the man of steel
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domenica 6 marzo 2011
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ultima cosa da dire
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Marezia e questo film hanno una cosa in comune: l'essere patetici entrambi.
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ultimoboyscout
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domenica 6 marzo 2011
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er zagaja!
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Recente trionfatore agli ultimi premi Oscar, il film tra alti e bassi mi è piaciuto ma non mi ha entusiasmato. Ho apprezzato moltissimo l'interpretazione di Colin Firth, il re balbuziente (parte difficile come difficile se non difficilissimo il lavoro dei doppiatori): è grandiosa, convincente, sofferente come la sofferenza che ci trasmette, quella di un personaggio così in vista in palese difficoltà e imbarazzo, vittima, schiavo e prigioniero di un problema, un antieroe o meglio un antileader troppo limitato dal suo difetto. Strepitoso anche Rush, l'altro protagonista del film al pari di Firth con cui si fonde in una vera e propria unica anima nonostante siano così diversi e giuochino su campi totalmente agli antipodi.
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Recente trionfatore agli ultimi premi Oscar, il film tra alti e bassi mi è piaciuto ma non mi ha entusiasmato. Ho apprezzato moltissimo l'interpretazione di Colin Firth, il re balbuziente (parte difficile come difficile se non difficilissimo il lavoro dei doppiatori): è grandiosa, convincente, sofferente come la sofferenza che ci trasmette, quella di un personaggio così in vista in palese difficoltà e imbarazzo, vittima, schiavo e prigioniero di un problema, un antieroe o meglio un antileader troppo limitato dal suo difetto. Strepitoso anche Rush, l'altro protagonista del film al pari di Firth con cui si fonde in una vera e propria unica anima nonostante siano così diversi e giuochino su campi totalmente agli antipodi. Il film è nobile come lo sono i dialoghi, gli ambienti e i modi, ironico come solo un film inglese potrebbe esserlo, sottile, intelligente e pungente con un fondo di ammirazione per la famiglia Windsor. E' la storia di un re quasi per caso, che oltre alla voce ritrova se stesso grazie ad un semplice australiano (!!!) che a tutti i costi vuole dargli del tu ostinandosi a chiamarlo come solo i più intimi possono. Ho detto che ho trovato anche i bassi, in effetti il ritmo è lento e nei momenti in cui è particolarmente abbottonato e ingessato è addirittura noioso. Poi gli attori comprimari magari per il poco spazio ricevuto (Pearce e la Bonham Carter in particolare) fanno la figura della tappezzeria al ballo di fine anno. Manca il guizzo, quello che eleva il bel film (questo) dal capolavoro (siamo ancora distanti): un pizzico di coraggio in più, creativo e visivo. Concepito a misura di campagna da Oscar.
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occam
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domenica 6 marzo 2011
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un film....
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molto toccante e che avvince fin dalle prime battute.
Merito del regista che sa come rendere credibile e coinvolgente ogni scena, ma anche degli attori veramente convincenti.
C'e' poco da aggiungere se non che ritengo sia uno dei migliori film che ho visto in questi ultimi anni, e una considerazione finale: e' un film che va visto piu' che commentato!
saluti
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(di hollyver07)
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fragola
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domenica 6 marzo 2011
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bellissimo
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Film molto interessante e con ottimi attori. Da vedere sicuramente!Non voglio ripetere le critiche positive di tanti altri,aggiungo solo che è vero,la musica aiuta molto a superare
tante difficolta',in questo caso la balbuzie.
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paolo bisi
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sabato 5 marzo 2011
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il discorso del re
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Vera storia di Giorgio VI, padre della regina Elisabetta II, e della sua lotta contro la balbuzia, stravinta grazie all'affetto della moglie e all'aiuto decisivo del logopedista australiano Lionel Logue. Solamente al terzo film da regista il britannico Tom Hooper fa centro, mettendo in piedi un film solidissimo, senza sbavature, in linea con la tradizione cinematografica inglese: la semplicità dei temi rispecchia quella della regia. Magistrale interpretazione di Colin Firth, giustamente premiato con l'oscar, ma degna di nota anche quella di Geoffrey Rush. Oltre a quello per il miglior attore protagonista, vince altri 3 oscar pesanti: film, regia e sceneggiatura.
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poldino
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sabato 5 marzo 2011
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senza ... parole
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Il film affronta il problema della balbuzie del futuro re Giorgio sesto, con competenza e veemenza. Sicuramente, sono da premiare la recitazione appassionata degli attori e la ricercatezza formale delle immagini, ma dopo un buon primo tempo, la seconda ora mostra alcuni cedimenti narrativi, che sfociano nella ripetitività e nella ricerca affannosa di una linearità nello script. Forse, se la pellicola fosse durata un po' meno ne avrebbero giovato la scorrevolezza totale e la fluidità del racconto. Non che il film sia brutto, anzi è da annoverare tra le pellicole di buon livello, ma non può certo definirsi un capolavoro.
