Anno | 2009 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Claudio Noce |
Attori | Valerio Mastandrea, Said Sabrie, Anita Caprioli, Amin Nur, Giordano De Plano, Adamo Dionisi Sandra Toffolatti. |
Uscita | venerdì 13 novembre 2009 |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
MYmonetro | 2,52 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento lunedì 23 novembre 2009
Un forte legame di amicizia lega Aman, un giovane somalo cresciuto a Roma, carico d'energia, rabbia e dolore e Teodoro, un ex pugile di quarant'anni vittima dei rimorsi del suo passato da espiare. Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento, 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Good Morning Aman ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 68,5 mila euro e 28,2 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
|
Aman è un adolescente di origine somala, scappato da Mogadiscio e scampato alla guerra. Brillante e zelante lava le macchine in un salone d'auto, sperando di poterle presto vendere o addirittura guidare. Quando i giorni sono più bui e la Stazione Termini non è più abbastanza grande per contenere i suoi sogni, Aman sale sulle terrazze dell'Esquilino, immaginando una vita perfetta e un viaggio in Inghilterra. Concentratosi fino al sonno sulle sue aspirazioni, viene svegliato da Teodoro, un ex pugile depresso, sprofondato nel passato e incapace di combattere i suoi fantasmi. Soli e insonni, l'uomo e il ragazzo provano a loro modo a riempire l'uno la vita e la solitudine dell'altro. Dentro una notte romana troveranno con esiti diversi la soluzione al dolore e l'emancipazione dalla paura (di vivere).
Claudio Noce, giovane autore di videoclip e cortometraggi, debutta in lungo con un film di formazione fortemente radicato nella realtà romana. A due passi dalla multiculturalità di Piazza Vittorio e dalla liminalità di Stazione Termini, nasce e si sviluppa la relazione tra due individui che riscoprono una dimensione affettiva e una nuova possibilità di vita. Aman è un ragazzo affamato di esperienza che riesce a oltrepassare le barriere dietro alle quali si è trincerato Teodoro, nascondendo la propria incapacità a vivere.
Il merito maggiore del film va riconosciuto alle interpretazioni di Valerio Mastandrea, pesto e dolente, e di Said Sabrie, alla sua seconda prova da attore, efficaci e realisti nell'esprimere la stravaganza e la complessità dei rispettivi caratteri. Esplorando dentro l'anima dei protagonisti e dentro gli appartamenti del rione Esquilino, Good Morning Aman va a rafforzare l'onda del giovane cinema italiano, in crescente successo di pubblico, che racconta con poche metafore e molta realtà l'incontro col diverso.
La vicenda rappresentata si sviluppa attraverso il doppio sguardo dei protagonisti, uno immigrato e l'altro "senza pelle", proiettati verso il cambiamento e l'affermazione della propria identità. Incarnazione di uno stato confusionale creativo e determinato a imporsi al di là di ogni possibilità, Aman e Teodoro sono sensibilità esasperate e accomunate da analoghi destini di sofferenza, solitudine e disprezzo. L'epilogo non è soltanto un tributo solidaristico e premia il coraggio della perseveranza e della messa in discussione, elevando la moralità a categoria morale indiscutibile.
Formalmente modesto, Good Morning Aman sacrifica la forma per il contenuto ma riesce almeno a mostrare una Roma fuori da qualsiasi retorica da cartolina e ad osservare dietro le apparenze chi porta un cucchiaio con una medicina amara.
GOOD MORNING AMAN disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€3,99 | – |
p { margin-bottom: 0.25cm; line-height: 120%; }a:link { } Un film sul "tema attualissimo dell'immigrazione"? Ma nemmeno di striscio. Fors'allora una "storia di formazione e solidarietà sullo sfondo del rione Esquilino [fra due personaggi] proiettati verso il cambiamento e l'affermazione della propria identità"? Tzk.
Roma. Aman è un giovane somalo che lava auto anche se vorrebbe prendere il posto del venditore dell'autosalone e vede il suo più caro amico emigrare a Londra. Teodoro è un ex pugile violento con un passato doloroso alle spalle. I due si conosceranno e cercheranno di intrattenere una sorta di amicizia. Un film dolente e pieno di rabbia quello confezionato da Claudio Noce.
