tiamaster
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giovedì 8 settembre 2011
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bellissimo,bellissimo.
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sono entusiasmato!!!un javier bardem bravo come non mai in un fil dalla regia perfetta e fluida,un montaggio ottimo,che fanno di questo film un autentico capolavoro,il film e coinvolgente,incalzante e anche è soprattutto di una qualità veramente vertiginosa,uno dei miei film preferiti degli anni zero insieme a "le vite degli altri" "kill bill" "into the wild" "il signore degli anelli" "mistic river" "gran torino" e "bastardi senza gloria"
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pruoffc
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martedì 6 settembre 2011
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pura inutilità
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Manierismo studiato a tavolino per le statuette Academy e trama completamente gratuita.
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euridice89
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venerdì 19 agosto 2011
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pluripremiato immeritatamente
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Tecnicamente riuscito, ma debole sul fronte dei contenuti. In tutta onestà non mi ha lasciato nulla, a parte un flebile senso di angoscia e molta delusione. Pluripremiato immeritatamente.
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folignoli
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venerdì 1 luglio 2011
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il film più bello dei coen
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E' senz'altro Il film più bello dei Coen.
E forse non è un caso il fatto che non è stato scritto da loro. Tratto dal libro di Mc Carthy, il film segue passo passo il testo, che sembra già una sceneggiatura. I Coen sono bravi, in questo caso a fare quello che dovrebbero fare: i registi. Altri film, hanno invece dimostrato che non sono dei buoni autori e che non hanno più grandi idee. Ma sono bravi a dirigere un set a dare anima alle azioni/riflessioni di un testo. I tre protagonisti, hanno un profilo squisitamente tratteggiato dai 3 fantastivi interpreti: Tommy Lee Joens, Javier Bardem e Josh Brolin. Azzeccatissimi i loro ruoli, i loro volti, la loro psicologia. Soprattutto quella di Bardem, nel ruolo del pazzo.
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E' senz'altro Il film più bello dei Coen.
E forse non è un caso il fatto che non è stato scritto da loro. Tratto dal libro di Mc Carthy, il film segue passo passo il testo, che sembra già una sceneggiatura. I Coen sono bravi, in questo caso a fare quello che dovrebbero fare: i registi. Altri film, hanno invece dimostrato che non sono dei buoni autori e che non hanno più grandi idee. Ma sono bravi a dirigere un set a dare anima alle azioni/riflessioni di un testo. I tre protagonisti, hanno un profilo squisitamente tratteggiato dai 3 fantastivi interpreti: Tommy Lee Joens, Javier Bardem e Josh Brolin. Azzeccatissimi i loro ruoli, i loro volti, la loro psicologia. Soprattutto quella di Bardem, nel ruolo del pazzo. Credo che tutto il film si icentri su questa figura visionaria, di pazzo, di persona fuori di testa. Crea mistero per le sue azioni lucidamente criminali. Impressiona per la maschera che si dipinge in volto e per il caschetto di capelli castani. Bardem, a mio avviso, è al suo ruolo migliore. Un film che lascia di stucco nel finale. I commenti che ho sentito al cinema sono stati: << ma finisce così??>> . Un finale spiazzante, sottile, magico e di grande coraggio, degno di un film che resterà nella storia del cinema e nella iconografia della società.
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antonio recano
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lunedì 9 maggio 2011
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iperbole ineluttabile del degrado dell'anima
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Il deserto metafora di un vuoto ancestrale ,la scelta possibile, forse evitabile , irrinunciabile, che attraversa impetuosa l'anima umana senza argini senza uno straccio di certezza . Il tourbillion di eventi che ne consegue ha il sapore amaro di un tempo che ci sfugge senza raccapezzarci ed è il ritratto impietoso di un'America incapace di slanci salvifici.Grande Tommy Lee Jones stanco e malinconico .Provato più che nel fisico , nella resa ineluttabile della sua anima.
