Titolo originale | The U.S. vs. John Lennon |
Anno | 2006 |
Genere | Documentario, |
Produzione | USA |
Durata | 99 minuti |
Regia di | David Leaf, John Scheinfeld |
Attori | John Lennon, Stew Albert, Tariq Ali, Carl Bernstein, Robin Blackburn, Chris Charlesworth Noam Chomsky, Walter Cronkite, Mario Cuomo, Angela Davis, John Dean, Elliot Mintz, David Peel (II), Dan Richter, Geraldo Rivera, Bobby Seale, John Sinclair, Tom Smothers, Gore Vidal. |
Uscita | lunedì 17 giugno 2013 |
Tag | Da vedere 2006 |
Distribuzione | Mikado Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,17 su 17 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 2 settembre 2015
Dieci anni di vita della rockstar che raccontano come sia diventato un attivista convinto contro la guerra. Al Box Office Usa U.S.A. contro John Lennon ha incassato nelle prime 10 settimane di programmazione 1,1 milioni di dollari e 72 mila dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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"All We Are Saying Is Give Peace a Chance". Il mantra di John Lennon è stato uno degli inni rivoluzionari pacifisti con la più alta capacità di penetrazione nel mondo anglosassone e non. Il più 'politico' dei Beatles (che avrebbe scritto e musicato quell'evergreen che è Imagine) era all'epoca già entrato nella "fase Yoko Ono" che avrebbe poi portato alla dissoluzione del gruppo scatenando le ire dei fan e dando il via alle accuse nei confronti della compagna orientale del musicista.
Questo documentario, che vede l'attiva collaborazione della vedova e che pertanto non può metterla in cattiva luce, ha comunque il pregio di mostrare, attraverso molti documenti inediti e interviste a chi all'epoca era entrato in contatto con il musicista, un'altra faccia della medaglia. È quella di una pop star all'apice del successo che, grazie forse anche a un'infanzia e adolescenza travagliate, sente il bisogno di fare qualcosa per un mondo che sia più in pace con se stesso. Sono gli anni della guerra nel Vietnam e Lennon è pronto a manifestare il suo dissenso in tutte le forme possibili. A partire dal "bed in" ad Amsterdam in favore della pace con la stampa ammessa periodicamente attorno al talamo nuziale fino all'attivo sostegno delle campagne anti Nixon negli States. Ed è qui che ebbe inizio il tentativo da parte dell'FBI di Edgar Hoover (che riferiva direttamente alla Casa Bianca) di espellere l'artista dal territorio americano. Perché giustappunto l'artista stava diventando sempre più 'politico' e riusciva, con il concerto di una sola serata, a far rivedere una sentenza che condannava pesantemente per l'uso di marijuana un'attivista pacifista. Questo Lennon era stato presentato all'epoca in Europa più come uno stravagante performer che come un impegnato militante. Le testimonianze di Walter Cronkite, di Angela Davis, di Ron Kovic (ricordate Nato il 4 luglio?), di George McGovern e di numerosi altri illuminano ora questo aspetto sinora mai abbastanza messo in luce della sua personalità. I Beatles all'epoca apparivano come il gruppo 'perbene' da contrapporre ai dissacranti Rolling Stones. Ma chi può ricordare un altrettanto partecipe attivismo politico da parte di Mick Jagger? Documentari come questo, che provvedono a far rivedere criticamente certi giudizi aprioristici, sono i benvenuti.
In qualunque altro momento questo documentario sarebbe stato una semplice e interessante, anche se benevola, ricostruzione degli ultimi anni di vita di Lennon, quelli in cui l'artista tirò fuori la sua anima radicale. Ma nei tempi del più o meno silenzioso consenso verso la classe dirigente a cui sembra rassegnato il mondo dello spettacolo e dei mezzi di comunicazione, il film si innalza al rango di [...] Vai alla recensione »
Il problema dei documentari è che non andrebbero mai presi come oro colato. Teoricamente dovrebbero raccontare la realtà (a differenza dei film di fiction che sono - appunto - fiction), ma se poi li analizzi per bene, ti rendi conto che nella maggior parte dei casi si tratta di una realtà a origine controllata e manipolata. Prendiamo questo U.S.A. contro John Lennon.
Premiati documentaristi e appassionati di musica pop, con The U.S. vs. John Lennon (il documentario che ha aperto la sezione "Orizzonti"), David Leaf e John Scheinfeld hanno compiuto un'operazione — al contempo — obiettiva e "politicamente orientata". Obiettiva, per quanto è possibile esserlo quando si fa un film, nel senso che hanno riportato pareri diversi tramite interviste e materiali di repertorio, [...] Vai alla recensione »
Inizialmente espressione della Swingin' London, la musica dei Beatles si è mantenuta in naturale sintonia con l'evolversi della cultura giovanile, ma il vero ribelle del gruppo è stato il fondatore John Lennon. Montando testimonianze (da Gore Vidal a Walter Cronkite) e scene di repertorio, Usa contro John Lennon di David Leaf e John Scheinfeld racconta il secondo periodo dell'artista, dopo la scissione [...] Vai alla recensione »
Altro che «pazzo svitato» o «superoverdose di eroina». Anche Jimi Hendrix (soffocato, mettendo in scena la più devastante pera del secolo) e John Lennon sono stati assassinati (direttamente o senza sporcarsi le mani) da Cia e Fbi. Perché? Sovversivi e amici delle Pantere Nere. Ce lo racconta, oggi che i dossier top secret si sono democraticamente aperti, il cinema indipendente americano.
