Anno | 2007 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Franco Brogi Taviani |
Uscita | venerdì 29 febbraio 2008 |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
MYmonetro | 2,57 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Un viaggio tra (drammatica) realtà e finzione attraverso la povertà e le tragedie che affliggono il continente africano. Dal romanzo di Walter Veltroni. In Italia al Box Office Forse Dio è malato ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 52,9 mila euro e 18 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Liberamente ispirato all'omonimo libro di Walter Veltroni, un viaggio attraverso il continente nero raccontato dalle piccole grandi storie dei protagonisti. Bambini soldato costretti a dimenticare la civilizzazione per votarsi totalmente al potere distruttivo della guerra. Donne sieropositive che lottano con la loro malattia tentando di educare il proprio villaggio a prevenirne il contagio, la povertà dilagante della "schiavitù moderna" costretta a fare i conti con un occidente che vende a tutti la sua attraente opulenza.
Tecnicamente, il film di Franco Brogi Taviani unisce riprese reali a finzione scenica in quello che in gergo viene chiamato docu-fiction. Nella pratica, il risultato finale è piuttosto deludente, ponendo l'accento su un'Africa da cartolina (seppur con tutto il carico di drammaticità che un viaggio del genere comporta), toccando così tanti temi - in soli novanta minuti - che non si può andare oltre un timido e retorico apprezzamento.
Per chi avesse visto i capolavori di Ousmane Sembene (regista senegalese da poco scomparso) oppure si fosse imbattuto nel corso della sua esistenza in documentari sul continente africano, sarà difficile non riscontrare nel progetto Taviani (in cui si salvano le ottime musiche di Giuliano) una furbizia di fondo che toglie genuinità al tutto, cercando di far passare un film per un documentario e viceversa. Non basta fare un film per sensibilizzare su un tema così vasto e, forse, non basta visitare l'Africa in lungo e largo per ricavarne una morale.
FORSE DIO È MALATO disponibile in DVD o BluRay |
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Film molto bello, né documentario né fiction ma un mix o un poema per immagini, per conoscere l'Africa oggi Girato in Angola, Mozambico, Sud Africa, Kenya, Camerun, Uganda, Senegal, senza che appaia un solo bianco. Tratto dal libro omonimo di Walter Veltroni infedelmente («Il libro uscito nel 2005, in Africa tutto cambia di continuo, nel film alcune cose sono diverse, dice il -regista).
Sembra che un prete, di fronte all'orrore inarrestabile che devasta di continuo, l'Africa nera, abbia detto "Forse Dio è malato". Una frase con cui Walter Veltroni ha intitolato quel suo bellissimo libro in cui riepilogava, con alti sentimenti civili, le sue reazioni in occasione di un suo recente viaggio in vari stati africani. A quel viaggio e a quel libro, con lo stesso titolo, si rivolge adesso [...] Vai alla recensione »
In piena campagna elettorale esce questa libera trasposizione del saggio omonimo di Walter Veltroni (edito da Bur), che racconta l'Africa come l'ha vista (lui, il candidato premier) e come è, nella sua desolante, spaventosa bellezza. Un viaggio nel martirio che tocca il Mozambico, l'Angola, l'Uganda, il Senegal, il Camerun e il Sudafrica. E che fotografa, implacabile, bambini soldato, adolescenti accusati [...] Vai alla recensione »
Walter Veltroni aveva condensato in un libro per la Bur, Forse Dio è malato, le impressioni di un suo dolente viaggio attraverso i problemi e le contraddizioni dell'Africa. Da quel volume Franco Brogi Taviani ha tratto un documentario. in presa diretta, la macchina del regista si mette all'ascolto delle tante storie di disagio e sopraffazione, lasciando la parola a bambini, educatori, ragazzini soldato. [...] Vai alla recensione »
Padre Alex Zanotelli, radicale e combattente contro la miseria, nel 2000 a Korogocho, baraccopoli alle porte di Nairobi, disse «forse Dio è malato» a Walter Veltroni. Unico politico, con Jesse Jackson, a entrare in quell'inferno, di quelle parole fece il titolo di un «diario di un viaggio africano», che ha ispirato un film essenziale. Angola, Mozambico, Sudafrica, Camerun, Senegal, Uganda: il disagio [...] Vai alla recensione »