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The Surrogates, il fumetto

Esordio della coppia Venditti-Weldele in un comic book che ha ispirato Il mondo dei replicanti.
di Fabio Secchi Frau

La recensione ***

mercoledì 27 gennaio 2010 - Libri

La recensione ***
Dopo aver lavorato con Gary Phillips, Antony Johnston e Brian Wood, ma anche con la Marvel, Brett Weldele si unisce a Robert Venditti nella creazione di questo gradevole fumetto di genere thriller fantascientifico incentrato su un mondo dove l'umanità usa dei "personal surrogates" (robot) per interagire con gli altri nella vita di tutti i giorni, il tutto senza mai lasciare casa. Implacabile nelle immagini e vivo nella sceneggiatura, The Surrogates è un comic book diviso in 5 libri a edizione limitata che mischia, volume dopo volume, ma anche tavola dopo tavola, le carte della narrazione fino a non comprendere più chi sia effettivamente dalla parte del Bene e chi del Male. L'investigatore che cerca di risolvere il caso della disabilitazione dei robot o l'organizzazione che ha come fine quello di eliminare dipendenza dai surrogati? Giocato sui vecchi (ormai) stilemi della recente fantascienza, con alcuni furti ben congeniati, The Surrogates è un incontro-scontro magnetico di tematiche che ci riguardano come la dipendenza da internet, dalla realtà virtuale e dai videogame, sottolineato da disegni da brivido che faranno rizzare i capelli agli appassionati di nuvole parlanti.

In sintesi
Personal Surrogates o semplicemente "surrogates". È così che si chiamano i robot frutto della più alta tecnologia virtuale e cibernetica che, nel 2054, interagiscono con il mondo circostante, al posto degli esseri umani che li controllano da casa propria. Così può capitare che una laida signora di 60 anni tappata nel proprio appartamento, viva con il corpo di una fotomodella di 19 nella vita di ogni giorno. Grazia, bellezza, apparenza sembrano essere le uniche cose che contano con la promessa, fra l'altro, di una vita più sicura e meno esposta a rischi di malattie. Ma tutto questo si frantuma quando qualcuno, dal misterioso nome di Steeplejack, comincia a colpire i robot e, così facendo, anche le persone che erano connesse con il loro "avatar" umanoide. Nel tentativo di non mettere in allarme chi fa uso dei surrogati, a Central Georgia Metropolis, viene chiamato l'investigatore Harvey Greer che comincia a indagare sul caso, scoprendo una vera e propria organizzazione anti-surrogates che mira, quasi religiosamente, a eliminare questa dipendenza virtuale.

Gli autori
Robert Venditti è un autore di fumetti, conosciuto per aver lavorato con la Top Shelf Productions. Nato a Hollywood e cresciuto a Pembroke Pines, in Florida, all'età di 18 anni si sposta a Gainsvelle per frequentare il college. Laureatosi in scienze politiche alla University of Florida e in scrittura creativa alla University of Central Florida, dopo un praticantato in legge, decide di buttarsi nell'industria dei fumetti, dove trova la sua dimensione, incoraggiato dal successo di "The Surrogates", al quale ha collaborato anche Brett Weldele.
Brett Weldele è nato a Great Falls, in Montana, dopo aver studiato al Savannah College of Art and Design, si specializza nel campo dei comic book, collaborando cinematograficamente anche con Richard Kelly che ha voluto il suo aiuto per il film Southland Tales. Ma le collaborazioni non finiscono qui, perché alla sua lista si aggiungono Robert Venditti (con il quale ha firmato il fumetto "The Suggorates"), Antony Johnston ("Julius") e Brian Wood ("Couscous Express"), successivamente è stato uno degli autori minori della Marvel Comics con "The B Sides".

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