Titolo originale | Surrogates |
Anno | 2009 |
Genere | Azione, |
Produzione | USA |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Jonathan Mostow |
Attori | Bruce Willis, Radha Mitchell, Rosamund Pike, James Francis Ginty, Boris Kodjoe Ving Rhames, Michael O'Toole, Devin Ratray, Michael Cudlitz, Valerie Azlynn, Taylor Cole, James Cromwell, Jack Noseworthy, Jeffrey De Serrano, Helena Mattsson, Michael Philip (II), Danny Smith, Brian A. Parrish. |
Uscita | venerdì 8 gennaio 2010 |
Distribuzione | Walt Disney |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,66 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 18 maggio 2018
Ambientato in un mondo futuristico dove gli uomini vivono in isolazione e interagiscono attreverso dei sostituti robot, un poliziotto è costretto al lasciare la sua casa per la prima volta dopo anni per investigare l'omicidio di altri sostituti. In Italia al Box Office Il mondo dei replicanti ha incassato 1,8 milioni di euro .
CONSIGLIATO NÌ
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L'agente Greer e l'agente Peters sono chiamati a investigare sull'uccisione del figlio del dottor Lionel Canter. In realtà nessuno dei tre è umano. Né Greer, né la sua collega né tantomeno il figlio di Canter. Costui è l'inventore dei 'Surrogati', automi che assumono l'aspetto che ogni umano desidera, uscendo in sua vecenella vita reale e lasciando il proprio 'originale' in carne ed ossa a casa al sicuro. Nel mondo ce ne sono ormai un miliardo ma sta accadendo qualcosa di molto strano e pericoloso per loro: sembra esserci un virus che, uccidendo il simulacro di cavi e acciaio, distrugge anche il cervello dell'umano a lui collegato. Greer vuole andare a fondo; dapprima come macchina e in seguito come essere umano.
Michael Ferris e John D.Brancato (il duo che ha scritto Terminator Salvation) ispirandosi a un fumetto di Robert Venditti e Brett Weldele hanno fatto ancora centro. Hanno cioè sviluppato due percorsi che procedono narrativamente in modo fluido tenendo viva l'attenzione sia di chi ama il thriller con aspetti fantascientifici sia di chi non disdegna riflessioni sociopolitiche. Perché per un verso abbiamo l'ormai 'solito' Bruce Willis, poliziotto pronto ad andare oltre le regole pur di raggiungere l'obiettivo di cui seguire l'azione (in coppia con una donna questa volta).
Dall'altro però possiamo seguire un'azione che si dipana all'interno di un interrogativo che, come sempre accade quando la sci-fi è di qualità, non è poi così distante dalla realtà sociopolitica attuale. Perché in un mondo in cui i mezzi di comunicazione (e basta assistere a certi tg nostrani) sembrano finalizzati solo a instillare la paura dell'altro (omicidi, incidenti stradali, diversi, extracomunitari ed oltre) l'idea di potersene stare a casa mentre c'è chi affronta il 'mondo fuori' al nostro posto rischia di insinuarsi pericolosamente nelle coscienze. Mostow riesce a far percepire con grande acume il mood di questa umanità che si ritrae, pronta a rinunciare ad essere se stessa a cui si pongono, ghettizzati, gli irriducibili.
Anche se nel film si ritrovano degli echi sia del già citato Terminator sia dello 'squid' di Strange Days l'originalità prevale. Ogni film che ci aiuti a riflettere sui confini etici che la scienza non può non darsi è benvenuto. Se poi sa anche essere vero entertainment il merito è ancora maggiore.
La tecnologia ci aiuta a scegliere o ci impedisce di farlo? ci incita ad accettare il cambiamento o ci stimola a resistere a esso? libera il nostro tempo o ne assorbe le energie più significative? Sono le domande che mi sono posto uscendo con un po' di angoscia dalla visione del "Mondo dei replicanti" (Surrogates). Perché - per quanto possa sembrare paradossale - mi sembra che se esistesse davvero [...] Vai alla recensione »
Siamo al cospetto di un buon film di fantascienza,vecchio stile in cui a prevalere non sono suntuosi effetti speciali e neppure eccessive scene d’azione. Qualcuno ne rimarrà certamente deluso per questo ma credo che ciò che dovrebbe colpire lo spettatore sia invece il messaggio di denuncia sociale che è insito in questa pellicola.
Il genere fantascientifico legato alla robotica mi ha sempre affascinato. Sin quando ero bambino, ricordo che mi rimase particolarmente impresso il film "Il mondo dei robot". Così come successivamente ho apprezzato tantissimo la saga di "Terminator". Ebbene non poteva certo non piacermi anche questo ultimo film di tale filone fantascientifico che porta la firma del regista Jonathan Mostow.
