messo YouTube e mi ha mostrato un video di alcuni marine a Falluja durante un combattimento urbano mentre si spostavano di casa in casa. E mi ha detto 'Vogliamo che il nostro film abbia questo aspetto' ed io ho risposto 'Ci sto'. Abbiamo fatto un film di guerra con gli alieni, e nient'altro avrebbe potuto essere migliore per me. Ho sempre sognato di fare un film di guerra e con un regista come Jonathan”.
Infine Liebesman ha spiegato come ha cercato di bilanciare le riprese di tipo realistico del film che sembra girato in Iraq con gli elementi fantastici di Battle: Los Angeles: “Penso che sia una delle più grandi sfide che abbiamo affrontato nel film. ...Quello che mi piace, per esempio, in James Cameron è che tutti i suoi design sono molto funzionali. Vedete delle cose che sembrano poter funzionare. Quindi, anche se si capisce che non ci sono delle cose reali nei suoi film, sembra che possano funzionare. E così, quando abbiamo progettato gli alieni, o i loro macchinari, o il modo in cui sarebbero arrivati, attraverso delle meteorite sulla Terra, abbiamo fatto in modo che non appena li vedi visivamente, capisci che hanno uno scopo e come funzionano. Gli alieni sono come un vero e proprio esercito. Hanno medici, generali, luogotenenti, hanno tattiche. Così abbiamo fatto in modo che dal texture in cui sono realizzati gli alieni al modo in cui interagiscono tra di loro, si ha la sensazione che possano funzionare. E penso che abbiamo cercato di fare il più possibile nel rispettare il realismo di un filmato live action”.
La Sony nel frattempo ha fatto uscire online i poster che erano stati appesi per le strade di San Diego e le prime immagini del film.

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