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breveecirconciso
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domenica 1 maggio 2011
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non per vecchi, ma nemmeno per giovani
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Un vero e proprio capolavoro. Tutto ha inizio quando Llewelyn, durante una battuta di caccia, si imbatte in uno scambio di droga andato male. Il terreno arido è cosparso di sangue e cadaveri. La droga è rimasta sul posto, e poco distante Llewelyn rinviene una valigetta, contenente il denaro, sufficiente a sistemarsi per tutta la vita. Da uomo comune qual è, decide di impossessarsi del denaro, ma presto si rende conto di essersi cacciato in un bel guaio. Sulle sue tracce infatti viene sguinzagliato lo spietato Chigurh (Javier Bardem), un killer psicopatico che impiegherà ben poco a fare di questa caccia all’uomo e al bottino una faccenda personale. In soccorso di Llewelyn interviene lo sceriffo Ed Tom Bell (Tommy Lee Jones), ormai prossimo alla pensione e scoraggiato dalla violenza dilagante in un mondo sempre meno a misura d’uomo, che mosso dal suo codice d’onore decide di cercare di salvargli la vita.
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Un vero e proprio capolavoro. Tutto ha inizio quando Llewelyn, durante una battuta di caccia, si imbatte in uno scambio di droga andato male. Il terreno arido è cosparso di sangue e cadaveri. La droga è rimasta sul posto, e poco distante Llewelyn rinviene una valigetta, contenente il denaro, sufficiente a sistemarsi per tutta la vita. Da uomo comune qual è, decide di impossessarsi del denaro, ma presto si rende conto di essersi cacciato in un bel guaio. Sulle sue tracce infatti viene sguinzagliato lo spietato Chigurh (Javier Bardem), un killer psicopatico che impiegherà ben poco a fare di questa caccia all’uomo e al bottino una faccenda personale. In soccorso di Llewelyn interviene lo sceriffo Ed Tom Bell (Tommy Lee Jones), ormai prossimo alla pensione e scoraggiato dalla violenza dilagante in un mondo sempre meno a misura d’uomo, che mosso dal suo codice d’onore decide di cercare di salvargli la vita.
La regia dei Coen non si smentisce, si impone agli occhi dello spettatore decidendo cosa mostrare e cosa celare, sconvolgendolo. Quasi come a volergli ricordare che alla fine spetta a loro l’ultima parola, che sono loro ad avere il controllo assoluto del film.
Se di sottofondo va in scena l’eterna lotta tra il bene e il male, alla quale si aggiunge genialmente l’uomo comune, il fulcro della pellicola è però rappresentato dal personaggio dello sceriffo, con la sua rassegnazione e il suo bisogno di fuggire dalla realtà, troppo orribile per essere affrontata. Ciò che i Coen ci dicono infatti è che il male, la violenza, la follia dell’uomo, sono come una marea destinata a travolgere tutto. E anche se ogni tanto si ha l’impressione di scorgere una luce in mezzo a tutta questa oscurità, alla fine ci si desta, e ci si ritrova a constatare che era solamente un sogno, un’illusione. Non vi è alcuna fiaccola, solo tenebre. La fine si avvicina. Tic toc, è solo questione di tempo.
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the man of steel
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lunedì 21 marzo 2011
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capolavoro
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A rileggere commenti vecchi su questo film non so se ridere o piangere...certa gente che tenta di imporsi scrivendo maiuscolo per ostentare la propria opinione ritenuta assoluta e per convincere gli altri (quelli che capiscono di cinema) che questo film è spazzatura....A tutti coloro che ritengono questo film brutto: AVETE TORTO. Avrete anche il diritto di dire la vostra ma io ho il diritto di spiegarvi che avete torto. Cosa criticate questo film che siete abituati a credere che tutto quello che vedete deve essere per forza realistico al 100%? Cosa dite che fa schifo quando non avete capito nemmeno 1 quinto del film? La gente è talmente tanto abituata a giudicare un film solo per la storia e secondo il proprio esclusivo gusto personale e così poco abituata a porsi nella giusta posizione critica nei confronti del prodotto audiovisivo, del reale significato di una singola INQUADRATURA o di un'intera SEQUENZA, che davanti a film del genere scambia il cioccolato per qualcos'altro.