Faccio fatica a recensire questo film, sia perchè le aspettative su Noce erano davvero alte, sia perchè io in prima persona una "caduta" simile davvero non me l'aspettavo. Dov'è finito il talento a cui ci aveva abituato con i suoi corti? E' davvero colpa di Noce ho è l'Italia che non sa coltivare e difendere i propri talenti? Qualunque sia la risposta questa rimane comunque una grande occasione mancata, [...] Vai alla recensione »
Good Morning Vietn... Ah, no, quello era un altro film, decisamente allegro grazie anche al grande Robin Williams. Questo è invece Good Morning Aman e, ammettiamolo, è invece un po' una tragedia infinita. Il che non sarebbe neanche un male se non fosse la solita tristezza melensa all'italiana. Sarà forse per la paura che lo spettatore non percepisca il dolore, ma anche stavolta la sofferenza la si [...] Vai alla recensione »
Roma. Aman, un giovane somalo, lava le macchine ma vorrebbe venderle. Quando ci prova, anche con un certo successo, viene subito licenziato. Ad un amico d'infanzia che è a Londra, racconta che adesso si veste con giacca e cravatta, che ha successo nel lavoro e che presto lo andrà a trovare. Invece passa le giornate a vagabondare per la città e la notte sale sulle terrazze a fumare e fantasticare. [...] Vai alla recensione »
Il mio voto sebbe ZERO, ma metto 1 per fare media... Il film, come dice la mia frase di lancio, è il nulla assoluto sotto ogni punto di vista, orrendo...
Film deludente. Si fatica a comprendere il messaggio che intende veicolare. Intenderebbe fornire uno spaccato della vita metropolitana, tra alienazioni, solitudine ed integrazione multiculturale. In realtà ne viene fuori un quadro a tinte molto cupe, che esalta le frustrazioni di questo inizio di secolo, fallendo tuttavia l'obiettivo finale in quanto si arresta ad un esame superficiale e mal riuscito [...] Vai alla recensione »
E' la storia di un ragazzo romano di origine somala e di un coatto un po' psicolabile, condita di silenzi e flussi di pensieri che non si riescono a discernere. La mia sensazione è che il buon Valerio a sto giro abbia toppato di brutto: neoneorealismo senza tanto spessore e un po' intellettualoide nel tentativo di dire tutto senza dire niente. Tradotto in parole povere: due palle infinite, e manco [...] Vai alla recensione »
Al terzo giorno "Good morning aman" dalle 32 sale di partenza scende a quota 25: il pubblico ha deciso, "Aman" non è piaciuto.
Io credo che di fragile questo film abbia solo la struttura, per non parlare del concetto di indipendete che qualcuno sembra ignorare cosa sia. Può un film finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), prodotto da uno degli attori più famosi dello star system italiano e distribuito da Cinecittà Luce essere ritenuto indipendente? Non credo proprio.
Aman è un giovane ragazzo somalo che, come tutti i suoi conterranei nel nostro paese, si arrabatta per avere una vita degna di questo nome. In una Roma che chiude la maggior parte delle porte agli immigrati lui pulisce auto di lusso per conto di un concessionario che lo disprezza e non lo valorizza: il suo unico amico parte per cercare miglior fortuna a Londra e, in questo momento di solitudine, Aman [...] Vai alla recensione »
...una delle peggiori degli ultimi anni... Non fa eccezione "Good Morning Aman", che già dal titolo tradisce uno stile (se di stile si può parlare) tutt'altro che originale. Voto:1
Caro/a Deliaci, Non so gli altri ma io non ho niente contro gli esordienti italiani, credo solo che troppo spesso in Italia si tenda a fare l'equazione esordiente uguale talento. Se fosse così avremmo una media di almeno 18/19 talenti l'anno, cosa che francamente mi sembra inverosimile.
Comunque, caro Tallonose, se non ti fidi delle mie parole ti basta cliccare la voce "Scheda" di questa pagina e leggere la recensione di Marzia Gandolfi. Troverai anche una valutazione sintetica di 2 stellette su 5, che francamente mi sembra ben lontana dal tuo fanatico entusiasmo. O pensi che anche lei abbia qualcosa di personale verso questo film o il suo regista?...
Questa è stata la prima volta che, a fine visione, sono stato contento che la sala fosse pressochè vuota. E' un film scialbo, con una storia mediocre e irrealistica (un film con pretese neorealiste deve fare della verosimiglianza canone obbligato) ma comunque senza pretesa di provocazione, personaggi appena abbozzati con un attore protagonista totalmente incapace.
Caro Tallonose, credo che di registi in italia ce ne siano già fin troppi e davvero pochi all'altezza di questo "titolo". Personalmente non ho mai pensato alla regia, a me i film piace vederli e poterne parlare liberamente. Non ho niente di personale verso questo film o il suo regista, al contrario tuo e dei tuoi giudizi che trovo molto di parte.
L’importante non è tanto realizzare i propri desideri, ma avere desideri. E sembra proprio che tutto il film, bello comunque, sia pervaso dalla mancanza di desideri forti, determinati. Anche perciò poi la notte non si dorme e “si ha più tempo per pensare”. Personaggi che si trascinano in una vita un po’ grama. Aman, somalo cresciuto a Roma, che deve decidere che fare da grande, l’amico italiano ex [...] Vai alla recensione »
adamo dionisi ha partecipato come attore all'esordio di francesco bruni con "scialla"nel ruolo di robertino/piccoletto. nel film di paolo virzì"tutti i santi giorni"nel ruolo di franco. nel ruolo del questore antimafia di palermo la barbera sul film di sabina guzzanti"la trattativa".partecipa nel ruolo di padre stefano,nel film di ivano de matteo i nostri ragazzi.