E' sorprendente la somiglianza tra questo film e Avatar usciti nello stesso anno, c'è da dire che sembri il suo cattivo gemello, cattivo inteso come pessimista, ma bando alle somiglianze questo film è molto più attuale e quasi-realistico che tutte le menate su possibili mondi ecologici o matrixiani, e ha qualcosa da dire rispetto a questi altri film, infatti il racconto evidenzia molto bene uno dei [...] Vai alla recensione »
Superato l’impatto violento col caschetto biondo di Bruce Willis, che appare sin dal primo minuto destinato a fare una fine giustamente orrenda, Surrogates, adattamento dell’omonima graphic novel di Venditti e Weldele, propone immediatamente un mondo costruito come la versione concreta di Second Life. Con l’inevitabile eccezione dello sparuto gruppo di irriducibili, il genere umano s’è chiuso in casa: [...] Vai alla recensione »
è sicuramente un bel mix di film già visti e apprezzati, evoca pellicole come Avatar e Blade Runner, anche se i contenuti sono magistralmente modificati. Richiama lo spettatore a riflettere sulle manie dei nostri tempi, quale la tecnologia, la perfezione e l'estetica, c'è chi gioca a fare Dio, è sempre lo stesso personaggio interpretato in vari film, ma sembra di [...] Vai alla recensione »
Nel 2054 una potente innovazione tecnologica rende possibile vivere la propria vita da casa attraverso l'utilizzo dei Surrogati, che agiscono come gli umani e trasmettono loro le emozioni sensoriali. Ma la morte, caso mai verificatosi prima, di una persona attraverso l'omicidio del suo surrogato spinge l'agente Greer a uscire a indagare di persona, per la prima volta dopo molto tempo. Vai alla recensione »
Insomma, ammetto certo che (anche) qui l'idea c'è (pur se, ripeto, non è per niente nuova: ma la forza di un'idea si constata, appunto, dal fatto che resiste perché continua a valere come chiave di lettura del mondo e dell'uomo, attraverso tutti i mutamenti delle varie epoche); eppure, per quanto buona sia l'idea, se non le viene dato il giusto risalto e peso [...] Vai alla recensione »
Una domanda generale, necessaria premessa per poi andar a parlare del film con una prospettiva di lettura (e/o di visione) più ampia, in cui è coinvolto ma certo non l'esaurisce. Dato che, come dichiarato dagli autori (e come del resto tanti altri film che derivano da racconti precedenti: narrazioni orali raccolte poi in fiabe trascritte, o libri di novelle o romanzi, opere teatrali o musicali o altro, [...] Vai alla recensione »
Ed ecco, infine, la lista dei precedenti film che hanno usato la metafora fantascientifica per trattare tematiche analoghe a quelle di quest'ultimo (e forse pure di Avatar: vedremo quando uscirà), e a cui con, ogni evidente probabilità si sono ispirati in un modo o nell'altro gli autori: si parte con l'archetipo ante litteram dell'alienazione-robotizzazione umana "Metro [...] Vai alla recensione »
Ci risiamo. Dimenticate le recensioni dei critici idioti che si limitano a citare i precedenti lavori di Mostow o le due notizie che hanno letto dalle cartelle stampa senza neppure accendere il cervello. Questo "Surrogates", al solito bestialmente tradotto "il mondo dei replicanti" è un bel film di fantascienza vecchia maniera. Sicuramente di budget "medio" qui c'è poco (il giusto) CGI e molto [...] Vai alla recensione »
Tutto sommato i 4 euro e 50 spesi non sono stati buttati. Idea(quasi)originale, discreti effetti speciali,discreto Willis,peccato per il contorto finale.Cmq,ripeto,un film da vedere.Soprattutto per gli appassionati del genere fantascienza/azione.
La storia della replicazione umana inizio’ col Mondo dei Robot, quando nel 1973 Yul Brynner fu il gelido pistolero sintetico di Westworld, indistruttibile anche se ridotto ad uno scheletro di metallo. Quello scheletro robotizzato si rianimo’ nel 1984, identico e spietato, nella scena finale del primo Terminator. Poi fu Schwarzenegger nel 1990 a provare una Total Recall fisica, facendosi [...] Vai alla recensione »
Richiama da lontano un pò il concetto presente in Avatar. Gli effetti speciali sono buoni, e la trama è godibile. Bravo Bruce Willis, come anche le due protagoniste femminili, in particolare la Pike, che ho già apprezzato nel film di 007. Sinceramente consiglio di vederlo.
