Il discorso del re |
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Un film di Tom Hooper.
Con Colin Firth, Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter, Guy Pearce, Jennifer Ehle.
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Titolo originale The King's Speech.
Storico,
durata 111 min.
- Gran Bretagna, Australia 2010.
- Eagle Pictures
uscita venerdì 28 gennaio 2011.
MYMONETRO
Il discorso del re
valutazione media:
3,62
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un'opera regale!di pensionomanFeedback: 3688 | altri commenti e recensioni di pensionoman |
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domenica 10 aprile 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ecco un vero capolavoro cinematografico, una sublime opera rappresentativa dalla potente regia e tempi del racconto che rasentano la perfezione. Umano e toccante, intenso e corale, accompagnato da musiche semplicemente splendide (soprattutto la colonna sonora dei titoli di coda), la narrazione racconta del percorso interiore del re Giorgio VI che, passando attraverso la sua personale maturazione dal ruolo di figlio condizionato e in soggezione a uomo (non solo di stato), supera le sue paure e acquista due delle cose più preziose della vita di un uomo: l'amicizia di un suo pari e la fiducia in se stesso, diventando così la guida morale della nazione nel momento della sua discesa in guerra. Film di rara e pregevole fattura, ad un tempo delicato e ironico, sensibile ma possente, semplice e arguto, è la metafora della crescita umana attraverso l'impegno indefesso del protagonista per superare il problema della balbuzie, raccontando quelle che sono le debolezze di ognuno di noi. Significativo, più di tutto, il colloquio tra “bertie” (il re) e “lionel” (il maestro) nella casa di quest'ultimo, che, parlando del padre del re Giorgio V o del fratello maggiore che lo derideva da piccolo, riassume tutto in una semplice ma potente verità: “è così semplice liberarsene... non dovete temere le cose che temevate a cinque anni. Siete padrone di voi stesso”! Diretto, semplice e vero! Perchè, alla fine, dopo tutto, è questa la sua vera morale: il re è soprattutto un uomo, che diventa padrone di sé. Più grande è l'uomo, più grande il re! Fantastiche le interpretazioni di Geoffrey Rush e Colin Firth, attori di un calibro smisurato assai raro oggigiorno, che regalano quel tocco di prezioso e indimenticabile, e l'alta qualità della vera arte della recitazione. Tanta profondità per un film da gustare pienamente in ogni sua sfaccettatura, compresa da ultimo anche la pregevole ricostruzione storica e le scenografie. Momenti di grandi emozioni e cinque stelle di qualità. Un saluto e sempre buona visione.
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