Lento come un dettato alle elementari. Tutti i dialoghi possono essere ricopiati su un coriandolo. Solita vecchia parabola stantìa sul nero-buono-bianco-cattivo. Alla fine del film, se non ci si è addormentati prima, viene un forte mal di testa per l'uso "alcolico" della telecamera. Se si è tendenti alla depressione si rischia il suicidio prima che arrivi quello [...] Vai alla recensione »
Film mediocre..formalmente modesto....E MENO MALE CHE NON FATE I CRITICI!!!!! Il film è bellissimo. L'ho visto a roma durante le proiezioni di venezia a roma ed è semplicemente un film BELLO e interessante. Magari difficile per chi sia abituato ad altro cinema, magari anche duro ma viva la faccia di chi si permette ancora una libertà stilistica e narrativa.
non ero a venezia purtroppo, ma da un pò aspetto questo esordio e questo nuovo ruolo di mastandrea...perchè ne ho sentito parlare (molto bene in verità!) perchè so da gente che ci ha lavorato che è "indipendente" nella misura in cui è partito prima di aver preso il finanziamento e con due lire e mezzo, perchè so che anche con i soldi del ministero un film non è di certo un film ricco, e perchè le persone [...] Vai alla recensione »
UN UOMO SCAPPA DAL SUO PASSATO CHIUDENDOSI NELLA SOLITUDINE...UN RAGAZZO DI COLORE CERCA CON I SUOI MODI BULLI DI COSTRUIRSI UN FUTURO.... L'INCONTRO TRA I DUE,DA LO SPIRITO A QUESTO FILM BELLISSIMO COSTRUITO SUI SILENZI E SULLE COMPRENSIOMI CHE SI POSSONO TROVARE TRA SCONOSCIUTI IN UNA GRANDE CITTà. VALERIO MASTRANDREA CON LA SUA MAGISTRALE INTERPRETAZIONE DA VITA A TEODORO EX PUGILE 40ENNE CHE SI [...] Vai alla recensione »
Certo che ci vuole coraggio a parlare di questo film in questo modo...ma quali sono i vostri riferimenti stilistici,una cosa che questo film ha di sorprendente è la forma la messa in scena il modo di come viene usata la macchina da presa, ma poi tu Cinecritico, che mi accusavi di chiamare in causa gli "illustri" critici perche Parli della Gandolfi?ma chi è?gente come Ferzetti o Mario Sesti, gente [...] Vai alla recensione »
Mi sembra che su questo film ci sia un accanimento che non ha senso. Indubbiamente è un film che ha alcuni problemi, ma altrettanto indubbiamente è un film che spicca per stile, fotografia, montaggio nel panorama dei film italiani e questo ha un maggiore valore se pensiamo che è un'opera prima. E' un flm che ho visto 2 volte, e non perchè la prima mi avesse entusiasmato, anzi la prima volta ne ero [...] Vai alla recensione »
Probabilmente non avrà le stesse dichiarazioni d’amore e lodi sperticate che ebbe l’anno scorso il più facile Pranzo di Ferragosto, ma il film italiano della Settimana della Critica alla 66ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ci fa ben sperare, cinematograficamente, in un nuovo autore. Indipendente, esordiente, e quindi fragile, bisognoso della protezione di una sezione collaterale [...] Vai alla recensione »
Allora facciamo un pò d'ordine: Allora più o meno dieci giorni fà per la prima volta mi sono affacciato sul forum di questo film...immediatamente mi sono stupito dal numero di "recensioni",per un film che doveva ancora uscire,anche se mi sono detto che un film presentato a Venezia, e quindi successivamente mandato nelle varie rassegne:"Venezia a Roma" "Venezia a Milano" e quant'altro è un film che [...] Vai alla recensione »
"Cose mai viste. Un film italiano con un ragazzo nero per protagonista. Una storia gonfia del razzismo spicciolo e persistente che avvelena gli italiani raccontata senza sconti ma evitando le prediche e il ricatto della cronaca. Facce, corpi, voci di una Roma popolare e malavitosa, tanto dimenticata quanto presente. (...) Tutto questo e 'Good Morning Aman', debutto di un regista gia molto apprezzato [...] Vai alla recensione »
E' SCANDALOSO QUELLO CHE IN QUESTO FORUM STA SUCCEDENDO CON QUESTO FILM...VENTI MINUTI FA C'ERA UN RECENZIONE POSITIVA SU GOOD MORNING AMAN...E'STATA TOLTA, QUESTO SIGNIFICA CHE QUALCUNO DALL'INTERNO DEL SITO STESSO STA FACENDO UNA GUERRA PERSONALE CONTRO IL FILM...SULL'USCITA POI, TRA L'ALTRO GIA' PERSA, PERCHE'NON CI SONO GIUDIZI NEGATIVI DA NESSUNA ALTRA PARTE.