E' interessante notare come questo film abbia la stessa matrice di "Avatar": abbiamo un contesto futuristico in cui le persone (per motivi differenti nei due film) si avvalgono di un "surrogato" o di un "avatar" per vivere all'interno di una comunità. Dato che ho visto ieri Avatar e oggi il mondo dei replicanti, non ho potuto fare a meno di notarne la [...] Vai alla recensione »
Il film non è malaccio, anzi devo dire che apre un tema molto importante, quello della socializzazione che si sta perdendo a causa di tutte quelle innovazioni tecnologiche che pian piano potrebbero portarci all'alienazione sociale....i surrogati sono solamente un monito...da vedere
Un film abbastanza carino,specie nel finale.Sia chiaro non è niente di innovativo,il regista si è basato su molti altri film della serie : robot ,replicanti, cyborg,ecc.ecc. prima di girare questo qui. Comunque per passare due orette,può andare....
Film tutto sommato carino, e daccordo con la recensione di MyMovies, ci porta a riflettere su caratteri socioplitici & futuristici... xò credo che affrontato il problema prossimo venturo, il film poteva e doveva esser fatto meglio. Pellicola che comunque gira bene, e che ci fa restar sul divano fino alla fine... anche se il tutto, dai dialoghi, ai colpi di scena, restan tutti prossimi [...] Vai alla recensione »
SURROGATE alias IL MONDO DEI REPLICANTI secondo me perde l' occasione di rivelarsi un film"nuovo". Troppe le scene risalenti a film come IO ROBOT, MATRIX,A.I., IL TAGLIAERBE ecc. La trama è decisamente povera e la pellicola si chiude frettolosamente. Infatti i soli 88 min mi hanno lasciato pienamente insoddisfatto. B. W...illis però, seppur palesemente incollato all figura [...] Vai alla recensione »
troppo severi questi giudizi per un film che in realtà è più che buono. Quindi per compensare do 5 stelle
L MONDO DEI REPLICANTI, di J. Mostow; In un futuro prossimo, la civiltà vive nel completo isolamento dove gli esseri umani affidano il compito di interagire con il mondo esterno ad androidi robotizzati, che fanno loro da surrogati. Ma questa imperante tecnologia dà fastidio a qualcuno, che cerca di debellarla, arrivando ad uccidere.
Film del genere fantascienza fino all'eccesso.La trama e' piacevole come l'interpretazione di b.willis che non e' da meno e gli effetti speciali che non mancano.Il film nel complesso e' simpatico e gradevole magari adatto agli amanti del genere.Voto 7
In questo film gli essere umani vengono sostituiti da delle copie identiche a noi(robot)che ovviamente non si ammalano e se si rompono si riparano permettendo così agli umani di vivere meglio e più a lungo evitanto di morire per incidenti vari. tali robot vengono guidati attraverso il pensiero mentre noi ce ne stiamo comodamente sdraiati su comodi lettini,ovviamente i contro sono che non esistono [...] Vai alla recensione »
e così è arrivato il solito film di fantascenza dell'anno, fac simile di io robot, un pò di matrix, un pizzico di strange days... insomma niente di particolarmente nuovo. Però tutto sommato è piacevole da seguire anche se cade nei soliti clichet dell'uomo che odia i robot e cerca di ritrovare la propria umanità.
non eccezionale, un po blade runner un po matrix anche se l'idea iniziale era diversa e abbastanza intrigante, visivamente bello, lascia però un po poco..
Visto "Il mondo dei replicanti" a parte l'improbabile parrucchino iniziale di Bruce Willis con tanto di imbarazzante frangetta, il film regge. La pellicola racconta di un futuro dove ognuno può esser sostituito da un suo clone-replicante vero surrogato dell'originale che possa consentire di essere immune da violenze e altro..ma nella realtà le cose sembrano cambiare : il figlio di uno dei [...] Vai alla recensione »
In un mondo i cui le persone si fanno sostituire da cloni robotici, i "Surrogates" del titolo, un detective (il solito Willis) deve indagare su alcuni omicidi compiuti con una misteriosa arma. La pista lo porterà, dopo la distruzione del proprio surrogato, ad entrare in campo in carne ed ossa ed a scoprire un diabolico complotto.
prima di vedere il film non pensavo che avrebbe meritato le 3 stelle sinceramente. Eppure mi sono stupito di come il film amalgami gli ingredienti: la tencologia dei replicanti che consente di "vivere" attraverso delle copie-robot, l'aspetto investigativo che riguarda alcuni robot distrutti insieme ai loro "operatori", le scene d'azione e la vicenda personale del protagonista [...] Vai alla recensione »
Basato sulla mini-serie a fumetti "The surrogates", i surrogati, é il nuovo film con protagonista Bruce Willis. In un futuro ipotetico l'umanità, salvo poche eccezioni che vivono dentro alcune riserve, ha scelto di vivere attraverso dei surrogati comandati a distanza da un circuito neuronale, comodamente dalla poltrona di casa; l'idea é quella di un mondo perfetto dove non ci siano morti accidentali, [...] Vai alla recensione »
difficile trovare l originalità in questo tipo di film, non è un filmone ma non è neanche brutto, sempre bravo bruce!