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A rileggere commenti vecchi su questo film non so se ridere o piangere...certa gente che tenta di imporsi scrivendo maiuscolo per ostentare la propria opinione ritenuta assoluta e per convincere gli altri (quelli che capiscono di cinema) che questo film è spazzatura....A tutti coloro che ritengono questo film brutto: AVETE TORTO. Avrete anche il diritto di dire la vostra ma io ho il diritto di spiegarvi che avete torto. Cosa criticate questo film che siete abituati a credere che tutto quello che vedete deve essere per forza realistico al 100%? Cosa dite che fa schifo quando non avete capito nemmeno 1 quinto del film? La gente è talmente tanto abituata a giudicare un film solo per la storia e secondo il proprio esclusivo gusto personale e così poco abituata a porsi nella giusta posizione critica nei confronti del prodotto audiovisivo, del reale significato di una singola INQUADRATURA o di un'intera SEQUENZA, che davanti a film del genere scambia il cioccolato per qualcos'altro. NON E' UN PAESE PER VECCHI è cinema allo stato puro. Poche parole, tante immagini. Linguaggio cinematografico sfruttato al massimo. Se non riuscite a comprenderlo fatevene una ragione e non andate più al cinema. Siete solo una massa di capre abituate a rifocillarvi di televisione spazzatura e a bombardarvi di prodotti mediocri che seguono la massa e si conformano a un modello di vita che non coglie l'essenza delle cose perchè si ferma alla superficie, il bello è che dopo vi credete intelligenti perchè dite pure che Avatar è un film di merda perchè ha una trama copiata da Pocahontas, è scontato, retorico e ha solo effetti speciali più altre balle inventate, mentre appena era uscito non lo conoscevate nemmeno e siete andati a vederlo 2 settimane dopo perchè le sale erano tutte piene (di quelli che lo attendevano da mesi), poi dopo averlo visto vi siete sentiti appagati perchè avete fatto quello per il quale siete stati indotti e dicevate che il film era una figata pazzesca quando ritenevate pure Transformers 2 una figata pazzesca senza capire l'abissale differenza tra i due...ma per piacere, in che paese viviamo
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the man of steel
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mercoledì 2 marzo 2011
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bellissimo
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Per quello che mi riguarda questo è l'ultimo film che ha veramente meritato l'Oscar, altro che Il Discorso del Re...non ho visto tutti i film dei Coen ma per ora questo lo ritengo il migliore dal momento che i fratelli generalmente fanno film che non mi vanno a genio...questo film però è un esempio di cinema d'autore stupendo e visivamente colto. Devo dire che non l'ho capito fino in fondo (per pigrizia) però sono sicuro che ha un significato che va oltre quello che il pubblico di massa può permettersi di comprendere...un film assolutamente da vedere scritto e diretto dalla mano sicura di due bravi cineasti
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ivan91
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lunedì 28 febbraio 2011
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geniale metafora sul nostro tempo
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un film grandioso pessimista ma con un barlume di speranza (da qualche parte nel buoi c'e un fuoco), javier bardem è eccelente nella parete del killer pscicopatico un film che non lacia un attimo di tregua fino al finale mozziafiato estremamente emozionante e inaspettato
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leooooo
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giovedì 24 febbraio 2011
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bellissimo!!!!
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si merita gli oscar che ha preso forse anche qual cosa di più. bardem è fantastico, molto simile al libro anzi si potrebbe dire che sia il copione. i coen riescono ancora una volta a girare un capolavoro, credo sia il loro migliore!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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