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gagnasco
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sabato 5 marzo 2011
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triangoli di tartaglia
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Povero Bertie! Il secondogenito del re di Inghilterra le sta provando proprio tutte per non mettere in ridicolo la famiglia reale. Lui è un uomo buono, innamorato della moglie e delle figlie...ma non è un uomo tranquillo. Le sue ansie, le sue frustrazioni, il suo stesso corpo lo gettano in un'adeguatezza di fondo, in un'incapacità nel ricoprire il suo ruolo di reale e di secondo avente diritto al trono. Tutte le sue paure lo gettano in uno stato irascibile e semiconfusionale durante ogni rapporto interpersonale esclusi quelli con le figlie e la moglie e soprattutto escluso quello con un attore australiano stravagante.
Bertie le aveva provate tutte per guarire dalla sua incapacità di parlare in pubblico mo il lavoro di ogni logopedista che aveva incontrato era risultato un buco nell'acqua.
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Povero Bertie! Il secondogenito del re di Inghilterra le sta provando proprio tutte per non mettere in ridicolo la famiglia reale. Lui è un uomo buono, innamorato della moglie e delle figlie...ma non è un uomo tranquillo. Le sue ansie, le sue frustrazioni, il suo stesso corpo lo gettano in un'adeguatezza di fondo, in un'incapacità nel ricoprire il suo ruolo di reale e di secondo avente diritto al trono. Tutte le sue paure lo gettano in uno stato irascibile e semiconfusionale durante ogni rapporto interpersonale esclusi quelli con le figlie e la moglie e soprattutto escluso quello con un attore australiano stravagante.
Bertie le aveva provate tutte per guarire dalla sua incapacità di parlare in pubblico mo il lavoro di ogni logopedista che aveva incontrato era risultato un buco nell'acqua...solo questo non referenziato attore australiano che si spaccia per insegnante di dizione riuscirà a dare una scossa alla vita di Bertie, la scossa che lo trasformerà in Giorgio VI.
Un film fluente e stilisticamente perfezionista con un'attenta cura alle musiche e alla fotografia. Un prodotto americano decisamente notevole, un divertissement mai visto anche perchè lo spettatore alla fine del film deve farsi qualche domanda per forza di cose:
che cosa è successo in questo film? Un triangolo di personaggi: -una corte buona e informe,- un logopedista stravagante che crede nel suo re, - una moglie fedele che crede nel marito. Come da copione nei film americani c'è molto frequentemente qualcuno che ha delle qualità ma si sente inferiore agli altri, ha vicino delle persone che credono in lui e, grazie ai suoi sforzi e all'intervento di un personaggio stravagante (un allenatore di baseball, uno yeti, un extraterrestre...) alla fine riesce a fare quello che deve fare...questo accade in questo film ma il protagonista è il re di Inghilterra e, in due ore di film, non esiste un cristo che si preoccupi di quello che deve dire un re ma solo di ostentare le apparenze. La cosa notevole è che l'ostentazione della vuotezza dei contenuti non è portata avanti da un oscuro manipolatore ma è quello che vuole il popolo, è quello che insegna lo squattrinato logopedista al re, è quello che il buon re fa per il suo popolo: conquista un'apparenza regale.
Capolavoro.
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[+] lapsus...?
(di hollyver07)
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kica26
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mercoledì 2 marzo 2011
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un vero capolavoro!!
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killbillvol2
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mercoledì 2 marzo 2011
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un bel film che merita di essere visto
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Un film emozionante e divertente, drammatico, ma non tragico nè strappalacrime. Geoffrey Rush regala una splendida interpretazione, nella parte nel medico(si meritava l'Oscar), Helena Bonham Carter è la moglie di un bravo protagonista: Colin Firth, che però, come la regia non era all'altezza dell'Academy. A parte questa piccola critica, consiglio vivamente questo bel film come pochi recentemente.
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(di fleda)
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vanille
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mercoledì 2 marzo 2011
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...versione originale (inglese) ?
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Qualcuno sa DOVE, in quale cinema, si puo guardare a Roma questo film in VERSIONE ORIGINALE ???
PS: Il Cinema via del Corso /Piazza del Popolo che mostrava tutti film in versione originale è ormai chiuso...
[+] sei un gancio... oppure no?!
(di hollyver07)
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