In un poco credibile.presente (oggi), il 99% della.popolazione adulta vegeta in una sedia in salotto mandando in giro in sua vece un robot, non necessariamente simile a lui, di solito più giovane e bello. In questo modo sia l'agente Greer che la moglie, che pochi anni prima avevano perso la figlia, vivono senza mai vedersi, lei immersa nelle pillole e nella depressione, lui alla ricerca [...] Vai alla recensione »
Passato abbastanza velocemente nelle sale è un'opera che andrebbe vista e, se ricapita, rivederla appena la passano in televisione. Un film da giovedì sera, bello forte e maledettamente attuale, ispirato a una novella per fumetti. Non è Blade Runner e nemmeno Io Robot. Durante la pellicola ve ne dimenticate dei confronti, perchè venite catapultati immediatamente nell'azio [...] Vai alla recensione »
Un Willis appannato per un film appannato, anche se la faccia è la solita (e ben funzionante) gonfia di botte ferita e sanguinante. Concettualmentemolto simile ad Avatar, poichè l'umano grazie ad una macchina riesce a dar vita e a comandare un surrogato robotico. Ma ovviamente niente a che vedere col film campione di Cameron. Proprio su questo "alter ego" molto di moda ai [...] Vai alla recensione »
Il film propone uno scenario di come potrebbe cambiare il mondo nel bene ,ma soprattutto nel male , con l'introduzione dei surrogati nella vita delle persone. L'idea è originale e interessante ,ma il film poteva essere realizzato meglio, infatti ,a mio giudizio, un film di questo tipo non può essere raccontato in una pellicola di 95min.
film con discreta scenografia che fa riflettere sl cambiamento che potrebbe subire l'umanità..
Mi sembra abbastanza bello anche se un pochettino copiato da "MATRIX" per il collegamento con i robot. Credo che sia importante perchè ci fa capire quanto sia importante vivere con il nostro corpo e nessuna macchina potrà sostituirlo.
il suo peggior film non ci posso credere noioso fino alla fine questo science fiction polizziesco fa veramente schifo
premessa adoro Bruce Willis,ma a me nn è piaciuto tanto è stato un mix tra matrix e io robot,molto bello il trailer mail film non andava avanti......
Action Movie che in alcune scene sembra di vedere la figura di Schwarzenegger in Terminator sostituito da Bruce Willis. Film vuoto, privo di morale (anche se vorrebbe averla). Anche le idee del film sono pessime, la trama idem. Poi l'argomento è trito e ritrito quindi bisogna dare qualcosa in piu su questo genere di film dove la macchina è combattuta dall'uomo.
Questo film è bello sia come idea che come film in se, peccato che non ci sono molte scene d'azione nonostante sia con Bruce Willis che ci ha abituato a film adrenalinici senza un attimo di tregua. In conclusione vi consiglio di andarlo a vedere solo se siete fan del mitico Bruce altrimenti no
Sarà che mentre lo stavo vedendo non ho seguito una parte con tantissima attenzione, ma l'unica cosa che mi rimane impressa è il colpo di scena finale, quando si scopre che la morte del ragazzino è un incidente e tutto il resto. La Mitchell mi era piaciuta di più in "Melinda e Melinda", Willis, forse perché non lo conosco molto bene, mi sembra ormai [...] Vai alla recensione »
L'idea non è male, lo svolgimento quasi pessimo. Scontatissimo il finale: moralismo da quattro soldi, utopistico. Ma il ritmo c'è e Willis prende la cosa sul serio. Bella la scenografia, ottimi i trucchi.
il film non lascia entusiasmo in chi lo vede. l'idea ripesca un po' qua un po' là. niente che debba essere assolutamente visto.
la storia c'è,l'azione a tratti l'unica cosa che manca è il finale scontato, lo consiglio a chi vuol vedere un film senza nessuna pretesa!!!! voto 6+
Film che delude le attese......una storia vista e rivista, con poche soprese ed un finale scontato!! Inverosimile e piatto....mi aspettavo molto di più!! Da vedere se non si ha niente di meglio da fare....
l'idea del film è discreta ma con lo scorrere della pellicola diventa prevedibile come film e dal finale scontato... un genere con la data di scadenza a breve
Ma dai su,come si fa a commentare un film di un'ora e venti minuti!!!!