Dimenticate i Beatles, Abbey Road, Eleanor Rigby, il sodalizio con Paul McCartney e il fiume di illazioni e meschinità che negli ultimi anni ha appannato il mito del quartetto di Liverpool. U.S.A. contro John Lennon racconta un'altra storia. Racconta, con immagini mai viste e spesso toccanti uscite dagli archivi degli eredi, la seconda vita di John Lennon.
John Lennon tifava per la pace. E una rockstar carismatica come lui, con la quale milioni di giovani s'identificavano, non poteva non dare seri grattacapi all'Amministrazione americana impegnata nella guerra del Vietnam. Così Nixon lo perseguitò facendolo spiare dall'Fbi; riuscendo a espellerlo dagli States in base a una vecchia condanna per detenzione di marijuana.
Il John Lennon del post-Beatles; quello impegnato e pacifista, raccontato in un documentario appassionato e pieno di ritmo da due registi accusati di antiamericanismo. Un collage di immagini storiche (dedicate soprattutto a chi non c'era), clip inediti, canzoni e interviste ad amici, testimoni e nemici, con uno sguardo attento alle manovre dell'FBI per mettere a tacere l'attività politica di John. Vai alla recensione »
In questo susseguirsi di anniversari sul '77 e dintorni - in un trentennale celebrato e avversato - casca bene il documentario di David Leaf e John Scheinfeld, U.S.A. contro John Lennon, che si ferma nella sua ricostruzione solo un anno prima, nel 1976. Il decennio 1966/1976 americano ben spiega infatti il sommovimento popolare, la richiesta urgente di libertà espressiva, il bisogno anarchico e ribelle [...] Vai alla recensione »
Sul fatto che sarà un Festival a stelle e strisce, parlano i numeri. Undici film, di cui quattro nella rassegna ufficiale. Su che tipo di America verrà fuori, i pareri divergono. C'è chi si rifà alla presenza di Oliver Stone con il suo World Trade Center per dire che sarà patriottica, chi al documentario di Spike Lee sull'uragano Katrina, When the Leeves Broke, per definirla antisistema, chi a Hollywoodland [...] Vai alla recensione »
"Di tutti i documentari realizzati su John, questo è quello che avrebbe amato", parole di Yoko Ono per introdurre la pellicola di David Leaf e John Scheinfeld che ha aperto la 63a Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti. Il lavoro dei due registi analizza la trasformazione di John Lennon da cantante pop dai capelli a caschetto, osannato dalle ragazzine di tutto il mondo, ad "attivista [...] Vai alla recensione »
Un film imperdibile per tutti gli appassionati di John Lennon e, in generale, dei Beatles. Il documentario rievoca con limpida ruvidezza un'epoca che, a vederla oggi, sembra lontana cent'anni. Montato con velocità ed intelligenza, descrive la vicenda umana e civile di John Lennon, da anima trascinante dei Beatles a musicista-filosofo santone della pace.
Lennon, come Doonesbury (il fumetto radical), sono diventati offese negli Stati Uniti. Fascisti e guerrafondai li usano contro camerati poco convinti della sete di violenza e di sangue dell'Occidente (guardatevi i blog di soldati Usa in Iraq non embedded). Un onore dovuto solo a chi è una minaccia per il sistema. David Leaf e John Scheinfeld, nei 99 minuti di The U.
En 1971, quelques mois après l'annonce de la séparation des Beatles, John Lennon arrive aux Etats-Unis. Il vient d'enregistrer l'album Imagine et une série de singles militants : Give Peace a Chance,Power to the People. A peine arrivé, il est happé dans l'orbite des radicaux (au sens américain du terme), yippies comme Jerry Rubin ou Black Panthers comme Bobby Seale.
Yoko Ono ha dato la sua benedizione. Ha aperto i cassetti che contenevano lettere, fotografie, filmini del matrimonio. Ha concesso i brani musicali senza mandare in rovina la produzione. In cambio, ha preteso l'ultima parola su tutto. Letteralmente: l'intervista alla vedova che i due registi alternano al materiale d'archivio poteva essere ridotta di un terzo, senza danni.
Accolto all'ultima Mostra di Venezia con esagerato quanto scontato entusiasmo, Gli Usa contro John Lennon è un classico documentario americano nutrito di classico antiamericanismo a tutto campo. Per rievocare la figura del grande John, infatti, vi si ricostruiscono le battaglie civili del decennio 1966-1976, sicuramente segnate anche dalle prese di posizioni e dalle provocazioni stravaganti (come quella, [...] Vai alla recensione »