Forse qualcosa si sta finalmente muovendo anche nel cinema italiano. Forse anche nella nostra cinematografia stiamo cominciando a guardarci attorno e a scoprire il carattere multiculturale della moderna società attraverso un'ottica che non sia né quella della paura e della xenofobia, né quella di un certo umanesimo peloso e didascalico. Lo sguardo su questa Italia inedita, così comune ma anche così sconosciuta, è quello di giovani autori interessati soprattutto ai giovani immigrati di seconda generazione (quindi al futuro della società dell'immigrazione, più che alle polemiche del presente) e frequentat [...]
Roma, quartiere Esquilino, oggi. Nella babele del confronto quotidiano tra etnie così vicine così lontane, due anime solitarie s'incontrano, si esplorano, si fidano, si attraggono: «Good Morning Aman» (successo della Settimana della critica a Venezia) segna un esordio assai riuscito, ma forse per ragioni meno epidermiche di quanto non si sia detto o si pensi.
All'ultima Mostra del cinema di Venezia molti si sono chiesti se questo piccolo film dell'esordiente (al lungometraggio) Claudio Noce non avrebbe dovuto partecipare nella sezione Concorso, invece che alla Settimana della critica. Ma Noce stesso dice di avere scelto la Sic come contesto privilegiato perché certi esordi meritano di essere circondati di attenzione e non mandati allo sbaraglio.
L'amicizia tra due uomini alla deriva a Roma, nel quartiere intorno a piazza Vittorio. Questa zona, un tempo commerciale e piccolo borghese, edificata dopo il 1870 dai piemontesi in stile torinese, non lontana dalla stazione ferroviaria, è divenuta un luogo della multietnicità e dell'immigrazione: negozi africani, iraniani, cinesi, gente di Paesi diversi, povertà, droga, una folla perenne in ansioso [...] Vai alla recensione »
Cose mai viste. Un film italiano con un ragazzo nero per protagonista. Una storia gonfia del razzismo spicciolo e persistente che avvelena gli italiani, raccontata senza sconti ma evitando le prediche e il ricatto dell'attualità. Facce, corpi, voci di una Roma popolare e malavitosa, dimenticata dal cinema ma ancora ostinatamente presente. Un complicato gioco di specchi fra sogni e destini di un ex-pugile [...] Vai alla recensione »
Aman è un ragazzo di origine somala. Vive a Corviale, periferia romana, il più lungo palazzo del mondo. Parla romanesco meglio di Totti, ma il colore della pelle lo rende «straniero ». I suoi amici sognano di mollare Roma e di vedere il mondo, di andare magari a Londra (e uno ce la fa), ma Aman vuole essere profeta in patria e poi si è invaghito di Sara, una ragazza che ovviamente non se lo fila per [...] Vai alla recensione »
Un buon debutto alla regia (di lungometraggio fiction) patrocinata da Mastandrea, produttore oltre che co-protagonista. Uno sguardo non convenzionale su Roma e sulla questione dell' integrazione. Aman è un ragazzo somalo romanizzato, un po' delinquente e un po' sognatore. Ha scoperto un tetto sull' Esquilino sul quale condividere i sogni con l' amico Said che però lo abbandona inseguendo l' illusione [...] Vai alla recensione »
All'ultima Mostra del cinema di Venezia molti si sono chiesti se questo piccolo film dell'esordiente (al lungometraggio) Claudio Noce non avrebbe dovuto partecipare nella sezione Concorso, invece che alla Settimana della critica. Ma Noce stesso dice di avere scelto la Sic come contesto privilegiato perché certi esordi meritano di essere circondati di attenzione e non mandati allo sbaraglio.
Due storie uguali e contrarie, quelle di Aman (Said Sabrie), teenager di origine somala, e del romano Teodoro (Valerio Mastandrea), ex pugile 4Oenne, unite dalla ricerca dell'identità, un'identità trasversale. Per entrambi, un romanzo di formazione: crescita verso la vita per Aman, crescita verso la morte per Teddy, in un intreccio di esistenze, corpi e parole supportato da una palese, e ambiziosa, [...] Vai alla recensione »
La domanda è ormai oziosa. Con che criterio il ministero dei Beni culturali distribuisce i fondi per i film ritenuti di interesse nazionale? Va bene che l'inutile operina dell'esordiente Claudio Noce, ovviamente presente pur se defilata all'ultima Mostra di Venezia, non sarà costata una fortuna, ma non è buon motivo per buttare via i quattrini pubblici.