FILM MOLTO LENTO,CON TRAMA E FINALE SCONTATO. NON CONSIGLIATO.
Ossessionati dalla sicurezza e allenati a vivere i rapporti a distanza, gli abitanti del futuro non escono più di casa: si limitano a pilotare con le onde cerebrali i loro sosia sintetici, sempre in forma e immortali. L' agente dell' Fbi Greer (Bruce Willis calvo) ha un clone (Bruce Willis con una ridicola parrucca bionda) che si ritrova a indagare su un caso delicato, quello di un clone assassinato [...] Vai alla recensione »
Trying to lure the self-hypnotized gamer nation out into the world to see a dystopian popcorn flick that paints Sims-style living as the end of civilization might seem like a fool's errand. And yet here comes "Surrogates," a slick sci-fi number that presents a future in which flawless, hot-bodied, chicly dressed synthetic humans do the everyday living/working/playing, their every action neurally controlled [...] Vai alla recensione »
Inspirée du roman graphique de Robert Venditti et Brett Weldele, l'idée est intéressante : dans un monde où la sécurité est devenue la première des priorités, les êtres humains ne sortent plus de chez eux. Allongés dans des caissons, ils commandent à distance des clones qui prennent tous les risques physiques à leur place. La mort par maladie, ou par balles, n'est plus une possibilité, les clones pouvant [...] Vai alla recensione »
Fantascienza contemporanea. Gli umani invecchiano in poltrona telecomandando cerebralmente i robot dall'aspetto plastico/fotomodello e dalla tempra in fibra di carbonio che lavorano, si divertono, fanno sesso e persino si drogano al posto loro. Vecchie carcasse di carne agli arresti domiciliari volontari la cui volontà si agita in manichini Dorian Gray, i Surrogates del titolo originale (che non [...] Vai alla recensione »
The nifty premise of “Surrogates” builds on a science-fiction conceit familiar from the likes of the 1973 movie “Westworld” and the online game “Second Life.” In a reality that looks a lot like today’s (a Prius is the most far-out car), human beings hide away at home, where, hooked up with electrodes, they live, work and play through robotic surrogates.
Il mondo dei replicanti è un buon film. Per arrivare al capolavoro forse serviva più coraggio nei momenti cruciali e un imbarazzante parrucchino in meno (quello dell'avatar del protagonista Bruce Willis, che serve a renderci empatici verso il suo neoluddismo e la sua pelata umanissima dell'originale). Ma in una fantascienza- sebbene qui si parli più di un futuro prossimo distopico- che raramente stupisce [...] Vai alla recensione »
Povero Bruce, a morire, si sa, è duro, e allora gli affidano sempre il compito di salvare il mondo. Ma ora — ha detto — non ne può più, complice forse il parrucchino a cui lo costringe (nella versione surrogata) il regista Jonathan Mostow, celebre per il Terminator, il 3, peggiore della saga. Fantascienza distopica in cui gli umani interagiscono attraverso dei surrogati robotici di se stessi, Il mondo [...] Vai alla recensione »
Surrogates li definisce il titolo originale e tali sono questi robot: personificazioni tanto perfette da indurre molti a delegar loro sesso, lavoro, affettività. Morale: per le strade un'umanità virtuale che appare giovane e bella, mentre la gente chiusa in una stanza vegeta controllando l'esistenza di un altro se stesso. Finché all'agente Fbi Bruce Willis non capita di dover svolgere un'indagine, [...] Vai alla recensione »
L'ultima scoperta di Dino De Laurentiis (lo lanciò con Breakdown e gli produsse U-571) è il replicante di James Cameron. Jonathan Mostow prima ha diretto il terzo Terminator, che pochi ricordano, e ora si cimenta con Il mondo dei replicanti, che rischia di passare alla storia come il fratello brutto di Avatar. In un vicino futuro lasciamo a casa i nostri corpi naturali e andiamo in giro guidando da [...] Vai alla recensione »
Acuto lo spunto, non l'esito del Mondo dei replicanti di Jonathan Mostow. Rendere ogni film ambientato nel prossimo futuro un giallo significa renderlo una variante della stessa storia. Unica novità, questa volta, il fatto che mal rasato, grasso, sciatto, ogni abitante di Boston, incluso Bruce Willis, invecchia sedentario, tele-controllando il proprio doppio, che lavora per lui.